Incontro al capannone con singolo – Parte 2
by KCGesehen: 1291 Mal Kommentare 12 Date: 19-02-2024 Sprache:
Passano un paio di anni e l’offerta del nostro amico aa effettuare un sopralluogo al capannone è sempre valida.
Mia moglie questa volta è un po’ più titubante tant’è che fino all’ultimo non sappiamo se andremo o meno.
Decidiamo verso gli ultimi giorni di ferie di accettare l’invito. Ormai la strada la conosciamo e sappiamo anche quello che ci aspetta.
Così mia moglie decide di presentarsi con le solite scarpe tacco 15, vestitino rosso corto dietro (tanto da coprire appena il culo) e superscollato davanti tanto non riuscire a contenere le tette (seppur non particolarmente prosperose) della consorte.
Arriviamo, lui ci apre il cancelletto mentre noi ci accomodiamo sul piazzale. Lei tremendamente sexy. Cammina sui tacchi, le tette che escono dal vestitino con i capezzoli già notevolmente turgidi.
Saliamo la solita scala. Sempre la stessa “formazione”: mia moglie davanti, il nostro amico dietro e io a chiudere la fila. Nel salire le scale lui comincia a sudare. Ha proprio il culo di mia moglie davanti alla faccia. le suggerisco di cominciare a sfiorarlo delicatamente e lui dopo un attimo di esitazione, comincia ad accarezzare delicatamente le sue curve sinuose.
Entriamo nel capannone. È molto caldo ma le finestre aperte fanno girare una piacevole brezza.
La delusione di mia moglie nel non trovare una sedia a sua disposizione per potersi meglio “sciogliere”, svanisce in una attimo appena lei comincia sempre a camminare avanti ed indietro al capannone muovendo il suo bel culo.
Io a questo punto mi spoglio subito e tra una foto e l’altra mi risulta difficile trovare la comodità di segarmi un po’.
Il nostro amico appena mi vede nudo, mi segue a ruota e sempre con il cazzo in mano non si perde un movimento della divina MILF.
Lei che guardandoci maliziosamente si lascia sempre di più andare fino a cominciare a togliersi il vestitino rosso (che ormai copriva ben poco del suo fantastico corpo) e preso il vestito in mano, si avvicina al nostro ospite e glielo lancia addosso.
Lei continua a muoversi. Lui con il suo vestito in mano si continua a segare. Io mi alterno a fare foto, godermi lo spettacolo che si sta svolgendo davanti a me e a segarmi un po’ anche io.
A questo punto lei si slaccia il costumino che aveva indossato come intimo: due fiocchetti a lato del perizoma e… voilà: rimane completamente nuda ai nostri occhi.
Sempre ondeggiando qua e la per il capannone, lei fa una richiesta al nostro amico: di poter indossare la sua camicia. Lui logicamente acconsente e lei completamente nuda ma vestita solo della sua camicia, continua a mostrarci tutta la sua sensualità e bellezza mentre sculetta e ondeggia i fianchi, giocando con la camicia del nostro a amico. Ma basta poco per rimanere ancora completamente nuda e a questo punto, come qualche mese prima, lei si avvicina a noi, ci chiama a “raccolta” e comincia sempre una sega: uno da una parte e uno dall’altra.
Noi le tocchiamo le tette. Delicatamente. Le sfioriamo il suo culo tondo. Delicatamente. Lei non lascia mai i nostri cazzi.
Dopo una sontuosa sega, lei si china appoggiandosi sempre sui tacchi 15 e comincia a prenderci il cazzo in bocca. Io da buon “padrone di casa” lascio le attenzioni della mia signora all’ospite godendomi lo spettacolo della mia bella mogliettina destreggiarsi in un bel pompino gustandosi tutto il suo cazzo.
Dopo una bella e gustosa succhiata e leccata (accompagnata da leccate ai coglioni e risucchi alla cappella) la signora decide di riemergere dal suo sontuoso lavoro di boccalingua per continuare con una bella sega volendo vedere i nostri cazzi duri all’altezza dei capezzoli turgidi delle sue tette.
È li che ci fa capire che ha voglia di vedere due schizzi di sborra sulle tette e dopo l’ennesima sega, lei lascia il lavoro “amanuense” al nostro amico che dopo pochi secondi le inonda il nudo decolté di calda sborra. Mentre è intenta a godersi il premio caldo, si gira verso di me e mi esorta a “copiare” le gesta del nostro amico. Basta pochissimo per mescolare il mio sperma sulle tette di mia moglie che si affretta – ancora con i nostri cazzi dura ad altezza faccia – a spalmarsi il nostro seme sulle tette non prima di avere spremuto i nostri cazzi fino all’ultima goccia con la sua bocca (prima il suo poi il mio).
Dopo aver ricevuto il suo giusto compenso si rialza sotto i commenti “paradisiaci” del nostro amico e sempre con il sorriso malandrino che lascia trasparire sempre la natura della signora.
Rimane solo il viaggio di ritorno per tornare alla macchina scambiando sempre qualche commento con secondi fini. All’anno prossimo?