STORY TITLE: L'indimenticabile vacanza in casa Bjord 
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L'indimenticabile vacanza in casa Bjord


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L'indimenticabile vacanza in casa Bjord

by arcornuto
Viewed: 981 times Comments 6 Date: 11-08-2023 Language: Language

Un’estate di alcuni anni fa ci recammo in vacanza in Norvegia attratti dall’idea di visitare una delle terre che diedero origine ai Vichinghi.
Trovammo alloggio in un villaggio, presso la casa di un anziano pescatore, che affacciava direttamente su di un fiordo con una vista davvero incantevole.
La prima settimana trascorse in assoluta tranquillità, ed in compagnia del nostro rubicondo ospite che ci faceva da guida nelle escursioni locali.
un giorno la mia compagna decise di andare a passeggiare lungo la scogliera mentre a mia volta, assieme ad un paio di persone, decisi di recarmi al paese vicino per comprare alcune derrate alimentari, senonché un guasto al veicolo impedì la partenza, obbligandomi a rientrare prima del previsto.
Avvicinandomi alla nostra stanza avvertii come degli strani lamenti, in realtà si trattavi di mugolii abbastanza eloquenti, tuttavia, evitando di fare troppo rumore, mi accostai guardino alla porta semi accostata, e lo spettacolo che intravidi mi fece sobbalzare.
Impietrito osservai incredulo, ed incapace di reagire, la scena che si stava svolgendo all’interno della camera, con la mia compagna inginocchiata carponi, e con la testa affondata tra le due enormi cosce del panciuto padrone di casa che, completamente nudo, e seduto su di una poltrona a gambe divaricate, la tratteneva saldamente per la chioma, sospingendole il capo su e giù, muovendola tra quelle sue cosce grasse e pelosissime.
L’obesità dell’uomo, l’incipiente calvizie, ed una folta barba rossiccia, ad incorniciarne il faccione paonazzo, rendevano ancor più grottesca quella situazione.
Da dietro ai suoi tondi occhialetti da vista si accorse immediatamente della mia furtiva presenza, e pur grondando sudore sulla pancia enorme, andava tronfiamente fissandomi con assoluta tranquillità come nulla fosse.
Paralizzato osservavo quella surreale scena rimanendo in assoluto mutismo, lasciando percepire di un mio essere divenuto all’improvviso succube della incredibile situazione.
Continuando ad osservarmi, con una smorfia di eloquente soddisfazione, alzò la mano dalla testa della mia compagna, facendole rallentare la prestazione orale che gli stava elargendo, tuttavia senza interrompere il movimento di su e giù, e sospingendole con maggior decisione il membro in fondo alla gola.
sempre più paralizzato, ed incapace di opporre una qualunque reazione, pervaso nel torpore di quella mia passività continuavo ad incrociare lo sguardo di quell’infingardo individuo, avvertendo il suono delle labbra della mia compagna intenta a suggere tra mugolii di palese compartecipazione quel turgido pene.
ad un certo momento, staccando la bocca, la vidi piegarsi ed abbassare ancora di più la testa, per affondare sotto al sesso di lui andando a lambirgli anche i testicoli, prima di riprendere da dove si era interrotta.
avevo totalmente perso il senso del tempo mentre osservavo quella scena, quando lo sentii ansimare sempre di più, ancora guardandomi con espressione di sfida e sempre con la testa della mia compagna tra le tozze mani, emettere un rantolo di convulso piacere tirandola a se e spingendola con forza col volto quasi tutto sotto alla pancia avvolgendoglielo tra le proprie carnose adiposità.
Resistendo a quel soffocante contatto epidermico, ne subì per intero l’orgasmo, incitata ad ingollare sino all’ultima goccia del liquido seminale che le veniva somministrato mentre, apostrofandola con l’epiteto di “hore”, le preannunciava l’intenzione di volerla anche scopare.
Non potei guardare oltre, e dileguandomi lasciai trascorre il tempo, attendendo per un interminabile periodo che tutto ciò giungesse ad un epilogo.
Rientrai verso sera inoltrata, e cenammo come se nulla di tutto ciò fosse realmente avvenuto, ne lei ne fece alcun cenno, neppure quando il nostro ospite, scrutandomi senza alcun imbarazzo, era come se stesse riepilogando le modalità in cui mi aveva reso cornuto.
Il mattino seguente, quando la mia compagna si recò a fare shopping in paese, il padrone di casa mi volle rendere maggiormente edotto di ciò per cui si era reso protagonista, dicendomi come alcuni ospiti desiderassero vivere proprio alcune di quelle inusuali esperienze erotiche di sottomissione, e di aver intuito che noi stessi avremmo potuto far parte di quella medesima tipologia.
Questo avrebbe ulteriormente comportato che, per l’ulteriore periodo della nostra permanenza, il mio ruolo sarebbe stato unicamente quello di un docile schiavo, devoto, sottomesso e servile, ed oltretutto a lui molto riconoscente al punto tale che gli avrei riconosciuto il pieno diritto di poter beneficiare a piacimento dei favori che la mia compagna gli avrebbe ancora elargito.
A supportare ancor meglio questa pretesa mi mostrò le immagini che immortalavano in un video, ed in maniera inconfutabile, come la mia compagna era stata da lui posseduta integralmente, e sentire lei stessa mentre lo incitava ad infilarle nella figa tutto il suo uccello, mi fece venire la morbosa voglia di masturbarmi al solo pensiero di quanto era avvenuto assieme a quel grottesco e corpulento individuo.
Quando sorridendomi fece ritorno non trovai nulla da eccepire che venisse sospinta dal padrone di casa verso la camera da letto, e questa volta, chiudendo l’uscio dietro di se, mi sorrise nuovamente come se si stesse apprestando a compiere qualcosa di assolutamente naturale.


to be continued....

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