La notte di San Valentino 3^parte
by annaeantonioViewed: 361 times Comments 5 Date: 28-02-2015 Language:
Dal suo tablet iniziò a mettere la musica di Dido”are White me” mi chiese di spogliarmi lentamente, e cosi fece pure lui, entrammo in vasca. Dopo un paio di calici di spumante ci alzammo mi chiese di indossare le autoreggenti e le scarpe, mi portò sul letto facendomi stendere al centro, bevemmo un’altro po’ di spumante, prese le mani e i piedi e li legò a letto ma in modo che mi potevo muovermi, mi bendò gli occhi, non vedevo e non capivo cosa volesse fare ma lo lasciai fare. Tra lo spumante e la musica di Hozier “take me to Church”si era creata un’atmosfera che mi sarei mai immaginata, a un tratto mi sembrò di sentire il rumore della porta ma non ne ero certa. Antonio iniziò a baciarmi versando un po’ di spumante sul seno, facendomi indurire i capezzoli, volevo essere slegata ma mi piacevano cosi, all’improvviso senti una lingua tra le mie gambe, cercavo di capire chi c’era nella stanza con noi. Mi alzarono la testa e senti due cazzi vicino alla mia bocca, iniziai a leccare la punta per poi ingoiarli avidamente, senza pudore di mio marito godevo, a un tratto mi slegarono solo i piedi tenendomi legate le mani alla spalliera del letto e mi misero in posizione alla pecorina, due mani si attaccarono ai miei fianchi e incominciarono a sbattermi, gridavo dal piacere, ma sentivo solo un cazzo, urlavo mettimi il cazzo in bocca maiale ma niente non ero ascoltata, pensavo chi mi stava scopando, dove fosse Antonio.L’uomo che mi stava sbattendo alla pecorina, si fermò mise la punta del cazzo sul buco del mio culetto, e lo fece entrare delicatamente piano piano. Siiiiii gridai inculami bastardo, godo godo Antonio, dove sei, dimmi che ti piace continuai, dimmi che godi come me, urlavo dal piacere, immaginando che l’altro ci guardava e se lo toccava come nel film. Arrivo arrivo godo, siiiiii gridai senza ritegno, l’uomo che non sapevo chi fosse che mi stava scopando tolse il cazzo dal mio culetto, mi fece rigirare sul letto e arrivarono copiosamente sul mio corpo due schizzi di sperma bollente. Stavolta ero sicura che la porta veniva aperta, mio marito mi tolse la benda e slegò le mie mani, aveva il cazzo ancora duro. Non gli chiesi chi c’era in camera con noi, aveva organizzato tutto alla perfezione che il silenzio era d’obbligò rimanemmo un po’ sul letto per poi andarcene a casa. E’ stata la più bella notte di S. Valentino della mia vita.
PS:mentre leggete ascoltate la musica che mio marito ha messo in albergo...
Baci da Anna