Il mio ciccione
by ellediViewed: 1093 times Comments 11 Date: 18-02-2023 Language:
Con il mio ciccione ci siamo visti altre volte. Oltre al sesso ci siamo sempre trovati bene a conversare di tutto e di più.
Lui mi raccontava della sua vita: sposato e poi divorziato. I problemi legati al peso venuti dopo una malattia e la sua nuova fisicità che ha rappresentato dapprima un problema faticando a adattarvisi fino ad accettarsi.
Da diversi mesi frequenta una donna con la quale la relazione stava crescendo ed infatti già da tempo ci limitavamo alle chiacchere senza avere alcun altro tipo di rapporto. Anche io non avevo incontrato nessun altro da tempo e la carnalità si sfogava solo nei rapporti con mio marito.
Dopo un allenamento in piscina mentre sorseggiavamo un the al bar, Aurelio mi confessa che ha parlato spesso di me alla sua compagna, omettendo la parte in cui scopavamo, e che aveva suscitato in Silvana la voglia di conoscermi e quindi io e mio marito eravamo invitati a cena non appena avessimo potuto accettare l’invito.
Mio marito naturalmente curioso di conoscere un mio amante accetta di gran carriera ed io curiosa con una punta di gelosia voglio conoscere la donna che si godeva il gran cazzone di Aurelio. E sì, il mio ciccione aveva un cazzo veramente da guinness largo e lungo ma soprattutto duro e prestante. Nei nostri incontri precedenti non era infrequente la doppia e talvolta anche la tripla con sempre abbondanti creme dense e calde.
Mi abbiglio per una cena tra amici: gonna al ginocchio, camicetta, giacca decollete nere tacco 12, al tacco alto non rinuncio mai! Arrivati a casa loro siamo in un appartamento ben curato, di ottimo gusto e soprattutto un profumo di cibarie molto invitante. Silvana è l’opposto di me: slanciata anche se non altissima, fisico asciutto, seno piccolo che si intuisce sotto una elegante e castigata camicia di seta. Gambe affusolate sormontano un paio di sandali che calzano due piedi molto belli e curati con uno smalto viola per la gioia degli occhi di mio marito. Passiamo una bella serata tra chiacchere vino e cibo che sarà la prima di una serie di altre molto piacevoli senza che mai si scivoli verso argomenti scabrosi.
Capirete quanto rimasi stupita quando dopo il solito allenamento di nuoto il mio ciccione, Aurelio, affrontò un argomento diverso: mi confidò l’entusiasmo di Silvana per la nostra conoscenza e di come avesse trovato in me un’amica con la quale conversare…e andare oltre. Era talmente lontano da me l’argomento sessuale che proprio non colsi in nessun modo l’allusione “ad andare oltre”. Questa mia dabbenaggine lo costrinse ad esplicitare meglio e con imbarazzo a dichiarare chiaramente che Silvana voleva organizzare una cena speciale durante la quale avrebbe voluto svolgere la sua attività per servirci, sottolineando servirci più volte.
Un po’ rosso in viso il mio ciccione cerco di spiegarmi una loro fantasia: a cena Silvana non sarebbe stata una commensale ma avrebbe servito le portate e sarebbe stata a completa disposizione senza però mai intervenire o parlare se non interpellata o “comandata” a farlo, non ero sicura di aver compreso fino in fondo ma l’eccitazione manifestata dal rigonfiamento fu più chiara di mille parole. Scoppiai a ridere e lui con me
Accettai, e venne il giorno. Ero eccitata dall’idea senza saper cosa aspettarmi. Ero vestita con un abito rosso manica lunga con gonna svolazzante totalmente trasparente indossato senza intimo con un giubbotto di pelle. Sandali tacco 15 con la zeppa, impegnative anche per pochi passi. I pochi metri in città dal parcheggio dell’auto al portone della loro casa avevano dato l’opportunità a qualche giovanotto di godersi la vista del mio culo ondeggiante ed a vista grazie alle trasparenze della gonna. Mio marito qualche passo dietro di me, godeva orgoglioso di quelle lascive attenzioni passando con lo sguardo dal mio culo alle mie gambe ed i miei piedi con le unghie laccate di un vistoso rosso.
Citofono, ascensore, porta. Sono eccitata ed ecco Silvana, vestita con un gonnellone lungo alle caviglie una camicetta bianca sbottonata fino alla vita che lascia intravedere le sue tettine sode e perfette. Il trucco molto pesante cerchia i suoi occhi mettendoli in risalto così come la sua bocca risalta grazie ad un rossetto scuro quasi nero, i capelli raccolti in una coda.
Aurelio dissimula il suo corpo enorme indossando dei pantaloni ampi di lino a sbuffo ed una specie di casacca abbottonata, anch’essa molto morbida e leggera. Ci sediamo a tavola che è apparecchiata per tre. Mio marito però approfitta del comodo divano lasciandomi sola al tavolo con il mio amico. Silvana svolge il suo ruolo servendoci le pietanze o mescendo acqua o vino. Ogni volta che Silvana si avvicina per i suoi compiti, Aurelio in modo da essere chiaramente visto mi accarezza una gamba, il seno oppure mi imbocca il cibo con la sua posata. La cena è leggera ma gustosa, il vino fresco e mi complimento con Silvana dicendole quale ottima cuoca e servitrice sia stata finora. Mentre mi rivolgo a lei, contemporaneamente accarezzo il cazzone di Aurelio prima solo attraverso i pantaloni poi impugnandolo direttamente in una lenta sega. Osservo lo sguardo di Silvana quando si avvicina in cerca di emozioni che non traspaiono. Ormai eccitata rompo gli indugi e mentre Silvana si sta occupando di sostituire alcuni piatti dal tavolo abbasso i pantaloni del mio corpulento maialone e per il piacere del mio cornuto inizio a sfregarmi il cazzo enorme su labbra e viso leccando di tanto in tanto la cappella. Il mio ciccione chiama Silvana per portare il lubrificante che io utilizzo in abbondanza sul palo turgido. Direttamente sulla sedia ci mettiamo in modo da offrire lo spettacolo a mio marito che è ancora sul divano ma anche Silvana è di fronte a noi in piedi, comandata da Aurelio a rimanere li. Con la gonna alzata alla vita, una tetta che fuoriesce dalla scollatura del vestito mi impalo su quel cazzo nerboruto. Il palo si fa strada nella fica che lo accoglie dilatandosi al massimo con subitanee fitte di piacere. Da dietro arpiona le mie tette ormai il mio vestito e un cencio di stoffa arrotolato in vita. Le sue manone pizzicano i capezzoli e Silvana proprio di fronte a me ha gli occhi ed il viso accesi dal desiderio. La situazione mi eccita molto, squirto copiosamente e lecco dalle mie stesse dita i miei umori fissando Silvana e lei me. Bastano ancora pochi violenti colpi ritmati dal mio su e giù ed ecco che sento il cazzo pulsare ed esplodere lo sperma caldo nel mio ventre voglioso. Mi appoggio completamente sul pancione e sollevandomi agevolo l’uscita del cazzo. Rimanendo seduta sulle sue gambe, allargo le mie in maniera oscena offrendo alla vista la mia fica dalla quale cola lo sperma. Mio marito vorrebbe lanciarsi ed affondare la faccia ma deve essere Silvana a farlo. Il ciccione la chiama e le ordina di pulire. Lei fa il gesto di prendere un tovagliolo dal tavolo ma lui immediatamente la ferma e le intima di usare solo la bocca. Il viso di lei prende fuoco ma obbediente si inginocchia di fronte a me ed inizia a leccare il mio interno coscia per poi arrivare alla fica. Mi lecca lentamente con ampi movimenti della lingua. Avidamente raccoglie lo sperma che cola dalla fica e mi porta di nuovo ad un violento orgasmo.
Sfinita mi sdraio sul divano appoggiando i piedi ancora calzati con le scarpe sulle gambe di mio marito che me le sfila per massaggiarmeli e baciarli.
Silvana nel mentre, comandata, inizia la pulizia del cazzone. La sua azione rinvigorisce il membro, le leccate al cazzo diventano via via un sontuoso pompino che osservo dal divano mentre mio marito lecca i miei piedi ed io eccitata mi masturbo ed accarezzo le tette. Un verso gutturale di lui e una nuova mega sborrata inonda il viso, la camicetta e le tettine di Silvana. Mi alzo e inginocchiata con lei sul pavimento inizio a leccare lo sperma dal viso e dalle tette per poi baciarla avidamente. Silvana non si tira indietro. Infila la sua lingua nella mia bocca e ci possediamo con le dita nella fica o sfregando tra noi i nostri sessi finché insieme crolliamo sudate e stanche sul tappeto travolte dagli orgasmi.
Silvana non ha mai proferito parola in tutta la sera ma ha espresso eccome tutta la sua perversione di serva e schiava.
Ora siamo il ciccione e la puttana la schiava ed il cornuto e voglio scendere ancora nel vortice perverso delle loro fantasie che non vedo l’ora di scoprire
Elle