STORY TITLE: fotografando G 
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fotografando G


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fotografando G

by arcornuto
Viewed: 251 times Comments 2 Date: 26-03-2024 Language: Language

quelle che erano state sino ad allora fantasie condivise nell’intimità, solo dopo l’incontro con l’adolescenziale amico della mia compagna, si tramutarono gradualmente in episodi ben più tangibili, attraverso le palesi manifestazioni di interesse assieme alle quali egli, pur essendo tutt’altro che irresistibilmente attraente, riusciva tuttavia a far emergere capacità di notevole coinvolgimento emootivo, rivelandosi per un vero maiale.
sostenendo che una tale bellezza era pari ad un’opera d’arte e come tale sarebbe stato doveroso poterla esibire di fronte al maggior numero di persone, prese ad organizzare particolari convegni coinvolgendo a turno gruppi di fotografi dilettanti ai quali offrire l’opportunità di ritrarre la mia compagna immortalandola in ogni maniera, ivi compresa anche la sua nudità più integrale.
ogni volta, il fatto di sapere che si sarebbe recata a posare per delle sconosciute persone, apparantemente solo appassionate di fotografia, ma senza poter del tutto escludere il mescolarsi tra essi di qualche guardone, soprattutto quando tutto ciò avveniva anche in località, sebbene isolate, ma a volte persino all’aperto, non potevo certo eludere turbolenti pensieri di assonate morbosità.
quando mi veniva permesso di poter assistere a taluni di questi particolari convegni, non potevo certo negare l’emozione vissuta nel vedere come la mia compagna si offrisse lascivamente, assecondando le indicazioni che le venivano rivolte, esortandola ad assumere determinate pose che ne ponessero in ulteriore risalto la totale esposizione epidermica.
la mia eccitazione si trasformava in dolorosa frustrazione, repressa nell’obbligo della gabbietta contenitiva, che mi era sempre imposta preventivamente, a comprimere l’insorgere dei naturali istinti che inevitabilmente si manifestavano in me durante lo svolgimento di quanto posto in essere.
come se tutto ciò non bastasse, a rendere la mia condizione ulteriormente gravosa, fu permettere, a quello che ormai imputavo essere l’obeso figuro interpostosi tra noi, la gratificante opportunità di essere il primo a rendermi consenzientemente cornuto.
la rivelazione mi venne trasmessa dalla mia stessa compagna, adducendo quale pretesto il fattore medesimo di quanto avessi più volte precedentemente manifestato io stesso l’eccitante pensiero di poterlo divenire, ed allora quale migliore occasione se non quella di attuare una tale esperienza con una persona tutto sommato così poco dotata intimamente, dal minimizzare l’erotica condivisione ponendola in pratica in modo tangibile.
non potendo fare altro che accettare il mio succube ruolo, a rendere ulteriormente perversa la mia inerme condizione, si aggiunse sempre anche l’obbligo della gabbietta contenitiva, a castrare sempre più la mia già usurpata virilità, e per tutta la durata del suo periodo di assenza, in modo tale da impedirmi ogni sorta di possibile eccitazione, ma bensì rendendo ancor più consistente l’intensità del sopraggiunto adulterio.

(vedi foto workshop...)

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