STORY TITLE: Come quindicenni. 
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Come quindicenni.


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Come quindicenni.

by Cocoloco
Viewed: 1124 times Comments 7 Date: 06-05-2019 Language: Language

Qualche messaggio e la “follia” di incontrarsi senza conoscersi, tra la folla, con la moglie e tante amiche inconsapevoli di ciò accanto. Tra piscine, saune, cascate e giochi d’acqua vedo un sorriso, un corpo da favola una femmina strepitosa. Sarà lei oppure no? Mi avvicino e sorride ma non accenna a seguirmi. La perdo di vista, un tonfo al cuore. Non era lei? Poi riappare dall’alto. Sorride , forse è lei. Ancora sparisce. Ancora ansia. Poi riappare in acqua, non troppo lontana. La guardo, sorride, ammicca. Le passo accanto le rivolgo una battuta. Ci eravamo sentiti per telefono e oltre alla spontaneità, avevo apprezzato l’accento toscano e lei, arguta e spontanea aveva notato il mio romagnolo. Se è lei lo capirà. Si sta godendo qualche raggio di sole, il suo corpo splende alla luce, ho la prima forte erezione , sono in acqua e per fortuna nessuno lo noterà. Mi chiamano per una sauna, devo andare. Mi segue da lontano. Anche lei entra in sauna. Non siamo vicini ma neanche lontani. La guardo, mi guarda . Ha un corpo da favola. Non so ancora se è lei ma ci spero, ne sono rapito. La desidero, la voglio! Usciamo, Un attimo da soli. Prendo il coraggio, le passo vicino e scandisco il suo nome, è lei. Mi segue, rientriamo in acqua, in un punto nascosto vi resteremo per circa un’ora. Abbracciati come quindicenni, le labbra si cercano, i corpi si avvinghiano, le mani corrono su ogni curva, su ogni buco del suo corpo. Ho erezioni violente, voglie oscene per il luogo che ci troviamo. Ogni tanto ci passa accanto qualcuno, ma come quindicenni restiamo avvinghiati, ci cerchiamo, ci lasciamo e ci riprendiamo. E' un piacere sedermi tra i sui pensieri...lo faccio con rispetto,garbo e delicatezza ...credo mi appartengano.E' quasi affacciarsi alla sua vita senza tralasciare nessuna emozione,nessun particolare perché pure il piu piccolo ci ha permesso di essere...e mi piace che lei ci sia.La nostra comunicazione ha difettato di sincronia,ma questo ha fatto nascere il tempo dell'attesa .....attendere ha trasformato il tempo nel nostro tempo,a cui stiamo dando mille significati,in cui trasferiamo i sogni,creando un immaginario che trova la sua essenza non solo tra le parole di un desiderato messaggio ma anche in un corpo che freme sotto le mie mani.E se la fantasia da sola potrebbe creare l'inesistente,l'immaginazione riesce a tradurre in realtà qualcosa che e' ormai completamente dentro di noi.Il rumore del vento e dell’acqua mi hanno portato e avvinghiato a lei. Lei è qui. Non avrei immaginato, neanche lontanamente simili emozioni. Vedo mia moglie in lontananza che mi cerca. Mi sgancio da lei, nuoto verso la dura realtà, non ha visto e percepito nulla. Mi chiama dentro un’altra sauna. Soffro, non voglio andare. Voglio tornare dal “mio amore quindicenne” la convinco. sparo bugie a raffica, mi crede. Se ne va. Torno indietro. Lei è ancora lì. Mi aspetta. Sorride, estrae un seno e me lo offre, mi avvinghio, lo succhio è sodo. La mente impazzisce, altre violente erezioni, ancora i corpi che si avvinghiano, si esplorano. Siamo un unico corpo un’unica entità. È trascorsa oltre un’ora. Fantasmi ogni tanto ci passano accanto, restiamo avvinghiati. Come quindicenni non ci importa chi è accanto, qualcuno ci nota e forse destiamo in quell’angolo di paradiso invidie, stupori e scandalo. Non ci importa nulla. Io sono avvinghiato e rapito da lei. Lei è avvinghiata e rapita da me. È ora di andare, ancora mi cercano. Mi allontano ma mi volto, mi allontano e la guardo. Lei è la ormai lontana mi sorride espone il suo corpo, la voglio. Vado al bar, mi siedo, riappare. Mi passa accanto, la guardo, flessuosa, arrogante espone il suo corpo, nessuna al suo pari. Si siede lontano. Non riesco ad ammirarla bene. Sposto la mia sedia, ora la vedo. Ancora sguardi infuocati, ancora erezioni. Devo andare, salgo le scale, mi giro, in lontananza mi ha seguito, mi desidera. Con le mani disegno un cuore. Con le mani disegna un cuore. Se ne va. Rimango nel Luogo per ancora qualche ora, lei non c’è più ma continuo a cercarla, so che non c’è e non tornerà ma la cerco, scruto tutte quelle che mi passano accanto. Mi piacciono le donne ma nessuna e sono tante, ha il suo fascino, il suo portamento, il suo corpo il suo sorriso.Vado in albergo, mi arriva un messaggio mi cerca, mi brama. Partirò da quel luogo ma vi tornerò per lei, unicamente per lei.Qualcuno scriveva.....“non lo spegni il mare quando brucia nella notte“

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