TRIANGOLO ISOSCELE ...storia di una vendetta (parte prima)
by AurelianoGesehen: 654 Mal Kommentare 1 Date: 31-03-2020 Sprache:
Da tempo frequentavo una coppia amica.
I nostri incontri solitamente si svolgevano a casa loro quando i figli, in età universitaria, si allontanavano per i loro studi.
Nadia e Alberto, erano oramai liberi e un’pò per noia o per ritrovare una trasgressiva passione avevano cercato fra gli annunci del sito e per così dire mi avevano contattato.
La loro scelta non era stata casuale, già un’altra coppia amica di Brescia mi aveva informato che gli avrebbe fatto piacere conoscermi ed avevo accettato, sempre lieto di fare nuove e sensuali amicizie.
La prima volta dove ci trovammo in un bar della provincia di Brescia, e Nadia e Alberto mi spiegarono che avevano già avuto un paio di fugaci esperienze, ma ora gli sarebbe piaciuto instaurare un rapporto a tre più stabile e complice seppur nella piena libertà di tutti.
Chiacchierammo amabilmente tutta la serata e di fronte ad un paio di cocktail, molto soft da parte mia in quanto non sono un bevitore, si creò quella complicità e quel feeling che ci convinse a trovarci per continuare il discorso in un ambiente più discreto.
Dopo alcuni giorni Alberto mi scrisse un messaggio dove mi invitava per una cena a tre a casa loro.
Mi presentai puntuale alle 20.30, presso la loro villetta nell’hinterland di Brescia, fasciato in un completo nero e camicia, portando una bottiglia di champagne che avrebbe aiutato a sciogliere la tensione.
La cena fu molto gradevole fra scherzi e discorsi piacevoli.
Ogni volta che Nadia si alzava Alberto approfittava per passarle la mano sulle natiche, oppure risalirle dal vestito corto lungo le cosce.
Nadia allora faceva il giro più lungo del tavolo per riservare anche a me tale piacere e la mia mano scendeva lungo l’incavo della schiena fino al sedere, dove si soffermava per tastarne la piacevole rotondità.
Dopo vari sfregamenti Nadia era visibilmente eccitata ed allora le chiesi cortesemente dove era il bagno.
Nadia si offrì di accompagnarmi e mi condusse nella zona notte dove era situato il bagno di casa.
Arrivati sulla porta però la trattenni e la condussi dentro iniziando a baciarla sulle labbra e sul collo mentre le mani la stringevano con forza lungo le spalle e la schiena.
Nadia si lasciava trasportare dal calore delle mie labbra e dalla stretta della mia presa, la girai facendole appoggiare le mani al lavandino e scesi dietro di li alzandole la gonna.
Avevo oramai le natiche alla bocca che mi riempivano il viso in tutto il loro splendore.
Avvicinai il naso all’orificio anale e sentii l’inconfondibile odore della voglia femminile provenire dalla figa fradicia di Nadia.
Inebriato dal profumo la feci inarcare e dopo aver spostato la stringa del perizoma mi buttai avidamente con la bocca in mezzo alle sue natiche leccando avidamente la vagina grondante di umori.
La mia lingua infuocata passava dal buco del culetto alla vulva senza fermarsi e senza alcuna esitazione, riempivo con perfetta alternanza entrambi i buchi mentre le mie mani tenevano dilatate le natiche di Nadia che mugolava di piacere stringendo la ceramica del lavandino.
Nel frattempo Alberto, che non ci vedeva rientrare, si era presentato sulla porta del bagno e ammirava la scena sfoderando dalla patta dei pantaloni il cazzo duro e menandoselo lentamente in modo da assaporare tutto il piacere di quella visione.
Appena Nadia notò Alberto sulla porta tentò di ritrarsi ma rassicurata dallo sguardo voglioso del marito gli disse di avvicinarsi e mentre le tenevo ancora le natiche penetrandola con la lingua iniziò a succhiare il cazzo le marito fino ai coglioni.
Le pompate vigorose di Nadia, amplificate dal piacere che ella stessa provava per il mio lavoro con la lingua in entrambi i suoi buchi, stavano dando i loro frutti ed ora si sentivano i decisi mugolii di Alberto il quale si reggeva sulle punte dei piedi conficcando tutta l’asta nella bocca della moglie.
Per aumentare notevolmente il piacere di Nadia le diedi delle lunghe leccate lungo tutta la figa fino a succhiarle il clitoride e dopo averle sputato sul buchetto le infila prima un dito e poi due nello sfintere spingendo piano nel suo splendido culo.
Lo spettacolo era molto eccitante, Nadia in piedi sugli altissimi tacchi con il vestitino alzato alla vita ed il perizoma spostato con due dita che si agitavano le culo e la lingua lungo la vulva, piegata in avanti a succhiare il cazzo del marito che si teneva sulle punte pronto a riempirle la bocca di quanto più sperma possibile.
Non ci volle molto che Alberto le scaricò una considerevole quantità di seme nella bocca che lasciò stupita anche Nadia che non era solita bere lo sperma. Per consolidare la nostra unione la baciai con ancora la bocca piena e le nostre lingue si frammisero al seme di Alberto che iniziava a colare dagli angoli della bocca di Nadia, passando anche alla mia bocca.
Con le labbra piene di quel misto di saliva e sperma ridiscesi sulla figa di Nadia e cominciai a leccarla nuovamente ottenendo una mistura di umori che facevano salire la mia eccitazione.
Ci spostammo tutti e tre in camera da letto e spogliai immediatamente Nadia lasciandole solo i tacchi altissimi.
Alberto intanto aveva ripreso il vigore e mente anche io lasciavo cadere i miei abiti sulla poltrona vicina al comodino, aveva ripreso a farsi succhiare il cazzo da Nadia che obbediente era ora intenta a leccargli le sue grosse palle.
Approfittai della situazione e mi misi dall’altro lato di Alberto e Nadia prontamente si rivolse anche al mio cazzo con grande dedizione iniziando ad inserirlo per quanto possibile nella sua bocca.
Oramai eravamo tutti e tre al culmine del piacere…Alberto si sdraiò sul letto e Nadia sopra di lui muovendo le sue anche per prendere il cazzo del marito dentro di se.
Gli umori di Nadia riempivano le gambe di Alberto che godeva di quel gioco di anche e schiena della moglie mugolando di piacere.
Approfittai della situazione e feci abbassare Nadia con la schiena…Il culetto era già un poco aperto dal trattamento riservato in bagno quando puntai la mia cappella verso il buco e spinsi con decisione il cazzo fra le natiche, che sprofondò fino al far scomparire il glande.
Quella penetrazione improvvisa fece trasalire Nadia che non aveva mai provato la doppia penetrazione e dopo un attimo in cui ci fermammo in quella posizione presi a spingere nel culo il mio cazzo mentre Alberto iniziò a contrapporre le spinte del suo nella vagina della moglie.
Nadia si stava godendo i due cazzi che la riempivano stantuffando con precisione.
I suoi tremolii e versetti di piacere riempivano la stanza e quando le chiedevo se dovevo smettere si lasciava andare a forti proteste dicendo “Non fermarti”…”Alberto spingi di più”..”Più forte”..
Spingevo con decisione nel culo che oramai era fradicio mentre Alberto faceva la stessa cosa nella figa della moglie che trasalendo veniva copiosamente spruzzando il cazzo del marito di un lieve getto di umori.
A quella sensazione Alberto venne nuovamente nella figa della moglie mentre io dopo alcune spinte tolsi il cazzo dal culo mi alzai e le sborrai in viso.
Rimanemmo in quella posizione per alcuni minuti e poi iniziarono nuovamente i toccamenti …ricominciammo ancora a scopare alternandoci in vari giochi..per almeno 4 ore.
Quella fu la prima di molte serate e tutto procedeva alla perfezione fino a quando...
(FINE PRIMA PARTE)