ERZÄHLUNG TITEL: Marco il suo nuovo amico 1/2 
Menu

Marco il suo nuovo amico 1/2


Avatar Author

Marco il suo nuovo amico 1/2

by Controcorrente1971
Gesehen: 981 Mal Kommentare 4 Date: 10-05-2024 Sprache: Language

Non son o fantasie ma fatti realmente accaduti. Visto che il racconto si svolge in due tempi diversi per meglio agevolare la lettura ho scritto in due colori diversi e ogni capitolo è preceduto da *****

Sono uscito dall’ufficio, sono in auto e sto guidando; poco fa è arrivata una videochiamata di mia moglie alla quale non ho volutamente risposto. Adesso il classico suono di un messaggio wa, un vocale: “Amore, peccato che non hai risposto, ti sei perso il mio primo orgasmo, io e Marco ci stiamo divertendo e volevo farti vedere e sentire quanto!!”
Mi chiamo Stefano e sono sposato con Monica da 15 anni. Monica è la donna che ogni uomo vorrebbe al suo fianco, anzi, che sogna di avere al suo fianco : intelligente, bella, sensuale, alta, professionista di successo, irreprensibile nel “mondo verticale” quanto maiala e porca in quello “orizzontale.
Ripenso per un attivo a quando ci siamo conosciuti, è stato il classico colpo di fulmine (all’inizio solo per me, sono sincero), successo ad un’età ed in circostanze alquanto “particolari”; e ripenso anche al percorso che ci ha portato fino a qui, ricco di esperienze, emozioni e sensazioni fortissime.
Altro messaggio wa, questa volta è un video. Mi fermo spengo il motore e mi tolgo la cintura. Vorrei tirarmi giù anche la cerniera dei pantaloni e prendermi l’uccello in mano ma il luogo non lo permette : è Monica che si sta riprendendo con la mano sinistra mentre con la destra è appoggiata sul ginocchio di Marco. E’ sopra di lui e lo sta scopando: “Amore ti mando un video visto che non rispondi, ci stiamo dando da fare, aspettiamo te ma fai con calma non correre e…..dai dai dai Marco più forte mi stai facendo venire un’altra volta, il secondo eh! mmmmm…..si si si….orraaaa….siiiiiiiii.” . Le cade il telefono di mano ed il video si interrompe.
Accenno un sorriso, quando sento Monica chiamarmi amore e dirmi che sta venendo mentre un altro la scopa è per me godimento assoluto. Lo dice sapendo di farmi solo piacere senza alcun tipo di perplessità, rimorso, tentennamento.
E dire che la prima volta che sono diventato un vero cornuto Monica non era così “tranquilla” e consapevole di procurarmi piacere godendo con un altro anzi, aveva paura di “ferirmi”, di perdermi, nonostante le avessi dato tutte le possibili rassicurazioni. D’altronde anche io all’inizio non ero così “libero” di godermi tutti i sui orgasmi, avevo i crampi allo stomaco, un misto di eccitazione e dolore fisico che solo chi lo ha provato può capire.
Rimetto in moto e parto. La strada per arrivare da Marco in realtà è breve, sono praticamente arrivato: avevo detto a Monica di avere clienti in ufficio, che sarei partito tardi e che potevano tranquillamente iniziare a bere qualcosa, fare due chiacchere, ma evidentemente la voglia l’uno dell’altra è stata tale da passare subito ai fatti. Marco lo sa che sono già sotto casa sua, siamo rimasti d’accordo che mi avrebbe lasciato una copia delle chiavi in un vaso di fiori fuori del portone: avrei fatto il guardone spiandoli all’insaputa di lei con la complicità di lui. Mi potevo fidare, lo abbiamo già incontrato diverse volte ma tutte le volte io ero stato presente, partecipe o spettatore ma comunque presente.

*****L’abbiamo conosciuto ad una festa a casa di una coppia amica ma non faceva parte del cd “mondo scambista”; sposato da molti anni, senza figli, annoiato, incuriosito era palesemente spaesato, non sapeva bene come muoversi cosa dire e soprattutto cosa fare o non fare. Da buon samaritano mi presentai e gli spiegai alcune regole basilari, suggerendogli di andare per gradi, godersi la festa e se fosse capitato di fare qualcosa bene altrimenti poteva ritenersi fortunato di aver partecipato come single ad una festa del genere. Apprezzò molto le mie parole, mi ringrazio soprattutto quando gli presentai mia moglie, che per l’occasione si era messa un vestito nero traforato che lasciava poco all’immaginazione. Io e Monica non amiamo molto le feste super affollate: fai poche parole con un sacco di persone ma non approfondisci con nessuno; finiamo sempre per bere qualcosa, ascoltare un po di musica e stop.
Marco quella sera non si staccò da noi, si rivelò oltre che un bell’uomo, elegante, alto, biondo, bel fisico, un abile conversatore e molto simpatico. Nacque subito un ottimo feeling. E quella sera la festa andò ben al di là delle sue più rosee aspettative.


Parcheggio l’auto e mi dirigo verso casa di Marco, una piccola costruzione su due piani, di proprietà di un suo amico che lavora quasi sempre fuori Italia. Le chiavi sono dove mi ha detto, entro cercando di non fare alcun minimo rumore, sento la musica provenire dal piano di sopra, mi tolgo le scarpe ed inizio a salire le scale cercando di percepire i gemiti di mia moglie. E’ tutto buio, Marco ha seguito alla lettera le mie istruzioni. Si intravede solo un po di luce che sicuramente proviene dalla camera da letto. Sul tavolo c’è un bottiglia di vino ancora vergine, pizzette, stuzzichini vari ma tutto sembra “immacolato”. Sparsi per terra ci sono i vestiti di Marco e Monica, riconosco il completino intimo che le ho regalato per l’occasione, rosso come il fuoco che covava in lei per il desiderio di vederlo. Erano passate due settimane dall’ultima volta sempre in quella casa. Ed erano passati circa 4 mesi dalla serata della festa dove ci siamo conosciuti. Quattro mesi nei quali lo abbiamo incontrato una decina di volte, alzando sempre l’asticella della complicità della fiducia reciproca tanto da arrivare al punto di volerlo fare senza protezioni. Far coincidere il vedersi da soli col “farlo a pelle” mi aveva fatto ritornare i famosi crampi allo stomaco, avevo veramente la voglia di vedere l’uccello di Marco entrare dentro mia moglie, uscire e rientrare all’inizio piano piano per farglielo assaporare tutto poi veloce come piace a Monica, anzi velocissimo. Marco non è mega dotato ma ha un bell’uccello decisamente sopra la media, duro come il marmo e una resistenza invidiabile.
Visto che era una prima volta da soli, una prima volta a pelle avevo chiesto a Monica di aggiungere un’altra “prima volta”: le avevo chiesto di aiutarmi ad andare oltre al mio ruolo di cornuto, volevo diventare un cuckold “vero”, essere “trattato” da cuckold : avrebbe dovuto chiedere a Marco di venirle dentro e obbligarmi a leccarla grondante di sperma. Ma fra il dire ed il fare (sia per me che per Monica) ce ne corre! Ma lei, sorprendendomi ancora una volta, non disse “no, non ce la faccio”…disse solo “vedremo…”.
I vestiti sparsi indicano la strada che porta in camera da letto, mi spoglio anch’io e mi avvicino in assoluto silenzio, mi metto in posizione sicura per non essere visto ed inizio a godermi lo spettacolo. Monica e Marco sono nudi, abbracciati e si stanno baciando, le loro lingue si intrecciano, le salive si mescolano, sembrano due fidanzati che si rivedono dopo mesi di lontananza. E il mio uccello apprezza!

*****E pensare che fino a poco tempo fa Marco non aveva nemmeno il coraggio di accarezzarle un braccio!! Alla festa dopo aver conversato riso, chiaccherato del mondo scambista decidiamo di andare a curiosare nelle stanze adiacenti al salone principale e lo invitiamo a seguirci. Gli occhi gli brillavano come ad un bambino che vede i pacchi sotto l’albero di Natale, contento di essere li ma soprattutto di averci conosciuto. Di aver conosciuto Monica. Era altresì evidente che a Monica Marco piacesse, conversavano e ridacchiavano come due vecchi amici e commentavano le scene che via via si mostravano davanti ai loro occhi: nella prima stanza c’erano due/tre coppie che giocavano fra loro, nella seconda due coppie con qualche singolo….in un’altra con un grande letto centrale una lei contornata da 4/5 singoli e due coppie sedute sui divanetti che guardavano; Marco era già eccitatissimo avrebbe voluto sicuramente avvicinarsi, era come se chiedesse il nostro consenso. Noi ovviamente lo esortammo ad unirsi al gruppo ma vedendo che a noi la cosa non eccitava più di tanto rinunciò e prosegui con noi. La location della festa era grande, sembrava quasi un club privè amatoriale, c’era la stanza sado maso con una bella ragazza legata pronta a essere posseduta da una lei con lo strapon…e poi quasi in disparte una piccola camera con un letto a baldacchino, una poltrona e un grande specchio ad una parete: la stanza era vuota. Monica mi guardò un attimo, ci capimmo al volo e quando Marco fece per tornare indietro lo prese per mano ed entrarono nella stanza; io li seguii e chiusi la porta.

La visuale è perfetta, mi tolgo gli slip ed inizio a segarmi. Il bacio è intimo segno di perfetta complicità. Quando iniziammo a frequentare il mondo orizzontale dicemmo a tutti “no bacio”, volevamo tenercelo per noi ma poi abbiamo capito che se non ti va di baciare quella o quello con il quale hai una rapporto intimo allora vuol dire che non c’è empatia, che lo fai quasi in modo meccanico e la cosa non ci piace. Intuiscono che parlano bisbigliano parole e frasi incomprensibili, lei è sopra di lui, lui ha le mani sul suo culo, si strusciano, Monica lo stringe forte a se, vuole sentire il suo uccello diventare duro, poi si sposta all’indietro e glielo prende in bocca: se possibile è più lungo e grosso di tutte le altre volte, anche Marco è eccitato come non mai per tutte le novità che sta vivendo stasera. E non sa ancora cosa Monica potrebbe arrivare a chiedergli!

*****Sicuramente è eccitato come quella sera alla festa quando Monica gli prese la mano e entrammo tutti e tre nella stanza chiudendoci la porta alle spalle: mi guardò stupito, meravigliato, incredulo; si sarà sicuramente chiesto: “ma sta capitando proprio a me???” Mi vide sorridere, guardò Monica che lo prese alla sprovvista baciandolo con passione. Mi misi comodo sulla poltrona per gustarmi lo spettacolo. Passato il primo momento di imbarazzo le grosse mani di Marco iniziarono a percorrere il corpo di Monica non tralasciando nemmeno un centimetro quadrato, la spogliava con gli occhi, lei invece iniziò a farlo veramente, prima la camicia, poi i pantaloni poi i boxer che contenevano a malapena un uccello in evidente erezione : “amore guarda che bell’uccello ha Marco” . Annuii con la testa non che mi interessasse l’oggetto” sono etero convinto al 100% ma ovviamente ero contento per Monica : una festa noiosa poteva riservare gradite sorprese. “Amore che fai?? resti seduto e guardi o partecipi?? Marco rimase interdetto, senza parole: mi guardò ancora una volta, non poteva immaginare di arrivare a tanto : la sua prima festa di stava rivelando un continuo di emozioni fortissime che mai avrebbe solo immaginato di provare. “Tranquilla amore, per ora mi godo lo spettacolo vediamo se Marco oltre ad essere un abile conversatore è anche un ottimo scopatore…” Lui mi guardò e sorrise, un sorrisetto di sfida, come per dire: adesso te lo faccio vedere io!!

Nel buio del mio nascondiglio vedo la lingua di Monica che va su è giù sull’uccello di Marco, si sofferma sulla cappella, lo stringe con la mano destra, lo guarda negli occhi : “ti piace maiale eh??!!” e senza nemmeno aspettare la sua (scontata) risposta e continuando a solleticargli la cappella, l’asta e le palle : “Marco avrei una richiesta da farti, ci abbiamo pensato bene ma poi abbiamo deciso che sei il tipo giusto; ci fidiamo di te e se anche per te la fiducia è la stessa vorrei che mi scopassi senza alcune protezione, voglio sentire bene il tuo uccello pulsare dentro di me. Che dici??” Marco sicuramente non si aspettava una richiesta simile, avevano appena scopato ma si era messo, come sempre, il profilattico come sempre aveva fatto e come sempre avrebbe pensato di fare. Speravo che la sua risposta fosse un “SI” ma non ero sicuro al 100% perché in fin dei conti lui scopava solo con sua moglie (almeno questo è quello che ci diceva) noi avevamo rapporti con varie persone (e lui la sapeva) tutti ovviamente protetti ma questo non poteva saperlo. I crampi alla stomaco iniziarono a farsi sentire, una sensazione che non provavo da tanto tempo: ero emozionato, eccitato, in attesa della sua risposta e pensando anche all’ulteriore richiesta che, forse, Monica gli avrebbe fatto a breve. “Tesoro (la chiamava così) è quello che avrei desiderato di più al mondo ma mai avrei avuto il coraggio di chiedervelo, per me è un privilegio!” Fu decisamente di più di un semplice “SI”!

*****Dopo avermi lanciato un sorrisetto di sfida Marco prese a spogliare Monica con impeto, aveva perso tutte le sue insicurezze, le sue paure: si baciavano con passione, si toccavano, si desideravano. Marco la sdraiò sul letto le mise la testa fra le gambe ed iniziò a leccarla, gustarla, lo faceva con passione si vedeva che proprio gli piaceva. E piaceva anche a Monica perché iniziò a a mugulare, a prendere la testa di Marco e spingersela sulla passare sicuramente già bagnatissima : “mmmm marco dai continua così, mi piace…amore Marco è veramente bravo con la lingua, quasi al tuo livello…dai Marco che se continui un altro po vengo” . Fu come invitare un matto alla sassate e non ci volle molto a sentire Monica urlare “ siiiiiiiiiiiii daiiiiii…vengo vengo….vengooooo”. Io ero seduto, spaparazzato sulla grandissimo poltrona e mi gustavo la scena con l’uccello duro ma ancora dentro i pantaloni. Poi fu il turno di Monica gli prese l’uccello in mano ed iniziò a segarlo e leccarlo, prima lentamente poi velocemente, passava la lingua su ogni centimetro di pelle, palle comprese e andò avanti per molti minuti finchè Marco le disse “sei bravissima ma se continui ancora mi fai venire e avrei voglia di scoparti “ Marco si era fatto intraprendente, aveva perso ogni inibizione e a Monica gli uomini piacciono così.

EINGEFüGT 4 KOMMENTARE: