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Budapest
by Graz77
Io e Cristiana abbiamo ormai superato i sessanta anche se tutti ci dicono che ne dimostriamo dieci di meno e così abbiamo deciso, da qualche anno, di fare le ferie con viaggi organizzati. Questo è quello che è successo lo scorso anno quando siamo andati a Budapest con un viaggio di quattro giorni con un’agenzia che ha sede vicino a noi.
Siamo partiti la mattina molto presto dal punto convenuto e siamo arrivati a destinazione, dopo aver fatto diverse soste, nel tardo pomeriggio.
Dopo aver fatto una bella doccia e riposati un’oretta nella camera che ci era stata assegnata, ci siamo recati, come d’accordo nella sala della cena.
I tavoli erano già in buona parte occupati, così noi, dopo aver chiesto il permesso ad un signore che era da solo seduto ad un tavolo, ci siamo accomodati lì.
Dopo poco è arrivata una cameriera per le ordinazioni, il signore seduto al nostro tavolo ci ha consigliato alcune pietanze, che lui conosceva bene essendo, ci ha detto, venuto altre volte a Budapest.
Avendo rotto il ghiaccio, Mario così si chiamava ci ha detto che essendosi separato ormai da diversi anni e non avendo figli, per svagarsi ha fatto tantissime gite in tutta europa principalmente con questa agenzia perché si è sempre trovato molto bene.
Abbiamo continuato la conversazione con vari argomenti chiedendogli anche qualche anticipazione sul programma dei giorni a venire. A fine cena, abbiamo salutato il nostro nuovo amico ed essendo molto stanchi per il viaggio, siamo andati a dormire.
Il giorno seguente si è sviluppato come da programma con visite guidate della città, durante una pausa parlando con Mario, essendo quello con cui avevo preso più confidenza, ho scoperto che anche lui era un appassionato di musica rock/blues e nel viaggio in pullman verso una località fuori città sono andato a sedermi accanto a lui per parlare della nostra passione. Mario, che abita in una città vicino alla nostra, ha sviluppato la passione per quel tipo di musica frequentando un famoso negozio HiFi perché il titolare era appunto un appassionato di blues e lui ne è diventato un assiduo frequentatore specialmente da quando si è separato. E qui, entrando nel personale mi ha detto che purtroppo non avendo avuto figli, il rapporto con la sua ex moglie si è presto deteriorato, entrambi con esperienze extraconiugali hanno deciso di poi separarsi di comune accordo. Continuando la chiacchierata gli ho raccontato di me e Cristiana che ormai sposati da oltre trent’anni con un figlio, abbiamo avuto sempre un rapporto buono senza grosse crisi. Gli ho raccontato che conoscevo mia moglie già da prima quando era fidanzata con un mio caro amico che invidiavo perché già allora Cristiana mi piaceva molto e quando la loro relazione ebbe termine, presi il suo posto. Gli dissi che il nostro rapporto era diventato molto solido, perché entrambi non eravamo ossessionati dalla gelosia, anzi a me pensare che poteva fare l'amore con altri uomini mi eccitava e quindi quando il suo datore di lavoro la tratteneva dopo l'orario ufficialmente per fare dei campioni non le ho mai chiesto spiegazioni. Naturalmente anch'io, continuai, non sono rimasto indietro avendo un sottinteso consenso ricambiato da parte sua. Conclusi dicendogli che in pratica tutto questo ha rafforzato in nostro rapporto anche se ultimamente sia per l’età che avanza sia per problemi familiari, la cosa si è raffreddata. Mi rispose che ero stato molto fortunato ad avere un rapporto così aperto ed accettato da entrambi. Arrivati in hotel, prima di andare in camera a rinfrescarsi, Mario mi chiamò da una parte e mi disse che mia moglie lo arrapava molto e visto quello che gli avevo raccontato, naturalmente se eravamo d'accordo, avrebbe desiderato molto scoparsela.
Gli dissi che dovevo sentire lei e che gli avrei fatto sapere. Mario non era certo bello ma però era un uomo che sicuramente offriva una certa affidabilità e serietà e quindi, tornati in camera, presi Cristiana, la scaraventai sul letto e iniziammo a fare l’amore; lei rimase sorpresa del mia particolare eccitazione, le dissi che il motivo era la proposta di Mario. Quando finimmo di scopare, Cristiana andò a farsi una doccia e quando uscì mi disse che ci avrebbe pensato.
A tavola parlammo di come era andata la giornata, delle bellezze che avevamo visitato e di altre cose insignificanti. Il dopocena offriva uno spettacolo di ballerine gitane che ballavano e danzavano musiche caratteristiche ungheresi che rendevano la serata molto piacevole, però presi dalla stanchezza dopo un po’ io e Cristiana andammo a riposare. Il giorno seguente ci ritrovammo insieme a colazione e poi insieme agli altri compagni di viaggio, con alcuni dei quali specialmente Cristiana aveva fatto amicizia, ci accomodammo sul pullman per l’ultimo giorno a Budapest recandoci in una zona per fare una gita col battello sul Danubio. Dopo aver pranzato, siamo stati riaccompagnarti in centro per permettere per fare shopping, visto che il giorno dopo era dedicato interamente al viaggio di rientro. Le donne erano molto più interessate di noi e infatti entravano e uscivano continuamente dai negozi, anche se spesso a mani vuote mentre noi uomini in genere aspettavamo fuori. Mario quel giorno mi era sembrato piuttosto distaccato intrattenendosi a parlare con altri, ad un certo punto Cristiana mi chiamò per mostrarmi una vetrina dove erano esposti due orecchini che le piacevano molto, entrammo nel negozio, li indicò alla commessa ma poi dopo averci scambiato qualche parola, venne verso di me dicendo che costavano molto e mi invitò ad uscire dal negozio. Io provai ad insistere ma lei fu irremovibile. Continuammo a passeggiare per il centro e dopo essersi fermati per gustarsi un gelato, come tutti gli altri acquistammo qualche souvenir come ricordo. Rientrati in hotel, ci stavamo preparando per la cena, quando sentimmo bussare alla porta, era lui, chiese di entrare e rivolgendosi a Cristiana le porse un pacchettino, lei incuriosita lo aprí in fretta, dentro c'erano gli orecchini che avevamo visto in quel negozio. Tutta emozionata, prima lo abbracciò e poi disse a Mario di farglieli indossare, alchè io, senza dire niente, uscii dalla stanza lasciandoli soli. Erano già le otto di sera ed io nel salone della hall aspettavo Cristiana per la cena, era più di un'ora che li avevo lasciati in camera e non avevo avuto più notizie. Ad un certo punto vidi arrivare Mario, si sedette accanto a me, gli chiesi come era andata, mi rispose tutto ok, con un sorriso radioso che diceva tutto. Continuammo a scambiare qualche opinione a nostra musica preferita, in attesa di Cristiana che si fece attendere un bel po’. Quando arrivò, tra l'altro con un abito da sera molto sexy, mi diede un bacio prima di iniziare la cena, durante la quale parlammo esclusivamente della giornata appena passata nel centro di Budapest. Tornati in camera le chiesisubito cosa era successo. dopo che li avevo lasciati soli in camera. Mi disse che prima non era tanto convinta di accettare la sua richiesta, visto che Mario fisicamente non l'attraeva molto, ma però quando aveva visto gli orecchini che le piacevano tanto, aveva capito quanto lui la desiderasse e quindi appena che io ero uscito, per prima cosa aveva pensato di ringraziarlo facendogli un pompino, però lui l’aveva subito sbatacchiata sul letto e appena tolte le mutandine aveva iniziato a scoparla con foga inaspettata, quindi dopo aver cambiato diverse posizioni, senza dirle niente, si era svuotato dentro di lei. Poi si era lasciato andare soddisfatto sul letto mentre lei era andata a farsi una doccia rinfrescante. Quando però lui l'ha vista uscire tutta nuda dalla doccia si è eccitato di nuovo e dopo averla abbracciata e baciata l'ha girata e messa a pecorina, ha avvicinato il suo membro al buchetto posteriore, che visto le modeste dimensioni non ha faticato molto ad entrare. Questa volta però l'ha presa con più dolcezza ed anche lei ha apprezzato molto quel tipo di penetrazione raggiungendo l'orgasmo, mentre lui le confessava, prima di averle riempito il culo della sua crema, di aver sognato quel momento appena l'aveva vista.
Chiaramente eccitato da quel racconto non ci ho messo molto a scoparla e riempirla, come aveva fatto poco prima Mario, poi entrambi esausti ci siamo addormentati.
Durante il viaggio di ritorno Mario mi chiese il numero di telefono di mia moglie, gli diedi, anche se non troppo convinto, il mio prevedendo che l’avrebbe ricercata ed infatti dopo una decina di giorni mi chiamò dicendomi che per lavoro doveva venire non troppo distante da noi e che sarebbe passato volentieri a salutarci. Ne parlai con Cristiana che come me subito pensò al vero scopo di quella visita, ma visto il costoso regalo che le aveva fatto, mi disse che per una volta ancora, era disposta ad accontentarlo. Lo richiamai fissando però l’incontro non a casa nostra, come lui forse sperava, ma presso un ristorante della zona. Quando giungemmo al locale prenotato, Mario era lì che ci aspettava e dopo aver cenato mentre Cristiana era andata in bagno, le chiesi se era venuto anche per poter rifar sesso con lei, mi rispose che ci sperava, gli dissi allora che quando usciti dal locale mi seguisse con la sua auto. Arrivati in un parcheggio praticamente deserto fuori città, Cristiana scese dalla nostra auto e salì sulla sua. Io nell’attesa, eccitato come sempre quando Cristiana scopava con un altro , mi masturbai pensando a loro.
Dopo circa una ventina di minuti Mario scese dalla macchina e mentre lei era sempre all’interno, probabilmente a rimettersi a posto, mi ringraziò per la compagnia durante la gita e per il resto, poi appena scesa Cristiana partì e non l’abbiamo più rivisto, anche perché lei gli aveva detta che sarebbe stata l’ultima volta.
