STORY TITLE: Patrizia, la pizzeria e il massaggio Pt 1 
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Patrizia, la pizzeria e il massaggio Pt 1


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Patrizia, la pizzeria e il massaggio Pt 1

by Bullsevero
Viewed: 746 times Comments 7 Date: 21-05-2023 Language: Language



Fatti Reali al 100% Zero fantasia....!!!

Erano i primi giorni dell'anno, esattamente non ricordo con precisione, quando aprendo il sito LMO trovai un msg privato di un sedicente “ aspirante” che voleva assolutamente il mio contatto telefonico. Ovviamente neppure risposi. Ho un solo numero telefonico, e non mi sembrava il caso di darlo ad uno sconosciuto.
Dopo qualche giorno, altro msg, solita richiesta. Da me nessuna risposta.
Circa un mese dopo il 3° msg, ma di altro tenore, mi chiedeva un contatto diverso dai msg su LMO, e visto il mio diniego del telefono, mi chiedeva la mail.
Mi scrisse un poema....che cercherò di riassumere. Marito, piemontese, con il sogno di sapere/vedere ( mi pareva un tantino confuso ) sua moglie con un altro uomo. Mi fornisce indicazioni precise sul posto di lavoro di Patrizia, una sua foto del viso.....io che mi ritengo abbastanza navigato, penso ovviamente ad uno scherzo. La località che mi indica è a circa 80km da dove risiedo, ma fortunatamente con l'autostrada ci passo settimanalmente per recarmi dallo studio ligure a quello piemontese. Quindi qualche giorno piu' tardi decisi di recarmi, senza nessuna aspettativa, a cena nella pizzeria di famiglia dove lavorava Patrizia. In effetti Patrizia esisteva, era la proprietaria, e si occupava di prendere le comande e fare i conti. Una donna per cosi' dire...normale, circa 50enne, una di quelle che sicuramente non ti giri a guardarla, ma con occhietti vispi e una simpatia fuori dal comune, ma con 2 aspetti interessanti, un gradevole lato b ed un seno prosperoso.
Alla fine della cena mi recai alla cassa dove lei era incaricata di preparare i conti, e con la mia bella faccia tosta le dissi: complimenti ! Lei con molto garbo mi disse. Grazie, sono contenta che abbia gradito la cena.
Si, molto, ma i complimenti erano per lei! Silenzio e rossore in viso.
La mattina seguente lasciai su tripadvisor una recensione sul locale, dove mettevo in risalto la competenza, l'affabilità e la solarità della titolare con tanto di nome: Patrizia.
L'accordo con il marito era che avrei dovuto rendicontare sull'avanzamento dell'approccio, cosa che feci puntualmente.
Una settimana piu' tardi passai nuovamente per cena. Patrizia come la volta precedente venne per l'ordinazione, non era niente male, aveva un filo di trucco, uno stivale con il tacco, me la sarei fatta volentieri.
Arrivato al conto le chiesi un bigliettino da visita per poter prenotare la prossima volta ( anche se il locale era grande e il posto ci sarebbe comunque sempre stato ).
Patrizia con estrema gentilezza e senza menzionare la recensione, mi diede il bigliettino: prenoti quando vuole, rispondo io a questo numero, se vuole puo' prenotare anche con whatsapp.
Perfetto, era quello che volevo, il suo numero di telefono, e lei me lo aveva dato!
La mattina seguente le inviai questo msg: buongiorno, i fulmini colpiscono anche quando il cielo è sereno. Complimenti Patrizia.
Non mi rispose mai, pensai di aver esagerato, avevo probabilmente spinto troppo sull'acceleratore.
La settimana seguente, il solito giorno, mi presentai per la cena. Mi fece accomodare ad un tavolo vicino alla cassa, pensai che non poteva essere una combinazione con tutto il posto libero che c'era.
Potevo vederla bene, e lei poteva scambiare qualche parola fra un conto ed un'altro. La guardavo, lei sembrava imbarazzata, ma gli occhi erano sempre vispi, aveva qualcosa che mi intrigava.
Alla fine della cena, in occasione del conto mi chiese se tutti i mercoledi, come ormai da 3 settimane sarei stato a cena.
Le dissi che ormai era una consuetudine, che mi piaceva molto il cibo ma ancor di piu' la titolare. Patrizia divenne viola in viso e con una scusa si fiondò in cucina.
La settimana seguente, il mercoledi' mattina le mandai un msg: buongiorno Patrizia, stasera gradirei prenotare il solito tavolo per le 21, posso avere il piacere dopo cena di averti mia ospite, andiamo a bere qualcosa finito il lavoro?
Mi rispose al pomeriggio: verrei volentieri, ma ho 2 figli ed un marito che mi aspettano a casa, magari la prossima volta.
Era possibilista, non era un no, era un forse, e questo mi lasciava ben sperare. Nel frattempo io rendicontavo Francesco il marito di ogni incontro o msg. Nell'ultima telefonata con lui prendemmo accordi piu' dettagliati. Visto che il giorno in cui passavo da Patrizia era sempre il mercoledi', lui avrebbe fatto in modo di rientrare a casa molto piu' tardi del solito, adducendo che sarebbe andato a giocare a paddle piu' tardi del solito e quindi avrebbe lasciato piu' tempo di azione a sua moglie, e la sua ultima richiesta fu che nel momento in cui fosse eventualmente accaduto il fatto tra me e Patrizia, io avrei dovuto chiamarlo al cellulare e fargli sentire tutto, di questo si sarebbe accontentato. Un vero cuckold !
La situazione era complicata, ma fattibile. Non vorrei tediarvi, ma mi piace far comprendere per bene la situazione.
Il mercoledi seguente, al solito, prenoto, è il solito tavolo vicino alla cassa. Patrizia è un po' piu' sciolta, loquace, parliamo un po' fra un conto ed un'altro, è curiosa, vuole sapere di me, chi sono, cosa faccio nella vita ecc.
Velocemente le spiego che sono un massaggiatore, che ho 2 studi e per questo il mercoledi' passo x cenare, il suo ristorante è di strada. Io la ricopro di complimenti, lei come tutte le donne, gradisce, insisto per aspettarla a fine lavoro, ma mi dice che non avrebbe potuto, ma che ci avrebbe pensato per il prossimo mercoledi. L'attesa è come una molla che si carica, e Patrizia benchè non fosse una strafiga, iniziava a turbare i miei pensieri.
Nei giorni seguenti cercai nei pressi della sua cittadina, ma neppure troppo nelle vicinanze, un hotel. Era conosciuta, ed il marito mi aveva chiesto di essere discreto.
A solo 20 minuti di auto c'era il mio motel preferito. Prenotai per la notte del mercoledi una camera a tema, alla mal parata ci avrei rimesso 200€, ma ero quasi certo che non sarebbe capitato.
Il mercoledi' mattina un msg di Patrizia: Ciao, stasera se vuoi, possiamo bere qualcosa, mi sono organizzata, posso rientrare un po' piu' tardi.
Arrivo come al solito in pizzeria alle 21, è il 29 marzo, piove e fortunatamente c'e' pochissima gente, Patrizia è insolitamente raggiante, piu' solare del solito, e si siede al mio tavolo mentre ceno bevendosi un bicchiere di Colline del Gavi. Parliamo amabilmente, di molte cose, e mi confessa che lei adora i massaggi, che fa regolarmente dalla sua estetista. Praticamente mi aveva spianato la strada.
Mi disse anche che lei da li a poco sarebbe andata via, e che la chiusura del locale l'avrebbero fatta i dipendenti, e che mi avrebbe aspettato sulla sua 500 al distributore K8, 2 km piu' avanti.
Pagai il conto e volai in macchina, mentre avvisavo suo marito.
Chiamai nel frattempo anche Patrizia e le dissi di prendere l'autostrada in direzione....! Non disse quasi nulla, aveva la voce diversa dal solito, era agitata. Arrivati al casello di uscita le feci lasciare la sua macchina parcheggiata e la feci salire sulla mia. Finalmente soli. Dove mi porti a bere qualcosa??? mi hai fatto fare 20 km....! Era seduta sulla macchina praticamente attaccata alla porta del passeggero, come se volesse prendere le distanze....!
La verità Patrizia è che visto che ti piacciono i massaggi, ho in serbo una sorpresa per te stasera. Ti offro un massaggio. Il silenzio cala nell'auto. Il motel è all'uscita dell'autostrada, neppure 1 minuto di strada. Patrizia era vistosamente tesa, forse impaurita, ma non mi disse mai no, oppure voglio scendere. Era consapevole e consenziente, anche se come è giusto che sia, impacciata.
La discrezione dell'hotel è la sua prerogativa, il chek in si fa dalla macchina, che poi viene parcheggiata davanti alla camera. Tutto perfetto. Patrizia scende, io prendo dal bagagliaio la mia valigetta.
Voglio provare ad essere il piu' professionale possibile. La camera ha un grande letto rotondo, io mi siedo e Patrizia va in bagno.
Preparo il necessario da una parte del letto, regolo le luci a soffuse, cerco di creare un po' di ambiente, e intanto chiamo suo marito, il cellulare lo appoggio sul comodino.
“Patrizia vieni pure in accappatoio, puoi tenere l'intimo.”
Volevo metterla a suo agio, ne ho viste tante, e per una donna,che non sia abituata a certe situazioni, farsi vedere nuda di botto non è mai una sensazione comoda.
Eccola, timidamente si avvicina al letto, è avvolta stretta stretta nell'accappatoio.
Sdraiati pure, mettiti comoda, inizio dalle spalle e dalla schiena.
Le raccolgo i capelli biondi, olio intiepidito a profusione sulla schiena. Patrizia non fa una piega. Sembra che neppure respiri.
Sposto le spalline e slaccio il reggiseno, ed inizio quello che è effettivamente il mio lavoro. Il massaggio è inizialmente dolce, le mani si incrociano sulla schiena nuda, Patrizia non da segni di vita.
Arrivato nella zona lombare, sento qualche accenno di respiro profondo, decido allora di saltare dalla schiena ai piedi e alle gambe. Le apro, ora le ha divaricate, olio sui polpacci e sulle cosce, le mani ruotano con piu' forza, meno delicate. Ora il punto critico, l'interno coscia, la parte piu' vicina alla sua fonte di piacere. Qui bisogna essere discreti ma allo stesso tempo incisivi. Patrizia respira profondamente, non dice una parola, le mani continuano a fare il loro lavoro salendo verso le mutandine nere. L'interno coscia verso i glutei fino ad arrivare a sfiorare la sua figa. Muoio dalla voglia di scostarle, ma voglio fare con calma, la voglio caricare per bene.Una mano la porto su un gluteo, l'altra continua nell'interno coscia sempre piu' vicina alle mutandine.Patrizia sembra gradire, il suo respiro è ritmico, sempre piu' affannato, quasi rumoroso. Nonostante tutta la mia buona volontà, non posso piu' aspettare, l'eccitazione monta velocemente, e anche Patrizia sembra impaziente. La mano sulla natica scende a toccarle il suo buchino del culo, che incredibilmente sembra già avere leggere contrazioni....E' giunto il momento di denudarla totalmente.Le faccio inarcare i fianchi, e le sfilo l'ultimo suo triangolo di tessuto.
Ora è completamente nuda, sdraiata sul letto, prona, con le gambe divaricate, e le luci soffuse.
Le mie mani iniziano a toccare il sesso di Patrizia, delicatamente, toccando da prima le grandi labbra, e a salire l'ano.
Il massaggio Yoni prevede tempi lunghi, i punti cardinali si devono massaggiare lentamente, esattamente quello che sto facendo a Patrizia. Il telefono è sempre sul comodino, in linea con il marito.
La giro delicatamente, ora posso vederla in volto, e posso concentrare le mie mani sui suoi prosperosi seni, anche se non piu'sodi, le areole sono enormi, i capezzoli turgidi e irrigiditi.
Con due dita stringo dolcemente il capezzolo, con l'altra mano stringo le grandi labbra, si devono gonfiare. Patrizia ha gli occhi socchiusi, la bocca aperta, respiro affannoso, figa bagnata. Ma non bisogna lasciarsi andare, il lavoro è ancora lungo. Ora le mani sono tutte e due concentrate sulla sua figa, che massaggio fino a farle uscire il clitoride. Patrizia è bagnata, e ha bagnato anche il letto, ha voglia, me lo dimostra senza parlare, ma ansimando sempre piu' forte, ritmicamente, quasi rantolando. Non riesco piu' a trattenermi, è tanto vogliosa, e anche se mi ero riproposto di essere professionale, sono obbligato, il cazzo mi esce dalle mutande. Patrizia è in preda, senza neppure essere stata penetrata con un dito, a fortissime contrazioni, sia vaginali che anali, e mentre mi spoglio, senza neppure toccarsi.....parte con un urlo soffocato: GODOOOOOOOOO ed inizia a sbattersi sul letto come indemoniata.
Mai nella mia vita mai avevo assistito ad un orgasmo di questa entità, ma sopratutto senza stimolazione, che era stata interrotta da quasi un minuto. Si siede barcollante ed inizia a succhiarmi il cazzo, come se non l'avesse mai fatto e fosse a digiuno da anni.
Con una mano mi stringeva le palle e con la bocca succhiava come un'idrovora. Ci misi qualche attimo, non di piu', e le venni con violenza nella bocca. Non ne lascio' traccia, si bevve tutto!!!
Era esausta, si lascio' andare a peso morto sul letto, e quando realizzo' che erano passate già 2 ore, scappo in bagno come sempre senza proferire parola. Chiusi il telefono senza dire nulla al marito. Era tempo di tornare a casa. In macchina mi confesso', quasi vergognandosi, di non aver mai provato un orgasmo cosi' intenso, ma sopratutto cerebrale oltre che fisico. E che la cosa a cui pensava mentre veniva massaggiata, era al marito, che non essendo mai stato in grado di farla godere, le proponeva spesso di farlo con altri. Questa cosa, unitamente al massaggio Yoni le fecero scoprire un altro mondo a lei finora sconosciuto.
Lasciai Patrizia alla sua macchina, nella speranza di poterla rivedere almeno ancora una volta. Magari, mercoledi.....!

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