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by Moglieinmezzo
Viewed: 2688 times Comments 5 Date: 03-12-2019 Language: Language

DOVEVA SUCCEDERE.......


Lei fa la segretaria in un importante studio medico. Molti operatori e molti clienti, diversi di loro appartenenti al bel mondo.
Lei, oltre ad essere la bellissima donna che potete vede in foto, è anche una persona piacevole, gentile, educata, simpatica.....
Sono anni che periodicamente le chiedo di raccontarmi di chi la corteggia. Lei ha sempre affermato che tutti si erano sempre comportati con correttezza e che nessuno ci aveva mai provato (naturalmente non ci ho mai creduto ma, si sa, le belle donne hanno il diritto di essere anche un po bugiarde....).
Qualche tempo fa mi ha riferito che uno dei medici che saltuariamente collaborano da esterni con lo studio, aveva preso a farle dei complimenti. Si trattava di un famoso chirurgo, 63enne, alto, distinto, bell'uomo e di gran fascino. Era il desiderio di tutte le donne dello studio che, ogni volta che lo vedevano, cercavano di mettersi in mostra. Lei invece non lo aveva mai fatto, da una parte lo vedeva troppo avanti con gli anni, dall'altra ne era un pò intimidita...un uomo abituato ad esercitare il potere che, seppure gentile e cordiale, le dava l'impressione di sentirsi superiore a tutti.
Io lo conoscevo di vista e fama. Era effettivamente definito il

professorone

ed era noto come persona di polso e gran tombeur de femme. Da parte mia, le ho subito detto di dargli corda e di farmi sapere.
Per un po non ho saputo più nulla, quindi le ho chiesto notizie in merito e lei mi ha detto di avere ricevuto ancora dei complimenti e che lui cercava sempre di essere galante con lei (scatenando la gelosia delle altre...). Non le aveva però dato corda, rimanendo sulle sue....
Ho cominciato allora ad essere più martellante....ho preso a dirle quasi ogni giorno di trattare bene il dottore, di fare la brava segretaria e di accontentarlo in tutto, di essere obbediente e di dargliela se lui gliela avesse chiesta. Le dicevo di dare risalto al quel suo atteggiamento particolare, a metà tra timidezza e timore che, secondo me, avrebbe risvegliato il suo istinto di predatore. Naturalmente le ripetevo le stesse cose ogni volta che la scopavo e mi accorgevo che avevano l'effetto di eccitarla immediatamente. Mi facevo promettere più volte che lei avrebbe dovuto dimostrarsi un po' più disponibile e che se lui ci avesse provato,avrebbe dovuto farsi scopare, che gliela avrebbe data bene, come faceva con me, per non farmi fare brutte figure.
Le chiedevo di essere obbediente e remissiva perchè il coompito delle donne belle come lei, era quello di soddisfare il maschio. Questi discorsi provocavano in lei immediati orgasmi nel corso dei quali mi giurava che si sarebbe fatta scopare da lui, se l'avesse voluta.
Premetto che questo medico va a visitare in quello studio 2/3 volte al mese e che quindi non lo vede tutti i giorni.
Qualche settimana fa, parlando con lei al telefono mentre si trovava in studio, l' ho sentita un po strana. Le ho chiesto cosa avesse; mi ha risposto dicendo che era un pò agitata perché il dottore, che quel giorno sarebbe andato da loro, aveva chiesto espressamente di lei, per la contabilità delle sue spettanze. Mi raccontava che aveva paura di sbagliare perchè lui la metteva in soggezione. A me è subito diventato duro e le ho risposto dicendole che se aveva richiesto di lei, era per restare da solo in ufficio, e che i conti sarebbero stati l'ultimo dei suoi pensieri. Le facevo promettere ancora che si sarebbe dimostrata disponibile.
Verso le 1630 la richiamavo, sapevo che avrebbe fatto i conti dopo le 17. Le ripeto che volevo che si facesse prendere la fica da lui.. Lei mi diceva che non se la sentiva di farsi vedere troia. La tranquillizzavo dicendole che non doveva fare la troia, non doveva fare assolutamente nulla....doveva limitarsi a lasciare fare a lui....ma di non reagire negativamente alle sue eventuali avences.
Le dicevo anche che non l'avrei più chiamata e chiedevo a lei di non chiamarmi al termine della giornata, non volevo avesse alcun pensiero...doveva solo pensare a fare godere il dottore. Lei mi chiedeva se fossi veramente convinto, ed io per tutta risposta le facevo giurare, seriamente, che si sarebbe comportata come le avevo detto.
Ho cominciato a segarmi pensando alla mia bellissima mogliettina nelle mani di un altro uomo, che speravo essere dominante e ben determinato. Immaginavo e speravo che approfittasse di lei, che non le lasciasse scampo....che la prendesse anche con un po di forza......immaginavo il timore e la eccitazione di mia moglie di fronte all'assalto di un un uomo che la pretendeva e che non avrebbe accettato supinamente un semplice rifiuto...speravo lui intuisse la sua vena remissiva e che ne approfittasse per imporle la sua voglia.....ero anche intimorito....mi spiaceva averla messa in quella situazione e, in fondo, un po di gelosia la stavo provando....Ma in quel momento era il mio cazzo duro ad avere il controllo e continuavo a segarmi immaginando la sua fica profanata da un alto cazzo...la mano sulla testa, che con decisione la portava verso il cazzo....e le sue labbra costrette ad aprirsi e ad accoglierlo.....e quel cazzo non era il mio...
Sono stato con il cazzo in mano sino alle sette, quando ha fatto rientro...

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