I due carabinieri- Quarta parte
by CoppiaViViewed: 185 times Comments 2 Date: 03-11-2014 Language:
Dopo aver rotto il ghiaccio con i due maschi sul camper a Lara, ma anche a me, era rimasta la voglia di ritentare l'esperienza, anche perchè come mi aveva confidato, non aveva avuto un orgasmo, e comunque non come lo avrebbe voluto!
Ci rimanevano ancora sette giorni in Puglia e per farle una sorpresa pensai di cercare tramite un sito di annunci online un bull che completasse la nostra iniziazione. Non dovetti cercare molto, perchè già la sera successiva erano quattro i maschi che si proponevano per un incontro. Quindi, mentre il resto della famiglia passava una serata al concerto di un cantante (che tra l` altro a me non piace) io mi misi dietro alla tastiera e presi a contattare i candidati. Dopo estenuanti chat e dopo aver ammirato e commentato le foto di Lara, decisi che il maschio su cui puntare era Andrea, dalle foto che aveva mandato si intuiva un bell'esemplare di maschio, dotato, in ottima forma e con uno sguardo penetrante, ma la cosa che mi fece decidere di passare alla fase successiva, fu la capacità di Andrea di passare dai modi da gentiluomo con cui avevamo iniziato a parlarci al turpiloquio piu` spinto, che oramai avevo capito faceva bagnare Lara come una fontana.
Mi lasciò il suo cellulare, raccomandandomi di usarlo con cautela per non cerare problemi, visto che era sposato! Abitava a meno di 50 km dal nostro posto di villeggiatura e mi diede disponibilità per la sera successiva. Unico problema non aveva un posto dove riceverci, perchè a casa sua c'erano moglie e i figli.
Quella sera a letto dissi tutto a Lara, che leggendo i commenti di Andrea e ammirando le sue foto decise che faceva al caso nostro. In particolare mi chiese di farle il culo, perchè dal commento aveva capito che Andrea mirava al suo bel culone e voleva presentarsi all'appuntamento un pò piu' allenata. Finalmente riuscì a metterglielo dietro, trovandola molto piu' larga di prima, segno che il sandwich sul camper aveva sortito un qualche effetto.
Dopo una serie di sms e di telefonate decidemmo di incontrare Andrea quella sera in una località sul mare del Gargano. Si presentò in short e maglietta, abbronzatissimo e sorridente. Fu capace di rompere il ghiacchio e quasi subito Lara si lasciò andare. In macchina facemmo un giro del paesino e Andrea, accanto a me, mentre ci raccontava del suo lavoro cominciò a massaggiare le gambe di Lara, seduta dietro. Io vedendo il movimento diede un'occhita allo specchietto retrovisore e vedere Lara rilassata e sorridente mi fece capire che eravamo sul binario giusto. Lei si era vestita con una mini binca, leggerissima, sotto cui aveva indossato un minuscolo brasiliano che lasciava intravvedere buona parte del suo folto pelo castano. Una magliettina smanicata su un reggiseno a balconcino rendeva merito alla sua sensualità. Fu proprio quando Andrea arrivò al pelo che i suoi occhi brillarono di libidine, la trovò bagnata e scostare il piccolo filo dello slip e infilare un dito su per la fica fu un attimo. Quando lo tirò fuori per aspirare il profumo tutta la macchina prese l'odore della fica di Lara.
Mi diede rapidamente delle indicazioni, passammo attraverso un passaggio a livello, poi attraversammo una pineta e una serie di abitazoni proprio sulla spiaggia. Girammo dentro un piazzale dove finiva la strada e parcheggiai sotto un pino laricio che ci copriva dalla vista. Eravamo quasi sulla rena, il sole stava calando ed era tutto deserto. Andrea scese dalla macchina e passò dietro. Presero a baciarsi sempre piu' appasionatamente, mentre lui tirava fuori le tette di Lara e gli strizzava i capezzoli. "che gran tettona", sibilava lui, mentre sbavava sulle sue zinne. lei gli tirò fuori il cazzo dagli short e lui si sdraiò per farle spazio. Lara lo scappellò e cominciò con la sua arte ad ingoiarlo piano. Lui mugolava e gli stringeva le tette. Dopo qualche minuto lui le bloccò la testa e le disse di uscire. Fuori era oramai buio, quindi mi chiese di illuminare la scena con il cellulare. La portò sul cofano della macchina e la sdraiò sulle spalle. Le apri' le gambe e si mise a succhiarla con perizia. Lei mugolava forte e si godette il lungo cunnilinguus. Quindi lui si mise in piedi e glielo appoggiò alla fica oramai fradicia. "adesso ti sfondo, vacca rotta in culo", scivolò dentro e si sistemò bene prima di cominciare a pompare con cura, con colpi forti e rumorosi, Lara strabuzzava gli occhi e smaniava. Lui continuò a pomparla per diversi minuti, poi lo sfilò e la fece alzare e girare con le mani appoggiate sul cofano, io cercavo di fare luce perchè era difficile godersi lo spettacolo quasi al buio. Lui si posizionò tra le sue gambe e le apri le natiche, si tuffò tra esse e cominciò a sbavare sul buco del culo. Poi si sputò sulla mano e insalivò la cappella tesa e gonfia. "adesso ti inculo. Hai un culo che me lo ha fatto venire duro per giorni, adesso te lo sfondo". Appoggiò la cappella e spinse forte. In un colpo le fu dentro per oltre metà cazzo. Lara lanciò un urlo e si piegò ancora di piu' in avanti. Cominciò ad ansimare "dai inculami stronzo, sfondami tutta, rompimelo, fammi male" gridava. E lui usciva quasi del tutto per poi fiondarsi dentro, sempre piu' forte e sempre piu' veloce. "peccato non poter fare foto, altrimenti tutti vedrebbero come sei rotta in culo", diceva Andrea. Ancora due pompate e poi lo sfilò dal retto di mia moglie e la spinse mettersi in ginocchio. "Stringiti le tette che voglio sborrarci sopra". E lei ubbidiente. "Quante volta vedendo questa foto sul profilo mi veniva duro, adesso ci sborro sopra, vacca!" e cominciò a segarsi. Gli schizzi finirono sulle tette, sui capelli e sul viso di Lara, che al solito cominciò a ripulire tutto aiutandosi con le dita. "Adesso fai una pompa anche a tuo marito, così da farlo felice" disse Andrea mentre si ripuliva il cazzo mezzo moscio sulle sue tette. Io mi avvicinai e glielo porsi in bocca. Lara cominciò a pompare con abilità e passione e appena sentì arrivare il getto, infilò tutta l'asta dentro la gola. Sentire gli schizzi che arrivano direttamente nella sua gola è una goduria che solo chi ha provato capisce... Mi sedetti esausto sulla sabbia, mentre Lara sdraiata leccava le palle ad Andrea accovacciato sulla sua faccia. Con mani sapienti e con la lingua lo rimise in sesto in pochi minuti e allora Andrea mi disse di prendere una tovaglia in macchina. La srotolai sulla sabbia e mi ci sdraiai sopra. Lara venne ad impalarsi sul mio cazzo, semi eretto, e comincò a muoversi piano, mentre Andrea si mise dietro di lei "apri le natiche che adesso la inculo". Io ubbidiente divaricai le natiche piu possibile e lui seduto tra le nostre gambe glielo appoggiò dietro. Sentire quel grosso cazzo che scivolava sopra il mio, separato da pochi centimetri di carne mi fece un effetto incredibile. Lara gorgogliava e sbavava come una cavalla al galoppo. "mi state aprendo in due, godo da morire, spingi ancora, ancora di piu'", urlava. Io continuavo ad aprire le chiappe e cercavo di spingerlo dentro piu' possibile, ma Andrea piu' alto e piu' dotato di me entrava meglio. Un paio di volte la potenza del maschio sputò fuori il mio cazzo dalla fica, ed io lo rimisi dentro. "Sto per sborrati il culo, cavalla, spingi verso di me che ti sfondo..." grido' il maschio e io senti distintamente attraverso la fica gli spasmi del cazzo che sborrava nel culo di Lara. Lui si sfilò e quando senti gocciolare sopra il mio cazzo la calda sborra del maschio mischiata alle secrezioni di mia moglie schizzai anch'io. Lara era venuta due volte e miagolava come una gattina che fa le fusa. Ci rivestimmo e rimanemmo qualche attimo ad ammirare il mare, quando una macchina dei carabinieri svoltò sulla strada e venne nella nostra direzione. Ci illuminarono con il faro e scesero a chiederci i documenti. Lara era discinta e scapigliata e per un attimo ebbi la sensazione che l'avessero scambiato per una battona. Certo due maschi al buio in un posto isolato con una femmina possono solo farsela....avranno pensato i militi. Per fortuna controllarono i documenti e poi andarono via senza una parola.
L'unico cruccio rimasto della serata è stato quello di non aver potuto fare foto. Ma finalmente avevo anche io goduto della qualità innate di Lara. E non era ancora finita