La prima volta di mia moglie al cinema
by MogliebirichinaViewed: 1769 times Comments 35 Date: 25-02-2022 Language:
Eppure non mi davo pace,quella sera dopo mesi di preparazione partendo
da lontano ero riuscito finalmente a convincerla.
Si mia moglie,così per bene e sempre attenta e fedele.
Non ne voleva sapere ma poi lentamente prendendo sicurezza si rese
conto che era una bella donna 44enne con ancora molto da dare.
Marika,questo era il nome di mia moglie, quella sera prese tutto il suo coraggio e per non deludere il
suo maritino e fu costretta a vestirsi in modo del tutto non consono
alle sue abitudini.
Erano le 22 quando scesa dall'auto ci infilammo in un cinema a luci
rosse di provincia.
Una volta dentro gli stivali in pelle nera sopra il ginocchio
lasciavano intravedere la coscia nuda prima di raggiungere la
minigonna. Il primo maschio in fila dopo di noi alla biglietteria non
se lo fece sfuggire quel dettaglio.
La sala era buia ma la sagoma dei codini di Marika avevano già
attirato l'attenzione di altri due spettatori seduti li vicino. Il rumore dei tacchi poi risveglio' un pò tutti i presenti.
Ci sedemmo nell'ultima fila vicino ai gabinetti e ogni volta che si
apriva la porta veniva illuminata perfettamente mostrando le spalle
scoperte e il seno prorompente sotto il corsetto rosso.
Non tardò molto che il primo sconosciuto si sedette di fianco a
lei.
Io dall'altra parte la sentivo tremare,stringeva forte la mia mano.
La baciai sussurandogli che con me vicino non aveva motivo di
preoccuparsi, la mano dello sconosciuto cominciò a sfiorargli la
coscia per poi appoggiarsi al ginocchio.
Le dissi di lasciarlo fare.
La mano si avvicinò alla coscia e sollevando la gonna comiciò ad
accarezzala.
Perfettamente depilata il dito in un'attimo scivolò dentro bagnandosi
del suo umore.
Allentò la presa sulla mia mano e sentii che la sua tensione si stava
trasformando in eccitazione.
A gambe semi aperte attirò l'attenzione dei due spettatori seduti una
fila prima che girandosi provarono ad allungare le braccia
accarezandole le coscie.
Ero in preda all'eccitazione più totale.
Sentii la mia mogliettina sciogliersi ed emettere i primi gemiti di
piacere.
Intanto da dietro in piedi un quarto uomo senza troppi preliminari
estrasse l'uccello già in tiro e lo posizionò sulla spalla nuda di
Marika che in preda all'eccitazione e con mia quasi incredulità se
lo infilò in bocca a quindici centimetri dai miei occhi.
Il vicino di posto si alzò e calandosi i calzoni pretendette un bel
bocchino che prontamente mia moglie non gli fece mancare.
Approfittando della situazione non tardarono a palparla pesantemente fino a quando il più
robusto dei due gli appoggiò l'enorme attrezzo sul buchetto.
Afferrandola con forza per i fianchi glielo spinse dentro con dolcezza,la sua fichetta
che fino ad allora non aveva conosciuto che il mio cazzo
realizzò cosa si fosse persa finora e cominciò a sbrodolare in abbondanza
per il piacere di quel porco di cui non sapevano nemmeno chi fosse..
Nel frattempo il trambusto attirò la curiosità e l'eccitazione
di tutti i presenti e forse la cosa cominciò a scapparmi di mano.
La vedevo godere era innegabile,io ero passato in secondo piano ora era
lei la protagonista e devo dire che ci sapeva proprio fare.
Ben mi stava,da bravo cornuto non potevo fare altro che masturbarmi
guardando quella spendida creatura che amavo tantissimo essere posseduta
dal branco selvaggio.
A fatica riescii ad accompagnarla in bagno,mi misi vicino alla porta e
feci da palo.
Incrociai il suo sguardo ora con la luce e capii che non sarebbe più
stata la stessa.
Continuai ad osservarla mentre in ginocchio sul pavimento in preda ad
un orgasmo rivolse il viso verso l'alto.
A pochi centimetri tre uccelli in modo frenetico si stavano preparando
ad inondarle quel suo visetto così famigliare.
Insieme ad altri guardoni arrapati arrivati dalla sala che lasciai
entrare vidi consumarsi la mattanza in un lago di sperma.
Sopra i capelli e dal mento la sborra colò sugli enormi seni scoperti e
ripetutamente sollecitati da parecchie mani.
Altre mani non si limitarono alle tette ma palparono ogni parte del suo
corpo infilandosi in ogni pertugio e spalmando la crema dappertutto.
Stremata e ricoperta ci rifugiammo dentro al gabinetto.
Non posso credere a quello che è successo
mi cofidò sentendosi un
pò in colpa.
La confortai accarezzandola e dichiarandogli tutto il mio amore finimmo per limonare masturbandoci a vicenda come due giovani fidanzatini.
Dopo essersi ripresa e sistemata un minimo uscimmo, con sorpresa
vedemmo che nonostante fosse passata una buona mezz'ora erano rimasti
quasi tutti fuori ad aspettarla per congratularsi riempiendola di sinceri colplimenti e facendole promettere di ritornare al più
presto.