STORY TITLE: GANG A VERONA 
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GANG A VERONA


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GANG A VERONA

by angelclaud
Viewed: 474 times Comments 4 Date: 24-12-2017 Language: Language

Angel: Siamo sulla Transpolesana in direzione Verona, dobbiamo trovarci con uno del sito di annunci cui siamo iscritti, Claud ha organizzato con un bull che è stato ammaliato dalle mie foto postate, ha più di una sessantina d’anni e stasera lo incontriamo assieme a un suo amico, con noi doveva venire anche il nostro amico Max, lo volevo con noi per avere un altro cazzo a mia disposizione… invece aveva impegni di lavoro. Il bull dice di avere una “scuderia” di bull a sua disposizione, ma stasera dovrò accontentarmi di due, più il mio amore. Claud ha avuto parecchi contatti telefonici con il bull Marco ( nome inventato), è uno dei primi incontri che facciamo, e poi così lontano da casa e in albergo oltretutto, mi sento un po’ una puttana, anche se appena conosciuti io e Claud andavamo nei motel e in albergo, ma eravamo noi due soli, questa volta è differente, è la prima volta che giochiamo con persone diverse da Max, il nostro amico che abbiamo conosciuto da poco e che oramai è diventato il nostro amico di fiducia, con lui il gioco si è limitato a pompini da parte mia e palpate da parte sua, mai però una scopata completa, e questa sera ho voglia di ricevere due cazzi in fica… sono emozionata, sin da questa mattina, quando, verso le nove, Claud ha avuto la conferma dell’incontro. Claud mi aveva appena svegliata con una bella leccata di fica, me ne stavo con le gambe aperte con la sua testa in mezzo e la lingua che stava passando tra le grandi labbra per allargarmele e poi affondare dentro di me, quando suona il telefono, Claud lo lascia suonare, finché smette, per poi ricominciare, proprio sul più bello, quando il mio clitoride era già in fiamme ed era diventato quasi un cazzo dall’eccitazione, quando Claud mi lecca la fica, non ce ne sono di uguali, divento pazza solo al sentire la ua lingua sfiorare la mia pelle… Claud si alza, prende il cellulare per spegnerlo, e invece risponde. Lo guardo con aria interrogativa … Claud, mentre ascolta mi fa capire che è Marco… “ Sì, per noi va bene, questa sera come eravamo d’accordo, sì, sì…. L’albergo l’avete già prenotato?....Va bene….sì..sì… benissimo, allora mi mandi l’indirizzo via WhatsApp … ok…. Sì è qui con me…sì…un attimo” Tappando con il palmo della mano il microfono Claud si rivolge a me:” Vuoi parlargli? È Marco….” Il cuore mi è balzato in gola, sì, volevo sentire che voce aveva, anche perché, almeno da quello che ho compreso dal discorso di Claud, questa sera l’avrei incontrato… “ Sì, passamelo!” Claud mi ha passato il telefono, sono rimasta un attimo in silenzio, finché ho sentito una voce gentile e calda, ma con quel tono da porco : “ Ciao bellissima, come stai? ( la cosa che odio è che mi chiedano “come stai” , se sto male o bene cosa importa a loro)… allora stasera ci vediamo?”” Ti sei messo d’accordo con Claud?”La sua voce mi ha ancor più eccitata, una voce proprio da porco, maiale, di quelli viscidi, che piacciono a me, che mi fanno scendere nella parte più infima del sesso, quella più libidinosa, più “sporca”… “ Finalmente ti posso vedere dopo averti ammirata sulle foto, che fica che sei…( già mi sento bagnare, la mano libera dal telefono scende lentamente verso il clitoride, il dito medio lo tocca, un brivido di piacere mentre la voce continua) …hai due tette favolose, voglio leccarti i capezzoli e poi sborrarci sopra ( wow , sii ancora, mi sto menando il clitoride, il medio scivola dentro alla fica…ma mi viene allontanato da Claud che, invece, immerge la lingua…siii cazzo… siii che bello..e la voce continua) Voglio godere di te, farmelo ciucciare come ho visto sai fare ( Claud mi lecca terribilmente bene, sto per godere, ma non voglio, ora so che stasera sarò al centro dell’attenzione di un maiale) “ “ Mmmmmmm, siii,” un gemito di piacere mi sfugge dalle labbra…” Stai godendo?” “ Sssssiii… Claud mi sta leccando la fica e tu mi ecciti! mmmmm” “ Mi raccomando che ne lasci un po’ anche per noi!” “ Per noi?” “ Sì, noi, perché saremmo in due, e ti garantisco che il mio amico è ben fornito e ci sa fare, vedrai che ti faremmo…” “ Mmmm allora sarete in due? E se noi portiamo un nostro amico… vi disturba?” “ E perché dovrebbe? Sei tu che devi essere contenta, se a te va bene e riesci a tenerci testa, perché no?” “ Woww, stanne pur certo, che vi svuoterò le palle!”” Ci credo, visto la maiala che sei! Ora ti lascio, ci vediamo questa sera!” “ Ok, ti passo Claud! Così vi mettete d’accordo meglio!” Ho dovuto far forza per rialzare Claud dalla mia fica, appena in tempo perché stavo quasi per godere, ma non voglio godere, voglio rimanere con la voglia in modo da gustarmi la serata che si annuncia eccitante. “ Tieni, Marco ti vuole parlare!” Porgo il telefono a Claud e ne approfitto per andare in bagno, in questo modo non sono più nelle grinfie del mio porco! “ Perché te ne sei venuta qui? Voglio finire la mia leccata!” Claud dopo aver terminata la telefonata con Marco mi ha raggiunto in bagno. “ No amore, non voglio godere ora… altrimenti stasera poi non ho più desiderio e non voglio perdermi la serata… Marco mi ha detto che saranno in due, che ne dici di chiedere anche a Max?” “ Maialona, vuoi fare il pieno stasera!” “Sì, amore, ho voglia di fare la maiala!”” E’ così che mi piaci, quando sei libera da tabù e fai la troia! Lo chiamo subito!” Ma purtroppo, Max ha dovuto declinare l’invito perché aveva degli impegni di lavoro… E’ stato un peccato, perché stasera avrebbe potuto coronare il sogno della sua vita, leccarmela e scoparmi, sì, perché avevo deciso in un attimo che stasera sarebbe stata la serata ideale per provare altri cazzi, non che di cazzi ne abbia mai fatto senza, anzi ne ho avuti di uomini, anche se ero legata “sentimentalmente” con qualcuno ( “sentimentalmente” virgolettato perché non mi ero mai innamorata di nessuno, l’unico di cui sono innamorata VERAMENTE è Claud), e ho partecipato a tante gang con presenti sia uomini che donne e ho avuto anche rapporti lesbo… Solamente da quando sono assieme a Claud, mi sono mantenuta fedele e monogama, è che ho trovato un porco come me e abbiamo iniziato molto soft, con palpeggiamenti e pompini, ma mai con una scopata fatta con altri, anche se ne abbiamo sempre parlato e Claud mi ha lasciato sempre carta bianca di comportarmi come meglio credevo, e alle volte sono arrivata lì per lì, ma non ho mai varcato la soglia, questa sera è diverso, sarà stata la telefonata, sarà che mi troverò con due uomini maturi oltre che con il mio amore, uno anche con più anni di Claud, che mi ispirano, speriamo che abbiano iniziativa, che non siano i solito quaraquaqua … tutta la mattinata non ho fatto che girare a vuoto, Claud è andato a fare le compere e io sono rimasta da sola in casa, ma di pulizie e di altre attività non ne avevo proprio voglia di farne, la mia testa era a quello che sarebbe successo la sera, la mia fica mi prudeva, e non soltanto quella. Ho dovuto farmi due docce gelate nell’arco di un’ora, non volevo farmi nemmeno un ditalino, volevo conservare la mia carica erotica per la sera… peccato che non c’era anche Max, o un terzo qualsiasi…. Ho preparato un pranzo veloce , e finalmente è arrivato Claud, ora poteva fare lui qualcosa in casa, io avevo i sensi a mille, i capezzoli erano dritti, mi facevano male contro il reggiseno, tanto che ho dovuto toglierlo, ma è stato peggio perché il fruscio della maglietta era peggiore, il clitoride era diventato grosso, tanto che si notava la “protuberanza” sui pantaloncini aderenti che portavo, il postino che mi doveva dare una raccomandata è rimasto immobile ad ammirare sia i miei capezzoli che il mio taglio in mezzo alle gambe, era perché avevamo già il programma per la serata altrimenti l’avrei invitato in casa per fargli vedere meglio quello che era nascosto dai vestiti… sarà per un’altra volta. Claud ha tentato più di una volta, come è solito fare, qualche approccio, ma l’ho sempre tenuto molto lontano, ero già eccitata da par mio e sicuramente avrei ceduto alle voglie di Claud, anzi con una scusa l’ho “spedito” fuori di casa, a far fare i bisogni al ns cane, così posso scegliere come vestirmi stasera, non voglio essere volgare, anche perché prima ceniamo e quindi andiamo in ristorante, ma allo stesso tempo volevo essere eccitante, e con Claud presente, mentre mi spoglio avrei avuto sempre le sue mani sul mio corpo e… non resisto a lui , ed era quello che non volevo! Un vestito nero, lungo, no, non mi sembrava quello adatto, una minigonna con camicetta? Nemmeno, così ho provato ed ho escluso almeno una decina di vestiti diversi, e nessuno mi comodava, o troppo scollato e troppo aperto o troppo castigato, volevo un vedo non vedo…. Finché non mi è venuto in mano un vestito che non ricordavo, un vestito leggero, estivo colorato, di verde, giallo, celeste, nero, fantasie di colori e di disegni, me lo sono provato, la gonna era abbastanza corta ma non troppo, il seno mi veniva raccolto molto bene anche se aveva uno decoltè che lasciava vedere gran parte delle tette, e poi si abbinava al colore dei miei occhi, mi piacevo e la scelta è stata decisa. Una specchiata per vedere come era la mia fica, aveva un po’ di pelo, la volevo liscia, doveva essere una seta, volevo che si ricordassero della mia fica vellutata, senza peli che diano fastidio… e mi sono messa a gambe aperte davanti allo specchio a depilarmi, e quando la lametta aveva compiuto il suo lavoro me la sono ammirata, è veramente una bella fica, mi verrebbe voglia di leccarmela, se solo potessi… Al ritorno di Claud mi stavo facendo la doccia, e ovviamente alla mia uscita dal box ho dovuto forzarmi perché Claud non mi leccasse la fica, che pulsava tremendamente, ero troppo eccitata, la mente volava a pensare a quello che mi sarebbe successo di lì a poche ore, anzi si stava facendo tardi, avevamo appuntamento alle venti a Verona, non so dove, e per arrivare a Verona ci si impiega poco più di un’ora, ma da quanto avevo capito, l’albergo si trovava nella parte nord della città… devo asciugarmi io capelli e un’idea mi è balenata : “ Claud mi fai i boccoli?” E Claud ci ha provato e , devo dire benissimo, i boccoli sembravano naturali, e mi hanno dato un aspetto veramente fico, un trucco un po’ appariscente anche se non pesante, una bocca rossa per dare risalto alle labbra e dare già la sensazione del piacere che possono produrre al cazzo…. Poi un completino rosa tinta carne che mi dona tantissimo, il mio vestito e un paio di scarpe tacco dodici, m i sono ammirata allo specchio, sono veramente una bella donna, eccitante quanto basta, desidero vedere che effetto faccio ai due questa sera, intanto Claud entra in camera dopo la doccia e un fischio lunghissimo accompagna la sua entrata. “ Dai amore, muoviti che facciamo tardi, e in effetti sono già quasi le diciannove…Dieci minuti dopo eravamo già in auto in direzione Verona. E ora eccoci qua , l’auto corre e vorrei che andasse più forte, ma qui ci sono i limiti di velocità e i controlli sono sempre dove meno te li aspetti, e non è proprio il caso di regalare soldi…. Sono talmente emozionata che mi scappa la pipì…” Amore ti fermi alla prima piazzola che devo fare la pipì’?” “ Certo amore, se non sbaglio ci deve essere una tra poco” E infatti di lì a qualche centinaio di metri vi è una piazzola, con un camion fermo… Claud rallenta e mette la freccia per fermarsi…” Amore che ne dici di fare un po’ di spettacolo?” Guardo il mio amore e mi chiedo come faccia sempre a prevenire le mie intenzioni, appena ho intravisto il camion mi è venuta la stessa idea, sorrido a Claud: “ Che porco che sei, come fai a capire sempre le mie intenzioni?” “ Perché ti conosco amore, so quanto maiala sei e ora scendi e mettiti davanti alla cabina e fai la pipì alla luce dei suoi fanali!” “ Certo, tesoro” L’auto si è fermata di lato alla cabina di guida, scendo e il camionista mi vede e mi segue con lo sguardo mentre cammino lentamente per farmi ammirare, anzi mi fermi un attimo, proprio sotto al posto guida, faccio finta di non essermi accorta della sua presenza, mi infilo una mano dentro al reggiseno e mi sistemo una tetta facendola uscire appena appena, poi faccio qualche passo e mi fermo a un due metri davanti al camion, mi chino, le gambe aperte rivolte verso l’autista, lo vedo sporgersi verso il vetro per vedere meglio, sposto le mutandine, apro ancor di più le gambe alzandomi la gonna per n on bagnarla di pipì, e finalmente posso liberarmi la vescica, un getto di pipì esce forte, di sottecchi osservo il camionista che è imbambolato a guardarmi, finisco la pipì, rimango un attimo ferma, mi asciugo la fica con un fazzolettino, mi alzo, la gonna alzata per mostrarmi meglio al camionista, mi sistemo le slip, abbasso il vestito, e vado verso l’auto, mi fermo accanto alla porta della cabina, l’autista è affacciato dal finestrino, mi guarda senza parlare, gli sorrido, alzo la mano e gli porgo il fazzolettino di carta con il quale mi sono asciugata la fica. “ Mi fai un piacere, lo butti tu in qualche cestino, non voglio sporcare la piazzola… ( come se non ci fossero immondizie di tutte le sorti)” Lui mi prende il fazzolettino senza parlare e lo tiene all’altezza del naso…salgo in auto, abbasso il finestrino e gli mando un bacio mentre ci allontaniamo…lui rimane come inebetito! “ Cazzo lo hai stordito, non ha detto nemmeno una parola!” “ Avessi visto che faccia ha fatto quando ho iniziato a fare la pipì…ehehehehehe…per me quello non ha mai visto una fica…! “ “ Una fica magari sì, ma mai una fica come la tua, amore, la tua è una fica unica, e vedrai stasera se non è così!” Proprio in quel momento squilla il telefono, e Claud risponde in viva voce, è Marco : “ Ciao cari, dove siete? Noi siamo già arrivati…” “ Noi siamo un po’ in ritardo, sei in viva voce…dovremmo essere lì tra una mezz’ora circa” “ Bene noi vi aspettiamo…” “ Ciao Marco…” “ Ciao Angel, non vedo l’ora di vederti, chissà che fica sarai, io e Gianni siamo impazienti di vederti” “ Aspettate ancora un po’ e poi mi vedrete” “ Forza , sbrigatevi, che non stiamo più nei pantaloni!” “ Certo che sei un bel porco!” E già la mia fichetta si sta bagnando… “ Ok, accelero, voi intanto avete già prenotato le camere?” Chiede Claud. “ Sì tutto a posto, mangiamo qui e poi andiamo in camera…!” “ Ciao porco” Gli dico, solo alla parola camera mi sono eccitata… “Dai Claud accellera, ho voglia di vedere quei porci e sentirmi una troia, quello che già in parte mi sento ora…mmmm che voglia” “ Mi piaci quando sei così posso sentire quanto sei bagnata?” “ Solo sentire, però…” La mano di Claud mi alza il vestito, apro le gambe in modo che arrivi subito alle mutandine, e un dito cerca di intrufolarsi dentro alle slip, lo blocco subito, ora come ora gli farei bloccare l’auto sulla corsia d’emergenza e mi farei scopare immediatamente….” Guarda la strada e aumenta la velocità…” Claud non bada ai limiti di velocità e siamo nelle vicinanze dell’albergo quando squilla nuovamente il telefono: “ Dove siete? “ “ Dovremmo esserci il tom tom dice che mancano circa cento metri, ah sì eccolo qui l’albergo, stiamo arrivando!” “ Bene, parcheggiate affianco alla BMW grigia e noi vi raggiungiamo.” “ Eccola lì, amore, ma loro dove sono? “ “ Lì, vedi vicino all’albergo, quei due!” Li osservo da lontano, uno è alto circa un metro e ottanta, grosso, l’altro più magro più o meno della stessa statura, non riesco a vederli in viso troppo lontani e poi è già buio… ci fermiamo e scendiamo, mano nella mano ci avviciniamo all’albergo e loro ci vengono incontro, Claud dà la mano a Marco e a Gianni, mentre Marco mi abbraccia, è quello più grosso, ha un che di viscido, proprio il genere di persona maiala, mi bacia sulla guancia, ma cerca di scivolare verso la mia bocca, cosa che non gli permetto, almeno per il momento, poi è la volta di Gianni, un tipo più distinto , che si limita solo al bacio sulla guancia… ci conducono all’interno del ristorante dove ci accoglie una signora anziana che fa da cameriera, e ci fa accomodare a un tavolo, è in fondo alla sala da pranzo, che è molto ampia, non ci sono altri commensali oltre a noi, sinceramente mi aspettavo un tavolo un po’ riservato anche perché da due così pensavo di essere assalita immediatamente, invece si stanno comportando come dei semplici conoscenti e non come delle persone che verranno a letto con noi e che mi possederanno….Il tavolo è grande e non riusciamo a sederci vicini, così siamo io e Claud da una parte e loro di fronte: “ Sei molto più bella che in foto e hai tue tette notevoli, siamo rimasti di stucco quando ti abbiamo vista…” Gianni: “ Marco mi aveva detto che avremmo incontrato un figona, ma non immaginavo fosse così FIGONA, sei veramente stupenda, e devo dare ragione a Marco, hai due tette che sono una favola!” Mi guardo attorno, ho voglia di far vedere loro le mie tette così da lontano, perché non possono toccarmi, e invece arriva la signora, mi osserva con aria come se avesse già capito cosa sono venuta a fare qui, e indubbiamente la prenotazione delle due camere non lascia adito ad altre interpretazioni. Ci elenca il menù, ma sembra che nessuno abbia tanta fame, evidentemente hanno fretta di giocare con il mio corpo, io invece ho una certa fame… Raggiungiamo un accordo sul piatto: risotto all’amarone, prima però un piccolo antipasto, da bere, oltre all’acqua naturale una bottiglia di prosecco, che arriva quasi subito, e Gianni cortesemente dopo averla stappata ci versa sul bicchiere… “ Amore mostra qualche foto a Gianni, dato che Marco le ha già viste sul sito. Mentre Gianni non è iscritto, così può ammirarmi per il momento in foto..” Gianni subito si alza e viene a posizionarsi tra me e Claud per poter vedere le foto sul tablet, si piega sulle ginocchia e una mano è sullo schienale della mia sedia, sento la sua mano toccarmi appena appena la schiena, ma non va oltre, anzi è talmente preso dalle foto che non bada alla protagonista in carne e ossa, e io che l’avevo invitato proprio perché avesse la possibilità di toccarmi… Nel frattempo arriva la signora con l’antipasto, lo pone al centro della tavola e se ne va…ci serviamo, e io ho fame e non soltanto di cazzo, in pochi attimi l’antipasto finisce, anche perché come quantità non era un granché. “ Posso chiederti una cosa? “ “ Sì, Gianni, chiedi pure!” “ Ma le mutandine le porti?” “ E devo dirtelo io? Non vuoi verificare tu?” E mi alzo e vado tra Gianni e Marco, Gianni mi alza il vestito , Marco mi tocca appena appena sopra la fica… “ Però staresti bene senza le slip, cosa ne dici Marco?” “ E tu cosa aspetti a togliermele? “ Gianni abbassa un lato delle slip, l’altra parte spetta a Marco, alzo una gamba per sfilarle e mi trovo un dito da dietro che tenta di infilarsi in fica, ma abbasso la gamba e quindi il ditino deve ritirarsi, Gianni dopo avermi sfilato le slip, se le porta al naso e aspira a pieni polmoni, appena a tempo perché arriva la signora con il risotto, ritorno al mio posto e iniziamo a consumare il piatto. Marco: “ Ti sto ammirando le tette, le ho viste in foto sia sul sito sia su whatsApp , quelle che mi hai inviato tu, Claud , ma ora che le vedo in prima persona sono ancor èiù stupende, non aspetto altro che poterle vedere del tutto e palparle oltre che leccarle…” Claud si gira verso di me , la sua mano corre sul solco del seno, affonda nel vestito e la mia tetta destra esce per appoggiarsi sul tavolo, Marco e Gianni smettono di mangiare, la forchetta di Marco rimane a mezz’aria, la bocca aperta, il riso cade sul piatto, Gianni si allunga sul tavolo per avere una visione migliore…” Beh che vi capita? Non avete mai visto delle tette? Marco mi meraviglio di te che dici di essere un sciupadonne !” “ No, è che tette come le tue non se ne vedono in giro, sono stupende!” Claud allora fa uscire anche l’altra, sono con le tette al di fuori del vestito, seduta al tavolo di un ristorante con la cameriera che può arrivare in qualsiasi momento, con tre uomini infoiati dalla mia vista e pronti a scoparmi tra poche decimne di minuti, mi sento veramente una Troia, mi eccito da pazzi, ho già la fica bagnata, scommetto che la sedia è bagnata dato che sono senza le slip… Guardo oltre a Gianni e in lontananza , lì dove c’è la hall dell’hotel , ci sono un paio di uomini che stanno guardando verso di noi, non so se riescono a vedere le tette fuori, anche perché sono nascosta da Gianni, però un dubbio mi assale, perché si stanno allungando la testa per vedere meglio, evidentemente… “ Ora nascondile, che tra poco arriva la cameriera” mi suggerisce Marco “ abbiamo tempo dopo per apprezzarle meglio!” Appena a tempo perché la cameriera arriva qualche secondo dopo a chiedere se il risotto fosse di nostro piacimento. Andatasene Marco mi propone di andare con Gianni a prendere la macchina fotografica in auto, non l’hanno presa prima perché voluminosa e avrebbe dato fastidio oltre che aver dato già adito a interpretazioni da parte degli albergatori, e ora., invece, si poteva nasconderla nella mia borsa. A malincuore lascio il mio risotto a metà e con Gianni mi avvio verso l’uscita. Gianni mi prende per mano mentre ci avviamo verso l’uscita dell’hotel, non rifacciamo lo stesso percorso di quando siamo arrivati, questa volta passiamo per la hall dell’hotel, come se volesse mostrarmi dove si trovano le camere, superiamo gli ascensori, e la hall si apre davanti a noi, sulla sinistra c’è la porta di uscita, e vi sostano cinque uomini, due dei quali prima allungavano il collo per vedermi, un fischio mi accoglie quando entro nella loro visuale, mi stanno spogliando con gli occhi, i due che cercavano di osservarmi sono ai due lati della porta mdi uscita, come dovessi passare per le forche caudine, Gianni, davanti a me, mi tiene la mano, passa davanti ai due senza che questi nemmeno lo badino, gli occhi sono tutti per me, e quando sono davanti a loro allungano le mani e mi toccano una tetta ciascuno, wow che bello, ma Gianni mi dà uno strappo e non posso godermi il loro palpeggio, mi giro verso di loro mentre Gianni mi trascina fuori e lancio un bacio facendo l’occhiolino, perché non invitare anche loro in camera? Usciamo all’aperto, le auto sono a una ventina di metri, prima c’è la nostra auto, Gianni mi tiene sempre per la mano, arriviamo tra le due auto e lui si ferma e d’improvviso mi attira a sé, mi spinge contro la sua auto e mi trovo la sua lingua contro la mia, mi ha colto di sorpresa, una mano mi stringe una tetta, l’altra si intrufola sotto al vestito, si impossessa della mia fica, mentre mi bacia con trasporto, mi piace, mia abbandono al suo bacio e rispondo con foga, mi sto eccitando, lui abbassa la testa, mi ritrovo con un capezzolo tra le sue labbra, due dita sono entrate nella vagina aperta perché ho divaricato le gambe per facilitargli l’entrata delle dita… si abbassa ancora di più e il mio vestito si alza di conseguenza, finché le dita lasciano l’interno della mia intimità e sento un qualcosa di umido che mi lecca il clitoride, mi appoggio all’auto avanzo le gambe e le divarico ancora di più, la sua testa si nasconde sotto il vestito, e inizia a leccare sempre più forte e più eccitante, siampo tra le due auto, in semioscurità a pochi metri la strada principale con un traffico di auto continuo, per fortuna che l’auto mi sostiene altrimenti sarei caduta all’indietro dal piacere che mi sta procurando, mia appoggio completamente e gli prendo la testa tra le mani e la spingo verso la mia fica, quanto più possibile, ecco il piacere sta montando, è un piacere lieve che diventa sempre più forte, sempre più incalzante, parte dal clitoride, dalla fica e sale, sale, sale lungo tutto il corpo, fino a raggiungere il cervello ed esplodere! “ Mmmmm siiiii siiii daiiii, siiiii cosìììììììì, lecca, lecca, siiii cazzooooo, mmmmm siiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!” Le gambe mi si piegano e allontano la testa di Gianni, non ce la faccio più a godere, si alza e mi bacia, sa di fica, dei miei umori, mi bacia con tanto trasporto che i capezzoli mi stanno esplodendo dal piacere, come vorrei essere a letto ora e farmi scopare! Ho voglia di cazzo, ho voglia di sentirmi come una troia, ho voglia di godere tantissimo! Mi abbandono tra le sue braccia, lui mi stringe forte, non senza darmi una stretta forte al culo… “ Prendiamo la macchina fotografica così poi andiamo subito in camera.” mi apre la portiera lato autista e lui aggira l’auto per entrare dall’altra parte, sono c on il corpo dentro all’auto perché mi dice di guardare se vedo la macchina fotografica, sono all’altezza del cambio con la testa quando lui alza la mano con il palmo rivolto verso l’alto e mi soffia addosso , non percepisco cosa, sinceramente, sembra come avesse voluto spolverarsi la mano, poi prende la macchina fotografica e mi raggiunge, io sono già uscita dall’abitacolo e sono in piedi, ci incamminiamo verso il ristorante, questa volta passando per la parte esterna, non riesco a connettere bene, mi sento le gambe che mi fanno giacomo, ma è solo l’impressione di un istante, prima di entrare, Gianni si ferma, mi addossa alla parete e mi dà un bacio infuocato… chissà perché agisce così, sembra che voglia farlo nascondendosi, ma se sono qui per “ giocare” con loro, se sono qui per farmi scopare, quindi sono disponibile a tutto, anzi siamo disponibili tutti e quattro! Entriamo, la luce mi dà fastidio, mi gira un po’ la testa, mi siedo al mio posto, Claud mi osserva …” Che cosa c’è?” mi chiede “ Ti senti male? Sei pallida!” “ No, non è niente, è che fuori fa caldo mentre qui c’è l’aria condizionata…! Gli mento, in effetti mi sento strana, la testa mi gira, non ho più appetito, bevo un po’ di vino che Gianni, continua a versarmi nel bicchiere, come se volesse farmi ubriacare, cosa difficile per me… Arriva la cameriera ci chiede se vogliamo qualcos’altro, tutti propendiamo per un caffè. “ Mi permettete di fare delle foto, ovvio che pii ve le spedisco, le tengo per me, sempre che voi non vogliate che le pubblichi…” ci chiede Marco. “ Fai pure le foto, ma preferiamo averle tutte noi e per quanto riguarda il postarle sul sito, vorremmo farlo noi… altrimenti poi non si capisce di chi siano!” “ Ah ok, come volete!” Intanto arrivano i caffè, e mentre io aspetto che si raffreddi perché non mi piace caldo, Marco dice a Gianni di farsi dare le chiavi delle camere, e di pagare subito per tutte e due le camere e per la cena perché loro sarebbero partiti stanotte dopo, e strizzandoci l’occhiolino, aver fatto godere la qui presente magnifica ficona con due tette da favola.! “ E voi quando partirete?” Claud mi guarda e “ Sicuramente assieme a voi, più o meno, dobbiamo andare a casa perché abbiamo il nostro amico peloso che ci aspetta.” Gianni ritorna con le chiavi, sono due camere una al secondo piano, la loro e l’altra al terzo… che stupidi, potevano farsi dare due camere contigue, questa sera mi sento molto porca e invece che loro raggiungerci in camera, ci sarei andata io nuda completamente anche nel corridoio, ma le stanze sono troppo lontane… Marco si alza e noi lo seguiamo, raggiungiamo l’ascensore, entriamo, io e Claud dietro e loro davanti alla porta dell’ascensore… un’ idea mi balena in mente mentre faccio il passo all’interno dell’ascensore, anzi un desiderio, chissà se mi assalgono già in ascensore, mi piacerebbe tantissimo… e invece i due mi sorridono e rimangono in silenzio, e appena la porta si apre escono non prima di darci appuntamenti tra dieci minuti in camera nostra. Rimaniamo io e Claud che mi si avvicina e mi bacia: “ Amore, sei eccitata?” “ Sinceramente mi aspettavo molta più intraprendenza da parte loro … pensavo che mi assalissero subito e invece…” “ E quando sei uscita con Gianni?” “ Beh lui mi ha sbattuto addosso all’auto e mi ha leccato un po’ la fica, niente altro…” La porta si apre, scendiamo, mi gira la testa, entriamo in stanza…” Abbiamo batteria sul tablet per fare le foto?” Claud controlla “ Poca, e il cavo di alimentazione è rimasto in auto, scendo a prenderlo, mi prendo le chiavi, tu intanto preparati…” Claud esce, mi gira la testa, non so cosa mi stia succedendo, mi rimetto le slip, voglio che me le tolgano loro, apro la finestra un po’ d’aria fresca, fumo una sigaretta per vedere se mi passa questo strano malessere…finisco la sigaretta, ma la testa mi gira ancora, e nel frattempo ho un’eccitazione tremenda, il clitoride si è ingrossato, i capezzoli sono diventati durissimi, mi butto sul letto… la testa continua a girarmi … sento la porta aprirsi, è Claud che rientra…” Che c’è, amore? Come ti senti? Rimani così o ti spogli?” Non faccio nemmeno a tempo di rispondergli che bussano alla porta, cerco di alzarmi, ma non ce la faccio, me ne sto distesa sul letto, tanto devono venirci tutti e tre… Gianni e Marco entrano, e non sembrano stupiti nel vedermi “mezza intontita”…li sento parlare, Claud dice loro che mi sento un po’ strana…li osservo, rimangono un attimo fermi poi Gianni sale sull’altra sponda del letto e…. ( Continua)

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