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PALESTRATA


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PALESTRATA

by cuckcuck
Gesehen: 581 Mal Kommentare 2 Date: 09-04-2024 Sprache: Language

Era un tardo pomeriggio di gennaio ed avevo terminato da poco un incontro di lavoro in trasferta.
Facendo ritorno in albergo in centro notai l'ingresso per una di quelle palestre molto famose il cui abbonamento ti permette di fare attività fisica in qualsiasi città e pensai che avrei potuto approfittarne dato che in valigia avevo messo dei leggins, una felpa e delle scarpe da ginnastica.
Così, una volta arrivata in camera, dopo una breve telefonata col mio lui, mi cambiai al volo e andai in palestra.
Maschi e femmine tutte in tiro, più che un allenamento sembrava uno shooting fotografico ma non me ne preoccupai granchè.
Un istruttore si avvicinò per darmi delle dritte e consigliarmi sui movimenti corretti da fare ed in maniera simpatica cominciò anche a provarci.
Era chiaro ci provasse perchè praticamente aveva smesso di seguire l'allenamento degli altri presenti in sala per dedicarsi ad ogni mio movimento.
Io, allora, per

cucinarlo

cominciai a giocare con la felpa alzandone

casualmente

un lembo e mostrando l'ombelico, oppure tiravo il petto in avanti in modo da sottolineare la spinta dei capezzoli che cercavano di bucare gli indumenti.
Il trainer non riusciva a concludere una frase di senso compiuto senza abbassare lo sguardo, ora sui miei seni, ora sul mio ombelico o sul sedere.
Ci sono certe situazioni che solo una donna può capire, mettere al centro l'uomo e farne una marionetta per i giochi di seduzione o solo per mera provocazione è una di quelle. E così il ragazzo, con la scusa del mio movimento non fatto bene sulla shoulder machine si sedette sulla panca proprio davanti a me per mostrarmi il gesto corretto e tirando indietro con le spalle i manubri cominciò a sfiorare con le braccia le curve dei miei seni.
Lo fece una volta, poi, forse per capire se ci stessi lo ripetè un'altra volta ed io, stronza, per agevolargli il

compito

mi avvicinai col bacino al punto che stavolta erano le sue spalle a contatto coi miei seni e la mia fichetta a sfiorare il suo sedere.
Non sapeva che fare, si alzò dalla panca quasi intimorito ed evitò di guardarmi.
In quel frangente mi accorsi che a tutta quella scena aveva assistito divertita una ragazza che mi sorrise di gusto quando incrociammo lo sguardo.
35 anni, magra, seno rifatto, labbra sottili, gambe supertoniche, mi guardò nuovamente e mi fece segno come per dire

certi uomini proprio non ci sanno fare

.. Ridemmo. Continuai a giocare con il bravo allenatore che era evidente fosse eccitato ma che faticava ad andare oltre pure se dalle sue battute a doppio senso

sulla presa del manubrio davanti e dietro

teneva a dimostrare la sua mascolinità.
A quel punto, ad allenamento finito, gli andai incontro e lo ringraziai con due baci sulla guancia un pò arditi dato che era la mia prima volta in quella palestra e notai distintamente il suo sesso spingere forte sui pantaloncini. Dicevo tra me e me adesso giuro che gli tiro giù i pantaloncini e gli faccio un pompino di 10 minuti. Era evidente che lui non volesse altro ma, sfortuna per lui e per me, rimase proprio fermo e quasi shockato mi disse

allora ciao, alla prossima

.
Anche se l'albergo era vicino, andai negli spogliatoi praticamente deserti ed approfittai per fare una doccia in una di quelle col vetro un pò opaco.
Mentre mi trovavo di spalle sentii che qualcuno aveva invaso il mio spazio e mi girai di scatto.
La bella ragazza di 35 anni con la quale ci eravamo scambiati gli sguardi d'intesa sull'imbranato allenatore, adesso era nuda davanti a me.
Ci guardammo per un istante e poi senza spiegazioni o inutili preamboli cominciammo a baciarci sotto il flusso dell'acqua che avrebbe dovuto attutire i nostri suoni.
Presi la sua testa e la spinsi giù, volevo che mi divorasse la fica come avrebbe dovuto fare l'imbranato istruttore ma lei andò davvero oltre le mie aspettative. Con la lingua pennellava la mia fica e nel frattempo con le dita stantuffava entrambi i miei buchetti. Durò così per 5 o 6 minuti quando sentimmo distintamente il rumore di un gruppo di teenagers che rientravano da un allenamento. Uscimmo dalla doccia e ci rivestimmo una di fronte all'altra volendo continuare con gli occhi il gioco della provocazione.
Né io né lei mettemmo la biancheria intima e uscimmo dalla palestra con la fica chiaramente visibile dai nostri leggins ed i nostri capezzoli che bucavano le felpe d'ordinanza che mettevano in imbarazzo i maschietti avventori della palestra da cui entrambe ci saremmo fatte scopare per ore in ogni orifizio. Ci scambiammo un tenero bacio oltre che i numeri di telefono. Qualche giorno fà mi ha scritto un messaggio

stasera sono in TV

, guardami. Quando ci rivediamo?

. E' una ballerina.

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