ERZÄHLUNG TITEL: 88 - AL PIANOBAR 
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88 - AL PIANOBAR


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88 - AL PIANOBAR

by SlutDany
Gesehen: 46 Mal Kommentare 1 Date: 21-08-2023 Sprache: Language

Max e Dany uscivano tutte le sere e quando non avevano organizzato delle feste di sesso andava in discoteca, al cinema, a teatro o più raramente al pianobar.
Una di quelle sere Max era molto stanco e aveva voglia di rimanere in casa, ma a lei non andava di stare a vedere la tv, voleva uscire.
Max per accontentarla le propose di andare in un posto tranquillo come un pianobar a sentire un po’ di musica, Dany un po’ contrariata accettò anche se aveva voglia di scatenarsi.
Dopo cena si andò subito a preparare mettendosi un vestitino celeste molto corto con calze autoreggenti bianche e scarpe bianche con i tacchi alti, chiaramente senza intimo.
Max quando la vide scendere le scale rimase perplesso, non era certo l’abbigliamento per quella occasione, ma conoscendo la sua indole esibizionista e trasgressiva non le disse niente.
Arrivati al pianobar si accomodarono ad un tavolinetto vicino al pianista e ordinarono da bere un whisky.
Passarono circa un’ora seduti sentendo canzonette allegre, Dany era smaniosa, non stava ferma un momento, aveva voglia di muoversi, ma quella non era una discoteca e quindi si rassegnò a rimanere sulla poltroncina.
Il pianista si girava spesso verso di lei dato che muovendosi spesso il vestitino le si alzava quasi fino alla figa.
Max si accorse di quei sguardi intensi e in un orecchio lo disse a Dany, ma lei non lo voleva nemmeno guardare perchè lo giudicava vecchio e brutto.
Iniziarono a suonare della musica lenta, qualche coppia si mise al centro della sala a ballare.
Dopo un paio di canzoni un bel uomo le si avvicinò invitandola, lei senza dire niente a Max si alzò accettando l’invito.
L’uomo ballava tenendo le distanze, ma a Dany non piaceva in quella maniera, gli si buttò al collo stringendolo a se e mettendosi guancia a guancia.
La situazione era imbarazzante, l’uomo guardava Max come per vedere se c’era una reazione, ma vedendo che il marito rimaneva impassibile a bere si tranquillizzò, anzi inizio a posarle le mani sul culo stringendola ancora di più.
Le guance si strusciavano, le bocche si avvicinavano, le labbra si toccavano, nel momento in cui i faretti della sala si spostarono creando il buio dove ballavano loro, Dany lo baciò con la lingua, le piaceva, gli muoveva il bacino addosso facendolo eccitare, già nella sua mente pensava a cosa poteva succedere dopo.
Max non si accorse di niente, l’unico che poteva osservarli bene era il pianista che era vicino a loro.
Dopo un paio di balli l’uomo la riportò a sedere, era molto impacciato, aveva la patta dei pantaloni gonfia, guardava il marito sperando che non succedesse niente.
Dany invece era perplessa, si domandava come mai quell’uomo l’aveva riportata al tavolo senza provare nessun approccio, si sedette tirandosi su il vestito posandosi con il culo scoperto direttamente sulla poltroncina.
Il pianista spalancò gli occhi vedendola con la figa rasata a vista.
Un altro bel uomo le si avvicinò invitandola a ballare chiedendo il permesso a Max, questa volta lei fu più sfacciata, oltre ad mettersi con il corpo addosso a lui con la mano scendeva strusciandola sulla patta dei pantaloni.
Chiaramente l’uomo ebbe una erezione, lei non voleva farselo scappare, continuava la sua opera di smucinamento incurante che qualcuno la vedesse, anzi iniziò a baciarlo in bocca, era eccitata, aveva la figa bagnata, voleva che la scopasse.
Anche la mano dell’uomo si era intrufolata tra le sue cosce toccandole la figa, stavano pomiciando in mezzo alla sala davanti a tutti, Max li guardava tranquillo, ogni tanto le sorrideva mentre con la mano le faceva il cenno di stare calma.
A quel punto l’uomo le propose di andare via con lui, Dany andò dal marito chiedendogli il permesso, ma questa volta Max non fu d’accordo, le disse che se aveva voglia doveva scopare con chi decideva lui.
Dany si sedette sulla poltroncina, era nervosa, si era eccitata e voleva sfogarsi, si muoveva in continuazione, oltre ad essersi tirato su il vestito questa volta aveva anche le gambe larghe con la figa bagnata a vista.
Al pianista venne quasi un infarto, smise per qualche attimo di suonare, non aveva mai visto davanti a lui la figa di una bellissima donna bionda, non trovava più i tasti del piano, sbagliava a suonare, sudava.
Max si mise a ridere, aveva capito della situazione in cui si trovava quel poveraccio.
Il padrone del locale si avvicinò al pianista rimproverandolo e chiedendogli cosa gli era successo e lui, timoroso di perdere il posto, chiese di fare una pausa per andare in bagno.
Max aveva sentito il discorso e vedendolo così timoroso gli fece pena, si rivolse a Dany dicendogli che era colpa sua se il pianista era in quelle condizioni, ora doveva rimediare, lei chiese in che modo e Max le disse di seguirlo in bagno e farsi scopare da lui.
Lei lo guardò stupita, certo aveva voglia, ma non le piaceva, era vecchio e brutto, ma il marito gliela aveva detto e quindi ubbidì.
Dany andò dietro al pianista, questo quando entrò in bagno fece per chiudere la porta, ma lei mise una gamba in mezzo ed entrò.
Impacciato e meravigliato la guardava negli occhi, si domandava cosa voleva da lui, lei senza dire una parola fece calare il vestito a terra rimanendo nuda, si mise in ginocchio aprendo la lampo dei pantaloni del pianista e tirandogli fuori il cazzo se lo mise in bocca.
L’uomo era al settimo cielo, Dany gli stava facendo un bocchino da favola, non capiva più niente, ma la sorpresa fu per lei, il cazzo in bocca si stava gonfiando, diventava sempre più grande, era un superdotato.
Questa volta la meravigliata era lei, iniziò a gustarselo infilandoselo sempre più in fondo, gli era arrivato in gola.
Quando sentì che era pronto si poggiò con le mani sul lavandino allargando le gambe al massimo, il pianista le poggiò il cazzo sulla figa e iniziò a penetrarla lentamente, era tutta bagnata, entrava facilmente, con un colpo di reni se lo fece entrare tutto, era eccitatissima, l’uomo la scopava con forza, lei godeva, lo incitava a spingere, con un rantolo le sborrò in figa e lei sentendosi piena venne schizzando i suoi umori.
Sempre in silenzio si rivestì e tornò al tavolo da Max, questa volta aveva un sorriso che le riempiva il viso, disse al marito che quell’uomo sarà stato pure vecchio e brutto, ma aveva un cazzo da urlo.
Il pianista tornò a suonare dedicandole una canzone come per ringraziarla di quella meravigliosa esperienza.

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