Sorpresa in ascensore
by Curiosetti27Viewed: 1041 times Comments 9 Date: 05-01-2023 Language:
Di solito siamo soli in ascensore, abitando all'ultimo piano di un condominio in una città di mare e con i nostri orari non convenzionali di metà luglio è raro incontrare gli altri condomini. È diventata una consuetudine: appena entrati in ascensore e chiuse le porte, le nostre bocche si attaccano come ventose l'una all'altra e le mie mani scendono sulle parti intime di Carla, la destra sull'inguine e la sinistra sul sedere. Con entrambe scosto il leggero pareo ed il costume, infilando le dita negli accoglienti e caldi buchini; lei inizia e gemere nella mia bocca mentre con i due medi la penetro a fondo, delicatamente ma con decisione, preparandola per il dopo, in casa.
Sesto piano, capolinea; estraggo le dita, metto in ordine lo slip del costume ed usciamo come se nulla fosse accaduto. Carla apre la porta mentre io mi lecco le dita della mano destra, una volta in casa ricominciamo allo stesso modo. Amo toccarla in quella maniera, stando di lato premo col pene sul suo fianco e le dita che non sono dentro di lei si incontrano a metà strada. Poi il sesso sul letto che non cigola, in compagnia dei nostri giocattoli erotici preferiti.
Martedì scorso l'improvviso cambio di programma, la routine si spezza ed entriamo in una nuova dimensione. Andrea, vecchio amico e vicino di ombrellone in spiaggia, accetta l'invito a pranzo a casa nostra. È un bel ragazzo, simpatico e disponibile con tutti, ci conosciamo da molto tempo e per ringraziarci dell'ospitalità porta una bottiglia di ottimo vino bianco. L'ascensore stavolta, dato l'orario ordinario, è pieno, e con noi salgono i vicini di pianerottolo! Saliamo in sei, noi tre per primi e ci sistemiamo in fondo: Andrea nell'angolo sinistro, Carla accanto a lui, verso il centro, ed io a destra.
Non resisto e, visto che siamo pressati come sardine, approfitto del contatto con Carla per infilarle le dita della mano sinistra sotto lo slip del costume, anche questa posizione è collaudatissima. Lei cerca di ritrarsi e non mi sembra strano, visto l'affollamento, ma mi accorgo subito che quella reazione non c'entra nulla con la presenza dei nostri vicini: il mio anulare, piegato verso l'ano, incontra un altro dito infilato quasi del tutto nel mio pertugio preferito! È Andrea! Mi volto a guardarli, sono impietriti perché temono la mia reazione ma il mio sorriso quasi impercettibile è un chiarissimo segnale di approvazione, a quel punto Andrea inizia a muovere il dito ed io, istintivamente, faccio lo stesso. Carla allarga leggermente le gambe facendo toccare di più le nostre mani ed inviandoci un messaggio inequivocabile: toccatemi insieme. Questa volta, a casa, il giocattolo è fatto di carne e ossa...