ИСТОРИЯ НАЗВАНИЕ: Una Vacanza Sconvolgente Cap. 2 
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Una Vacanza Sconvolgente Cap. 2


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Una Vacanza Sconvolgente Cap. 2

by Nessunoxl
Посмотрели: 883 раз Комментарии 1 Date: 15-09-2024 Язык:Language

La mattina dopo ci trovammo tutti a tavola per fare colazione, ad un certo punto Silvia si scusa per il rumore fatto la sera precedente e candidamente dice che purtroppo quando Marco la scopa perde il contatto con la realtà non riuscendo a smettere di godere e mentre lo dice dà una carezza sulla guancia al marito, il tutto sotto uno sguardo di disapprovazione di Giuliana mentre io ero francamente divertito ed avrei voluto ammettere che la cosa mi aveva eccitato e non poco.

Dopo colazione preparammo ci preparammo per la prima gita in barca, asciugamani, creme solari, cappelli, borse e via.

Non appena saliti sulla barca Marco fece fare un breve giro a Giuliana e Silvia, anche lei la vedeva per la prima volta, illustrando le caratteristiche e la strumentazione e dando le prime istruzione su come comportarsi, le scarpe/ciabatte erano assolutamente bandite.

Facemmo un giro dell’arcipelago visitando le spiagge e le calette più suggestive ed in ognuna di esse un bel bagno in acque davvero meravigliose, non risparmiando foto e filmati.

Nel pomeriggio prendemmo il largo alla volta della Corsica, Marco disse alle donne che avrebbero potuto sdraiarsi e prende il sole a poppa ed aggiunse che in barca in realtà si può godere di una certa libertà e che lui era abituato, fuori dal traffico, a mettersi nudo e fare il bagno nudo nelle calette poco raggiungibili perché è una sensazione unica, da provare.

Ovviamente Silvia fu entusiasta abbracciando immediatamente l’idea del marito ed eliminando in un batter d’occhio l’esiguo costume che indossava.

Devo dire che lo spettacolo offerto dalla nudità di mia cognata non era affatto male e dovetti allontanarmi per celare l’erezione che mi aveva prodotto.

Ovviamente Giuliana non la seguì nell’esempio ed io mi adeguai restando in costume mentre Marco, sulla scorta di quanto fatto dalla moglie se lo tolse.

Le donne erano a poppa a cuocersi al sole ma io, che non amo particolarmente abbrustolirmi, ero seduto su un divanetto all’ombra di fianco alla plancia dei comandi e vedevo perfettamente Marco posto sul mio lato, non potei esimermi dal vedere l’enorme cazzo che gli pendeva tra le gambe, seppure moscio ero grosso il doppio del mio in erezione.

Ad un certo punto apparve mia cognata che chiedeva al marito d’insegnarle a navigare, lui allora la fece mettere davanti a sé ed iniziò a darle le istruzione su come agire sui comandi dell’imbarcazione, non passò molto tempo che Silvia sorridendo portò la sua mano dietro ed avvolse il cazzo del marito che era nel frattempo in piena erezione: “e questo, come bisogna manovrarlo?”, Marco allora le rispose passandole la mano sul pube: “bisognerebbe metterlo al riparo nella sua grotta preferita”.

Durante lo scambio di battute mia cognata continuava con la sua mano sinistra a masturbarlo sino a quando il marito le disse di smettere perché lo distraeva dalla guida e che più tardi l’avrebbe fatta divertire, fu allora che Silvia si staccò da lui e andando sottocoperta verso le cabine dicendogli che non vedeva l’ora, io vidi per la prima volta mio cognato in piena erezione, il suo cazzo era degno di un attore da cinema porno, seppure piuttosto lungo quello che stupiva era il diametro non avevo mai visto in vita mia un cazzo tanto grosso.

Ero come ipnotizzato non riuscivo a staccare lo sguardo da quel palo, fui destato dalla sua voce, mi guardava e sorrideva: “non avevi mai visto uno così grosso eh, dovresti vedere e sentire che effetto fa alle donne”.

Fu proprio allora che comparve mia moglie, cercava la sorella, ed anche lei per la prima volta vide la dotazione di Marco che era fieramente esposta in tutto il suo splendore.

Mi stupì e non poco la sua reazione, come me restò ferma a fissarlo incapace di proseguire verso le cabine, restava lì impalata senza riuscire a distogliere lo sguardo, solo quando lui le chiese se andasse tutto bene riuscì a scuotersi e quasi sussurrando un flebile sì andò sotto coperta.

In quel preciso istante mi tornarono alla mente le urla e le incitazioni della serata precedente e nella mia mente anziché vedere mia cognata vidi mia moglie che godeva con tutto quel palo conficcato nel culo, seppure dopo mi sentissi un verme, oltre che terribilmente geloso, per quel pensiero in quel momento ebbi un’erezione poderosa e per calmarla mi ritrovai in bagno costretto farmi una sega come un adolescente, solo dopo la eiaculazione riuscii a calmarmi.

Nonostante dopo fossi certamente più lucido non mi capacitavo del perché avessi avuto quell’immagine, sono sempre stato follemente geloso di mia moglie, ma la cosa che più mi indispettiva era il fatto di aver pensato a lei che, come la sorella la sera prima, godeva e lo incitava prendendosi quel grosso cazzo tutto nel culo, culo che a me non aveva mai voluto dare.

Segue

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