La spiaggia nudista. istruzioni per l'uso
by senzabucciaGesehen: 1591 Mal Kommentare 21 Date: 11-05-2024 Sprache:
Il momento dell’arrivo in una spiaggia nudista è sempre il più imbarazzante.
Non pensiate sia per il fatto di doversi svestire!
E’ imbarazzante essere vestiti fra gente nuda, ci si sente fuori posto.
Per cui cerchi di spogliarti il più velocemente possibile.
Solitamente sotto la maglietta e i pantaloncini hai ancora un costume da bagno, e quello ti fa sentire ancora più fuori luogo.
Non vuoi che la gente pensi che tu sia uno di quei personaggi squallidi che scelgono una spiaggia nudista solo per guardare, senza avere il coraggio di denudarsi a loro volta.
E di personaggi simili se ne trovano in abbondanza. Gente squallida e forse anche un po’ malata.
Per cui ti senti a tuo agio solo dopo aver frettolosamente abbassato gli slip e concesso al tuo pene un po’ d’aria, per far capire a tutti che non sei solo un inutile guardone frustrato.
Questa esigenza ti fa passare in secondo piano la piacevolezza di sentire finalmente la brezza marina che solletica i tuoi testicoli, preso come sei dal desiderio di dimostrare a chi ti sta intorno che i tuoi propositi sono onesti, che apprezzi il nudismo per quello che è: una forma di libertà che può anche comprendere una piccola dose di esibizionismo, ma non ne è la principale motivazione.
Bene, ora che ti senti in armonia con le regole del luogo puoi anche alzare la testa e dare un’occhiata intorno.
Ci sono uomini e donne, per lo più abbronzatissimi e senza alcun segno del costume.
Schiene che scendono fino alle caviglie con un’unica tonalità di marrone, inglobando in questa uniformità cromatica chiappe più o meno rotonde, più o meno cascanti.
Alcune donne hanno un sedere veramente piatto, quasi severo, altre esageratamente ridondante, come se la pelle che lo racchiude non riuscisse a contenerlo interamente. Ci sono poi gli uomini, alcuni più tonici e muscolosi, altri decisamente flaccidi o scheletrici, alcuni con dotazioni importanti, altri quasi inesistenti.
E’ piacevole poter vedere queste differenze fisiche senza particolare malizia, perchè in una spiaggia nudista la malizia è assente. O almeno dovrebbe essere così.
E poi continui l’osservazione di quello che ti circonda: corpi supini, coricati su asciugamani colorati. Quelli maschili con l’uccello orientato verso l’alto, a lato o fra le gambe.
I seni delle signore, coricate sulla schiena, sono appiattiti sul petto, a volte tracimano a lato, sormontati da capezzoli di varie dimensioni e di varia tonalità, più o meno scuri. Alcuni sembrano budini sovrastanti corpi gelatinosi, altri mantengono una maggiore compattezza, una forma tondeggiante sormontata da un allegro bottoncino impertinente.
Vedi pubi completamente depilati similadolescenziali o naturalmente villosi nella loro folta peluria. A volte il rasoio ha sagomato il pelo come una sottile striscetta o un grazioso triangolino.
Se sei fortunato puoi anche vedere qualche vulva in posizione ginecologica, esibita con finta indifferenza fra cosce forzatamente divaricate, per non rischiare che quella parte del corpo riceva una dose inadeguata di abbronzatura.
Ti fa piacere poter vedere così tanti corpi nudi, così diversi per età, carnagione, corporatura.
Ognuno di essi ha pregi e difetti, ed è giusto che sia così. Ma il fondo è democratico.
Sei contento che anche il tuo corpo possa far parte di questo tripudio gioioso e compiacente.
Non ti importa se il tuo pene è più grande o più piccolo di quell’altro, nè se la tua pancia non è piatta come un tempo. Qui la libertà è totale e te la vuoi vivere pienamente.
Ma adesso è giunto il momento di goderti anche tu un po’ di sano brivido voyeuristico.
Perchè non si può negare che la frequentazione di un sito nudista implichi anche questo, oltre alla piacevolezza della situazione in sè.
E allora mi giro in direzione di... mia moglie!
Perchè guardare lei nuda per me è la massima espressione del voyeurismo. Molto più che guardare il corpo di una donna sconosciuta e anonima, seppur bellissima.
Guardo il seno di mia moglie così ostentato. Vederlo qui, all’aria aperta, in presenza di altre persone fa decisamente un altro effetto che vederlo fra le mura di casa! Sembra quasi un seno diverso, più tonico, più corposo, più sostanzioso.
Mi piace pensare che chiunque ci stia accanto possa guardarlo. Trovo che sia incredibilmente eccitante vederlo così esposto in pubblico. Non è ancora colorito come quelli della maggior parte delle donne che ci circondano, lo sarà sicuramente nei prossimi giorni, perchè entrambi siamo d’accordo sull’intenzione di lasciarlo scoperto a lungo.
I capezzoli sono deliziosamente rosati. Contrastano col chiarore della pelle, come fossero lamponi non ancora del tutto maturi.
Vorrei succhiarli, ma questo non è il posto giusto per farlo. Qui ogni azione a carattere sessuale è del tutto fuori luogo, non è una spiaggia per scambisti, fortunatamente.
I capezzoli possono essere esposti ai raggi del sole e agli occhi di chi ti circonda, ma in modo naturale, quasi asettico, senza implicazioni erotiche. Si possono guardare e nulla più.
Ti sembra sempre che tua moglie sia la più bella fra le donne presenti. Sai che probabilmente non è così, ma sei contento che possa lasciare scoperto il suo bel seno, in modo esplicito ma senza spiacevoli conseguenze.
Nel frattempo lei si è tolta anche le mutandine. Perchè è questo che succede in queste spiagge. Tu ci sei venuto, consapevole del fatto che avresti accettato di vedere tua moglie senza mutandine.
Ed è quello che aspettavi, perchè la vista del suo pube scoperto è per te il traguardo più ambito.
I suoi peli neri sono realmente lì, all’aria aperta. E non possono far altro che subire gli sguardi di chiunque ti stia intorno. Com’è giusto e naturale che accada.
Non puoi non pensare che gran parte degli uomini presenti stiano guardando proprio la figa di tua moglie, forse con indifferenza, più probabilmente con desiderio o forse anche con un pizzico di eccitazione.
Lei accetta di mostrarsi nuda, entrambi accettate che altri uomini possano vedere com’è fatta senza niente addosso. Sensazione incredibile.
Ma invece di volerla nascondere, tormentato dalla gelosia, ti accorgi che la cosa ti piace. Vorresti quasi spingerla a coricarsi a gambe spalancate, per concedere ai vicini di poter vedere ciò che sorpassa ogni limite di pudicizia. Ma resta solo un fugace pensiero che ti attraversa la mente.
Quello che accade realmente è che il pube di tua moglie si trova esattamente all’altezza degli occhi di chi è seduto accanto, consapevolmente esposto.
Che è molto meno trasgressivo, ma in fondo lo è già parecchio.
I peli della sua vulva sono rispecchiati negli occhi di uomini sconosciuti, sormontati dal dolce dondolio dei seni che sobbalzano mentre lei cammina con indifferenza, andando avanti e indietro fra l’asciugamano e la borsa del cibo. Il suo corpo si staglia all’orizzonte, completamente nudo e colpevolmente illuminato da un sole che non ha intenzione di consentire alcuna forma di riservatezza. E quando si china in avanti per prendere qualcosa dalla borsa, concede alla curiosità dei presenti anche qualcosa in più, una visione poco distante da come l’avevi immaginata a gambe spalancate.
Distogli gli occhi per non eccitarti troppo e non dover fronteggiare un’erezione che sarebbe fuori luogo.
Questa situzione di promiscuità ti piace ed ha evidenti motivi di soddisfazione.
E’ bello stare nudi in mezzo a gente nuda.
Si è come in uno stato di mutua accondiscendenza: tu hai il permesso di guardare la nudità della moglie del tuo vicino, lui a sua volta ha la tua autorizzazione a guardare il corpo di tua moglie.
Uno scambio equo e onesto, quasi cameratesco.
Ed entrambi saprete che le rispettive consorti potranno togliersi qualche soddisfazione nel guardare o confrontare le dotazioni di coloro che le circondano, te e lui compresi.
Insomma: liberi tutti!
Che bella la vita del nudista! Chissà perchè non è così diffusa…