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Che palle le community!


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Che palle le community!

by SharinginMilan
Viewed: 43 times Comments 1 Date: 10-06-2024 Language: Language

Iniziavo a essere stanca delle community per scambisti, degli aspiranti master, dominatori e tori da monta incapaci di corteggiare una donna come si deve e ansiosi di andare al sodo a dispetto di una forma fisica quantomeno discutibile e di modi ben poco seducenti.
Gli ultimi, pochi incontri erano stati deludenti e ne ero uscita, per citare una vecchia canzone,

triste, annoiata e asciutta

.
Confesso a mio marito il desiderio di essere corteggiata e sedotta fuori dai soliti giri, da un ragazzo sconosciuto con voglia, e paura, di rischiare. Non un veterano del mondo swinger, qualcuno in grado di emozionarsi per un'avventura.
Lui mi dice che dobbiamo cambiare il gioco e, se davvero desidero un incontro senza preorganizzazione, devo buttarmi anch'io.

Apri un profilo instagram con un nuovo account

, mi dice,

lontano dai giri dei conoscenti. E comincia a osare davvero con le foto. Non tanto da farti bannare o da sembrare una mangiasoldi di quelle che ti propongono servizi a pagamento, ma abbastanza da far capire che sei figa, libera e in cerca di avventura

.
Un po' titubante, soprattutto per il timore di essere riconosciuta, accetto la sfida. Dopotutto, è estate, è tempo di costumi da bagno e i miei lasciano poco all'immaginazione.
Posto qualche foto, stando attenta a non rivelare troppo del viso. Giusto le labbra e la curva del collo, oppure la mia chioma rossa lunga fino al fondoschiena.
Fioccano i primi follower, i primi like, i primi commenti. Sono lusinghieri, ma mai troppo espliciti. Dopotutto, c'è l'algoritmo a vegliare su tutti noi!
Comincio mio malgrado a divertirmi. Non ho ancora trovato nessuno che mi interessi, ma quella pioggia di apprezzamenti stuzzica la mia vanità, da sempre il mio peccato mortale...
Così posto qualche foto ancora più audace, scegliendo i costumi più inesistenti del mio repertorio.
Arriva un commento piuttosto esplicito. Educato, ma con una chiara allusione sessuale:

un corpo da sogno con cui vorrei tanto giocare da sveglio

.
La sfrontatezza di quelle parole mi intriga, sbircio il profilo. Ventiquattro anni, viso abbronzato, fisico atletico. Maestro di tennis un po' girovago.
Rispondo con un

grazie

e un cuoricino.
Poco dopo, arriva un altro commento, su una foto di spalle che mette in evidenza le mie natiche coperte solo da un minuscolo perizoma:

tante meravigliose qualità non troppo nascoste...


Gli faccio capire che quella sfacciataggine non mi disturba affatto e dopo poco mi scrive in privato.
Mi dice che segnalerà il profilo come falso perché è impossibile che, con quel corpo, io abbia quarantotto anni.
Mi schermisco dicendo che i filtri fanno miracoli, lui risponde che la natura ne ha fatto uno più grande.
Cominciamo a flirtare, io testo le acque dicendo che sono sposata e lui risponde che se una figa del genere non lo fosse ci sarebbe da preoccuparsi per il genere maschile.
Mi diverte, quella sua risposta sempre pronta, quel corteggiare sfacciato.

Bevi qualcosa con me, stasera?


Non me l'aspettavo, non così presto. Gli rispondo che è un po' complicato perché devo inventarmi su due piedi una scusa con mio marito. In realtà, è seduto di fianco a me e si gode lo spettacolo, ma questo, al mio nuovo ammiratore, decido di non dirlo.
Lui mi risponde che non prenderà alcun impegno e di fargli sapere anche all'ultimo momento.
Nel frattempo, continua a scrivere commenti lusinghieri a ogni mia storia, è un assedio di seduzione.
Alle otto di sera, rispondo

OK

e gli invio un indirizzo.
Fa molta strada per venire a incontrarmi, e anche questo solletica la mia vanità.
Dal vivo è più carino che in foto, alto e gentile, ma deciso. Mi saluta con due baci sulle guance e le mani carezzano la mia schiena, abbastanza vicine al culo. Non tanto da essere inopportuno, ma il messsaggio è chiaro.
Mio marito, seduto a un paio di tavoli di distanza, si gode lo spettacolo.
Chiacchieriamo ed è piacevole, lui è giovane ma ha già visto tanto mondo, ha corso rischi e ha vissuto avventure. Soprattutto, vuole sapere tutto di me, di cosa mi piace e della vita che faccio.
Ha imparato la regola numero uno della seduzione: la curiosità.
Di tanto in tanto mio marito mi manda messaggini per sapere come sta andando, io non gli rispondo per lasciarlo sulle spine.
Beviamo due gin and tonic, lui me ne offre un altro, rifiuto educatamente:

la testa mi gira già con uno, meglio non eccedere

. Lui sorride e risponde che a lui la testa ha cominciato a girare da un bel po'.
Mi scuso e gli dico che devo rispondere a un messaggio di mio marito, per non farlo preoccupare.

Mi sa che stasera mi faccio scopare, non venire a casa finché non ti chiamo

gli scrivo. Alzo la testa e lo vedo sorridere e farmi un cenno di assenso.

Vieni a prendere un caffè a casa mia?

propongo.

E tuo marito?


Stasera è fuori con gli amici e non torna fino a tardi. Certo, potrebbe sempre arrivare prima. Che fai, rischi?


Lui non ci pensa due volte e chiede il conto.
Saliamo da me e già in ascensore lui comincia a darsi da fare con baci sul collo e mani che cominciano a farsi strada sotto i miei pantaloncini di jeans e la mia tshirt.

Guarda che ho detto un caffè

, lo provoco,

fa' il bravo!

.
Lui accetta il rimprovero ma mi tiene un braccio attorno alla vita e mi fa sentire la sua impazienza.
Lo faccio accomodare sul divano e gli dico che mi do una rinfrescata veloce.
Quando torno da lui, ho indosso solo un paio di tacchi e un perizoma verde smeraldo.

Lo fate buonissimo, il caffè, da queste parti

mormora lui, lo sguardo in perlustrazione.
Mi avvicino, ci baciamo. Il contatto è elettrizzante, le sue mani ci sanno fare.
I miei capezzoli rispondono all'istante al richiamo delle sue dita e si ergono turgidi, pronti a lasciarsi racchiudere tra le sue labbra.
Il tempo di assaporare quel momento e mi ritrovo distesa sul divano, a gambe aperte, con la sua lingua che si lavora il mio clitoride senza tregua. Vengo una prima volta.

Ora tocca a te

, ordina lui, deciso, e con una mossa gentile, ma ferma, si impossessa dei miei capelli e mi spinge in ginocchio.
Lo libero dei vestiti, ha un cazzo lungo ed elegante, forse un po' sottile per i miei gusti, ma duro e pronto. Gioco un po' con la lingua lungo l'asta e il glande, fin quando la sua impazienza diviene evidente nel modo in cui la sua mano serra la presa. Lo prendo in bocca, succhio docilmente cercando i suoi occhi.

Che brava mogliettina troia, che sei

mormora, mentre si gode la mia bocca.
Sento qualche goccina anticipatoria e deve accorgersene anche lui, perché mi allontana e indossa il preservativo.

Come mi vuoi?

chiedo, sempre gli occhi fissi nei suoi.

Mettiti lì

, indica il divano,

col culo ben in fuori

.
Obbediente, mi inginocchio a quattro zampe, le mani appoggiate sul bracciolo, e mi volto a guardarlo mentre si avvicina.

Così?


Perfetta. Sei perfetta

. E con quelle parole affonda dentro di me, senza fretta, un centimetro alla volta.
Comincia a pomparmi da dietro e sento le sue mani affamate stringermi ora il culo, ora i seni, ora afferrarmi i capelli.
Mi scopa così per un po', godendosi la mia natura multiorgasmica, poi mi obbliga a cavalcarlo, dapprima col volto verso di lui, per godersi i miei seni, poi mostrandogli di nuovo il culo. Gioca un po' con il mio ano, mentre mi chiava, e mi fa venire ancora. E ancora.
Esausta, gli chiedo di avere la pietà che si deve alle persone

anziane

come me.
Lui sorride e mi chiede dove voglio la sua sborra.

Sporcami la faccia

lo supplico.
Lui mi fa inginocchiare di nuovo sul pavimento, mi tiene ferma la testa con la mano ben salda dietro la nuca e si svuota sul mio viso, stando ben attento a centrare gli occhi e le labbra per marchiarmi come si deve.

Bastardo

dico con un sorriso.

Non ho resistito, scusa

.

Figurati

, dico,

ma combinata così non vedo un cazzo, il caffè dovrai farlo tu

.
Ed è così che, davanti a un buon caffè, mi racconta con un po' di imbarazzo di essersi iscritto a una community swinger giusto due giorni dopo avermi incontrato. Spera che non mi sembri una cosa troppo strana.
Non riesco a non sorridere per quanto la sorte sappia essere ironica, a volte.

Buono a sapersi

, gli dico,

mio marito è ansioso di conoscerti

.


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