STORY TITLE: Il factotum 
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Il factotum


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Il factotum

by cornutoestivo
Viewed: 701 times Comments 2 Date: 04-07-2024 Language: Language

“..quello che ti ho appena raccontato è il rendiconto di una delle tante volte in cui ti ho reso cornuto, ce ne saranno altri di momenti di questo genere di cui dovrai sapere, alcuni ti sorprenderanno..”

Durante in nostro recente weekend a Roma abbiamo parlato moltissimo tra noi, la frase che mi è rimasta dentro è quella che vi ho appena riportato poco sopra per avviare un nuovo racconto.
Chi sta seguendo questi miei scritti sa bene che, tra me e mia moglie, dopo un elettrizzante avvio a riguardo di un vivere trasgressivo, c’è stato (ahimè) un lungo e buio periodo in cui ci siamo persi, ma, in virtù dell’avvio della nostra nuova fase di complicità, ho imparato a far tesoro dei suoi trascorsi erotici della donna fuori del matrimonio, trascorsi da me ignorati, vuoi per il perduto interesse coniugale caduto inesorabilmente in una forma di inedia reciproca o financo dovuta al fatto di un mio disastroso tentativo di poter esser marito coinvolgente, presente, pressante ed appagante, ma nulla di tutto questo, il mio esser marito è stato quasi sempre molto deludente per lei, moglie esuberante, calda, spesso non alla mia portata per via della mia naturale mini dotazione, del mio esser inesorabilmente eiaculatore precoce ed in ultimo della mia oramai acclarata impotenza, mia moglie è ancora una donna molto valida e decisamente femmina, da quando ha scoperto che un uomo può esser dotato anche in misura di tre volte superiore a me.. non sa più farne a meno, la preponderante forza della carne di maschio che le fruga dentro le crea sensazioni inusitate ed a suo dire inimmaginabili e irrinunciabili, è solita ripetere che.. “..fin quando piaccio ho intenzione di vivermi..” ed io
l’ho di nuovo riconquistata dal punto di vista cerebrale, mi sento di essere per lei il più perfetto dei complici, lei da questo punto di vista mi accetta come non mai, stiamo felicemente vivendo quello che per 20 anni circa avevamo perduto, a maggior ragione pensando al fatto che siamo tornati a vivere soli, dopo che i figli hanno spiccato il volo..
Adesso mi sento di esser felice soprattutto in natura dell’arrivo dei suoi racconti e resoconti,
ogni qualvolta ho possibilità di poterne recepire un possibile arrivo mi attrezzo, pongo nei pressi del luogo che vede i nostri dialoghi qualcosa che possa registrare, un secondo smartphone oppure uno strumento qualsiasi soggetto all’uso, tutto questo per avere poi la possibilità di riportare il tutto fedelmente alla vostra attenzione.
Terminate le convocazioni a riguardo delle sessioni di esami a cui mia moglie ha fedelmente presenziato, abbiamo di nuovo ripreso la nostra complicità serale relativa ai suoi resoconti inerenti le innumerevoli volte in cui, a suo dire, mi ha reso cornuto inconsapevole, la sua natura di puttana “dentro” la rende ancor oggi una donna / femmina desiderabilissima nonostante i suoi 57 anni appena compiuti, in questo periodo mi sto accorgendo che è una donna che non è mai fuggita davanti alle occasioni, come quella che mi ha raccontato un paio di sere fa e che vi riporto fedelmente lettera per lettera.
Abbiamo finalmente ritrovato l’antico piacere di potercene stare a letto completamente nudi, la differenza con gli anni scorsi è che per me non c’è più l’erezione a corredo, ma la mente vola come sempre..

“..allora che mi dicevi qualche giorno fa nel viaggio di ritorno da Roma? Che mi avresti lasciato senza fiato nel raccontarmi delle volte in cui mi hai reso cornuto?”

“..si, ne ho da raccontarti sai, tu sei praticamente cornuto da sempre, anche se molte volte te le ho fatte alle spalle, non mi sentivo di coinvolgerti, tali occasioni mi è piaciuto tenerle per me, so bene che tu le avresti comunque tollerate con piacere, ma come sai non vivevamo in quel periodo con lo spirito giusto, adesso si, ed io te ne rendo merito raccontandoti anche ad anni di distanza quanto mi sia piaciuto lasciarmi scopare da altri uomini che, non a caso, tutti molto ben dotati, forse sei solo tu il minidotato che ha attraversato la mia vita, ma tutto sommato mi sono ritenuta fortunata, se tu fossi stato almeno normodotato non avrei avuto l’opportunità di conoscerne della consistenza che la mia natura di femmina calda richiede..”

“..stai prendendo tempo? Stai elaborando su quale racconto focalizzarti?”

“..no, non ho bisogno di focalizzare, ti farò un nome, vediamo quale ricordo potrebbe evocarti: Piero..”

Iniziai a “rimurginare” nella mente qualcosa che mi potesse ricondurre a tale nome, ma non riuscendo ad associare nulla dissi..

“..Piero? No, non mi dice nulla, ho un collega che si chiama così ma non credo che tu lo conosca, a meno che..”

“..no, non si tratta del tuo collega, che confermo di non conoscere, ma poi tu sai bene che non avrei mai fatto qualcosa che avrebbe potuto rovinare la tua reputazione che, per me continua ad essere sacra, sei il padre dei miei figli..”

“..me ne starò in religioso silenzio, continua..”

È vero che sono impotente, ma la cerebralità è sempre viva e vegeta, per cui, mi piacque in quei momenti toccarle la fregna, che trovai ben umida e ben predisposta dal punto di vista ricettivo, le offrii il mio aiuto manuale..

“..dai cornuto.. così mi fai venire, non ho ancora iniziato a raccontare, lasciamo stare..”

A malincuore dovetti smettere e lei continuò a raccontare..

“..ti darò un altro indizio, aria condizionata..”

“..si.. adesso ricordo, Piero, il nostro factotum per diverso tempo, l’installatore dei nostri condizionatori, ricordo che risolse anche molti altri problemi della nostra casa, elettricista idraulico e.. devo convenire anche chiavatore di mia moglie? Meno male che non era un nostro amico, sò che è stato spesso a casa nostra ma poi non l’ho più veduto..”

“..no, non era un nostro amico, altrimenti non ci avrei mai fatto nulla. Venne a casa nostra mandato da una ditta di istallazione di condizionatori per un preventivo, devo dire che mi piacque da subito, persona educata, pulita, forse un pochino troppo giovane al mio confronto ma tutto sommato gran bel ragazzo, gran lavoratore, sposato, padre..”

Qualche attimo di silenzio da parte di Angela, forse per riordinare i ricordi, mi stava relazionando su qualcosa accaduta anni prima, non molti, ma almeno una decina..

“..te lo sei scopato a casa nostra?”

“..e secondo te dove? Più in tranquillità di così? Tu al lavoro, i ragazzi a scuola ed io sola con lui, ma non abbiamo scopato la prima volta che ci siamo conosciuti, quel giorno, quando venne per la prima volta ci limitammo a parlare del lavoro da fare a riguardo dei due cdz da installare ed a prendere visione di altre piccole problematiche della casa da sistemare, lui si presentò come factotum ed io ne fui felice, ripeto, mi piaceva ed ero davvero contenta che lo avrei avuto qualche giorno per casa, se ben ricordi ti misi al corrente del fatto che avevo trovato la persona che avrebbe sistemato molte delle cose che tu non hai mai sistemato..

“..si, ricordo questa cosa, adesso scopro che mi sistemò pure la moglie..”

Ovviamente dissi questo sorridendo di concerto con mia maglie..

“..già, ti ha sistemato anche la moglie, e per più di una volta, la cosa di cui non riuscii a capacitarmi fu che mi piacque da subito, sai quell’empatia incontrollata? Ecco, quella! Era un po’ di tempo che non provavo quella cosa per un uomo, decisi da subito che me lo sarei scopato, firmai l’accettazione del preventivo richiesto riservandomi di suggerire io stessa la data delle istallazioni, dovevo sincerarmi che non ci fosse il pericolo immediato di un ritorno improvviso a casa da parte dei ragazzi, ottenni la data giusta dopo che ebbi la certezza che sarebbero andati in gita scolastica per ben due giorni, tu ovviamente non saresti stato un problema, tuttalpiù ti avrei chiamato suggerendoti di rientrare più tardi, ti ripeto che era una cosa che volevo gestire in maniera autonoma, ma siccome anche lui aveva degli orari di rientro a casa potevo gestire il tutto in piena autonomia, lui avrebbe lavorato in parte, per poi continuare il giorno dopo, me lo sarei comodamente scopato per due giorni ed avrei saputo rimettere tutte la cose a posto per non farti capire nulla, perdonami se non ti misi al corrente, ma non ti volevo tra i piedi, anche perché sarebbe stato difficile dovergli dire che tu sei un cornuto consapevole e che avresti molto volentieri assistito, non sono poi molti i maschi in grado di capire questa cosa..”

“..ti è riuscito l’intero disegno?”

“..devo dire di si, forse perché anche lui ebbe a percepire una sorta di simpatia reciproca, poi.. una donna sa creare la situazione ad hoc, non sei d’accordo?”

“..se la donna in questione sei tu si..”

“..i ragazzi partirono di buon mattino, tu al lavoro come il più fedele degli impiegati.. ed io in attesa del suo arrivo, il tempo di prendere un caffè e sentii suonare il citofono, era lui che mi informava che avrebbe portato in casa tutto il materiale necessario per iniziare a lavorare, io non mi feci trovare particolarmente provocante, non volevo fare in modo che lui si incoraggiasse date le circostanze, sono stata sempre del parere che, se una cosa deve accadere.. non c’è nulla che la può fermare, certo è che però, seppur abbigliata in modo casto, ero pur sempre una moglie giovane e sola in casa, per di più pur sempre con il mio bel seno prosperoso che non avrei mai potuto nascondere, che si rivelò essere determinante. Fu impegnato in diversi carichi e viaggi con l’ascensore, poi, una volta in casa, dal momento che ebbi a vederlo completamente sudato, ne approfittai per far scoccare la scintilla necessaria, gli dissi di sedersi qualche minuto, gli avrei portato dell’acqua fresca ed un asciugamani per detergere un pochino il sudore, feci entrambe le cose, al momento dell’uso dell’asciugamani si alzò dalla sedia per operare al meglio, mi offrii di aiutarlo, accettando mi porse le spalle, alzai la sua maglietta e gli asciugai la schiena, ti confesso che ero già praticamente partita per la tangente, asciugavo un bel fisico abituato alla fatica, lui se lo lasciava fare volentieri, poi però decisi di spingere oltre, pensai di potergli offrire un ricambio, gli dissi di aspettare un attimo e, recandomi in camera, presi una delle tue magliette e tornai da lui, lo pregai di darmi la sua maglia tutta sudata, gliel’avrei lavata volentieri e stesa all’aria, lui mi ringraziò dicendomi che non voleva creare disturbo, ma lo convinsi, si sfilò la maglia mettendomi ulteriormente sotto il naso il suo bel fisico, che seppur non appariva essere palestrato era pur sempre un gran bel vedere, credo che se avesse potuto mi avrebbe scopato proprio in quel preciso momento, le circostanze lo stavano visibilmente eccitando, ma eccitavano anche me, passai più di una volta il telo sul suo corpo per asciugarlo, lui se lo lasciava fare in silenzio, mentre ero intenta a passarlo sulla sua schiena glielo passai anche sul petto senza farlo girare, facendo questo fu inevitabile (data la loro consistenza) poggiargli sulla schiena le mie tette, ovviamente il gesto mi eccitò moltissimo, e lui, girandosi non poté non notare che i miei capezzoli erano decisamente turgidi, attimi di interminabile silenzio nella stanza, poi lui prese la tua maglietta e la indossò dicendo che era l’ora di lavorare..”

“..praticamente ti ha rifiutata?”

“..no.. ha solo stabilito con estremo criterio che il lavoro doveva esser fatto, almeno in parte, ma il suo sguardo lasciava presagire che ci sarebbe stato uno steep a lavori avanzati. Lo aiutai a portare tutto il materiale sul balcone, dove avrebbe dovuto lavorare in massima parte, tirai in basso le tende in modo da non offrire nulla in visione di quello che accadeva in loco, poi lo lasciai lavorare fino all’arrivo del nome del pranzo, lui disse che si sarebbe assentato giusto il tempo di andare a rimediare un panino, ma è ovvio che io mi offrii di preparargli qualcosa, serviva a tenerlo lì per darmi modo di corteggiarlo a dovere, lui forse non se la sentiva di prendere iniziativa ed io lo capivo benissimo, forse non era la prima volta che una moglie sola in casa ci provava con lui, sicuramente era sua intenzione privilegiare il lavoro, ma una sua piccola frase proprio inerente il suo lavoro che veleggiava al meglio mi diede opportunità di interpretazione a mio favore, se il lavoro stava procedendo al meglio.. si poteva quindi dedicare un pochino di tempo al frivolo, mi chiese l’opportunità di poter usare il bagno per rinfrescarsi, glielo indicai, consegnai nuovamente nelle sue mani il telo per asciugarsi e gli chiesi se voleva la sua maglietta che nel frattempo si era già asciugata, mi disse che l’avrebbe di nuovo indossata poco prima di andar via e che la cosa più importante sarebbe stato di nuovo renderla sudata, che la moglie era molto sospettosa, sorridemmo alla cosa, poi lo aspettai in cucina per pranzare, con un buon piatto di pasta al pomodoro non si sbaglia mai. Parlammo tra noi abbastanza fittamente, mi parlò dell’assurda gelosia della moglie, che lo controllava in maniera abnorme, io gli chiesi se aveva delle ragioni preponderanti affinché lo fosse, lui mi rispose che essendo un uomo adibito alle sue particolari mansioni professionali unite al fatto di trovarsi spesso al cospetto di donne sole in casa e per di più di essere consapevole di piacere alle donne, poteva capire le sue dannose idiosincrasie, ma che tutto sommato riusciva a tenerla sotto controllo, pur avendo presente il suo livello di gelosia. Nei nostri discorsi mi dimostrai solidale con sua moglie, ammisi che era un bel ragazzo e che poteva giustamente essere oggetto di pensieri peccaminosi, non mi rispose ma apparve gradire la mia avance, ci guardammo intensamente per attimi infiniti, poi fui io a prendere iniziativa dicendogli se fosse stato disponibile a scoparsi una casalinga come me più grande di lui, mi rispose che avrebbe fatto faville, smise di mangiare, si alzò e si pose innanzi a me che ero ancora seduta, iniziò a massaggiarmi le tette dicendo a ripetizione che erano magnifiche, me le tirò fuori ed iniziò a succhiarmi i capezzoli, mi disse che sognava di farlo già dal giorno precedente, mi fece restare seduta, si tirò giù la zip dei suoi jeans e fece uscire dalle mutande un vero cazzone dritto e rigido, me lo mise in mano pregandomi di segarlo, lo segai con vero piacere tendendo al basso la pelle e scappellando lo con passione, me lo aveva puntato dritto in faccia, se avesse sborrato non avrei potuto contrastare tutto quello che mi avrebbe schizzato tra gli occhi, fu però bravo, non sono fortunatamente tutti come te eiaculatori precoci, i miei capelli non sono lunghissimi ma lui trovò il modo di afferrarmi la testa attraverso loro con una decisa presa e, trattandomi come una vera troia (che a me piace molto) me lo ha puntato sulle labbra obbligandomi ad aprire la bocca, avevo le attenzioni di un vero maschio autoritario, mi ha pompato il cazzo fino in gola, mi ha messo le mie mani sui suoi coglioni grandi e duri, mi sono sentita quasi strappare i capelli per la sua furia, percepivo fortemente tutta la sua irruenza accumulata dal giorno prima, la cosa mi stava inebriando di piacere, mi stava decisamente violentando con il mio consenso, cosa che tu non hai mai saputo fare, tu non sei quel tipo di uomo, tu tutto sommato sei un buon marito, sei un eccellente padre, ma non sei un figlio di puttana, lui si è sapeva esserlo alla grande, l’intensità del bocchino che mi stava obbligando a fargli era notevolissima, quasi dolorosa, però mi piaceva da morire, un uomo deciso è quello che fa per me, e lo sai..”

“..l’ho sempre saputo, è il motivo per cui ti ho sempre offerto il massimo della mia complicità per far sì che tu lo avessi, ma ho visto che hai saputo far da sola..”

“..si, ho spesso saputo far da sola, ma sono qui a raccontartelo, quindi sei sempre mio complice, o no?”

“..e lo sarò sempre, continua a raccontarmi del factotum..”

“..mi stava pompando con violenza in bocca, non lo hanno fermato nemmeno le mie lacrime di disagio, in quei momenti mi trattava come meritavo, in un momento in cui mi chiese di leccargli i coglioni potei finalmente parlargli, gli chiesi di non venirsene, volevo essere scopata e che lo desideravo fortemente, con un gesto forte mi girò senza parlare, mi mise a pecora sul tavolo e me lo infilò dentro la fregna senza riguardi, entrò velocemente senza impedimenti tanto ero bagnata, praticamente me lo faceva arrivare tutto fino in fondo, ho avuto orgasmi a raffica, era tanto tempo che non venivo scopata in quel modo deciso e brutale, un buon cazzo di quella consistenza mi mancava da troppo, ho squirtato sulla sua peluria, mi ha riempita di parole forti che mi piacquero, mi sentivo davvero una gran troia, sentivo che anche lui se ne stesse per venire, ma non volevo me lo facesse dentro, me lo sono sfilato, mi sono di nuovo seduta e mi sono fatta sborrare in faccia, mi ha devastata, mi ha schizzato anche tra i capelli, qualche schizzo è persino caduto sul piatto di spaghetti sul tavolo, che per inciso poi ho finito di mangiare..”

“..mi hai nascosto tutto questo..”

“..in verità ti ho nascosto molto altro! In ogni caso ci siamo ricomposti, finito di scopare ce ne siamo andati in bagno a lavarci, mi ha chiesto quando saresti rientrato, e capendo che aveva del tempo a disposizione si è denudato e si è infilato in doccia, doveva togliersi dal pube tutto l’appiccicaticcio della mia squirtata, notai che le sue mutande erano simili a tante delle tue e della stessa misura, gliene diedi un paio uguali e gettai le sue nella cesta dei panni sporchi, era bellissimo poterlo vedere nudo nella nostra doccia, nel frattempo il cazzo gli era tornato nuovamente duro, ma non c’era ne tempo ne modo per rituffarsi nuovamente in una scopata, volli però provare un gradevole brivido nell’insaponarlo e lavarlo, mi volle in doccia con lui per fare altrettanto, convenimmo entrambi nel ricomporci, non che mi preoccupassi più di tanto, tutto sommato se tu ci avessi sorpreso ne saresti stato persino felice e non avresti avuto il coraggio di fare la voce grossa per via del tuo esser cornuto sottomesso, eravamo del parere che avremmo ripreso a scopare nel nostro letto al mattino successivo, i lavori erano in uno stato avanzato tale da potercelo permettere, se ben ricordi quando al pomeriggio rientrasti, pur non trovandolo ancora in casa fosti entusiasta della procedura avanzata dei lavori, dentro di me pensai che eri davvero inesorabilmente un gran cornuto, chissà se ti sfiorò mai il pensiero di quello che accadde in casa tua pochissime ore prima..”

“..non mi ha mai nemmeno minimamente sfiorato l’idea, adesso che ci penso è spesso stato a casa nostra per la risoluzione di varie problematiche, mi è sempre sembrato un ragazzo molto professionale, tra l’altro nemmeno molto esoso, poi non l’ho più visto, ho pensato che avesse cambiato mestiere, d’altronde sei stata sempre e solo tu a pensare di poter risolvere le piccole manutenzioni domestiche, qual è la verità sul fatto che non lo hai più chiamato?”

“..la verità è che tutte le storie hanno un inizio ed una fine, il giorno dopo venne a casa per terminare il lavoro, arrivando poco dopo la tua uscita, terminato il lavoro radunò gli attrezzi usati, lo pagai, si lavò per bene, poi lo presi per mano e lo condussi nel nostro letto ancora non rassettato, ci spogliammo completamente nudi e scopammo in modo davvero feroce ed inconsueto, era attratto dalle mie tette, non ha fatto altro che leccarmele e mordermele, mi diceva che quelle della moglie non erano nemmeno minimamente paragonabili, abbiamo fatto di tutto e di più, mi ha scopata alla grande come tu nemmeno sogni si possa fare, mi ha inculata fino a pregarlo di smettere, ma lui mi ci ha voluto sborrare dentro, mi ha detto che sono una troia inarrivabile, siamo andati avanti per diverso tempo nei nostri incontri, tu non ti sei mai accorto di nulla che ci potesse essere tra noi una tresca, hai sempre saputo apprezzarlo per la sua professionale disponibilità, d’altronde questo è un tuo merito, non sai trovare o individuare la malignità, sei meravigliosamente ingenuo, ed è per questo che ti amo, molto spesso ci sentivamo per telefono, e quando io lo informavo che il tale giorno sarei rimasta a casa.. lui inforcava la sua bella borsa degli attrezzi e veniva a suonare alla porta, abbiamo sempre trovato l’opportunità per un rapporto veloce, un bocchino, una bella leccata di fica, una scopata o una bella inculata, poi, come tutte le cose che nella vita cambiano anche la nostra storia è cambiata, i tempi si allungano, non si risponde ad una telefonata, non si risponde alla seconda e così via, mi piacerebbe rivederlo, ma non voglio riprovare a chiamarlo, se lo farà lui valuterò al momento, questo è quanto..”

“..hai qualcuno che attualmente ti scopa? Vorrei saperlo..”

“..no, sarei una stupida a non dirtelo, adesso sarebbe proprio una stupida cosa, non voglio più nasconderti nulla, se dovesse capitarmi un uomo che mi corteggia te ne metterei al corrente, cercherei la tua benedizione e la tua complicità, come del resto è avvenuto in questo ultimo periodo..”

“..questa estate ci divertiremo, parola di cornuto..”

To bee continued

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