da quì tutto ebbe inizio
by hope8875Gesehen: 1963 Mal Kommentare 15 Date: 06-02-2024 Sprache:
Siamo una giovane copia di 47 anni io e 35 anni lei, con due figli piccoli, nonostante la nostra forte carica sessuale non abbiamo mai pensato a trasgressioni fuori dalla coppia, o almeno non lo avevamo mai confessato a noi stessi, perché io in tutta onesta o sempre fantasticato a riguardo. Pensavo che cosi invece non fosse per la mia giovane moglie, sempre molto vogliosa e ben disposta al sesso e alle possibili varianti proposte tra noi ma molto gelosa.
Lei gestisce un locale, nel quale, per la stagione estiva prese a lavorare una giovanissima ragazza di Modena, Morena, poco più che ventenne, con due tette enormi, un culo che ti diceva “guardami” e un sorriso da bambi che faceva impazzire gli avventori del locale e non solo.
Sin da subito la giovane si è mostrata simpatica, disinibita e molto estroversa, entrata da subito nelle grazie di mia moglie per il suo modo di fare sbarazzino, ma anche per la sua professionalità e la gran voglia di lavorare. Capii presto che la giovane insinuava comenti su di me, anche perché le sue battute erano sempre condite da tanto cazzo e tanta micia. Quello che nojn immaginavo era quanto fosse porca la mia mogliettina.
Una sera dopo il lavoro passai a trovarle prima del rientro a casa e approfittando del fatto che non erano presenti molti clienti, io e mia moglie, andammo a fumare una sigaretta nel retro. Subito ci raggiunse anche lei. Mia moglie, con fare intrigante, chiese alla giovane di raccontarmi il suo pensiero e questa non si fecce certo pregare. Senza mezzi termia ammise che avrebbe avuto piacere ad essere sculacciata da un uomo come me e che in presenza di mia moglie sarebbe stato ancora più eccitante perché lei provava attrazione verso nostra copia più che solo verso me .
Con fare lascivo, prese la mano di Giulia e la poso sul mio pacco, accompagnandola in un movimento rotatorio che fecce rizzare immediatamente il mio pisello. Con l’altra mano, strizzo una natica a mia moglie mentre strofinava il suo pube sulla mia coscia, ma in un attimo si giro per andarsene suggerendo a Giulia di farmi un pompino e lasciarmi senza una goccia. Io, più che Giulia, rimasi interdetto da quanto accaduto con il cuore in gola, ma lei, che aveva un tasso di eccitazione altissimo, aveva già aperto la patta dei mie pantaloni e stingeva forte il mio cazzo. Lo prese in bocca e io venni praticamente subito perché mia moglie e sempre stata una pompinara da oscar, ma in quella occasione fu avvantaggiata dalla mia fortissima eccitazione causata da quella esperienza, bevette completamente il mio succo e poi mi bacio appassionatamente.
Ci ricomponemmo e io tornai a casa con il pensiero fisso di quell’episodio che mi martellava in testa. Quando rientro anche Giulia, facemmo l’amore come non ci capitava ormai da diverso tempo, avvinghiati per lungo tempo senza trascurare nessuno dei buchi praticabili.
Non parlammo di quanto accaduto fino al mattino successivo, quando fu lei a chiedermi cosa ne pensassi di quanto accaduto la sera prima. Io risposi che se questo era servito a rinvigorire il nostro eros, così prepotentemente, avremmo anche potuto trovare altre occasioni per farci stuzzicare dalla troietta. Lei annui con un cenno della testa accompagnato da uno starno gemito, si avvicino a me con atteggiamento sensuale e mi confido che, la notte prima, mentre le penetravo il culo, immaginava che Morena le leccasse la figa e che avrebbe desiderato che quel pensiero potesse diventare realtà. Non vi dico la mia eccitazione a sentire le sue parole. Parole che non avrei mai sognato di sentire nella realtà, sentirle da mia moglie, ed essere anche io parte del desiderio. Il mio uccello rimase in erezione per tutta la mattina.
Il nostro rapporto ebbe un’impennata erotica, ma passo diverso tempo da quell’episodio, fatta salva qualche battutina piccante, quando ci si incontrava casualmente tutti e tre, anche se sapevo benissimo che tra loro due i racconti andavano avanti e forse qualcosa in più, fino al periodo di carnevale.
In quel periodo Morena non era più impiagata stabilmente al locale, ma solo per degli extra. Il giorno di carnevale arrivo a lavoro vestita da sexy suorina horror, copricapo da monaca su un vestitino nero succinto, con due spacchi laterali che lasciavano poco spazio all’immaginazione, tacco 12 su calze autoreggenti a rete e trucco pesante e agli occhi lenti colorate di un blu elettrico a completare il quadro. La serata trascorse con grandissima allegria e per la chiusura rimase anche Morena. Un po sfatta e parecchio brilla inizio il suo rituale di adescamento, provocando mia moglie . Chiedeva di potersi appartare sola con me, in maniera scherzosa ma molto erotica. Mia moglie dal canto suo la metteva sul ridere ma con atteggiamento possibilista, lei che era sempre stata particolarmente gelosa, sembrava cedere a quelle tentazioni.
Fu così. Mia moglie congedò anticipatamente gli altri collaboratori e rimanemmo solo noi tre a fumare la solita sigaretta. Io seduto su un freezer a pozzetto tra loro due in piedi affianco a me. Continuammo per qualche minuto con le solite battutine, fino a quando Giulia si fecce seria e rossa in volto, strinse la sigaretta tra i denti e inizio a slacciarmi la cintura, poi i la cerniera e con una mossa solo, tiro fuori il mio cazzo già in erezione e disse: prego troietta serviti pure.
Non credevo a quel che stavo vivendo quando Giulia afferro i capelli di Morena dietro la nuca e la spinse, a dire il vero senza troppa resistenza, sulla mia cappella. La ragazza afferrò con una mano il mio membro e con la lingua inizio a leccare la cappella mentre nell’altra mano teneva ancora mezza sigaretta.
Giulia mi stringeva i coglioni e guardandomi dritto negli occhi senza dire una parola, mi bacio con passione mai vissuta prima, limonammo a lungo mentre Morena si infilzava fino alla gola con il mio cazzo. Questo duro almeno un quarto d’ora finche mia moglie non decise di interrompere l’incantesimo per invitarci a trasferire la compagni a casa nostra perché aveva lasciato i ragazzi a dormire dai nonni.
Chiudemmo e in un attimo eravamo già in casa, le due troie si spogliarono a vicenda mentre salivano le scale per la zona notte, rimando Morena completamente nuda e Giulia con il solo perizoma nero, che rimase su ancora per poco.
Io mi spoglia da solo nel frattempo che loro già impossessatesi del letto si baciavano intensamente e si aggrovigliavano tra di loro. Fu Giulia la prima ad essere oggetto delle nostre attenzioni, io mi posizionai seduto dietro di lei, mentre Morena le mangiava la passera, io le accarezzavo i seni e gli strizzavo i capezzoli. Giulia che era in evidente stato di eccitazione si posiziono meglio per poter prendere con una mano il mio cazzo e menarlo per interminabili minuti.
Proseguimmo in questo modo ansimando e iniziando a godere come non mai. Fino a quando Giulia decise di esaudire la sua fantasia, si alzo in piedi mi afferro la testa e infilo tra le sue natiche. Capii immediatamente e leccai e lubrificai il più possibile il suo ano mentre Morene riprese a leccarle la figa, fino a quando Giulia afferro il mio cazzo e ci si sedette sopra emettendo un gemito di goduria misto a dolore e inizio a pomparsi il culo allargando le natiche con le mani. Morena le infilo due dita e iniziò a baciarla, poi a me poi di nuovo a lei fino a che Giulia non venne con urlo di piacere lasciandosi cadere sul letto, completamente sudata, Morena la raggiunse, la abbraccio, la bacio intensamente e ricominciarono a scoparsi a vicenda con le dita.
Io mi alzai a preparare dei drink, anche se sarei rimasto li, in eterno, ad ammirare quelle due creature meravigliose che producevano umori e odori di sesso inebriante.
Bevemmo con calma e chiacchierammo nudi, per diverso tempo, uno sopra l’altra fino a quando, tra una carezza e un limone, mia moglie non decise di riprendere i giochi. Dopo aver ficcato due ditta nella fica di Morena prese il mio cazzo e glielo infilo in bocca , poi lo prese per se, bacio Morena e gli restituì il randello sempre più duro.
Nel frattempo avevano già deciso che avrebbero scambiato i ruoli così ancora con le dita infilate nella fica di Morena che gemeva come un agnellino, Giulia, afferro il mio cazzo e la accompagno a sedersi su di me dirigendo il mio uccello nel suo culo con una decisione da maestra e dopo qualche istante si mise tra le sue gambe dedicando la sua lingua un po’ alla sua micia, un po’ ai miei coglioni.
Io venni dopo pochissimo dentro il culo morbido e accogliente di Morena ma Giulia continuo a lungo a ripulire le cavita della ragazza.
Continuammo fino alle cinque del mattino, con Giulia che però era l’unica vera protagonista di tutte le situazioni. Dormimmo avvinghiati fino a tarda mattina, poi Giulia, la prima ad essersi svegliata, porto i caffe a letto e ricomincio la sua danza prima sul mio cazzo e poi su Morena ancora per alcune ore. All’ora di pranzo ci facemmo la doccia tutti assieme e salutammo Morena.
Ci promettemmo di replicare quell’esperienza fantastica, ma purtroppo per noi, la nostra giovane amante parti di li poco prima per il Giappone, e poi in Australia per rimanere la fino ad oggi. Anche se la sentiamo regolarmente con immenso piacere.
E vero però che questa giovane disinibita ha lasciato in noi tanto eros, sconfinata fantasia e ha rinnovato il fortissimo amore tra me e Giulia. Chi lo avrebbe mai detto? Ora viviamo come sempre, una coppia normale che fa dell’ottimo sesso e che se si presenta la giusta occasione trasgredisce ma siamo sempre in attesa del rientro della nostra porcellina.