STORY TITLE: Giornata da incubo col bull (della serie seduttori che odiano le donne) 
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Giornata da incubo col bull (della serie seduttori che odiano le donne)


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Giornata da incubo col bull (della serie seduttori che odiano le donne)

by AliciaB
Viewed: 56 times Comments 1 Date: 10-09-2024 Language: Language

Aveva appena acquistato un appartamento al mare e mi aveva chiesto di trascorrere qualche giorno insieme, volendo anche con il mio compagno ma lui aveva preferito declinare l’invito.
Ti divertirai questi giorni mi aveva detto lui salutandomi sulla porta di casa non senza un briciolo di gelosia ed io gli avevo risposto: “se non litighiamo e torno prima, può darsi”. In effetti le premesse non erano state delle migliori ma volevo correre il rischio, magari erano solo mie errate supposizioni. Mai sottovalutare il sesto senso che ti dice che qualcosa non va, la mia pancia capisce le cose prima del cervello!
Ormai era un mese che rinviava questo appuntamento accampando varie scuse più o meno credibili, per 3 volte aveva scritto stasera ti chiamo poi niente, neanche un messaggio… Per quanto uno sia impegnato non ditemi che 2 minuti di pausa per scrivere o 5 per telefonare ( non amo stare al telefono perciò sono sempre essenziale nelle mie comunicazioni) non li trova. Primo segnale che a te non ci pensa se si dimentica che esisti o si fa sentire solo quando vi dovete incontrare.
Dulcis in fundo, la sera prima del nostro incontro, fissato per il lunedì prima di ferragosto, il gran caldo, l’emozione per la situazione che mi attendeva, il nervosismo per il viaggio ( 3 ore poi diventate 4 per il traffico ) non mi facevano dormire. Prendo in mano il telefono per distrarmi e vedo che pubblica una canzone di Antonacci Pazzo di lei.
???? Sicuramente non era dedicata a me per come si era comportato negli ultimi tempi. In realtà già da quasi un anno avevo notato un certo distacco, un allontanamento emotivo, una malcelata falsità, eppure ogni volta che gli chiedevo se era ancora interessato a me quasi si offendeva, ma i fatti dicevano altro.
Ad un certo punto lo avevo messo alle strette chiedendogli spiegazioni e lamentandomi della eccessiva intimità dei nostri rapporti sessuali, cui non corrispondeva altrettanto interesse e affettività. Lui prima si era chiuso in un arrabbiato mutismo, poi mi aveva risposto che non doveva rendermi conto di nulla e infine che la mia gelosia mi faceva vedere cose che non esistevano. Classico comportamento narcisistico penso col senno di poi, per di più non aveva capito quale era il nocciolo della questione: con me non si stava comportando da vero amico quale dichiarava di essere perché mancavano le premure, il desiderio di sentirsi, la sincerità.
E’ vero che ci eravamo conosciuti nell’ambiente della trasgressione, ma da subito lui aveva cercato un approccio più confidenziale (ceniamo insieme, vieni a dormire da me quando passi di qua), e si dichiarava una persona corretta, sincera, rispettosa di valori come l’amicizia, ecc.ecc. Ma a me sembrava che fosse pieno di contraddizioni e che non se ne rendesse conto, infatti continuava a sostenere di essere un amico sincero. Probabilmente non riusciva ad ammetterlo neppure a se stesso oppure avevamo 2 concetti diversi dell’amicizia…
Alla fine misi da parte tutte le mie considerazioni e, presa da inutili scrupoli e da un senso di colpa per essere stata troppo diretta, gli chiesi scusa (anche se non pensavo avremmo ripreso a frequentarci). Ma ormai la fiducia si era incrinata perché non aveva voluto un vero chiarimento e tutto era stato archiviato come un momento di crisi personale senza fondamento.
Quella sera però, mentre io pensavo a tutte le cose intriganti che avremmo potuto fare insieme nei giorni successivi , preannunciate da un messaggio pomeridiano in cui mi chiedeva di portare scarpe con tacco adeguato per girare in casa tutta nuda e dalla prospettiva di andare per locali vestita in modo provocante ed atteggiamento disinibito ….. lui stava pensando ad un’altra!!!!
Bene, mi sono detta, non traiamo delle conclusioni affrettate, per annullare il tutto o chiedere spiegazioni era tardi, poi con che diritto? siamo solo amanti, io ho un compagno e anche lui può avere una vita sentimentale, con me è sempre stato un amante appassionato, cogliamo l’attimo! In fondo era sufficiente che in quei giorni si dedicasse a me. E sono partita.
Viaggio massacrante, il caldo e le code non lo rendono certo piacevole. Appena arrivo, il tempo di depositare i bagagli e mi assale. Soliti baci appassionati, le sue dita che frugano nel mio sesso, il desiderio che si fa incontenibile. Ci mettiamo sul letto, io gli faccio un lungooo pompino dei miei che a detta di tutti sono speciali, infatti mi piace sentire il suo membro irrigidirsi sempre più reagendo ai miei tocchi di dita, lingua e labbra e percepire i suoi sospiri alle mie variazioni sul tema. Ed i riflessi anche su di me sono automatici. Poi come sempre gli chiedo di farmelo sentire e la penetrazione mi da una botta di piacere nel sentirlo entrare e, piano piano, affondo su di lui, stringo e rilascio i miei muscoli durante il movimento per avvilupparlo meglio. Le nostre bocche sono sempre incollate e, sempre lentamente, sento il piacere crescere e farsi sempre più pressante . Il ritmo accelera e sembra quasi che il mio corpo voglia strappargli quell’oggetto del piacere per non fare finire quella sensazione. A volte questo si ripete più volte ma non ricordo esattamente cosa è accaduto in quel frangente, perché ormai madida di sudore ( aveva detto che c’era il condizionatore e invece non funzionava…), sfiancata dalla notte quasi insonne, dal viaggio e dal piacere, la mente mi si è annebbiata e mi sono lasciata andare alle sensazioni. Una cosa ricordo che pensai, che la mia piega era finita come sotto un acquazzone ( scusate il dettaglio tutto femminile, ma in quel momento, nonostante il pensiero, non ho rinunciato a godermela fino in fondo…). I miei ricordi riprendono quando lui sta venendo, seduto su di me, e mi inonda di quel liquido che mi ricorda quanto anche lui abbia goduto. I nostri incontri sono stati quasi sempre molto passionali, almeno da parte mia, del resto sono uno Scorpione e rivendico questa caratteristica nel bene e nel male. Purtroppo sono anche una donna molto sensibile e, come ho già detto, spesso le cose le percepisco di pancia e non è divertente.
Comunque ormai è ora di pranzo e decide di farmi provare una piadina speciale in un locale all’altra estremità del paese. Lunga attesa per avere il numero e poi il cibo, lui in coda mi suggerisce di sedermi per occupare un posto. A tavola la conversazione langue, del resto nè lui né io siamo grandi chiacchieroni penso, poi con la bocca piena che vuoi….
Mi chiede cosa voglio fare dopo, se andare a casa a dormire o alla spiaggia. Nonostante la stanchezza so che non riuscirei a dormire e quindi propendo per la spiaggia; sospetto che lui avrebbe preferito l’altra opzione (chissà forse era meglio…) ma non avevo voglia di tornare in quella casa calda ( lui diceva che non lo era, forse era la mia agitazione a farmi sudare ma le temperature erano torride e soprattutto non sono più abituata agli alti livelli di umidità, che per me sono la cosa più fastidiosa). Inoltre ho fatto tutti quei km anche per godermi un po’ il mare, santo cielo!
Noleggiamo sdraio e ombrellone ma non mi porta nella spiaggia che di solito frequenta, chissà perché mi chiedo…
Dato il caldo e l’orario mi sistemo all’ombra, mentre lui al sole. Io prendo un libro da leggere, lui vuole sonnecchiare. Poco dopo si sposta anche lui all’ombra, al sole non si resiste. Sposta la sdraio a debita distanza dalla mia, non si sa mai che ci sfioriamo, non parla, nessuno sguardo complice o birichino, niente. Improvvisamente il suo interesse verso di me è precipitato sotto zero, sembriamo 2 anziani coniugi che non hanno più nulla da dirsi. Ma il bello deve ancora venire.
Riceve una telefonata dalla badante dei genitori e mentre parla vengo a sapere che mercoledì mattina sarà sicuramente a casa. Quindi i nostri 3 giorni (2 effettivi dedotti i viaggi) saranno in pratica 1 giorno e mezzo! Ed io mi sono fatta tutta quella strada per un giorno e mezzo???
Ci scambiamo pochissime parole, sto pensando di fare il bagno, com’è l’acqua? gli chiedo che auto prenderai? Visto che la deve cambiare.
Di quello che ha detto lui non ricordo nulla, ma ho ben presente quella sensazione che lui fosse fisicamente lì ma la sua testa altrove. Anche a tavola, prima, si cominciava un discorso, poi qualcosa ci interrompeva, dopodiché non si riprendeva, restava sospeso come se nulla fosse importante.
A questo punto iniziano le telefonate. Una prima telefonata abbastanza breve di cui non ricordo il contenuto ma capisco che parla con una donna. Chiude e non dice nulla.
Una seconda telefonata da cui capisco che sta organizzando con amici una festa per ferragosto e finché parlano io porto questo, tu quello, niente da dire. Poi lei gli comincia a chiedere dove sei, hai visto tizio e via dicendo….
Intanto io lì che mi sta montando una rabbia….innanzitutto perché sei un cafone, sono venuta qui per te e tu stai al telefono a parlare del più e del meno con un’altra, un’amica mi dirà, ma che importa, taglia, già vi vedete dopodomani.
In secondo luogo io non lo chiamo mai direttamente, mi preannuncio sempre con un messaggio perché non voglio disturbarlo in un momento inopportuno, ultimamente diceva che mi richiamava e poi non lo faceva…a quanto pare ha Amiche di serie A che hanno accesso diretto alla sua linea e amiche di serie B che si devono preannunciare e attendere la sua disponibilità.
Terzo, mi stava dimostrando che con certe amiche la lingua e gli argomenti non gli mancano….le trovi le parole se vuoi, vero!!!?
Poiché la conversazione telefonica si protrae oltremisura, mi alzo e gli dico che vado a fare il bagno. Ho bisogno di scaricare la tensione che sta salendo, fermare le rotelle del cervello che stanno facendo le scintille, fermare la vocina interiore che mi sta dicendo “dovevi aspettartelo”, io che mi chiedo: perché mi ha fatta venire ?????????
In acqua penso : capirà che deve chiudere e mi raggiungerà. E invece no! Anzi ha approfittato della mia assenza per scambiare confidenze con la sua amica complice su qualcuno a cui stava pensando anche prima.( questo l’ho capito da discorsi fatti successivamente dove ingenuamente si è tradito)
L’acqua è caldissima e non sortisce l’effetto sperato.
Quando torno mi stendo al sole e gli chiedo se non fa il bagno e lui risponde che teme che le alghe gli irritino la pelle, fighetto vanitoso, ecco perché stai bene con quelle che anche in spiaggia vanno col cerone e tutte truccate! Io non concepisco andare al mare e non fare il bagno se possibile, io ho una natura più selvaggia. E così anche i giochi in acqua sono andati, delusione su tutti i fronti.
Improvvisamente mi chiede se c’è qualcosa che non va….finalmente ti sei accorto che mi stai ignorando? Che perspicacia! Gli dico che manca il dialogo e lui subito si mette sulla difensiva, prima ha dormito, poi aveva delle telefonate importanti, cosa pretendevo??? Gli faccio notare che così mi ha un po’ tagliata fuori e che forse sarebbe meglio se me ne andassi il giorno successivo. La tensione sale….
Che si fa ? sei qui balla, mi dico. Cerco di portare il discorso su argomenti che non siano come sta G. o come sta tua figlia, che poi finiscono lì. Riusciamo a parlare di una sua amica, una specie di influencer fallita (a detta sua) e di qualcos’altro. Così fino a sera sembra che le nuvole siano passate.
Per la sera mi aspettavo un programmino piccante, al privè non mi sentivo di andare per l’ora tarda cui si rientra, dopo una giornatina del genere !( non ho più vent’anni!!!).
Allora andiamo a cena….. Francamente, per me il cibo è una necessità fisica talvolta fastidiosa. Se devo scopare preferisco non mangiare o tenermi leggera, tutt’al più mangiare qualcosa di sfizioso in modica quantità. Lui invece è un cultore del buon cibo, ricorda tutti i posti dove ha mangiato bene e, per i miei standard, è un gran mangiatore.
Propongo di andare in collina per cercare un po’ di fresco.
Mentre mi preparo ho talmente caldo che il trucco mi si scioglie mentre cerco di metterlo. Indosso un abito attillato e corto che mette in evidenza le mie gambe e la mia linea perfetta con sandali rossi a tacco alto. Uscendo mi dice che sto bene, si è sforzato il ragazzo! Unico complimento della mia vacanza. Certo non è la serata movimentata che speravo ma nemmeno una serata romantica o caliente a lume di candela. Arriviamo a questo ristorante e ci mettono in lista di attesa perché strapieno ( del resto è la settimana di ferragosto…) Non mi rendo neppure conto di quanto sarà l’attesa perché la gente viene fatta uscire dal locale e quindi si disperde nelle vicinanze. Fosse stato per me, avrei cercato un posticino meno affollato o addirittura avrei preso dei panini da mangiare mentre guardavamo le stelle in un posto tranquillo o anche un apericena in un locale con musica. Ma lì si mangiava bene,a quanto pare fatto essenziale per lui, così ci siamo fatti una bella anticamera fin verso le 10 per guadagnarci il nostro tavolo.
Nell’attesa mi fa notare che c’è un bel tramonto, cosa che potrebbe ispirare qualche romanticheria (si sa che a noi donne fa sempre piacere) ma lui si mantiene a debita distanza , non si sa mai che qualcuno ci veda baciarci, mica ti aspettavi che facessimo i fidanzatini (mi dirà in seguito). Scusa, credevo fossimo amanti! Credevo mi desiderassi anche solo fisicamente…. Credevo sarebbero stati 2 giorni di passione o almeno spensierati con la gioia di stare insieme, poi saremmo tornati ognuno alla sua quotidianità.
Il tempo scorre con qualche frase di circostanza, intanto guarda il telefono, sbadiglia, accidenti devo essere trasparente, di sicuro non eccitante. Non ricordo perché mi vuole mostrare qualcosa sul suo telefono, lo apre e vedo che tiene sullo schermo una foto dove sta abbracciato ad una tipa per cui aveva perso la testa l’estate scorsa……Il bello è che aveva sempre negato di esserne innamorato, lui è uno spirito libero, lei non voleva una relazione perché stava divorziando, poi erano troppo distanti e lei aveva un difetto, non lo stimolava cerebralmente, ah era anche una veneta grezzotta ma a quanto pare era tutto passato in secondo piano visto che se la teneva lì in bella vista ogni volta che apriva il telefono. Ha anche di nuovo negato che ci fosse qualcosa di speciale con lei, come se io dovessi crederci. Per l’ennesima volta mi dice che non dimostra i suoi cinquanta anni, (infatti cerebralmente da come veste e si comporta ne dimostra 15). Grazie anche per avermi ricordato che invece io di anni ne ho molti più di te….
Rimango basita, gli dico che pensavo fosse diverso e lui alzando la voce e facendosi serio mi chiede: COSA? CHE COSA HAI DETTO?? Niente faccio, ormai ho capito e non vale la pena parlarne, non c’è più nulla da salvare.
Perché non ti piace, mi ha chiesto. A parte il fatto che in quel momento la mia testa era come una pentola in ebollizione, improvvisamente tutto aveva un senso e non mi piaceva affatto. Lo detestavo per avermi usata, non tanto sessualmente ma per avermi fatta venire lì per cosa?? Per colmare i suoi vuoti esistenziali, la sua solitudine?
Gli ho dato la prima risposta che mi è venuta in mente: perché è una smorfiosa! Non avevo voglia di iniziare una discussione nè volevo essere offensiva con lui o con lei.
Avevamo già avuto una discussione sul fatto che lui frequentasse donne frivole, tutte selfie, smorfie e moine, le classiche fighe rifatte, col culto della bellezza e dell’apparenza. Si da il caso che io pensi che le persone che frequenti ( non occasionalmente) ti definiscano: frequentare abitualmente quel tipo di donne dimostra la sua superficialità e immaturità psicologica. Lui mi era sembrato una persona corretta, di sani principi, con tanti interessi, capacità e intelligenza . Invece mi ero sbagliata, ho sottovalutato il suo lato narcisistico, anche lui posta spesso sue foto che mettono in evidenza il suo fisico per farsi apprezzare da quella pletora di amiche ed amichette che ha su Facebook. Sempre elegante, una volta mi era piaciuto sentirgli dire che non ne poteva più di dover indossare vestiti a giacca, come una forma di ribellione a quell’immagine che forse non gli apparteneva del tutto.
E poi si sa che gli uomini di fronte alla figa rincoglioniscono….
Finalmente ci sediamo al tavolo assegnatoci e lui si premura di farmi ordinare un piatto che considera una specialità…. A quel punto a me non interessa più nulla, vorrei essere altrove. Nonostante la confusione per la ressa ed i tavoli vicinissimi ( ad un certo punto deve mandarmi un messaggio sul telefono per dirmi una cosa perché non riesco a sentirlo!), inizia a chiacchierare, immagino per rompere il gelo fra noi.
Se ci sono argomenti di cui non devi mai parlare con una donna : dell’età, del suo peso e dell’amante del suo lui.
Ebbene lui ha esordito dicendomi che ero troppo dimagrita ( me lo consigliava come amico, tanto per cambiare…). È vero, in un anno sono dimagrita di 10 kg, ma sono una taglia M e porto una terza di reggiseno! C’era bisogno di parlarne? Se poi aggiungiamo che il dimagrimento è dovuto al fatto che ho cambiato un po’ la mia dieta (ho ridotto gli zuccheri ma non la quantità di cibo) e mi sono messa a fare ginnastica per motivi di salute e che non è che ho potuto controllare il dimagrimento a mio piacere, capite che la cosa mi ha fatto infuriare. Inoltre questo è sempre stato il mio peso forma ma in seguito alla menopausa e ad una serie di infortuni che mi avevano costretta alla sedentarietà avevo preso dei kg di troppo. Io stessa non mi sentivo più a mio agio e credo che la salute abbia comunque la precedenza rispetto a qualsiasi altra considerazione anche di natura estetica ( vogliamo parlare di body shaming?)
Vista la mia contrarietà ad affrontare l’argomento, mi chiede come sono i rapporti fra me e l’amante del mio compagno. Lui sa benissimo che io preferisco non incontrarla ma lascio che il mio compagno frequenti lei o chi altre vuole, così come lui lo permette a me. Con un ménage del genere, si può dire che io sia gelosa??? Ebbene per lui sì, io sono gelosa di lei come di quelle che lui frequenta, io mi rodo di gelosia….e, guarda un po’, anche le donne che lo hanno lasciato erano rose dalla gelosia! ( c’è chi dice che non c’è amore senza gelosia, in realtà per me ha senso solo quando c’è una minaccia reale al rapporto e tu hai bisogno di ridefinire quale è il tuo ruolo)
Di me non ha proprio capito un cazzo, permettetemi. Lui delle donne non capisce proprio nulla! Ho cercato di aiutarlo, ma non mi ha creduta o ha frainteso quello che gli dicevo o ha pensato di non avere nulla da imparare. La sua sensibilità verso le donne è pari a quella di un rinoceronte in una cristalleria. Alla fine ci sono arrivata, per lui le donne sono solo un oggetto da usare o da mostrare. Del resto mi aveva colpita una frase che mi aveva scritto riguardo al fatto che avessi confuso fra loro 2 sue amiche ed è questa: una, due o tre non fa differenza…..per la proprietà transitiva variano i fattori ma non il risultato…. capito la considerazione che ha delle sue amichette???
A questo punto mi ha detto che non capiva perché avessi le palle così girate ( te ne sei accorto Ciccio?) che tutto era iniziato quando avevo visto la foto sul suo telefono ( no, quella è stata solo la conferma dei miei sospetti su di te) per la mia solita gelosia!
Visto che la pensava così ho approfittato per fargli delle domande personali e capire meglio in che relazione mi metteva rispetto alle altre sue frequentazioni. Non entro nel dettaglio, ma ho un po’ esagerato e infatti ad un certo punto ha sbattuto le mani sul tavolo dicendo:” basta mi hai proprio rotto i coglioni!”
Silenzio…….non aveva tutti i torti (almeno io ho il coraggio di ammetterlo quando sbaglio), gli ho chiesto scusa ma ho ribadito che il giorno successivo me ne sarei andata.
Mentre torniamo ci fermiamo in un bar per incontrare un suo amico che avevo sperato ci potesse raggiungere a cena per movimentare un po’ la serata, ma non ce l’aveva fatta.
Ormai siamo 2 estranei, forse addirittura nemici, evitiamo di guardarci.
Mentre torniamo in auto gli chiedo a che pensa e lui risponde:”a niente!”
Pare che il 97% degli uomini a questa domanda dia la stessa risposta, per fortuna il mio compagno appartiene al restante 3%, lui pensa sempre a qualcosa e parla, non permette che le cose restino in sospeso fra noi.
A casa si nasconde in terrazzo, che maligna, forse cerca solo un po’ di fresco.
Gli dico che è stato un errore accettare il suo invito perché fra noi c’è solo attrazione fisica ma non abbiamo nulla in comune. E in queste situazioni viene fuori.
Lui è fissato con la gelosia, continua a dire che non capisce perché io mi debba interessare alle donne che frequenta quando io ho amanti, vado nei privè e mi diverto come mi pare. Di nuovo non coglie il nocciolo della questione, lui può frequentare chi vuole, anzi spesso gli chiedevo se non avesse trovato qualcuna perché è normale che prima o poi sarebbe successo! Il punto è : chi sei tu? Perché hai mille maschere, forse una per ogni donna. Perché devi raccontarmi un sacco di balle? non ne vedo la necessità se siamo amici. E se siamo amici non mi racconti bugie, non mi cerchi o scrivi solo quando ci dobbiamo incontrare, hai delle premure nei miei confronti, non ti dimentichi il mio compleanno. Gli amanti che frequento regolarmente sono quelli per i quali oltre all’attrazione c’è fiducia, rispetto e stima. Altrimenti siamo solo amanti occasionali , si scopa e ciao ciao. E questi possono anche essere “fuori dai miei canoni”.
Ma queste cose te le avevo già dette non ho voglia di ripeterle, tanto non mi ascolti. Non c’è comunicazione, non c’è mai stata; lui e i suoi segreti, le sue falsità , i suoi atteggiamenti adolescenziali, il suo EGOcentrismo, la sua vanità.
Ma cos’è che mi attrae di quest’uomo? Avevo detto al mio compagno: non è il mio amante più dotato, non è il più bello, non è il più simpatico allora perché era diventato il mio preferito? Al di là del fatto che è comunque un uomo piacente, dotato e che scopa come piace a me, credo che quell’aria un po’ da maledetto e, diciamolo, da stronzo, a noi donne ci frega perché siamo masochiste. Ma se ci rimane un briciolo di dignità e un barlume di cervello questi uomini li mandiamo a quel paese, ci liberiamo di questi manipolatori narcisisti.
Se non avessi dovuto affrontare un viaggio così lungo sarei tornata la notte stessa.
Naturalmente abbiamo dormito in letti separati. Per me la notte è stata infernale, il caldo, i treni che passavano dietro la finestra aperta, le rotelle del mio cervello che continuavano a girare, mettendo insieme i pezzi e trovando tante risposte che non avevo avuto o che non volevo vedere. Ma neanche una lacrima ho versato, non ne valeva la pena. Avrò dormito 3 ore, giusto per la stanchezza.
Lui invece lo sentivo russare….nessun rimorso, nessun ripensamento, non gli viene neanche il dubbio di dovermi delle scuse, mi ha usata come sborratoio e passatempo riempitivo (ma mi ha fatta godere, che volevo di più?). Certo lui appartiene alla categoria di uomini che non deve chiedere mai. Una tipa che gli fa compagnia la raccatta sempre basta che le paghi la serata o la vacanza, per la proprietà transitiva una vale l’altra!
Al mattino appena sveglia mi vesto e voglio andarmene. Così lo sveglio dicendogli: la puttana se ne vuole andare, già qua non ha più niente da fare.
Mi pare di sentire “ non c’è bisogno che dici così”. Poi più nulla.
Sulla strada del ritorno, in auto, avevo l’adrenalina a 1000, non sentivo la stanchezza o la mancanza di sonno. Volevo solo tornare a casa. Ero arrabbiata, anche molto, perché mi aveva umiliata. E mi bruciava.
Ma sentivo anche un senso di liberazione e di sollievo, stavolta era davvero finita, senza rimpianti e per sempre.

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