ИСТОРИЯ НАЗВАНИЕ: La prima volta con teo 
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ИСТОРИЯ

La prima volta con teo

by Philidor75
Посмотрели: 47 раз Комментарии 0 Date: 13-08-2025 Язык:Language

Torno dopo circa due anni a scrivere, approfittando di questo periodo di vacanza, per mantenere il proposito fatto nel precedente scritto di raccontare l’esperienza avuta con l’amico Teo, cercando di rivivere le emozioni di quelle avventure veramente eccitanti.

In quel periodo risalente a circa 11 anni fa, Sara stava messaggiando con un uomo di un’altra regione da diversi mesi. L’aveva conosciuto on line ed aveva condiviso con me l’idea di incontrarlo. Tuttavia, quando affrontavamo la questione con una certa apertura da parte mia, una volta fatto l’amore e scemata l’eccitazione, ponevo una ferma opposizione a questo proposito, con l’imbarazzante situazione che lei si trovava a dover ritrattare appuntamenti già fissati a pochi giorni, per il mio stato di agitazione. Mi scusavo con lei per questo mio modo di fare, ma lei, sempre molto comprensiva, mi rassicurava dicendomi che non voleva rivere i momenti passati un paio di anni prima dopo una serata trascorsa in un prive’, dove avevamo discusso perché a mio modo di vedere si era spinta troppo oltre con uomo appena conosciuto. La cosa più importante per lei era la nostra armonia.

D’altronde l’idea di vederla tra le braccia di uomo, abbandonata al piacere dispensato da un altro maschio mi colpiva direttamente al centro dello stomaco, facendomi lacrimare non poco.

Teo era un mio amico da diversi anni, condividevo con lui la passione per lo sport, sin da quando avevo vent’anni. Avevamo giocato nella squadra di calcio dove ci eravamo conosciuti. Nel corso degli anni ci eravamo persi di vista, ma nell’ultimo periodo avevamo riallacciato i contatti per allenarci insieme nella corsa e nel nuoto. La sua statura era leggermente inferiore alla mia, ma il suo fisico era modellato dal triathlon. Sara l’aveva intravisto in un’occasione, ma non avevamo mai trascorso tempo insieme. Ciononostante, vista comunque la sua bella presenza, Sara ed io avevamo fantasticato tra di noi circa una sua partecipazione ad un nostro gioco. Fantasie che però per lungo tempo rimasero tali.

Ricordo che un giorno di agosto dell’anno prima in cui passammo la prima serata con lui, io e Teo andammo a nuotare in piscina e dopo l’allenamento ci fermammo a parlare in macchina. Ovviamente avevamo una certa confidenza ed avevamo già condiviso racconti circa le nostre esperienze. In quell’occasione gli parlai della possibilità di trascorrere una serata con Sara. La sua reazione iniziale fu, per così dire, programmatica. In particolare si preoccupava di come avremmo potuto rompere il ghiaccio per superare l’iniziale imbarazzo della situazione e concluse sostenendo che il “ghiaccio” avrebbe potuto sciogliersi in un bicchiere di Gyn Tonic consumato con la giusta atmosfera. Incoraggiato dalla sua risposta, prima che scendesse dalla mia auto, gli mostrai una foto di Sara, ma ebbi la sensazione che il mio gesto lo mise in imbarazzo. Prese comunque il mio telefono e guardò la foto di mia mia moglie, seduta sul divano, gambe chiuse e slip abbassati alle caviglie. I seni di Sara spuntavano dalla sottoveste trasparente, coperti appena dalla folta chioma bionda lasciata cadere sul petto, dove erano chiaramente visibili le aureole dei suoi capezzoli. Restammo qualche secondo in silenzio, poi senza fare commenti ci salutammo.

Passò più di un anno con varie vicissitudini, ma finalmente nel novembre dell’anno dopo riuscimmo ad organizzare una serata. Sara, consapevole che Teo fosse a conoscenza della mia fantasia, mise in chiaro che si trattava solo di un incontro conviviale e mi esortò ad abbassare le mie aspettative, perché nonostante lui fosse gradevole fisicamente, non lo conosceva e quindi non poteva garantire che la serata sarebbe stata un successo. Prima di uscire mi chiese se gradivo il suo outfit, con stivali, gonna e camicia coperta da un elegante maglioncino leggero, capelli biondi sciolti sulle spalle. Confermando il mio gradimento pensai che la situazione era nelle sue mani, perché Teo non avrebbe potuto resisterle. Arrivata la babysitter per nostro figlio, uscimmo per recarci in un bar in un borgo antico della città.

Arrivammo nel locale dove ci raggiunse Teo dopo pochi minuti. Loro ordinarono Gyn Tonic, io pensando di dover guidare, mi limitai ad un bicchiere di prosecco. La conversazione tra Teo e Sara fu subito molto fluida. Teo era molto interessato dagli aneddoti che Sara raccontava circa la sua professione e poneva domande condividendo le sue esperienze. Potevo osservare che sotto il tavolo un ginocchio di Teo era spesso a contatto con le gambe di Sara. Continuammo così per circa un’ora, parlando in modo leggero, io intervenivo poco, lasciando per lo più che fossero loro a mantenere il filo del discorso. Ad un certo punto la discussione incominciò a scaldarsi parlando delle nostre fantasie e Sara, incoraggiata da me, disse a Teo che era da diverso tempo che stava messaggiando un altro uomo con il mio placet, ma che non l’aveva ancora incontrato per la mia ritrosia. Sara fece vedere a Teo alcune delle foto che aveva mandato a lui, dove lei appariva in lingerie, con la nonchalance di chi mostra le foto dell’annuario della scuola. Teo non commentò, ma era visibilmente colpito da quel gesto. Calò il silenzio per l’imbarazzo e, quindi, io proposi di uscire. Li lasciai soli sulla strada per recuperare la macchina che era parcheggiata a qualche minuto. Sara mi raccontò poi che Teo, quando rimasero soli, le chiese se sapeva cosa io avessi in mente e lei rispose di no, sorridendo maliziosamente. Arrivato con l’auto, Sara annunciò che loro si sarebbero seduti sul sedile posteriore ed io avrei fatto da autista. Inutile dire che la salivazione incominciò a mancare ed il cuore a battere molto forte. Solo il tempo di partire e subito Teo baciò Sara sulla bocca, li osservavo nello specchietto retrovisore, e potevo vedere guidando lentamente le loro lingue che si intrecciavano vorticosamente. Sara ansimava e gemeva, arrivato al primo semaforo rosso volsi lo sguardo verso di loro e vidi che Teo era negli slip abbassati di Sara, continuando a baciarla sulla bocca vigorosamente mentre ritmicamente muoveva la mano. Sara aveva preso in mano il cazzo di Teo già duro. Nella concitazione del momento e con poco tempo a disposizione visto l’accordo con la babysitter, cercai di fermarmi da qualche parte per poterli osservare con più tranquillità, mentre la loro passione cresceva al punto che Sara dopo pochi minuti raggiunse un orgasmo sotto la sapiente cura di Teo. Ci fermammo in un parcheggio, ma la nostra Station Wagon non aveva vetri oscurati e, declinata la proposta di Teo di andare in un Motel per il poco tempo a disposizione (sapevo in realtà che Sara non voleva andare in un Motel), decidemmo di dirigerci a casa e di chiuderci nel box. Durante il tragitto Sara incominciò a fare un pompino a Teo, che io chiesi di interrompere perché in prossimità di un semaforo una macchina della polizia si era affiancata alla nostra. Teo e Sara ripresero quindi a baciarsi, a toccarsi per tutto il tragitto. La situazione era incredibilmente appagante, la mia eccitazione era alle stelle. Anche Sara esternava la sua soddisfazione: provandomi, commentava come Teo la stesse facendo godere. La percezione della sua “r” moscia, normalmente nascosta, era la prova tangibile della sua totale perdita di controllo.

Arrivati nel box di casa scesi dalla macchina e mi sedetti dietro, al loro fianco. Aprii un preservativo che porsi a Sara, che lo infilò sul cazzo di Teo. Incominciò a penetrarla in una posizione piuttosto scomoda, io alla visione di quella scena ci misi pochi istanti a godere con la mano. Dopo qualche minuto e dopo che Sara raggiunse il secondo orgasmo, Teo visibilmente sudato, si scusò dicendo che complice il caldo e la posizione scomoda non riusciva a concludere. Si era fatto tardi e quindi decidemmo di salutarci. Prima di congedarsi, Sara e Teo si scambiarono un altro bacio mentre io li osservavo in piedi.

Riaccompagnai Teo, il quale lungo tutto il tragitto non fece altro che tessere le lodi di Sara, di come fosse stata brava nel gestire la situazione e di come fossi fortunato ad avere una moglie così.

Tornai a casa. Sara mi accolse con uno sguardo preoccupato e mi abbracciò, dicendomi che si scusava se era andata troppo oltre, ma la situazione le era sfuggita di mano. Io la rassicurai dicendole che era stata una serata incredibile e sorrisi dicendole che l’avrei perdonata solo se l’avessimo rivisto un’altra volta. E così accadde dopo qualche tempo.

Chiusi la serata con uno splendido orgasmo, raggiunto mentre Sara mi sussurrava nell’orecchio quanto le fosse piaciuto concedersi a Teo.

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