98 - L’AMICO DEL SITO DI INCONTRI
by SlutDanyПосмотрели: 1061 раз Комментарии 11 Date: 24-09-2024 Язык:
Ciao ragazzi sono Dany, vi racconto cosa mi è successo ultimamente.
Spesso le sere usciamo per andarci a divertire, ristoranti, cinema, teatri, discoteche, club privè o semplice riunioni a casa con amici e il finale è sempre uguale sesso, sesso, favoloso sesso.
Sia chiaro che a me fa molto piacere, godere è il mio sport preferito.
La maggior parte degli incontri li facciamo con singoli un po’ di tutte le età, a Max piace che lo faccia con uomini maturi, io preferisco i ragazzi, ma in fondo mi va bene tutto basta che siamo molti e ben dotati.
Quando rimaniamo in casa la sera passo il tempo a chattare nei vari siti di incontri.
Difficilmente mi intrattengo a chattare con le coppie, preferisco i singoli.
Tempo fa in un sito di cui non posso dire il nome ma molto conosciuto perché frequentato da tutto il mondo mi sono messa in contatto con un uomo di 50 anni che vive in Australia.
Dopo le dovute presentazioni ha iniziato a farmi tanti complimenti, aveva visto le mie foto nel sito e gli ero piaciuta molto, devo dire sinceramente che avevo sbirciato le sue foto e ero rimasta sbalordita dal suo grosso membro.
Le chiacchierate continuarono raccontandoci cosa facevamo e come passavano il tempo per poi arrivare a discorsi più intimi.
Senza pudori gli dissi dei nostri incontri e delle mie preferenze, lui era molto interessato in special modo quando gli confessai che nei rapporti di sesso la cosa che mi fa più impazzire è l’anale.
Meravigliato e incredulo cominciò a farmi mille domande, come se fosse una cosa strana.
Ci mettevamo in contatto spesso e avevamo preso confidenza, lui mi chiedeva sempre cosa avevo fatto la sera prima, se avevo avuto degli incontri, voleva sapere se erano giovani o maturi, quante volte avevo goduto, se avevo fatto anale, io gli dicevo tutto senza vergogna.
Dopo circa un mese che ci chattavamo mi disse che aveva perso la testa per me e che avrebbe fatto qualsiasi cosa per incontrarmi, anche se sapeva perfettamente che era impossibile.
Una sera mi chiese se mi andava di fare un gioco, io molto incuriosita gli risposi di descrivermelo e che se era fattibile lo avrei accontentato.
La proposta era che dovevo fare tutto quello che mi diceva lui e farmi fotografare da mio marito Max per poi inviargliele.
Si poteva fare, ma volevo sapere quel tutto che diceva lui cosa significava, lui rispose che dovevo avere dei rapporti con altri uomini nei posti più impensati e Max avrebbe dovuto fare le foto di nascosto.
Prima di dargli una risposta mi consultai con mio marito che senza fare obbiezioni mi disse che se a me faceva piacere non c’era alcun problema.
La sera stessa mi misi in contatto con l’australiano e accettai.
Subito mi diede un ordine, dovevo mettermi un cappottino corto e sotto completamente nuda, andare in un cinema e avere un rapporto con un uomo possibilmente maturo.
Avevo avuto avventure di tutti i generi e quello che mi aveva chiesto non era certo un problema, lo raccontai a Max dicendogli che volevo farlo la sera stessa per inviare le foto la sera dopo.
Mi preparai accuratamente, pettinata ai miei biondi capelli lunghi, trucco marcato e rossetto rosso fuoco, scarpe tacco alto, mi infilai il cappottino e dissi a Max che ero pronta per la mia avventura.
Andammo in un cinema di periferia e entrati vidi che non c’era molta gente, mi misi subito a caccia della mia preda e nelle ultime file notai un uomo con i capelli bianchi, avrà avuta 65/70 anni, cicciottello e diciamolo pure bruttino, ma non c’era molta scelta, mi ero messa in testa di ubbidire all’ordine subito e poi era il tipo che mi aveva indicato l’amico del sito, senza contare che vedendomi con quel tizio mio marito si sarebbe eccito molto.
Mi inoltrai tra le seggioline dove c’era l’uomo maturo, arrivato davanti a lui si alzò per farmi passare e io strusciai il mio corpo sul suo guardandolo negli occhi, mi sedetti accanto e iniziai a vedere il film. Max si era seduto all’inizio della fila per controllare.
Con calma slacciai il cappottino e da esso fece capolino un seno, le gambe erano completamente scoperte, l’uomo si girava spesso a guardarmi e non mi levava gli occhi di dosso.
Stava cadendo nella mia trappola, feci aprire del tutto il cappottino e rimasi completamente nuda con ben in vista la mia figa depilata, l’anziano non capiva più niente, sbarrò gli occhi, non credeva a quello che vedeva, ma non aveva il coraggio di toccarmi.
Alla fine del film mancava poco, non potevo aspettare, presi l’iniziativa, allungai una mano e la posi sulla patta dei suoi pantaloni, fece un sobbalzo, finalmente si muoveva, mi mise una mano su una gamba e carezzandomi arrivò fino alla mia passera, allargai subito le gambe e lui mi infilò dentro due dita masturbandomi.
Dopo pochi minuti iniziai a venire, lui si era eccitato, lo presi per mano e ci alzammo per andare nei bagni.
Max che aveva visto tutta la scena ci precedette di nascosto.
Entrammo nei bagni degli uomini e come entrati mi levai il cappottino restando tutta nuda, lo abbraccia e baciai in bocca, poi mi misi in ginocchio e gli slaccia i pantaloni, glielo tirai fuori e lo presi in bocca.
Si gonfiava sempre di più, era pronto, mi girai e posai le mani su un lavandino inarcando il corpo e allargando le gambe, lo sentii infilarsi dentro delicatamente per poi iniziare a spingere sempre più velocemente e violentemente.
Max di nascosto fotografava con lo smartphone.
Non ci mise molto, venne quasi subito, rimasi insoddisfatta, ma la missione era compiuta.
Tornati a casa mettemmo subito le foto nel computer, l’amico non era collegato, ma le inviai ugualmente per fargliele vedere, poi corsi da Max per fare l’amore, ero troppo insoddisfatta del rapporto che avevo avuto, anche mio marito era eccitato.
La sera dopo l’amico mi contattò, aveva visto le foto e mi disse che ero stata brava e ubbidiente, ma era solo il primo ordine e forse il più facile, voleva darmi qualcosa di più complicato, subito mi descrisse cosa dovevo fare, andate in un bagno degli uomini di un autogrill frequentato da camionisti e fare sesso con loro.
Parlai con mio marito, era una esperienza che avevo già fatto, il problema era come fare le foto, Max mi disse di non preoccuparmi che si sarebbe inventato qualcosa lui.
Mi preparai accuratamente come al solito molto succinta e truccata pesantemente, andammo di notte sul raccordo anulare e ci fermammo ad un autogrill dove c’erano posteggiati molti camion.
Mio marito entrò per primo nei bagni e si chiuse in un box, mi telefonò per avvisarmi che potevo entrare in quanto dentro c’erano due uomini.
Velocemente mi avviai e entrai, un uomo che stava fuori mi disse che quello era il bagno degli uomini, ma io senza rispondergli aprì la porta e la richiusi dietro di me.
Appena dentro vidi due uomini molto robusti, sicuramente camionisti, che stavano facendo pipì negli orinatoi, come mi videro fecero come coprirsi il membro avvisandomi che avevo sbagliato ingresso.
Non risposi, con un sorriso mi slacciai la camicetta e alzai la minigonna rimanendo completamente nuda, non avevo intimo.
I due uomini sbarrarono gli occhi, non credevano a quello che vedevano, i loro membri smisero di fare pipì e subito si addrizzarono.
Mi avvicinai a loro sempre con il sorriso e glieli presi in mano masturbandoli, come furono ben eretti mi misi in ginocchio e li presi in bocca a turno.
Quando furono al massimo dell’erezione mi misi seduta su di un lavandino spalancando le gambe, non ci fu bisogno di invitarli, subito uno di loro me lo mise nella mia passera e iniziò a scoparmi.
Alzai lo sguardo e vidi Max arrampicato sul muretto del box che con lo smartphone faceva foto.
Iniziai a godere, gli umori scorrevano sulle mie gambe, ad ogni spinta un gridolino di apprezzamento mi usciva dalla bocca, mi piaceva essere posseduta da un uomo mai visto.
Con una spinta più poderoso l’uomo venne schizzandomi dentro la passera il suo sperma.
Non ebbi il tempo di respirare, come lo mise fuori l’altro uomo me lo infilò dentro, ero tutta bagnata, lo sperma e i miei umori colavano a terra, ma a lui non importava, voleva scoparmi.
Per fortuna aveva il membro più grande dell’altro, mi sentivo piena, continuai a godere, lo aiutavo inarcando il corpo a trafiggermi fino in fondo, me lo sentivo tutto dentro.
Godevo, godevo, godevo, con impeto lo baciai in bocca con la lingua, mi piaceva troppo.
Quando venne nella mia passera riempiendomi di sperma feci un urlo di piacere sentendo quel gettito caldo che mi invadeva tutta.
Rivestendomi salutai i due uomini baciandoli e loro ringraziandomi mi chiesero quando sarei ripassata da quelle parti.
Feci un sorriso e me ne andai di fretta.
Corsi alla macchina e subito dopo arrivò Max, lo aveva duro come il marmo, mi chinai, gli slacciai la patta dei pantaloni e lo presi in bocca, ero troppo eccitato, venne subito, ingoiai tutto ripulendolo bene con la lingua.
Tornati a casa scaricammo le foto nel pc e le inviai all’amico del sito.
Appena mi alzai la mattina vidi che l’australiano mi aveva già risposto, era entusiasta di quello che avevo fatto e vista la mia accondiscendenza voleva spingersi oltre.
Dovevo andare in una officina meccanica di auto e avere dei rapporti anali con tutti i presenti.
Avevo avuto tante avventure di tutti i tipi, mio marito si sbizzarriva ad inventarne di nuovi, mi aveva fatto fare anche una gang bang con dieci ragazzi, ma questo non lo avevo mai fatto con persone sconosciute.
Con mio marito ne parlammo, era difficile trovare il posto giusto.
Max iniziò a girare per i sobborghi della città per trovare una officina isolata dove lavoravano almeno quattro meccanici.
Fu complicato, ma alla fine Max trovò il posto adatto, stava fuori Roma, su una collinetta lontano dai posti abitati.
Mi preparai con un vestitino bianco leggero con i bottoni davanti, tacchi alti e il mio solito trucco marcato che risaltava tra i capelli lunghi biondi, niente intimo.
Andammo sul posto, entrammo nell’officina e Max disse ai meccanici di controllare la nostra auto perché faceva un rumore strano.
Quando scesi dalla macchina i ragazzi mi guardavano come se non avessero mai visto una donna, io feci l’indifferente e mi sedetti davanti a loro su una sedia mentre loro lavoravano.
Con malizia slacciai dei bottoni del vestitino sia sopra che sotto, i seni erano quasi tutti fuori, accavallando le gambe il vestito si aprì fino alla mia passera, quando se ne accorsero i meccanici spalancarono gli occhi, guardavano me e nel tempo stesso mio marito come per farlo di nascosto.
Notavo che le loro patte dei pantaloni si erano gonfiate, Max stava facendo finta di niente manovrando lo smartphone, era il momento di agire, mi avvicinai a loro e tranquillamente mi slacciai tutto il vestitino, me lo levai rimanendo nuda, poi dissi “avanti a chi tocca”,
I ragazzi erano quasi spaventati dal mio agire, guardavano cosa faceva Max che continuava ad essere indifferente, ma ben presto si fecero coraggio, iniziarono a toccarmi, chi mi tastava i seni, chi mi carezzava il culo, chi mi massaggiava la passera.
La mia eccitazione stava salendo, erano tutti bei ragazzi, non vedevo l’ora che iniziassero.
Allungavo le mani toccandogli le patte dei pantaloni, erano belli grossi.
Mi girai e poggiai le mani su una autovettura, poi gli incitai a possedermi specificando che lo volevo solo dietro.
Non persero tempo, si slacciarono i pantaloni e uno si mise dietro di me mentre gli altri si masturbavano,
Il primo meccanico me lo poggiò sull’ano e con delicatezza spinse facendosi largo tra le pareti, si allargava sempre di più, ero abituata a prenderlo dietro, lo ho molto elastico, ben presto si apri del tutto.
Avevo allargato le gambe al massimo per aiutarlo a penetrarmi fino in fondo come piace a me,
Lo sentivo sbattermi forte, mi piaceva da morire, stavo godendo, i miei umori colavano a terra come una fontanella, al momento che stava per venire lo voleva tirare fuori, ma lo bloccai dicendogli che lo volevo dentro.
Un forte gettito di sperma mi invase, lo sentivo nell’intestino, era stupendo, con un urlo venni e squirtai sulla macchina che avevo davanti.
Come usci dal mio culo il primo entrò subito un altro, ricominciai a godere, venivo in continuazione.
La cosa si ripetette per tutti e quattro e tutte le volte con urla di piacere schizzai i miei umori ovunque.
Ero distrutta, ma tanto soddisfatta, avevo il culo completamente aperto, mi era tanto piaciuto.
Mi girai e vidi mio marito che guardava lo smartphone come se non si fosse accorto di nulla.
Prima di rivestirmi feci gocciolare lo sperma dal mio culo e con un panno che mi diedero i ragazzi mi asciugai.
Salita in macchina chiesi a Max se gli era piaciuto, mi disse che aveva fatto centinaia di foto mentre lo prendevo e stava impazzendo di voglia.
A casa la prima cosa fece fu quella di mettermi una mano nel culo, lo voleva sentire quando me lo avevano allargato, poi mi scopò con irruenza.
Scelte le foto più belle le inviammo all’amico australiano.
Al mattino trovai la risposta, ero stata stupenda, non credeva che l’avessi fatto e in allegato tutte le foto che gli avevo mandato con suoi schizzi di sperma sopra.