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la mia prima volta al mare con Paola


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la mia prima volta al mare con Paola

by nolimit20
Gesehen: 364 Mal Kommentare 1 Date: 23-03-2021 Sprache: Language

Avere un amico che noleggia gommoni è una gran cosa, inutile negarlo. Grazie a questa amicizia, riuscì a farmi noleggiare quello più grande che aveva ad una cifra ridicola. Mi feci consegnare le chiavi, così potevo partire quando volevo. Avvisai Paola, di tenersi libera per tutto il sabato successivo e di farsi trovare da me il sabato alle 7 in punto, perchè così avremmo trovato poco traffico. No so bene come faccia, ma ogni volta che le chiedo di liberarsi riesce sempre a dirmi di si. Così, quel sabato, puntuale come un orologio mi suono il campanello, non la feci nemmeno salire, scesi direttamente con le mille cose che servivano, caricai tutto in macchina e partimmo. Impiegammo circa due ore per arrivare a destinazione, lei per tutto il viaggio mi chiese che avevo in mente, la destinazione era palese, anche perché le dissi di portare il costume super sexy che usò una sera a casa mia in occasione di una cena particolare con una coppia, ma alle sue domanda io faci il vago. Arrivati al porto, sembrava dubbiosa, poi quando caricai le cose sul gommone, fu felice. Stare comodi su quel gommone era facile, ci si stava comodamente in 6, noi, eravamo solo 2. Così, poco dopo partimmo, Paola sistemo con cura due asciugamani, stando sempre con il culetto bene in vista, ogni volta che si voltava mi beccava, e sorrideva. Quando iniziò a darsi la crema abbronzante sul corpo, aveva voglia di giocare, lo capii praticamente subito, si fece colare la crema sulle tette che erano già all’aria, mi guardò languida, passandosi la lingua sulle labbra, ed iniziò a spalmarla, giocò vistosamente con i capezzoli che diventarono immediatamente turgidi e dritti dopo di ché si sdraiò a pancia in su allargando le gambe di quel tanto che potessi vedere il rigonfiamento della sua fichetta. Guidare così, anche se un motoscafo, non è per niente semplice, dopo un eternità fatta di giochi e provocazioni, si giro, alzando un pò il culo e mi disse sculettando, mi dai un pò di crema sulla schiena? Sorrisi, mi fermai e dopo aver spento il motore mi precipitai da lei, iniziai ad ungerle la schiena, le feci un lungo massaggio, dalle spalle al bacino, quando feci per allontanarmi mi disse e lui? agitando il culetto. Iniziai così a palparle il culo, infilando le mani sotto il costume, ed arrivando a giocare con la rosellina del culetto, ci passai veramente tanto tempo e la situazione stava diventando rovente ma dovevamo ripartire, a malincuore mi staccai da quel culetto fantastico. Ripartiti Paola continuò il suo giochetto di provocazione, poi le dissi, io sto guidando non vorrai mica che io mi scotti? Lei con tutta naturalezza si alzo, lasciando le tette al vento, prese la crema, venne dietro di me, ed iniziò a spalmarla sulla mia schiena, era delicata, dolce, fece con cura, spalle braccia e schiena, arrivo al culo, e fece scivolare le mani dentro il costume ( per l’occasione mi ero comprato uno slip bianco) dando una bella tastata. Un ora e mezzo dopo eravamo un una caletta della bassa maremma.
Era un posto da infarto, acqua cristallina, sabbia fine e pochissima gente, arrivata come noi in barca. Paola scese in acqua lasciando il reggiseno sul gommone e insieme arrivammo in spiaggia. Stendemmo i teli in una zona a ridosso del mare e ci accomodammo a goderci il meritato relax. Paola si distese a pancia in su, mentre io mi sistemai all’opposto, più che altro per non mostrare agli altri bagnanti la mia erezione mal celata dallo slip bianco.
Passammo, tra una battuta e l’altra un pò di tempo e mentre parlavamo davo occhiate in giro per vedere chi erano i nostri “vicini”. Altre 4 coppiette 2 più o meno coetanei altre due, sicuramente oltre i 60. Era quasi mezzogiorno, così mi alzai, anche se la mia erezione c’era sempre, le porsi la mano e le proposi se voleva fare un bagno prima di pranzo Quando si alzò, la tirai a me è le sussurrai, ci sono due coppiette, una di nostri coetanei ed una di 60 che ti stanno mangiando con gli occhi. Sorrise ed entrammo in acqua.
Facciamole mangiare bene allora! Mi rispose Paola. E cosi portò le mani sui fianchi e si tolse lo slip restando completamente nuda davanti a tutti. Mise l’indumento sul telo e si avviò verso il mare con lo sguardo attonito ed eccitato del sottoscritto. Facemmo un bagno contornato da strusciamenti, giochi e risate, ma nulla di sessualmente esplicito.
Il risultato di tutti questi giochi fu che la mia erezione tornò prepotente. Quando tornammo ai teli, mi sfilai anche io il costume e ci asciugammo a vicenda. Terminato e restando nudi, pranzammo, ma sopratutto bevemmo. Nel mentre le coppie che prima ci avevano ammirato da lontano si erano avvicinate dimezzando praticamente la distanza. Sorrisi, lei probabilmente intuì e mordendosi il labbro mi porse il tubetto della crema, “vuoi che mi scotti?!?” Mi disse provocante. Sorrisi e la feci mettere stesa a pancia giù, mi misi cavalcioni su di lei, con il mio cazzo, appoggiato tra le sue mele. Abbassi il tubetto a altezza del mio cazzo e mimando una sega diedi una spruzzata, poi come se nulla fosse alzai il tubetto e diedi la crema lungo le sue braccia. Iniziai un lento massaggio, partendo dalle mani e scendendo verso il collo, poi giù, lungo la schiena, quando arrivai al culo, le feci allargare le gambe, mi misi in ginocchio dietro di lei, le alzai il bacino facendola appoggiare sulle mie gambe ed iniziai un lungo massaggio a quel culo che mi ha sempre fatto impazzire giocando a lungo con la rosellina e sfiorandoli la figa con la punta del cazzo. Eravamo entrambi eccitati, il mio cazzo iniziava a brillare dei suoi umori, “girati” le dissi. Paola mi stupì ancora, nello spostarsi, sposto il culo simulando che io fossi in lei e in più quando si spostò, spalanco oscenamente le gambe, per poi rimettersi seduta su di me. Sorrisi e mi guardai in torno, “siamo l’attrazione della spiaggia” le sussurrai, presi nuovamente il tubetto della crema, lo appoggiai tra le sue gambe senza che nessuno lo vedesse mimai una sega e lo strizzai forte, la crema le arrivò sotto il mento, mi guardò mordendosi un labbro, alzai il tubetto e iniziai a spalmare la crema sul suo corpo, con movimenti lenti giocai con il collo, con le spalle fino ad arrivare alle tette, prima le strinsi un pò palpandole bene poi con i polpastrelli delle dita inizia a sfioragli i capezzoli che diventarono durissimo, ma sapevo benissimo che Paola andava fuori di testa quando glieli stringevo, infatti come iniziai a stringerli tra pollice ed indice ruotandoli delicatamente vidi che chiuse gli occhi e dalla sua bocca uscirono dei piccoli gemiti di piacere. Questo trattamento stava dando i frutti sperati, lentamente stava partendo, iniziava a muoversi anche se piano, dopo un po’ mi staccai, scendendo con le mani più in basso, quando arrivai al monte di Venere presi nuovamente la crema e la versai prima sotto l’ombelico dopodiché nell’ inguine e nell’ interno delle cosce, le alzai la gamba opposta alla gente e me la misi sulla mia spalla, facendo così entrai in lei, era un lago, calda e morbida. Sospirò al mio ingresso, poi rimanendo fermo iniziai a spalmare la crema sulla gamba fino all’ inguine, continuai ad accarezzarla a lungo quando fini cambiai gamba, uscì da lei e ripresi il massaggio. Ormai l’eccitazione sulla spiaggia era palese, tutti chi più chi meno si sfioravano e ci guardavano Finito, le sorrisi, le porsi il tubetto della crema e le dissi, “vuoi che io mi bruci”?
Mi fece sdraiare a pancia in giù, avevo il cazzo così duro da farmi male ma una pausa mi ci voleva. Si mise su di me e iniziò un lento massaggio sulla mia schiena, sul collo e sulle braccia. Intanto vedevo le altre coppie, tutte girate a guardarci, eccitate dal nostro show erotico, i due sessantenni erano nudi e la moglie stava accarezzando il cazzo del marito osservandoci. Paola era scesa alle gambe con la crema, mi aveva spalmato ovunque e con le dita passava sulla mia asta, sui testicoli e sul mio ano tentando quasi di infilare un dito, ero in estasi. Poi mi face voltare, partì prima dalle gambe stavolta risalendo fino all’ inguine poi avanzò per darmi la crema sul petto ma decise di farlo in un modo spettacolare, si mise praticamente seduta sui talloni sopra il mio viso e scese con le mani in lunghi movimenti, dalle scapole fino al mio cazzo, in cremandolo con cura. Avevo la sua pesca davano al viso e iniziai a leccarla, facendola gemere mentre si adoperava in quel massaggio così sexy.
Poterla leccare mi di aiuto per scaricare tutta la tensione accumulata fino a quel momento, non ne potevo più, ero sul punto di esplodere. Poi volle stupirmi ancora. Prese il tubetto della crema e se ne verso abbondante tra le tette, lentamente si piego in avanti e iniziò, con la scusa di spalmare bene la crema sul cazzo, a farmi una spagnola. A questo punto, tutte le mie remore cessarono, portai le mie mani sul suo culo e lo avvicinai alla mia bocca, iniziai così a leccare avido ed a penetrarla con la lingua, gradì e molto, perché nel giro di poco tempo mi venne in faccia ed io leccai via tutto. Sono al limite, le sussurrai, allora prendimi, mi rispose. Si mise sul telo, a pecorina, la testa bassa e il sedere in alto, sa quanto adoro il suo lato b, poi così unto per la crema spalmata mista ai suoi umori era irresistibile. Le andai dietro ed iniziai a infilarle la cappella nel culo, lentamente ma senza fermarmi, finché i miei testicoli si appoggiarono alla sua fichetta bagnata. Ero troppo carico e la sbattei con forza, facendolo uscire completamente per poi incularla di nuovo, urlava il suo piacere misto a dolore, tutti gli sguardi su di noi, una coppia si era addirittura alzata ed era in piedi che ci guardava da vicino, toccandosi a vicenda. Le venni dentro, spingendolo fino in fondo e riempiendola di tutto lo sperma accumulato in quelle ore.
Tutta quella carica erotica, i giochi fatti, gli sguardi degli altri, mi avevano mandato letteralmente in tilt. Non durai tantissimo, ma venni in maniera abbondante. Quando venni, rimasi dentro di lei, mi appoggiai su di lei, giocando con le sue tette e gustandomi quel contatto, mi girai verso le altre coppiette, probabilmente avevamo mandato su di giri tutti, perché una coppia lo stava facendo, lei cavalcava lui selvaggiamente, mentre un altra c’era lei intenta a fare un pompino al suo compagno, solo la coppia di sessantenni, quella che era venuta vicino a noi, si masturbava a vicenda e ci guardava, con occhi carichi di voglia.
Pensavo che Paola ne avesse avuto abbastanza, ma non era così. Gattonò fino alla coppia più giovane e si mise in ginocchio davanti all’ uomo, prendendo in mano il suo cazzo e iniziando a leccarne la punta. La moglie si inginocchiò al suo fianco e insieme cominciarono un gioco di lingue, baci e succhiate da infarto,se lo passavano come fosse un testimone in una gara di staffetta una succhiava e l’altra leccava le palle, pomiciavano con la sua cappella fra le lingue, Il marito non resistette troppo a quel trattamento ed esplose sui loro visi dando della troia sia alla moglie che a Paola.
Che dire, vederle insieme a fare quel pompino mi fece eccitare nuovamente da matti, però volevo vedere come si sarebbe comportata ora, allungai le mani verso di loro e le feci venire sui nostri teli, feci stendere Paola e feci mettere la signora sopra di lei in un 69, le lasciai fare, ogni tanto io mi univo ad una di loro, le leccavo a turno, la fica ed il culo e se leccavo Paola la signora mi faceva una lenta sega e viceversa, andammo avanti così per un pò poi sussurrai a Paola nel orecchio, chi devo scopare? Te, lei, od entrambe??
Scopala, rispose. Così presi la donna e la feci sedere sul mio cazzo intanto le stringevo il sedere e la sbattevo da sotto. Il marito si mise dietro di lei e prese a leccarle il buchetto posteriore, leccando e infilando due dita dentro. Paola si godeva la scena, sdraiata di fianco a noi mi baciava mentre scopavo la signora, avrebbe voluto fare uno scambio di coppia ma il marito non era molto prestante.
Voleva godere ancora, ed io volevo accontentarla, allungai una mano verso la borsa e presi il flacone della crema, me lo misi vicino, afferrai Paola per i fianchi e me la portai sulla faccia, presi poi il tubetto della crema tenendolo fra i denti e poi pentirai Paola in quella maniera, intanto la signora doveva essere già venuta e da quello che sentivo il marito la stava, anche se in maniera blanda, inculando. Andammo avanti non so bene quanto, ma quando venni scaricai tutto nella figa della signora, che venne nuovamente urlando, poi rapida si fiondo sul mio cazzo a pulire tutto. Paola venne poco dopo squirtando e inondò tutta la mia faccia.
Ci adagiammo sul telo esausti, era stata una cavalcata di ore, tutti e due non avevamo più energie in corpo. I due ragazzi ci salutarono e noi restammo nudi al sole per un meritato riposo. Paola era bellissima, sudata, col viso sporco di sperma, vedevo il suo respiro calmarsi lentamente. Andammo a fare un bagno, nudi, ma fu più una coccola in acqua che altro e tornammo sul gommone per rientrare, appena risaliti sul gommone Paola volle regalarmi un ennesimo sogno, non si rivestì fino all’arrivo a casa mia dove aveva lasciato la macchina, facendo tutto il viaggio in auto e il tragitto dall’ormeggio al parcheggio vestita solo delle sue infradito rosa.
in coppia insieme a Paola per circa 3 anni ho vissuto le esperienze più eccitanti e trasgressive nel mondo dello scambismo, una donna come Paola credo che non esista al mondo.

questa è un racconto di una esperienza realmente accaduta.

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