STORY TITLE: Ebano ed Avorio 
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Ebano ed Avorio


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Ebano ed Avorio

by Amantegentile
Viewed: 319 times Comments 1 Date: 07-07-2021 Language: Language

Alla favolosa età di 51 anni , Sara , dopo una vita spesa tra famiglia ed impegni lavorativi , aveva finalmente deciso che aera giunto il momento di pensare a se stessa e si era concessa una lunga vacanza di tre settimane in un resort a Capo Verde .
Il posto era stupendo , sole , mare , palme , bella gente e ritmi assolutamente languidi e riposanti.
Dopo un paio di giorni di dolce far niente , un pomeriggio, mentre passeggiava sulla riva lasciando che il sole abbracciasse il suo corpo con i suoi tiepidi raggi, era stata avvicinata da una avvenente donna sulla trentina…il suo corpo abbronzato era lucido e profumava di oli essenziali , sotto la pelle guizzavano le sue fasce muscolari mentre un sorriso schietto trasmetteva fiducia e sensualità.
La donna lavorava per il resort, era una delle insegnanti di golf ed invitò Sara a provare una lezione per le 18,30 della stessa giornata.
Lei accettò e si accordarono per vedersi al campo pratica di li a qualche ora .
La vide allontanarsi e non riuscì a distogliere lo sguardo da quella figura di donna che , di spalle ,allontanandosi , stemperava la sua immagine sullo sfondo della spiaggia bianca e lucente per il sole..era una visione fantastica , un corpo su due gambe da gazzella con un culetto sodo avvolto in un perizoma arancione che esaltava ancor di più la sua carnagione.
Sara entrò nel sul bungalow, si spogliò e si mise sotto una doccia rinfrescante , era in piedi sotto lo scroscio dell’acqua col capo piegato in avanti e , ad occhi chiusi , ripassava mentalmente i fotogrammi del suo incontro con la donna.
Si preparò…indossò una polo sopra un paio di short e non si meravigliò quando si rese conto che , senza alcuna forma di raziocinio , non aveva indossato alcun intimo sotto quella mise.
Si ritrovarono al campo pratica, la donna d’ebano era vicino a Sara e le mostrava come approcciare sul green ma gli occhi di Sara , in luogo di prestare attenzione alla lezione , seguivano le curve del suo corpo che apparivano come una ombra scura sotto la tenuta che la donna indossava e che , vuoi per il caldo , vuoi per una sua particolare attitudine personale , poco riusciva a contenere la sensualità di quella donna.
Sara avvertì strane sensazioni dentro di se…percepì un formicolio particolare nel suo ventre mentre i suoi capezzoli presero ad inturgidirsi iniziando a spingere sulla polo tesa a causa del suo seno prosperoso.
La tipa , visti i scarsi risultati che le sue dimostrazioni su come condurre un drive degno di questo nome stavano avendo , adottò una procedura differente…si pose alle spalle di Sara , la circondò col suo corpo , pose le sue braccia lungo quella di lei , le prese le mani e , dopo che entrambe impugnarono il ferro , la guidò in quello che era il primo vero tiro sul green .
I due corpi ti girarono verso destra , si torsero avvicinandosi e poi , mentre il drive scendeva , si strinsero ancor di più con un gesto plastico che li portò quasi ad avvinghiarsi accompagnando la pallina sul finale del colpo.
Sara volse lo sguardo e trovò la sua bocca a pochi centimetri da quella sorridente della mulatta , prima che il suo cervello razionalizzasse le sue labbra erano già posate su quelle li lei in un bacio carico di desiderio.
La donna non si spostò , non si ritrasse , non rifiutò quel contatto lesbico ed anzi , strinse ancor più tra le sue braccia il corpo di Sara lasciando che le curve dei loro corpi si incastrassero in una sorta di concatenamento del loro reciproco piacere.
Il bacio fu lungo ed appassionato…le loro bocche si assaggiarono e si gustarono , le loro lingue scivolarono l’una sull’altra mentre i loro sapori fluivano dall’una all’altra in un rimbalzo estremamente sensuale e coinvolgente.
La donna spostò le braccia e , sempre con le sue mani attorno a quelle di Sara che impugnavano il drive , le spostò fino a quando il manico del ferro non fu all’altezza del pube di lei…prese poi a spingere col suo corpo in avanti con risultato che , ben presto , Sara sentì quella impugnatura assumere le sembianze di un estemporaneo dildo che le premeva sulla fica da cui , intanto , i suoi umori avevano preso a colare inzuppando i leggeri short che indossava.
La cosa non passò inosservata ed anzi , le attenzioni della ragazza si fecero sempre più fisiche e pressanti mentre Sara si sorprendeva per quella strana nuova cedevolezza ai sensi che mai avrebbe ritenuto di provare.
La tipa si spostò , prese Sara per una mano e la condusse all’interno di un capanno ingombro di attrezzature di altri giocatori.
Quel riparo così pubblico eppure così privato , la situazione nel complesso, quell’odore di sacche in pelle intrise di corpi accaldati per il grande giocare , quel corpo d’ebano davanti a lei , il suo scoprirsi lesbica con un senso di libertà interiore per un desiderio troppo sopito …tutto insomma contribuì a creare una folle eroticamente irresistibile atmosfera alla quale era inutile opporre alcuna forma di resistenza.
Sara si sfilò di dosso i suoi abiti seguita velocemente dall’altra donna la quale esibì , in tal modo un corpo degno di una statua greca con una plasticità di forme degna di una dea…
Si trovarono distese l’una vicino all’altra con Sara che lasciava il suo piacere nelle mani dell’altra…decisione , questa , che difficilmente poteva essere migliore.
Percepì le mani di lei che sfioravano la sua carne , che strizzavano i suoi seni e che , ancor più , iniziavano a giocare col suo sesso schiudendolo con una delicatezza degna di una piuma ed una decisione che non ammetteva repliche…
La sua bocca , quella bocca che l’aveva colpita nel loro primo incontro si posò sul suo sesso ed iniziò a baciarla mentre il drive iniziava a penetrarla scivolando in lei senza alcuna difficoltà visto che oramai il suo corpo altro non voleva che godere senza ritegno alcuno
Un primo orgasmo la colse quasi alla sprovvista tanto fu travolgente ma questo non fu che l’inizio di una lunga serie ripetuta di flash di piacere incontenibile che la portarono più volte sull’orlo dell’infinito.
Quanti furono quegli orgasmi non fu in grado di saperlo , certo tanti…e comunque ciascuno più sconvolgente del precedente.
Il tempo corse rapido e il buio le avvolse , erano nude e stremate , l’una vicino all’altra…ansimanti….abbandonate ed avvolte tra di loro…la porta si aprì , una ombra di uomo si stagliò…una voce iniziò a parlare dolcemente una lingua straniera , la voce della ragazza rispose delicatamente nel medesimo idioma e poi quell’ombra si avvicinò sovrastando le due donne.
Un corpo si spogliò..era lucido nel chiarore della luna tropicale , deu mani forti la presero e Sara si sentì girare ….un volto delicatamente si fece spazio sotto di lei…tra le sue gambe …una bocca di donna iniziò a sbaciucchiarla mordicchiandole il clitoride…si rilassò…si schiuse …si offrì a quelle sensazioni mentre due braccia virili le strinsero il bacino e le schiusero le natiche …una bocca..stavolta più decisa si accostò, una lingua le passò in mezzo lasciando la sua striscia morbida nel profondo..poi…la scena si dipanò nel suo fluire…un sesso..forte , nodoso , turgido , pulsante le fu dietro…non spinse , lui , fu lei che si lasciò andare e poi…fu buio nelle loro menti mentre lampi di piacere squarciarono quella lunga notte di sesso ai tropici.

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