STORY TITLE: La troia cresce... Un passo dopo l'altro parte 2 
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La troia cresce... Un passo dopo l'altro parte 2


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La troia cresce... Un passo dopo l'altro parte 2

by Schiavafelice
Viewed: 1832 times Comments 6 Date: 06-06-2024 Language: Language

Adesso avevo preso la consapevolezza che quello che sentivo dentro era esploso fuori, ero veramente una Troia e non mi rammaricavo di questo, anzi, ne ero orgogliosa perché da quel momento ogni uomo era nel mio carnet di caccia.
Nella mia testolina iniziai a pensare a chi avrei potuto donarmi e, mi accorsi, che non escludevo nessuno e questo mi meravigliò ma anche eccitò moltissimo, il primo a cui pensai era il fruttivendolo volevo godermelo tutto e soprattutto il suo cazzo che avevo solo assaggiato e decisi che sarebbe stato il secondo a rompermi il culo affamato pertanto organizzai la cosa perché la cosa succedesse e avesse successo.
Sapevo che il lunedì mattina lui teneva chiuso al pubblico ma era dentro a sistemare il negozio dopo la chiusura domenicale, allora mi preparai per far modo che lui non potesse avere dubbi sulle mie intenzioni; via slip e reggiseno vestitino normale, che feci diventare cortissimo dopo uscita di casa con una cinta, tacco abbastanza alto, trucco semplice ma marcato e rossetto, mi ammirai allo specchio di una vetrina e pensai che chi mi vedeva pensava fossi davvero una troia e la riprova la ebbi quando, sculettando, un paio di ragazzi mi urlavano, che bella fica che sei e io sorridendo li ringraziai.
Ormai ero al negozio e la serranda era semi abbassata, la porta aperta per il caldo e allora con ormai i brividi che partivano dalla fica fradicia entrai chiedendo se c’era qualcuno, il proprietario mi rispose dal retro dicendo che era chiuso, io allora gli dissi chi ero e se poteva aiutarmi; appena riconobbe il suono della mia voce si catapultò nel negozio e dopo 30 secondi di assoluto silenzio in cui mi fece le lastre ammirandomi mi disse…. Dimmi tutto tesoro.
Ero in brodo di giuggiole e lo erano anche la fica, il culo e le tette però con malizia feci finta di nulla e gli chiesi se avesse potuto darmi delle zucchine più grandi perché mamma voleva farle ripiene; a questa mia richiesta sorrise e mi disse di andare a guardare nella cesta vicino alla porta, lo feci subito e iniziai a cercare piegandomi a 90 gradi e mettendo, vista la corta gonna, in mostra il mio culo e la mia fica, con la coda dell’occhio notai che iniziò a strusciarsi il cazzo sopra i pantaloni e dopo poco venne verso di me, chiuse la porta dicendo che altrimenti rischiava una multa e subito dopo la sua mano prese possesso dei miei gioielli, io fingendo sorpresa gli dissi ma cosa fa' signor Giuseppe? Lui per tutta risposta mi dice ma come non ricordi l’altro giorno cosa abbiamo fatto? Ti avevo detto di tornare da sola e ora sei sola la sua mano continua a prastugnarmi mentre si avvicina al mio viso e alle mie labbra per baciarmi io faccio finta di arretrare ma poi mi faccio penetrare dalla sua lingua e inizio un lungo bacio che mi porta alla prima goduta sulla sua mano.
Ormai è caduto nella mia trappola limoniamo di brutto e la sua mano è sempre più audace io in un attimo di lucidità gli dico che sono vergine ma non di dietro e allora un suo ditone entra in culo, seguito subito dopo da un altro mi sento allargata e dolente ma non dico nulla, lui mi prende in braccio e mi porta nel retro mi toglie il vestito e per lunghi interminabili secondi mi ammira poi mi tira verso di sé nuovamente e riprendiamo da dove eravamo rimasti; la mia voglia sale come la sua e a sua volta si spoglia completamente, wow! Che bell’uomo e nudo il suo cazzo sembra più bello di come lo avevo visto la prima volta.
Mi appoggia le mani sulle spalle e mi spinge verso il basso fino a trovarmi davanti al suo cazzo duro, io non ci penso un secondo e lo abbocco con passione e piacere facendolo muggire come un toro, il mio pompino gli piace molto e mi rendo conto che se continuo, tra poco mi riempie la bocca e allora mi stacco lo faccio sedere e poi con una porcaggine innata appoggio il mio ano sul suo cazzo e inizio a strusciarlo, pochi minuti e lui mi ferma nella posizione giusta e con fremente voglia inizia a penetrarmi, il dolore come con l’altro amante si fa’ sentire ma non mi interessa, sono andata li per questo e quindi facciamoci rompere il culo.
Ormai sono fuori solo le palle e io presa da parossismo inizio un lento su e giù su quel palo di carne che aumento al diminuire del dolore lui e attaccato alle mie tette e mi stira i capezzoli fino a farmi male ma allo stesso tempo il dolore trasmette piacere alla mia fica che ha già goduto altre 2 volte.
Ormai l’inculata viaggia veloce io non sento più dolore ma solo piacere mentre sto godendo la quarta volta il mio amante mi sborra in culo un fiume di sperma caldo, io mi fermo per gustare le contrazioni ed i fiotti che mi riempiono, entrambi ansimanti ci fermiamo lui ancora con i capezzoli stretti tra le dita e io col culo pieno; dopo qualche minuto mi “stappo

dal suo cazzo e porto una mano sotto il buco dilatato raccogliendo lo sperma che esce e cercando di farne uscire il più possibile, ho la mano quasi piena e allora inizio a leccarla con gusto, assaporando e inghiottendo lo sperma uscito.
Il mio amante mi ammira mentre faccio questo e appena finito mi dice di ripulirgli il cazzo e io senza pensarci un momento me lo prendo in bocca e lo lucido pulendolo tutto anche quello che era sceso sulle palle, lo scroto e pure al culo che lappo con piacere facendo tornare monumentale il cazzo da poco svuotato…. Che Troia che sto diventando oppure lo sono sempre stata?
Sego e pompo il suo bel cazzone senza fermarmi, lui mi dice che vuole venire ancora e tutto in bocca, io contenta annuisco senza mollare la cappella e l’asta che entra e esce dalla mia bocca, per colpa della goduta precedente la pompa sarà più lunga ma io continuo con gioia mentre con le dita mi masturbo la fica facendola godere ancora 2 volte, ormai sento il respiro di Giuseppe che aumenta e capisco che tra poco mi riempie la bocca e così succede, spruzzi di sperma arrivano in gola e io ingoio con gusto ogni goccia, il suo cazzone di affloscia nella mia bocca, mettendomi un po' di tristezza perché il cazzo duro mi piace troppo ma soddisfatta per aver fatto il pieno per la seconda volta…e sono sempre una ragazzina chissà quanti pieni farò col tempo…

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