STORY TITLE: surreal 
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surreal


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surreal

by arcornuto
Viewed: 368 times Comments 1 Date: 13-06-2023 Language: Language

se qualcun altro avesse potuto assistere alla scena che si andava svolgendo all’interno di quella casa, dove un nano, tenendo quella sofisticatissima donna saldamente legata ad un guinzaglio, andava conducendola attraverso un lungo corridoio verso lo scantinato in cui ad attenderla vi erano altre persone simili a lui, avrebbe trovato una simile situazione infinitamente surreale.
avvolta in una cappa di raso nero, a ricoprirle interamente il corpo, e con incedere flessuoso, ed in bilico su elevatissime calzature dal tacco vertiginosamente appuntito, a conferirle un aspetto ancor più sofisticamente statuario, pareva tuttavia del tutto soggiogata al volere del minuscolo essere che la stava portando alla presenza di un nutrito gruppo di individui il cui volto, occultato da grottesche maschere argentate, rendeva la situazione ancora più inusuale.
una volta posta al centro della stanza, ed attorniata da coloro che palesemente entusiasti la circondavano, rivolgendole cenni di ammirato consenso, il suo accompagnatore, con mossa repentina, le sfilò la cappa esponendola interamente, e coperta da un solo ridottissimo perizoma, che ben poco d’altro poteva occultare di quella sua notevole esteriorità, e che altrettanto velocemente le venne sfilato, per lasciarla del tutto esposta agli sguardi lubrichi nella sua nudità più assoluta.
senza neppure tentare di farsi schermo con le mani, sulle parti intime, la donna si lasciò docilmente disporre in piedi sopra ad una pedana girevole, in modo che facendola ruotare tutti potessero osservarla per bene in ogni direzione.
il piano su cui si trovava eretta portava incisi perimetralmente una serie di numeri ai quali ne corrispondevano altrettanti scritti su dischetti di legno che vennero distribuiti ad ogni individuo presente, e un indicatore a lancetta venne fatto roteare attorno alla pedana, sino ad arrestarsi sul numero che ne avrebbe sancito l’appartenenza al soggetto così fortunosamente estratto a sorte ed al quale sarebbe stata subito dopo destinata.
conclusa quella pratica di assegnazione così sensazionale, l’ometto privilegiato da quell’inusuale sorteggio si impossessò per diritto acquisito del guinzaglio e, fatta scendere dalla pedana, la condusse con se oltre ad una porta in un locale attiguo a quello in cui tutti gli altri ancora sostavano.
sempre più remissiva la donna seguì docilmente quel nanerottolo, che appropriandosi di quella sua remissiva accondiscendenza, aveva nel contempo acquisito la certezza di poter fare di lei tutto ciò che avrebbe preteso di voler ottenere.
infatti, una volta soli, la fece disporre su di un apposito inginocchiatoio sul quale erano affrancati degli anelli che gli avrebbero consentito di immobilizzarla per i polsi e per le caviglie, impedendole ogni possibile altro movimento o reazione alle attenzioni che avrebbe stabilito di rivolgerle.
così saldamente legata, in quel regime di costrizione, poté iniziare ad approfittarne come desiderava, senza che in alcun modo la donna potesse resistere ai palpeggiamenti con i quali prese a saggiarne le forme del corpo, percorrendole l’epidermide sino a giungerle negli anfratti più intimi.
al tocco delle minuscole dita, nei punti nevralgici che racchiudevano l’accesso segreto ad altri estremi piaceri, e che solo con simile trattamento avrebbero potuto far emergere in una modalità così dissoluta, ogni altra forma di resistenza si annullò in un fremente gemito di fradicio assenso a che il mostriciattolo potesse abusarne a piacere.
liberatosi dai pantaloni, e mostrandole un nerboruto pene già turgido di ineludibile eccitazione, arrampicandosi sulla balaustra, dove era obbligatoriamente inginocchiata, le conficcò nella bocca l’intera misura del proprio organo genitale, iniziando a percorrerle il palato con la foga che in breve aggiunse anche il sapore gelatinoso del liquido seminale che le riversò in gola costringendola ad ingurgitarne l’intera minzione.
non ancora soddisfatto da quella iniziale profanazione, appena ripresosi le fu lestamente alle spalle, impalandola analmente senza lasciare alla inerme preda neppure il tempo per supplicarlo che le fosse almeno risparmiata quell’umiliante sodomia.
poi ne attraversò con altrettanta impetuosità le intime labbra, gratificandosi nell’umidità di pareti vaginali che sancivano con quale passione la donna stesse realmente vivendo la propria succube condizione di schiavitù in cui si trovava posta.
finalmente appagato la liberò da quel giogo, riconducendola nuovamente nell’altra stanza dove era attesa per una ulteriore estrazione, che avrebbe determinato le medesime conseguenze alle quali ancora si sarebbe dovuta arrendere, soddisfacendo gli estremi piaceri che suoi intransigenti pretendenti avevano stabilito di infliggerle a compensazione di quella loro evidente diversità.







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