STORY TITLE: La Mia Prima Coppia Cuckold 
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La Mia Prima Coppia Cuckold


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La Mia Prima Coppia Cuckold

by NincoNanco
Viewed: 1150 times Comments 9 Date: 08-03-2023 Language: Language

Essendo un nuovo iscritto mi pare giusto iniziare dalla prima esperienza.
Il racconto è basato su una storia vera. La Mia.

Avevo 25 anni e mancavano due esami alla laurea. Dovevo sbrigarmi e chiedere la tesi. Feci richiesta nell'unica materia in cui mi ero guadagnato la lode. Mi presento dal prof. e scegliamo l'argomento, mi chiede di ritornare dopo una settimana per farmi conoscere la ricercatrice che mi avrebbe seguito nella redazione. Quella mattina purtroppo non era presente. Mi ripresentai, di nuovo, nello studio del prof. ma nemmeno questa volta era presente. Mi disse venga lunedi. Abbiamo la sessione di esami, sicuro ci sarà. Iniziamo male, pensai. Venne il mai amato lunedi , aula piena. Esami in corso. Un cenno al prof e mi fece intendere che potevo avvicinarmi. Mi chiese di aspettare la fine della sessione. Andai a fare un giro e ritornai. Aula quasi vuota. attesi un altro poco e mi avvicinai. C'erano diversi assistenti di cui due donne. Una era di fianco a lui, l altra era in piedi vicino alla porta ma di spalle. il prof mi vede e chiede all'assistente di fianco dove fosse Anna. Lei gli risponde dicendo che era andata via. Mi intrometto e dico che forse era quella vicino alla porta. Era cosi. Il prof la chiama, si gira e s'incammina verso di noi. Era bella ed affascinante. elegante e sensuale. Alta circa 1.70, capelli castano chiaro di media lunghezza, ricci voluminosi. Man mano che si avvicinava ne coglievo i dettagli. Il prof mi presenta e le parla dell'argomento della tesi. Ascoltavo senza attenzione ero distolto dalla camicetta bianca sotto la giacca che lasciava intravedere un meraviglioso seno e una collana di quelle rigide. Erano due serpenti intrecciati. Sotto gli occhiali da vista due occhioni grandi tendenti al verde. Labbra carnose e una graziosa fossetta sulla guancia. Se la bellezza è la somma delle giuste proporzioni ne avevo davanti la rappresentazione umana. Dopo qualche minuto di conversazione mi da appuntamento nello studio del prof. in facoltà per la settimana successiva.
Ero felicissimo di rivederla ancora. Non vedevo l'ora e sognavo ad occhi aperti. I vari incontri mai delusero le aspettative, fantasticavo sempre di piu. Quando scopavo immaginavo di farlo con lei. La tesi intanto era quasi finita ed anche gli esami, mancavano solo dei dettagli rispetto a quanto si era convenuto. La bella prof. però complicò tutto imponendomi di inserire un nuovo capitolo. Lo fece a ragion veduta. Doveva pubblicare un saggio e quale miglior occasione di un tesista. Era anche una libera professionista e non aveva tempo. La cosa mi infastidi molto anche perchè dovevo fare ricerche ulteriori su riviste internazionali introvabili. Ai tempi internet non era come oggi. Gli feci presente la cosa e mi disse che avrebbe recuperato lei il materiale. Cosi fu ma dovetti rivedere tutto. Faceva mille correzioni ed inoltre era poco presente in facoltà. Riuscii a finire e preparare la bozza. Intanto incontrarla era diventato impossibile e mancava poco alla laurea . La chiamai e mi disse che aveva fatto ulteriori correzioni rispetto a quanto inviato via mail. Mi chiese di raggiungerla a Napoli nel suo studio. Per evitare di allungare ancora i tempi accettai, per fortuna. Appuntamento alle 5.30 di pomeriggio al centro direzionale in una di quelle torri. Il centro direzionale di Napoli è un agglomerato di grattacieli, una cittadella fatta di uffici, app.ti privati e sedi istituzionali. Trovai lo studio. Mi apre la segretaria e mi fa accomodare nella sala d'attesa. Era uno studio multidisciplinare con diversi professionisti. Pochi minuti e mi riceve. Entro nella stanza ed eccola li ancora più bella e seducente. Tailleur blu scuro classico, Una casta camicia panna, tacchi alti e collant neri. Mi chiese di pazientare qualche ora perchè aveva delle cose urgenti da terminare. In quel momento l ho odiata. Esco dalla torre e faccio un giro. Ritorno verso le 7 e mi accomodo nella sala d’attesa . Dopo pochi minuti mi fa entrare. Si scusa per l'inconveniente. Era già con la bozza stampata . Ci mettiamo subito a lavoro e mi illustra le correzioni a video. Poichè facevo difficolta a guardare il monitor di sbieco mi fece sedere di fianco a lei. I suoi riccioloni li avevo ad un palmo di mano. Cominciai ad eccitarmi, sentivo un profumo che non riesco a descrivere. Dolce tipo zucchero, forse era una crema per la pelle. Non so. Era comunque inebriante e seducente . Mi si amplificarono tutti i sensi. Scrutavo da vicino il suo viso. La fossetta sulla guancia, il contorno di quelle labbra carnose. L'attenzione venne poi subito rapita dalla collana che indossava al nostro primo incontro, quella rigida e raffigurante serpenti intrecciati che preannunciavano un meraviglioso seno abbottonato nella camicia. Scendendo c'era l'incanto, due cosce sode e toniche che avrei voluto tanto palpare ed accarezzare in quell’ istante. Nel mentre bussano alla porta. Entra il professionista vicino di stanza e con aria scherzosa esclama: ho interrotto qualcosa? lei sorride e altrettanto divertita lo apostrofa con il piu comune degli insulti: stronzo! ….. Non farci caso è mio marito. Annuisco, sorrido, mi alzo e mi presento. Chiede se ci voleva ancora molto tempo. Erano le 8 . Lo studio si era svuotato. Lei risponde che avevamo quasi finito . Il marito chiude la porta e va di nuovo nella sua stanza. La moglie si alza di scatto e lo rincorre per dirgli qualcosa che non sentii ma che capii dopo poco. In pratica si erano accordati che si poteva scopare. Intanto fantasticavo sulla battuta del marito e sul culo che mi era appena passato davanti. Tondo e perfetto . Sinuoso e proporzionato. Sodo. A quaranta è difficile avere un culo cosi senza fare palestra. Ritorna con un sorriso bellissimo. Tipico delle buone notizie. Torna a sedersi . Ora la sento piu vicina. Annulla le distanze. la sua poltrona si attacca alla mia. Non stiamo piu ad un palmo di mano ma spalla a spalla. I suoi ricci li tengo letteralmente addosso. Comincia ad assumere un atteggiamento confidenziale e disinibito, fatto di sospiri e di gesti. Si toglie gli occhiali, passa piu volte la mano nei capelli e dietro al collo come se volesse simulare un approccio, una carezza. Non credevo ai miei occhi stavo per realizzare cio che avevo sognato per tanti mesi. Il dubbio era il marito nella stanza accanto. Troppo vicino e presente . Tra me e me pensai: mal che vada la bacio solo poi si vedrà. Non mi rifiuterà. E’ fin troppo evidente. O si fa l'Italia o si muore !! Audacemente sfioro la coscia con il ginocchio facendomi indietro con la sedia allontanandomi di non molto dalla scrivania, contestualmente le sfioro il braccio con la mano. Lei capisce e accenna un delicato sorriso, quasi timido . Si gira con la poltrona verso di me .. ma che fai? disse a voce bassa. Ora eravamo finalmente faccia a faccia. Con il suo stesso tono di voce le risposi: la cosa giusta. .. Le accarezzai il viso con due dita, dagli zigomi verso il mento e fissandola dritta negli occhi. Entrai nei suoi ricci con la mano, la tirai verso di me e la baciai. Diretto. D'impeto. Sfrontato. Un bacio di quelli passionali. Lingue che danzavano come i serpenti che aveva al collo. Da seduta si sposta in avanti. lo faccio anch'io. Con il ginocchio mi tocca il durissimo cazzo bramoso ed ancora imprigionato. Ansimante ed eccitata si tolse la giacca e ci alzammo. Mani ovunque e il suo culo a taglio di scrivania. Improvvisamente sentii un rumore dall'altra stanza. Mi bloccai ... tuo marito esclamai!!!! mi guardo’ …. mi sorrise ... e disse : stasera ci divertiamo . Non l'avevi ancora capito? facciamo finta che è il tuo compleanno.. impossibile descrivere le sensazioni, un misto tra euforia e potenza che stava per esplodere ... continuo a baciarla incurante di ogni sorpresa, ormai ero entrato ufficialmente nel gioco.. le sbottono la camicia e mi faccio un giro su quelle meravigliose tette.. ed ecco che si apre la porta. Il Cuck ... con fare divertito dice non voglio interrompere fate come se non ci fossi e si siede su una poltroncina... lei intanto già aveva mi sbottonato i jeans e mi toccava il cazzo ma con attenzione particolare alle palle. Mi ero depilato il giorno prima. Era compiaciuta. In un lampo si abbassa e comincia a leccare. Inizia delicatamente proprio dalle palle . Avevo un cazzo durissimo quasi mi faceva male talmente era duro. Comincia a leccare con malizia la cappella guardandomi negli occhi. Poi affonda e insaliva guardando il cuck. Appena lo guarda inizia a toccarsi, si sbottona i pantaloni e comincia a segarsi. Quello sguardo era quasi un ordine. Erano complici perfetti. Si alza e mi bacia .. la giro, mi metto dietro, ma ha ancora la gonna. Le sposto i capelli, la bacio sul collo e le sussurro che è un meraviglioso regalo di compleanno... sono una meravigliosa troia! risponde. E qui diventai pazzo. Le alzo la gonna stretta lasciandola in collant, pacca decisa sul culo e lei che si sporge in avanti anticipando quel che sarà. Mi giro e cerco il mio giubbotto di pelle.. nella tasca interna c’è un profilattico. Era li dal week end appena trascorso. Lo prendo . Mi tolgo i pantaloni e rimango anche io in camicia. Lei intanto accenna a togliersi i tacchi con l’intento di togliersi i collant. La fermo. Il regalo è mio decido io come scartarlo. Altra pacca decisa sul culo e prende posizione . Le abbasso collant e brasiliana fino alle ginocchia. Inizio a toccarla con affondo di dita. Bagnatissima ansima da troia in calore. Il cuck è sempre li a segarsi e a gustarsi il fuoriprogramma. Infilo il profilattico. Le faccio stringere le gambe e inizio a fotterla da dietro. Braccia rigorosamente appoggiate sulla scrivania piena di fascicoli, libri e carte di ogni genere. Mentre gode guarda il suo cuck che non ha piu l’aria divertita ma piuttosto contemplativa/riflessiva. Godeva del piacere altrui, della sua amata sweet. Alterno andamento normale ad improvvisi affondi violenti … al punto che cadono diverse cose dalla scrivania.. Si alza l'eccitatissimo cuck, vuole partecipare e tenta di avvicinarsi. lei gli fa cenno con la mano di fermarsi. Obbedisce con sorridente complicità. Si siede di nuovo e continua a segarsi . Quel suo gesto di rifiuto verso il cuck mi manda fuori di testa.. Ormai la governavo. Era mia, potevo fare qualsiasi cosa . Le feci mettere le mani dietro la schiena immobilizzandole con la mia mano dx . Non guardava più il cuck, aveva la guancia e le tette schiacciate sulle scrivania piena di carte. Decisi di continuare solo con forti affondi cadenzati come la lancetta di un orologio al passare dei secondi. Dopo pochi colpi iniziò a diluviare tra le cosce, nelle calze, sulle scarpe, a terra. Stavo per sborrare ma non volevo... Trovai subito la soluzione. Il cuck . Ormai ero padrone e regista del gioco. Gli dissi vieni, la tua troia è indomabile. Fottila! Lei si girò verso di me e disse: Porco! Mi stai facendo sentire una puttana! Il suo viso era rosso di piacere ed aveva una graffetta attaccata sulla guancia. Il cuck si alzò, era il suo momento. Io mi spostai mi tolsi il guanto e cominciai a leccare quella figa gonfia e a gambe strette. Tra i gemiti continuava con porco! malato! bastardo! Prima di lasciarla al cuck le leccai il culo penetrandola con il pollice. Volevo lasciare un promemoria per eventuale seguito. Mi spostai e gli misi subito il cazzo in bocca. Tutto. Ebbe piccoli conati di vomito. Il cuck la fotteva ed io la soffocavo. Adesso si . Volevo venire. Le ordinai di restare con bocca aperta e lingua fuori.. un paio di colpi di mano e partii una copiosa sborrata che le riempii la bocca. Non feci in tempo ad ordinare di ingoiare . L’aveva gia fatto. Intanto il cuck stava continuando a fotterla e lei volle farsi sborrare dentro. Con le calze ancora abbassate e inzuppate delle sue secrezioni baciò il suo amato cuck con veemenza e gli diede uno schiaffo sul culo. Ci ricomponemmo, qualche risata di circostanza e lasciammo l’ufficio. Nell’ascensore, la baciai e le portai la mano sul mio cazzo. Il cuck da dietro le toccava il culo chiamandola zoccola. Strada facendo, verso il parcheggio sotterraneo, mi chiese di non giudicarli e di non dirlo a nessuno. Raccomandandomi riservatezza assoluta, lo disse quasi spaventata . Anche il cuck lo sottolineò piu volte. Quest aspetto mi colpii perchè intravedevo quasi un pentimento. Ero molto piu giovane e giustamente dubitavano. Risposi che di me si sarebbero potuti fidare, sempre. Che altro potevo dire. Frastornato e felice li salutai e andai verso l’auto. Li incontrai altre 3 volte anche con una loro simpaticissima amica ma non mi pare il caso di continuare altrimenti esce un romanzo. Una bellissima esperienza che mi ha di fatto iniziato in questo mondo di trasgressione e piacere che molti condannano, tanti sognano, alcuni fortunati ne godono.
Ninco Nanco

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