LA REGOLA DELLA MANIGLIA – Facebook a volte aiuta (PRIMA PARTE)
by DinDonDanViewed: 28 times Comments 2 Date: 13-06-2023 Language:
STORIA VERA! Scusatemi ma non sono uno scrittore e quindi se trovate degli errori di grammatica portate pazienza. Io e Silvia avevamo fatto le superiori (geometri) insieme quindi l’avevo come amicizia su Facebook, ma dopo la maturità ci siamo persi di vista in quanto lei aveva iniziato a lavore per una azienda che spesso la mandava in Asia a fare dei rilievi topografici, mentre io ho continuato a studiare e mi sono laureato in architettura, ho aperto il mio studio professionale (oramai da 24 anni sono in proprio) e la mia vita dopo alti e bassi a causa di separazione dalla moglie e successiva fidanzata sbagliata andava avanti comunque in tranquillità. Non posso certo definirmi un bell’uomo, ma piaccio!!(cit. Jerry Calà). Ho oramai 53 anni, sono alto 180 cm, mi rado a zero per ovvi motivi, mi lascio il pizzetto bianco/grigio che le donne trovano interessante, non sono magrissimo ma nemmeno grasso praticamente di costituzione “potente”….come qualcos’altro che il genere femminile ha sempre mooolto apprezzato di me. Silvia invece è alta circa 168 cm di costituzione normale con capello biondo tagliato ad altezza spalle, ha sempre avuto un bel sederino che fin dalle superiori ammiravo, mentre di seno ha una seconda che all’età di 53 anni e dopo una figlia avuta si può veramente definire un bellissimo seno sodo che sfida la legge di gravità. Ma quello che di lei mi è sempre piaciuto è il suo viso, veramente bello ed ora a 53 anni la si può definire una bellissima donna su un fisico da far invidia ad una 35 enne. Ma veniamo alla storia….entrambi siamo iscritti ad un gruppo di cerco/offro lavoro (facebook) della cittadina in cui abitiamo e tempo addietro notai che Silvia cercava una persona per sfalcio erba. Fin qui niente di che, ma dopo circa 3 settimane ho visto che aveva rimesso l’annuncio, questo voleva dire che non aveva trovato nessuno. Ebbene le mandai su messenger un messaggio privato chiedendole se potevo esserle d’aiuto ovviamente senza essere retribuito specificandoglielo bene. Vidi che aveva letto il messaggio ma non mi rispose….. Dopo tre giorni mi chiese se ero ancora disponibile ad aiutarla con il giardino al che ovviamente confermai alle stesse condizioni: niente soldi. Per maggiore facilità ci scambiammo il numero di cellulare e ci mettemmo d’accordo per il giorno. Arrivato a casa di Silvia, dopo i classici convenevoli dovuti a tanti anni di non frequentazione nei quali capii tra le righe che era separata pure lei che aveva una figlia di 25 anni che studiava a Padova, che la ditta che lavorava prima l’aveva licenziata per eccesso di personale ed a una certa età bisognava prendere quel che si trovava di lavoro e quindi operaia a turni. Finito il lavoro durato circa 2 ore la chiamo per salutarla. Mi richiede nuovamente cosa doveva darmi e rispondo che mi bastava un bicchiere d’acqua perché dovevo andare a farmi una doccia e correre in ufficio per un appuntamento. La sera stessa mi manda un sms ringraziandomi molto e che le aveva fatto piacere rivedermi….ricambiai e le risposi che se avesse avuto bisogno ancora per il giardino bastava che mi chiamasse. Dopo 15 giorni circa mi manda un sms con l’emoticon delle mani giunte. Non vedendolo subito le risposi dopo circa 2 ore.....“ciao Silvia che problemi ci sono? Tutto bene?” .....la sua risposta fu immediata “scusami ma avrei ancora bisogno di te per il giardino solo che mi vergono a chiedertelo in quanto non vuoi essere pagato…”; questa volta le rispondo subito “non ti preoccupare, giovedì pomeriggio sono da te se il tuo turno di lavoro coincide oppure sabato mattina, ma per il pagamento non si discute”
“mi andrebbe meglio sabato mattina perchè questa settimana sono di turno al pomeriggio, ma questa volta voglio pagarti e non accetto un no perché sarebbe per me imbarazzante”.
Dovevo sdrammatizzare “va bene vorrà dire che mi pagherai in natura!! ……scherzo ovviamente, un bicchiere d’acqua o una birra fredda va benissimo”.
Risposta: “grazie sei un tesoro, bacio”.
Sabato mattina dopo aver tagliato l’erba con la scusa della birra mi porta in taverna….ma mi accorgo che si era cambiata!! Non più in jeans e camicia, ma una minigonna ed un Tshirt con scollo a V e si capiva benissimo che non portava il reggiseno in quanto i capezzoli tendevano a bucare il tessuto.
Mentre le stavo facevo i raggi X mi accorgo che anche lei mi stava guardando con un sorriso tra il beffardo ed il compiaciuto.
“Vedo che non ti sono indifferente” mi disse guardandomi il cazzo che stava aumentando di volume…
Arrossendo e deglutendo dissi “scusami Silvia è che tu sei veramente un gran bella donna e hai un fisico straordinario…anzi, sei veramente un gran gnocca!”
“speravo di piacerti perché ti prenderò in parola …. E ti ripagherò in natura!! È da un po' che non scopo e tu oltre ad essere un gran figo sei anche una brava persona e di te mi fido…..” mentre diceva queste parole si toglie la maglietta e… Cristo Dio!!!! Due bellissime tette con aureole perfette e già eccitate si stavano avvicinando alle mie labbra.
Labbra che si dischiusero a baciare, leccare e succhiare per almeno 5 minuti quei bellissimi seni, con i gemiti di Silvia che si facevano sempre più forti!
Mentre le nostre bocche si cercavano, poiché era rimasta in piedi, con le mani le accarezzai quel gran bel culo che si ritrovava (e che dalle superiori sognavo), ma quando sei in quei momenti nulla basta più. Le mie mani si spostarono sotto la minigonna senza trovare resistenza alcuna…… non aveva le mutandine!!! Le accarezzai la figa sentendola già bagnatissima e senza trovare resistenza le infilai due dita e con movimenti lenti alternati a movimenti più veloci, sempre leccandole tette o il collo finchè con un urlo strozzato “ CAZZO VENGO!!!” ed inizia a tremare tutta accasciandosi su di me.
Dopo alcuni minuti che le accarezzo la schiena nuda mi dice: “grazie Marco, era tanto che non venivo….scusami se sono venuta subito e non ti ho aspettato…”
Con uno sguardo non certo compassionevole le dico “non è finita per me lo sai???”
La alzo di peso, la faccio girare e piegandola a 90 sul tavolo della taverna le alzo la minigonna …. Mi slaccio i pantaloni e mentre stavo per penetrarla si gira di scatto e guardandomi dritto negli occhi mi dice “scusami ma poichè ti stò pagando in natura permettimi almeno di guardare il cazzo che mi scoperà!!”
Dopo averlo accarezzato e scappellato un paio di volte in venerazione, me lo prende in bocca e me lo succhia con passione tanto che dopo alcuni minuti le dico “fermati perché altrimenti vengo subito pure io!”
“allora prenditi la mia figa che lo voglio sentire dentro questo cazzone grosso e lungo come piacciono a me…” mi risponde rigirandosi a 90 sul tavolo.
“eh no tesoro, adesso voglio assaggiarti anch’io” rispondo iniziando a leccarla la figa che era già un lago.
Ma non mi bastava ed allora inizia a leccarle il perineo alternando i due buchetti come se fossero dei lecca lecca finchè non la sento venire nuovamente con urlo che sembrava di un animale “….AAAHHHH…….”
L’orgasmo di Silvia è stato talmente forte e violento che le sue gambe cedettero e feci in tempo a prenderla al volo prima che si accasciasse a terra.
La guardo un po’ preoccupato perché la vedevo con gli occhi chiusi “Silvia è tutto ok?”
“Certo che siii!! Ho avuto un orgasmo potentissimo, ma tu non sei ancora venuto….scusami” Mi dice guardando il mio cazzo che era ancora in tiro.
Credo che nei miei occhi siano stati attraversati da un lampo di sesso “come ti dissi prima….non ho finito con te!!!”
Così dicendo la misi seduta sopra il tavolo facendole appoggiare la schiena, le presi le caviglie e le divaricai le gambe e dopo aver ammirato la strisciolina di pelo biondo ben curata (capii immediatamente che era andata dall’estetista appositamente per me, facendomi venire ancora più voglia di lei) infilai il mio cazzo lentamente e neanche farlo apposta all’unisono esclamammo “Ahhhhhh…..”
Ci guardammo e sorridendoci a vicenda inizia a scoparla prima lentamente per gustare tutto il calore di quella fighetta, poi con colpi sempre più forti e potenti alternati a movimenti circolari.
Ora guardavo il mio cazzo che spariva dentro di lei ora guardavo il suo viso finchè mi accorsi che aveva girato gli occhi all’indietro e capii che stava per avere il terzo orgasmo e le dissi “non ora Silvia che sto per venire ti prego…”
Iniziai a pompare come un dannato finchè dopo un po’ venimmo urlando entrambi ed io mi accasciai su di lei con il cuore che batteva all’impazzata e cercando di riprendere il respiro.
Per entrambi ci vollero diversi minuti per riprenderci dall’orgasmo avuto e mentre le stavo accarezzando il viso ed il seno …
“MAMMA DOVE SEI????”
In un nano secondo cercammo di ricomporci ed avevo appena allacciato la cintura dei pantaloni che dalla porta della taverna fece capolino sua figlia.
Silvia molto prontamente “Ale tesoro questo è Marco il mio compagno delle superiori, quello che ti avevo detto che ci aiutava per il giardino, ti ricordi!?”
“Ma certo mamma….piacere io sono Alessia per tutti ALE, piacere”
“Piacere mio Ale per tutti, io sono Marco” guardandola fissa negli occhi e probabilmente con la bocca leggermente aperta…… solo che alle mamme non sfugge nulla…
“Marco che c’è” mi chiese Silvia guardandomi negli occhi
“Nulla Silvia, solo che tua figlia è la tua fotocopia castana” risposi, ma da galantuomo non aggiunsi che era si la fotocopia, ma ancora più bella!!
Per togliermi dall’evidente imbarazzo dissi semplicemente “Vabbè belle donne è ora che io vada che è quasi ora di pranzo, la birretta sarà per la prossima volta”
Feci l’occhiolino a Silvia, la baciai sulle guance, salutai Ale per tutti e salii in macchina.
Non è finita qui…..Continua