STORY TITLE: un fine settimana di consapevole lussuria 
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STORY

un fine settimana di consapevole lussuria

by elledi
Viewed: 93 times Comments 1 Date: 12-09-2025 Language: Language

Premessa:
ho già pubblicato questo racconto, essendo un mio vissuto mi dispiaceva lasciarlo mal scritto. Ho provato a correggerlo cercando di rendere al meglio le sensazioni ed il piacere
buona lettura

Erano settimane che mi trascinavo nella routine lavoro famiglia. Negli ultimi giorni mi sentivo eccitata ed impaziente per il fine settimana in arrivo. Avevo parlato al mio maritino della voglia che avevo di fare una bella scopata. Lui cosciente delle sue scarse capacità ed essendo ormai avvezzo a vedermi procurare il piacere tramite altri uomini non ha potuto far altro che prendere atto della mia decisione ed appoggiarmi nella gestione logistica familiare dei figli.
Venerdì sera uscita dal lavoro mi sono diretta in stazione per prendere il treno che mi avrebbe portato dal bull che mi attendeva pronto ad allargare ogni mio orifizio.
La ceretta full body appena fatta, manicure e pedicure in ordine con smalto sexy per mani e piedi. Zaino in spalla con in realtà pochi accessori, non contando di rimanere molto a lungo vestita. Già in treno sono molto eccitata ed ansiosa di arrivare. Il caldo e l'eccitazione crescono sempre di più ed il perizoma si inumidisce dei miei umori. Un messaggio sul cellulare mi scuote dalle mie fantasie. Il mio bull scrive: “sono in stazione non vedo l'ora di montarti!”. Il viso avvampa per l'eccitazione e la figa pulsa.
Finalmente eccolo! scendo dal treno. Un bacio appassionato, con la mano scivolo sulla patta dei pantaloni. Lo sento già pronto, all'orecchio dico:” sono fradicia...forse avrei bisogno di una doccia”. Mi guarda, sorride e dice: “non c'è tempo”. Appena entrati in casa sua mi sbottona i jeans lasciandomi sfilare solo una gamba, mi solleva da terra ed inizia a penetrarmi con forza piantandomi le sue mani nel culo e divaricandomelo allo stesso tempo per agevolare la penetrazione. Come al solito mi scopa a pelle, non vogliamo barriere tra noi e io voglio godere del suo seme caldo quando lo lascia sfogare nella mia fica. Dopo avermi scopato alcune volte facendomi godere ma ancora in parte vestita vado a fare la doccia per prepararmi per la cena ed il resto della serata.
“Ho voglia di sperimentare” dico dirigendomi in bagno e lasciandogli gustare la vista del mio culo.
Mentre sono in bagno approfitto per chiamare mio marito. Dopo le informazioni sui figli il cornuto morbosamente mi chiede dettagli piccanti... decido di dirgli l'essenziale per lasciarlo sulla corda scopro un nuovo piacere in questa crudeltà psicologica nei suoi confronti. Finita la doccia mi vesto: sandali neri con il tacco alto, una blusa che decido di indossare senza mettere il reggiseno: in questo modo le tette saranno visibili dalle aperture delle maniche. Completo con pantacollant neri molto trasparenti con il culo coperto solo parzialmente dalla blusa. Esco dal bagno ed anche il mio toro è già pronto. Mi guarda tra l'eccitato per la mia mise da troia e l'imbarazzato per doversi accompagnare ad una donna che lascia poco all'immaginazione.
Decide di portarmi in un ristorante un po' fuori mano, ufficialmente vicino ad un luogo di incontro car sex, ma io sospetto per evitare di incontrare conoscenti. Sento il suo imbarazzo mentre entriamo nel locale e gli altri avventori si girano a guardare prima di sfuggita, poi con sguardi lascivi o di riprovazione per la mia mise molto provocante.
Sono eccitata e priva di inibizioni questa sera. Quando arriva il cameriere per l’ordinazione mi sporgo verso di lui per agevolare la vista delle tette, i capezzoli sono turgidi per l'eccitazione. Tra gli sguardi degli avventori, le occhiate del cameriere alle mie tette, qualche risata per il vino, consumiamo la cena.
Uscendo dal ristorante, attraversando la sala, sento gli occhi puntati sul mio culo. Ora è completamente visibile attraverso i pantacollant avendo sollevato la blusa.
Già eccitati ci dirigiamo verso il luogo del car sex, purtroppo non sembra esserci nessuno ma aspettiamo giocando tra noi
Il tempo passa, la foja cresce, non voglio più aspettare.
Esco dalla macchina. Non indosso più i pantaloni né il perizoma. La blusa non copre nulla lasciandomi praticamente nuda dalla vita in giù. Il mio bull ancora in auto mi sorride attraverso il parabrezza mentre mi appoggio con i gomiti sul cofano dell’auto guardandolo lascivamente. Le tette ingrossate di desiderio sono visibili dalla scollatura mentre turgide poggiano sul cofano. Non serve altro, esce dall'auto arrapato. Il cazzo turgido in mano e la cappella gonfia dal desiderio. Si mette dietro di me e mentre aspetto che inizi a leccarmi per prepararmi alla monta si appoggia con il suo corpo sul mio prono sull’auto e mi sussurra all'orecchio: “alle troie non si lecca la figa”. Si solleva, mi divarica il culo con le mani e mi fa mettere in punta di piedi. Sputa sulle labbra gonfie della mia fica e spinge il cazzo tutto dentro con un sol colpo iniziando a pompare con forza.
Sento il suo cazzo, i suoi fianchi che mi spingono sul cofano mentre mi chiama troia e vacca. Ansimando per i colpi:” Si, sono una puttana affamata di cazzo! Sfondami, riempimi la fica di sperma!”. Sempre più eccitato continua con il turpiloquio e mi sculaccia con vigore. Sento il calore sulle natiche ed il piacere diffondersi ad ogni schiaffo. Squirto e godo e più volte in quella posizione finché non mi fa girare ed inginocchiare. Mi riempie la bocca con il cazzo pochi istanti prima di eiaculare copiosamente. Il getto è caldo, denso. Talmente impetuoso e copioso che non riesco a trattenerlo in bocca...sento il suo corpo fremere mentre svuota le palle nella mia bocca. Con le mani sulle sue natiche lo spingo verso di me ingoiandogli tutto il cazzo massaggiando le palle.
Soddisfatti dell’amplesso ma dispiaciuti per non aver potuto condividere il nostro piacere con altri risaliamo in auto per dirigerci a casa. La notte è ancora lunga e la passerò interamente con lui sentendomi una vera troia, ancor di più pensando al cornutone che si struggerà di curiosità ed ai miei figli che non sospettano di avere una madre zoccola.
A casa dopo aver ancora goduto dei nostri corpi ed essermi fatta inculare con soddisfazione crolliamo stremati e ci addormentiamo.
Mi sveglio a mattina inoltrata, il mio bull ancora dorme approfitto e faccio la telefonata di rito a mio marito. Mi chiede notizie e particolari ma ancora una volta, perfidamente, non do dettagli.
La telefonata ha svegliato il mio compagno di scopate, mentre sono al telefono parlando con mia figlia inizia ad accarezzarmi sempre più audacemente: prima le gambe ed il seno, poi direttamente la figa infilando un dito ed iniziando a titillare il clitoride. Volutamente prolungo la telefonata facendomi ripassare mio marito mentre mi sento sempre più una vacca a parlare con i miei familiari e farmi sgrillettare da un altro uomo. Sono eccitatissima ed inizio a sbrodolare dalla fica. Saluto distrattamente mio marito che prima di attaccare mi chiede del mio tono di voce tremolante e languido…chiudo senza chiarire. Mi tuffo sul cazzo. Due rapidi colpi di lingua intorno alla cappella, la sua verga punta già verso il cielo. Vado a cavalcioni ed inizio una lunga cavalcata alternando la fica al culo squirtando il mio piacere. Al culmine di un paio di colpi violenti e profondi mi faccio riempire la figa con il suo sperma. Stremati e sudati mi accascio sul suo petto lasciando che la mia fica coli su di lui e sulle mie cosce tutta la nostra passione.
Dopo un breve sonnellino ristoratore andiamo a comprare un frugale pranzo al sacco per dirigerci a prendere il sole nudi al fiume. Consigliati da altre coppie troviamo una bella ansa con una spiaggetta dove possiamo immediatamente metterci nudi.
Ancora una volta non siamo fortunati nessun altro vicino a noi ad eccezione di un paio di attempati signori anche loro nudi dall'altra parte del fiume. Mentre prendiamo il sole le nostre mani ed i nostri corpi tornano a cercarsi. Iniziamo una serie di massaggi con bocca e mani ed un paio di sontuose scopate...il tempo scorre piacevolmente baciati dal sole e sudati per il caldo e le nostre effusioni molto gradite dai guardoni dell'altra sponda. È giunta l'ora di prendere commiato dal mio bull che non si trattiene dal darmi un ultimo colpo mentre a casa sua preparo il mio zaino per tornare dal mio cornuto e dai miei figli.
In treno sorrido mentre ripenso al fatto che sono proprio una zoccola...

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  • avatar SheandI le corna di una donna così, si portano con orgoglio. Adoro il tuo corpo, le tue mani, i tuoi piedi negli zoccoli da zoccola, le tue foto, i tuoi racconti e il tuo modo perfetto di essere troia. Sei una meraviglia! t. l. g. chiocciola maremozioni

    13-09-2025 00:48:56