STORY TITLE: L'Estate che avanza 
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STORY

L'Estate che avanza

by MisterFive
Viewed: 20 times Comments 0 Date: 04-08-2025 Language: Language

La luce dell'alba filtrava nella stanza di Giacomo e Lucia, ma per Lucia, quella mattina aveva il sapore di un segreto e l'eccitazione di una fuga. Si preparò con una cura meticolosa, scegliendo un bikini che le esaltasse le curve e un pareo leggero. Lorenzo aveva suggerito un posto isolato, una scogliera nascosta, perfetta per la loro giornata al mare. Mentre si vestiva, Lucia sentiva il cuore battere con un ritmo nuovo, un misto di desiderio e pura adrenalina, ma anche una sottile, inesplorata consapevolezza del potere che questa situazione le conferiva.

Sono davvero pronta per questo?

si chiese, mentre si allacciava il reggiseno, un sorriso audace che le illuminava il viso.
Quando Lorenzo arrivò, non era in macchina, ma in sella a una moto nera, elegante e potente. Il rombo del motore era una promessa di velocità, di libertà, di una trasgressione su due ruote. Lucia si aggrappò a lui, il vento che le scompigliava i capelli e le accarezzava la pelle, l'odore del mare che si avvicinava ad ogni chilometro. Il profumo di Lorenzo, la inebriava. La sensazione del suo corpo muscoloso premuto contro il suo le dava una scossa inattesa. Lorenzo guidava con sicurezza, il suo corpo che si muoveva con una grazia felina, il panorama che sfrecciava ai lati della strada tortuosa, lasciandosi alle spalle la città e le sue convenzioni. Lucia chiuse gli occhi per un istante, assaporando il tocco di un altro uomo sul suo corpo, sapendo che Giacomo era al corrente di tutto, una consapevolezza che rendeva l'esperienza ancora più proibita e, per qualche strana ragione, più eccitante.
Giacomo era già in ufficio, seduto davanti al suo computer, ma la sua mente era altrove, proiettata su quella scogliera isolata. Controllò il telefono ogni pochi minuti, in attesa di un messaggio da Lucia. L'idea che lei fosse in viaggio con Lorenzo, diretta verso un'intimità proibita, lo riempiva di un'eccitazione quasi insopportabile, una scarica elettrica che gli rendeva difficile concentrarsi. Immagini di Lucia, in topless, che emergeva dall'acqua, o le mani di Lorenzo che le accarezzavano la pelle sotto il sole, gli balenavano nella mente con una vividezza quasi dolorosa. Fu costretto a chiudersi nel bagno dell'ufficio per masturbarsi e riprendersi da un'ondata di desiderio scatenata da una fantasia troppo vivida.

È questo che voglio,

si diceva, la mascella tesa,

voglio che sia reale. Voglio ogni dannato dettaglio.

Ma c'era sempre una minuscola, fastidiosa, vocina:

E se le piacesse troppo? Se non ci bastassimo più?

Per Giacomo, non era più solo una fantasia, era la loro realtà, e non vedeva l'ora che Lucia tornasse per raccontargli ogni dettaglio.
Arrivarono alla scogliera. Il luogo era incantevole, una piccola insenatura rocciosa con un mare cristallino e un silenzio interrotto solo dal fruscio delle onde. Non c'era nessuno. Lucia si tolse il pareo e subito dopo il costume, rimanendo in topless. La brezza marina le accarezzava la pelle nuda, facendola sentire libera e selvaggia. Si sentiva bella, audace, desiderata. Lorenzo la guardò con un'ammirazione che le fece arrossire le guance e le diede contemporaneamente un senso di potenza.
Si stesero al sole per un po', godendosi il calore e la solitudine, ma l'attrazione tra loro era troppo forte per essere ignorata. Lorenzo si avvicinò e la baciò. Un bacio lento, insistente, che si trasformò presto in un amoreggiare più intenso. Le sue mani le accarezzavano il corpo, esplorando ogni curva, ogni centimetro della sua pelle bruciata dal sole. Lucia rispondeva con passione, le sue mani che vagavano sul petto e sull'addome di Lorenzo. In un momento di pausa, un lampo di pensiero su Giacomo le attraversò la mente, non come un ostacolo, ma come colui che le aveva permesso questa libertà, rendendo il momento ancora più elettrizzante.
Il caldo si faceva sentire, e il richiamo del mare era irresistibile. Senza una parola, quasi contemporaneamente, si tuffarono nell'acqua cristallina. Il freddo iniziale fu uno shock piacevole, ma fu subito soppiantato dal calore dei loro corpi che si cercarono. Sotto la superficie, si strinsero, i corpi che danzavano in un abbraccio liquido. I loro baci in acqua erano ancora più audaci, le labbra salate, i capelli bagnati che si mescolavano. Le mani di Lorenzo scivolavano lungo la schiena di Lucia, poi scendevano più in basso, sfiorandole i glutei nudi, facendola inarcare contro di lui. Lucia sentiva la sua erezione premere contro la sua coscia, una sensazione inebriante nella libertà e freschezza dell'acqua. Ridevano sottovoce, il suono allegro che si perdeva nel rumore delle onde, un segreto condiviso tra loro e il mare, un velo complice che amplificava ogni sfioramento, ogni carezza, rendendo l'intimità ancora più profonda e liberatoria. Lorenzo, stringendola, le sussurrò all'orecchio,

Sei un fuoco, Lucia. Giacomo è un uomo fortunato ad averti... e ad essere così aperto.

Un brivido, non solo di freddo, percorse la schiena di Lucia.
Usciti dall'acqua, avvolti dalla brezza marina, cercarono riparo dietro un grande scoglio, in un piccolo anfratto roccioso che offriva ombra e ed un poco di privacy. L'atmosfera era carica di tensione, un mix di salsedine e desiderio. Lì, al riparo da sguardi indiscreti, le loro mani scivolarono sotto i tessuti sottili del bikini di Lucia e nel costume di Lorenzo. Iniziarono a masturbarsi a vicenda, con una foga crescente. Lorenzo si rivelò incredibilmente abile con le mani, i suoi tocchi precisi e sensuali, portando Lucia sull'orlo del piacere più volte. Lucia, a sua volta, esplorava il corpo di Lorenzo, scoprendo nuove sensazioni, godendo di ogni ansimo e gemito che le sfuggiva dalle labbra. La giornata trascorse in un turbine di piacere e scoperta, un'esperienza liberatoria e intensa che li lasciò entrambi esausti ma appagati.
Lucia tornò a casa che l'eccitazione le faceva tremare le gambe. Era felice, contenta, e non vedeva l'ora di condividere tutto con Giacomo. Lo trovò in soggiorno, l'ansia mista a curiosità dipinta sul volto, in attesa di ogni dettaglio. Senza perdere un attimo, Lucia si avvicinò e cominciò a raccontare, la voce che si modulava tra sussurri e gemiti, le mani che gesticolavano per descrivere le forme delle scogliere, la sensazione dell'acqua sulla pelle.

Siamo stati su una scogliera meravigliosa, Giacomo,

iniziò, la voce un sussurro roca di eccitazione, mentre Giacomo la spogliava con avidità, annusandole la pelle.

Eravamo soli. E mi sono tolta il costume... ero in topless per tutto il tempo. Abbiamo anche fatto il bagno, toccandoci anche... in acqua.


Giacomo ansimò, i suoi occhi che brillavano di un fuoco inestinguibile.

E poi? Dimmi tutto,

mormorò, la sua voce rauca e piena di desiderio.

Raccontami come ti ha toccato, come si sentiva nell'acqua.


Lucia raccontò dei baci salati, delle carezze sott'acqua, dell'anfratto roccioso dove si erano rifugiati. Mentre descriveva le mani di Lorenzo che le sfioravano la pelle bagnata, Giacomo la spinse delicatamente all'indietro sul divano, le sue labbra che le cercavano il collo, il petto. Lei continuò a parlare, il fiato sempre più corto, mentre le mani di Giacomo le accarezzavano il seno, poi scendevano sull'addome, esplorando con una curiosità bruciante.

Raccontami dei suoi tocchi esperti,

ansimò Giacomo, le sue dita che le accarezzavano l'interno coscia, avvicinandosi sempre più.

Come ti faceva sentire? Più Lucia gli descriveva l'abilità di Lorenzo, più la mano di Giacomo si fece audace, stimolandola direttamente, con una precisione quasi telepatica.
Lucia descrisse la masturbazione reciproca, i tocchi esperti di Lorenzo, il piacere che le aveva provocato, la sua voce che saliva e scendeva con ogni ricordo, come una melodia erotica che eccitava entrambi. Giacomo, sentendo il respiro di Lucia farsi corto, le sue parole che si trasformavano in gemiti spezzati, si posizionò su di lei.

Eravate così vicini, eh?

le sussurrò all'orecchio, spingendo la sua erezione contro di lei.

Eri tutta bagnata, per lui?

Lucia annuiva freneticamente, il piacere che la accecava.

Sì... sì, Giacomo...


Lui la penetrò con una foga nuova, quasi avida, il suo corpo che si muoveva in un ritmo frenetico alimentato dalla narrazione di lei, che ora era un misto di parole e ansimi. Fecero sesso immediatamente, selvaggio, liberatorio, un mix di desiderio e celebrazione di quella nuova avventura. Giacomo la possedeva con una violenza che era pura passione, mormorandole all'orecchio frasi che mescolavano il piacere al nome di Lorenzo, sentendosi il vero regista di quella scena, l'unico a tenere i fili. Ogni spinta era una conferma del suo controllo, un modo per riappropriarsi di lei e del suo piacere, ora amplificato dal racconto.
Lucia si sentiva al settimo cielo. Non era solo l'eccitazione del sesso, ma un senso di potere, di libertà, di sentirsi desiderata e al centro di un gioco audace che superava ogni limite. Anche Giacomo era felice, appagato dalla possibilità di vivere la fantasia del cuckold e di spingere i confini del loro amore, sentendosi in controllo di ogni aspetto.
Lucia ricevette un messaggio da Lorenzo:

Non vedo l'ora di rivederti. Spero in un letto comodo. Niente scogliere isolate.


Giacomo,

disse Lucia, stringendosi a lui, con un'idea audace che le balenava in mente.

Ho pensato... e se... se incontrassi Lorenzo qui? Sarebbe ancora più trasgressivo. Sarebbe casa nostra.

C'era un luccichio nei suoi occhi, un mix di timidezza e pura audacia, ma anche la chiara consapevolezza di portare il gioco a un livello estremo, quasi provocatorio. Il tarlo di Giacomo, il desiderio di

vedere

, si amplificava in quel momento, non direttamente, ma con la consapevolezza che Lucia stava portando il gioco a un livello ancora più intimo e proibito, all'interno del loro santuario.
Giacomo la guardò, i suoi occhi che brillavano di un fuoco insaziabile. Il silenzio si riempì di una tensione elettrica. L'idea era audace, pericolosamente perfetta.

Sei incredibile, Lucia,

sussurrò, stringendola forte, la sua voce rauca per l'eccitazione.

Sei la donna della mia vita. Sei sempre un passo avanti. Organizzeremo il modo.


Lucia sorrise. Non vedeva l'ora di rivedere Lorenzo, di esplorare nuove intimità, sapendo che la prossima volta non sarebbe stato un posto all'aperto, ma un'esperienza ancora più intensa e segreta, che si sarebbe svolta tra le mura della loro intimità, mentre Giacomo, da lontano, avrebbe desiderato vedere ogni singolo dettaglio. Si addormentò tra le braccia di Giacomo, la mente già proiettata al prossimo capitolo della loro avventura.

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