Lei è sua (storia vera)
by lumartinaGesehen: 3391 Mal Kommentare 11 Date: 25-02-2022 Sprache:
Conobbi mia moglie parecchi anni fa, una frequentazione sempre più assidua che ci portò ad innamorarci l'uno dell'altra.Lei veniva da una storia tormentata e piena soltanto di tanta passione con colui che da ragazzina la ha iniziato ai piaceri e fatto donna.Arriva così il momento in cui ormai coppia anche se da poco tempo, lei mi dice che non ha ancora smesso di vedere il suo ex e da lì la confessione dei primi tradimenti in quei pomeriggi, pochi a dire il vero, dove per tenersi libera da me inventava impegni o uscite con presunte amiche.Da questo ho un attimo di sbandamento, non so che fare e ne segue un litigio che ci allontana fino al giorno in cui lei mi contatta in lacrime dicendomi che non può stare senza me. Da lì è iniziato tutto, mi spiega in lacrime che quello che vuole da lui è solo sesso, mentre il nostro è un legame cerebrale e impegnativo al quale non vuole rinunciare.Ha paura di essere giudicata, ma mi confessa che per lei
l'attrezzo dello stronzo
è proprio un ossessione.Colpito nell'orgoglio ne scaturisce una sorta di competizione tutta mia per farle capire che anche il sesso con me aveva il suo perché. Una sera fermi in auto mentre giochicchia col mio gingillo prendo coraggio e le pongo la fatidica domanda...è molto più grosso del mio?Mi guarda...e mi risponde in tutta sincerità che quello stronzo ha un totem per tre volte del mio tra le gambe che l'ha fatta schiava nel corpo e nel pensiero. Ci guardiamo, scappa prima un sorriso amaro da parte mia e poi una grassa risata dalla sua, giù i seggiolini e facciamo l'amore. Bellissimo. Lei si accorge che su di me l'eccitazione ha preso il sopravvento sulla gelosia e che avere scoperto questo lato intimo e spinto di quella che ormai era la mia ragazza non mi dispiace affatto. Ed ha ragione.Nei giorni a seguire stiamo continuamente attaccati, finché una sera in un locale incontriamo lui..Lo vede, i loro sguardi si incrociano e lei inizia a tremare. Lui si avvicina, la saluta come si saluta una vecchia amica che non si vede da tempo, lei presa, non pensa neanche a presentarmi.Così lo faccio da solo. Lui si stacca dalla sua comitiva e ci invita a bere qualcosa insieme, ignaro dei passati discorsi tra me e Marta. Lei prende coraggio e si scioglie, dopo qualche Drink partono le prime battutine e i primi cenni di intesa tra i due che vanno oltre.Inizio a partorire pensieri strani, mi sale una predisposione a questo perverso gioco a me sconosciuta tanto che lei capisce e da li a poco ci ritroviamo tutti e tre in spiaggia tra un pedalò e l'altro.Io ho i suoi sandali in mano tra la sabbia, lei distesa su di un telo con tanto di vestitino alzato e gambe all'aria, lui mette giù i jeans e la prende lì davanti a me. Sbalordito, ascolto il suo orgasmo lungo e intenso,io ho gli occhi fuori dalle orbite, lei anche ma per gli spasmi che le aveva regalato quella venuta. Lui la fa da quaglia, esce e la schizza completamente imbrattandole il vestitino che io le avevo regalato. Vedo il suo arnese... non me ne intendo ma capisco quello che lei cercava di spiegarmi tempo prima. La amo e mi arrendo, non posso competere ho pensato. Me la ritrovo sulla mia macchina piena di sabbia e imbrattata di sperma. Da li sono partiti quelli che ora sono 15 anni di corna con il suo eterno ragazzo. Ed ho soprattutto capito che la sua sessualità appartiene a lui.