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Sempre più troia la prima volta
by Smeetles
Il pomeriggio passa veloce tra lavoro molto e piacere, meno, ma intenso, mentre scrivo al pc nel suo ufficio ogni tanto passa dietro le spalle mi carezza il seno, ormai quasi scoperto da quanti bottoni sono aperti, mi appoggia il cazzo sulla guancia e io lo succhio e lecco con avidità pensando che però potrebbe entrare qualcuno evitiamo di allungare I tempi, ogni tanto mi infilo un paio di dita nella fica bagnata come mai avevo avuta e riesco a venire un paio di volte squassata da orgasmi folli.
Ad un certo punto il proprietario deve uscire per una riunione e rimango sola in ufficio, dopo quanche minuto bussano alla porta e io dico “avanti” entra un ragazzone credo poco più che ventenne per chiedere alcune info su un lavoro da fare, gli dico che è in riunione e che tornerà tra un po’ lui rimane fermo sulla porta e io presa dal pc non capisco il motivo poi alzo gli occhi e lo vedo immobile a fissarmi, li per lì non capisco ma poi mi ricordo che ho le tettine praticamente fuori dalla camicia, le cosce scoperte e aperte vorrei coprire il tutto ma, il diavoletto ormai entrato in me, mi dice di lasciarle così e chiedo se abbia bisogno e lui con un filo di voce dice no mi scusi, nel mentre mi saluta noto che il pacco è notevolmente grosso.. Mmm gli ho fatto effetto e potrei essere la madre, però poi penso chissà come mi scoperebbe giovane così.
Arriviamo a fine serata e dopo aver avvisato mio marito del sicuro ritardo andiamo a cena, poche cose perché dopo dovrò fare ginnastica, continua il petting durante la cena, alcuni avventori notano la mia mise diciamo un po’ troiesca che, io, non senza sorpresa, non celo ma evidenzio senza paura e col consenso del uomo che mi accompagna, ad un certo punto ormai con gli spasmi alla fica, gli dico andiamo che ho voglia di te!
Lui concorda ci alziamo, paga e andiamo veloci all’auto nel breve tragitto mi palpa senza ritegno alzando anche la gonna, infilando la lingua in bocca totalmente e le mani nello scollo a spremere le tettine, sono un vulcano che sta per eruttare.
In auto mi continua a rovistare in ogni dove e poi con voce roca ma perentoria mi dice “spogliati”, io provo a dire “ma” è lui ancora più deciso ripete la parola, apro l’ultimo bottone della camicia rimasto chiuso e la sfilo con una maestria che non credevo e penso che mio marito mi ha insegnato bene, poi apro la cerniera della gonna alzò il culo e la sfilo dicendo a lui che bagnerò il sedile sicuramente, sono nuda tranne che autoreggenti e scarpe in una auto di un parcheggio ma non mi vergogno lui per vedermi meglio e scattarmi una foto accende anche la luce e io da troia consumata apro le cosce per fargli vedere la mia fica meglio, scatta alcune foto poi spegne la luce io faccio per rivestirmi ma lui mi ferma e dice “vieni a casa così “ non tento di ribattere e mi sistemo, lui parte e io libero il suo cazzone dai pantaloni e nel viaggio lo pompo con maestria evitando però di farlo venire, penso che sono nuda per strada ai semafori potranno forse vedermi ma non mi frega penso solo a spompinare il mio uomo, mi rendo conto che il mio pensiero è giusto quando, sorpassando un bus, l’autista suona più volte nella nostra direzione e io con mia meraviglia mostro il mio culo ancora meglio ripartiamo e arriviamo a casa..
Continua
