ERZÄHLUNG TITEL: Con mia moglie dalla Trans (prima parte) 
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Con mia moglie dalla Trans (prima parte)


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Con mia moglie dalla Trans (prima parte)

by vacanzieri
Gesehen: 1719 Mal Kommentare 7 Date: 10-05-2023 Sprache: Language

Quando decidemmo da andare dalla trans era solo per chiacchierare, per vedere com’era, spinti dalla curiosità e convinti che non saremmo andati oltre due scambi di idee piccanti: non avrei mai pensato che dopo appena 5 minuti dal nostro arrivo mia moglie si sarebbe ritrovata già a seno nudo, la camicetta sbottonata, il reggiseno ancora allacciato ma le tettone sfilate di fuori, con la trans a complimentarsi con lei in modo sfaccciato, osservandola sorridendo, toccandola e ripetendole “ahhhh….mamma mia che tettone che ha sta puttana….guarda qui….mamma mia, guarda che tette ha sta puttana…”.
L’idea di andare da una trans nacque come una sorta di compromesso fra la mia voglia di vederla montata da un altro uomo e le sue curiosità bisex, realizzate solo parzialmente in anni passati.
“Dai, vediamo com’è, andiamo solo per chiedere come funziona, cosa fa, e poi ce ne andiamo”. L’avevamo trovata su un sito di incontri, assolutamente non mercenaria, solo una trans birichina e di aperte vedute. Le foto erano intriganti: italiana, alta, bionda, snella con un bel seno rifatto; come le labbra, carnose e rosso fuoco. Pose sexy e l’annuncio rivolto a coppie per divertirsi assieme, per puro divertimento, ribadendo l’estraneità a qualsiasi forma di mercimonio.
Un paio di mail, qualche scambio di messaggi al telefono ed una telefonata per organizzarsi ed andare a trovarla per un caffè conoscitivo. Salimmo, come richiesto, al terzo piano, dirigendosi verso l’interno 12. La porta era chiusa ma appena ci avvinammo si aprì; lentamente, e solo una volta entrati la vedemmo. Ben truccata, lunghi capelli biondi mossi, intimo nero, comprese le autoreggenti; il perizoma conteneva appena il cazzo che non era duro ma ben visibile, “barzotto” come si dice dalle nostre parti. Ai piedi dei sandali con dei tacchi altissimi, almeno 12 o forse 15 centimetri che la elevava ad una altezza decisamente superiore ai nostri 160.
L’invito ad accomodarci, sculettandoci davanti e la richiesta se volevamo un caffè; seduti al tavolino in cucina, il tempo di preparare la cialda si diresse subito verso Agnieszka esortandola a sbottonare la camicetta; mancavano ancora due bottoni che le disse perentoria e sorridente “tirale fuori, sfila fuori ste tettone!”. Io non sapevo che dire, cosa fare; evitai appositamente di incrociare lo sguardo di mia moglie, sfuggendo ogni responsabilità e forse, vigliaccamente, lasciando a lei ogni decisione. Mia moglie seguì imbarazzatissima le richieste della trans e si ritrovò a tettone di fuori. Seduta lì, con la trans in piedi avanti a lei a palparle il seno, alternando carezze delicate a decise mungiture; i commenti diretti, divertiti e senza interessarsi a ciò che avevamo da dire: in effetti io non dissi nulla e quando iniziò a darle della puttana, invitandomi a guardare che tettone avesse mia moglie, non potei che sorridere, un po’ da coglione, come ad approvare passivamente la sua oscena mungitura.
Continuando a toccarla divertita, si sfilò il cazzo da un lato del perizoma, impugnandolo e mostrando una cappella gonfia e turgida; poi l’altra mano ad accarezzare i capelli biondi di mia moglie; pensai immediatamente che stesse per spingerla a chinarsi per farsi ingoiare il cazzo, desiderosa di provare la bocca calda del mio amore, saggiandone l’abilità di bocchinara.
Uno squillo del telefono interruppe la scena e rispose. Compresi che si trattava di un suo amico che voleva passare a trovarla.Forse passarono si e no 5, 6 secondi e suonò il citofono: “Sali sali, ti sta bene che c’è anche una bella coppia? Dai che ci divertiamo, è una bella bionda, giovane e tettona!”
Si rivolse a noi, senza nemmeno guardarci “andate di la sul divano, dai che gli facciamo vedere le tettone della puttana”….

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