STORY TITLE: La Signora del centro commerciale 
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La Signora del centro commerciale


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La Signora del centro commerciale

by volareinalto
Viewed: 588 times Comments 1 Date: 07-08-2024 Language: Language

Una mattina, libero dal lavoro decisi di fare un giro in un centro commerciale.
Essendo un martedì la galleria non era molto affollata, e mentre passeggiavo guardando le vetrine dei negozi mi accorsi che una signora apparentemente sulla cinquantina, seduta a sorseggiare un caffè,mi osservava così come si osserva una persona che ti piace.
Stupito da quella situazione, e per essere sicuro che non mi stavo i sbagliando decisi di sedermi in un altro tavolino poco distante dal suo facendo in modo di starle di fronte.
Cercai il suo sguardo e le sorrisi, lei ricambiò, e a quel punto la invitai a sedersi con me.
Dopo le presentazioni di rito , le manifestai il mio stupore , non era assolutamente scontato piacere ad una bella donna così charmante e alla quale certamente non mancavano le attenzioni di altri uomini.
Lei era alta circa 1.70, capelli neri ondulati, labbra carnose , leggermente in carne con una quarta di seno abbondante ed un culo che non passava inosservato.
Tiziana mi disse subito che era sposata da giovanissima, e che suo marito già da un po’ la trascurava sotto tutti i punti di vista vuoi per abitudine o vuoi per il suo lavoro che lo teneva impegnato fino a sera tardi.
I figli erano andati via per motivi lavorativi e quindi lei si sentiva spesso annoiata ma soprattutto trascurata.
Sicuro di piacerle mi feci coraggio, e la invitai la sera seguente a cena a casa mia, ci scambiammo i numeri e lei mi promise che il giorno successivo mi avrebbe fatto sapere se fosse stato fattibile o meno.
Il giorno seguente, in tarda mattinata, con un messaggio, Tiziana mi informava che non sarebbe potuta rimanere a cena, ma che sarebbe stata libera un paio di ore nel pomeriggio, e che se avessi voluto avremmo potuto bere qualcosa da me.
Naturalmente accettai subito, concordammo l’ orario e le mandai il mio indirizzo.
Puntualissima, all’ ora stabilita, Tiziana mi scrisse che era sotto casa, così le aprii il portone e dopo poco era seduta in divano.
Eravamo tesi entrambi, ma dopo un calice di bollicine la tensione inizio’ a sciogliersi, avvicinai le mie labbra alle sue e ci perdemmo in un bacio lunghissimo e meraviglioso.
Iniziai a palpeggiare i suoi seni morbidi, le sbottonai la camicetta e le scoprii un seno.
Mi fiondai con la bocca sul capezzolo turgido issato su una grande aureola scura.
Leccavo e mordevo il capezzolo mentre lei gemendo ad occhi chiusi si passava la lingua sulle labbra e mi incitava a continuare.
A quel punto misi la mano sotto la gonna salendo rapidamente fino al pube, spostai lo slip e la sua figa era già zuppa di umori.
Iniziai a massaggiarle il clitoride, dopodiché infilai due dita dentro iniziando a masturbarla lentamente.
Tiziana ansimava forte dal piacere e mi implorò di leccarla.
A quel punto mi inginocchiai e tenendo le sue gambe sulle spalle iniziai a leccarla avidamente.
La penetrai con la lingua cercando di ingoiare i suoi umori, poi passai a leccarle il clitoride che era divenuto durissimo e contemporaneamente ripresi a masturbarla.
Dopo poco esplose in un intenso orgasmo che mi inondò la bocca ed il viso.
Nel frattempo il mio cazzo era diventato durissimo e reclamava attenzioni.
Cosi mi alzai e le misi l’asta dura all’ altezza del viso.
Tiziana mi masturbo’ e dopo poco fece sparire il cazzo nella sua bocca.
Iniziò così un pompino sublime, andava su e giù con un ritmo costante, io avevo le mani dietro la sua nuca per spingerla in fondo e farglielo sentire fino in gola.
Eravamo al culmine dell’ eccitazione e ci desideravamo come non mai.
Sfilai il cazzo dalla bocca e iniziai a scoparla nella classica posizione del missionario.
Lei godeva sotto i miei colpi decisi e mentre la penetravo leccavo in modo alternato i suoi grossi seni.
I miei colpi erano sempre più forti e decisi, Tiziana mi ordinò di morderle forte i capezzoli e dopo poco ebbe un altro orgasmo lunghissimo.
Sfilai il cazzo dalla figa e la leccai per sentire i suoi umori.
A quel punto le chiesi di mettersi alla pecorina perché volevo possederla da dietro.
Lei accetto’ volentieri e così iniziai a scoparla avendo sotto gli occhi il suo bel culo.
Tornai ad assestarle dei forti colpi mentre la tenevo per le natiche, sue urla di piacere e la visione dei seni penzolanti mi eccitarono al punto che stavo per sborrarle in figa.
Avendo voglia di riversare il mio piacere su quelle tette grandi sfilai il cazzo e la feci sedere sul letto.
Glielo piantai nuovamente in gola e questa volta spingevo forte fino a provocarle dei conati di vomito.
Uscii dalla sua bocca e iniziai a masturbarmi ordinandole contemporaneamente di leccarmi le palle.
Lei obbedì e le prese le in bocca mentre la mia mano menava il cazzo duro sempre più velocemente.
Sentivo la sborra attraversare l’ asta e la cappella era gonfia e violacea fino a quando esplosi in una sborrata copiosa che si riversò sui seni e sul collo.
Tiziana pulì con cura la mia cappella facendomi urlare di piacere, ed io non potei fare a meno di baciarla.
Eravamo sfatti ma soddisfatti , e fui particolarmente inorgoglito quando mi disse che non ricordava l’ ultima volta in cui era stata scopata in quel modo.
Dopo quel primo incontro ce ne sono stati molti altri che sono continuati fino a quando non ho cambiato sede di lavoro.

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