... Nulla da spiegare.... Abbigliamento sicuramente adeguato alla circostanza....
Con quegli stivaloni rossi, infilati in 2 gambe lussureggianti, appena aperta la porta la mia lingua andrebbe a poggiarsi nella tua fica da baciare ed aprire lentamente. Poi, calda, ti posizionerei sul cofano e inizierei a pomparti con forza sul cofano, lasciando anche una piccola ammaccatura, fino a riempirti l'utero del mio abbondante seme.Poi, per scusarmi per il danno, vi porterei, ad orario di chiusura, dal mio carrozziere di fiducia per continuare a godere...
Andare a fare la spesa è una tale noia, ma per rendere questa mansione più piacevole Daniela trova sempre ia mise più idonea alla sua troieggiante natura. Si infila un top, una mini formato cintura e dei fiammanti stivali rossi. Già in macchina si eccita e sente la sua chioma inguinale bagnarsi. Si ferma nel piazzale del parcheggio del super, enorme e semivuoto in agosto. Spegne il motore. Apre la portiera. Sguaina la sua coscia destra lo stivale lucido e color dell´eros tocca col tacco il suolo. Si accende una sigaretta e che lo spettacolo abbia inizio. Stavo sistemando la spesa nel bagagliaio quando la vidi. Gli stivali infuocati le arrivavano alle ginocchia. Che gambe sensualissime, lisce, le cosce ben tornite, delimitate da un gonnellino che finiva subito e poco sopra una scollatura che non finiva mai esponeva i seni ricolmi e sodi sormontasti da carnose rosee protuberanze. Immobilizzato arrivo con lo sguardo a vedere una pelliccia folta, chiusa o dischiusa nell´oscurità più intimità e calda di una donna, che lei prontamente apre e spalanca nellattimo stesso in cui sa di esser guardata. Che porca pensai intimidito da tanta esuberanza. Salgo ancora con lo sguardo e incontro il viso dai lineamenti marcati di una splendida donna bruna con un viso da troia nata, ma dai lineamenti regali ed educati sul quale finalmente sparisce la durezza iniziale e appare un sorriso accogliente. Ora i nostri occhi si incontrano. L´ultimo tiro di sigaretta. Mentre divarica ancor di più le cosce e libera le labbra sovradimensionate e gonfie. Livide di desiderio. Il mio cervello impazzisce. Perdo ogni inibizione. La voglio. La voglio tutta, per ore, giorni. Mi avvicino alla sua vettura. Verso quella portiera spalancata come la sua fica immensa. Lei raccoglie tra le mani quei due meloni gonfi e capezzoluti circondati da scure aureole e li strizza tra pollice e indice mentre porta il bacino in avanti per farsi ammirare in tutta la sua maestosa troiaggine. Le sue labbra polpose brillano di umida voluttá, luccicano di zoccolaggine e lacrimano come le madonne nei santuari. Si la sua fica è un tempio e le sue stille tiepide sono il miracolo della moglie accudente che diviene troia. Sono a pochi metri abbagliato da questa visione. La mia lingua arde. Il cazzo urla nei jeans stretti. La portiera si chiude di colpo. Il motore si avvia. Faccio in tempo a scorgere il suo pelo tra i riflessi rossi dei suoi stivali da puttana. Dal finestrino con dolcezza lei mi sbeffeggia:"Oltre a fare la puttana ogni volta che posso cerco di soddisfare i miei capricci più porcelli ed oggi sono molto capricciosa, ma se avrai pazienza forse un giorno avrò voglia di esser la tua puttana" senza parole la guardo dietro il vetro che sta per richiudersi."Come ti chiami capricciosa?". "Mi chiamo Daniela ". Da quel giorno vivo nel parcheggio del super, accampato in attesa di una splendida donna bruna con un viso da troia nata in sfavillanti stivali Rossi di lei non mi è rimasto che il nome. Daniela
Se cancelli le foto, poi non leggo i tuoi commenti di risposta...
Una vera puttana da strada.
Che stivali da troia . Mi fanno venire il cazzo duro solo a vedere le tue gambe . Ti sborrerei su quei stivali
........secondo me non c'è niente da spiegare..........è già utto molto chiaro
se sempre una gran troia!
Nulla da spiegare..... FAVOLOSA!!!!!