L'inizio della carriera di lei
by sexybiondaПосмотрели: 913 раз Комментарии 9 Date: 26-06-2024 Язык:
Come sapete Lei ormai è a riposo. Di sicuro siamo stati una coppia aperta e porca, negli anni abbiamo ricercato soprattutto la situazione erotica spinta, più che la sola e semplice scopata.
Fin da ragazzina (considerate quanti anni fa, molti) lei amava assecondare le mie richieste di mostrarsi al mare in tanga, e in topless, quando allora il tanga veniva considerato indumento da vacca o peggio da puttana. Lei aveva 20 anni e per le sue spinte esibizionistiche e le mie (porche) amavamo andare in Costa azzurra oppure in Croazia o in Slovenia.
Una volta sposati, ci fu il passo ulteriore di mostrarla nuda in alcune spiagge in Corsica, in Grecia e in Costa Azzurra.
Qui, nel sud della Francia (lei aveva 25 anni, appena sposata) una volta trovai anche un primo campeggio per nudisti. Nessun problema per lei, qualche perplessità per me perché giravano un sacco di uomini , soprattutto non giovani, con cazzi di tutti i tipi.
Lei già al tempo si depilava la figa sotto e ai lati, lasciando una striscia sottile di peli.
Questo attirava molto l’attenzione di tutti perché allora la figa depilata NON si usava ancora (ora è patrimonio quasi comune, come esibirla sui social, per denaro o per piacere; allora era tutto più difficile).
Lei era nel pieno delle sue potenzialità, un culo che parlava e gambe snelle, scolpite e abbronzate. In quell’occasione capii di aver sposato una potenziale troia, che avrebbe potuto farmi divertire con il sesso.
Il campeggio individuato non era un luogo come Cap D’Agde, dove l’esibizionismo spinto e lo scambismo erano e sono prassi giornaliera. Era un luogo dove stare a contatto con la natura stando nudi, ecc.
La sera, si andava come tutto il giorno più o meno nudi, e ci ritrovava presso un bar, situato in una sorta di piazzetta. Li, la seconda sera, uscimmo con lei nuda, indossava solo una canottierina bianca che copriva le tette. Truccata in modo semplice (NON da troia come farà poi nelle estati successive a Cap o altrove) e calzava zeppe di color ecru , con tacco alto. Il suo culo troneggiava in quella piazzetta, alto, sodo e rotondo, a fronte dei culi delle signore di mezza e oltre età, francesi e tedesche soprattutto, che apparivano più ‘stanchi’.
Lei attirò subito l’attenzione dei turisti maschi…quelli anziani, molto anziani erano i più esagitati e sfacciati. Incominciò a comprendere bene quanto le piaceva esibirsi ed eccitare gli uomini. I suoi capezzoli spuntavano dal tessuto di cotone e il suo culo era una continua provocazione. Alcuni anziani, francesi, le rivolsero la parola e lei rispose perché padrona della lingua, i sorrisi si sprecavano e gli sguardi pure. In questa piazzetta c’erano anche delle panche di legno e lei, a d un certo punto, si riallacciò il laccetto di una zeppa, poggiando il piede su una di queste. A questo punto, una signora le disse, in francese, che era maleducata (vero, ma lei voleva mostrare meglio il culo) ad appoggiare una scarpa su una panca dove si sarebbero sedute altre persone, fra l’altro nude. Successe l’imprevedibile!!
Lei, sorridendo, chiese scusa e si apprestò a sedersi (intenzionata a poggiare figa e culo sulla panca dove aveva messo la sua zeppa); mentre si stava chinando, un uomo molto anziano si intrufolò velocemente fra lei e la panca e in italiano perfetto le disse: signora mi permetta, è pericoloso per lei, si segga qui, sul mio ginocchio se lo desidera.
Lei si trovò senza quasi volerlo a poggiare le sue intimità sul ginocchio di uno sconosciuto. Immaginate la scena? Una ragazzina sposata con il marito nei pressi, seduta, con figa e culo scoperti, sul ginocchio di uno sconosciuto. L’uomo si presentò a noi due: “Piacere mi chiamo Luigi, sono di Vicenza, vedovo, professore di italiano in pensione, in vacanza qui perché sono convinto nudista. Scusate l’ardire, ma ho ritenuto più igienico che sua moglie si sedesse non su una panca, essendo nuda e quindi facile a ..batteri o virus”.
Dopo il primo momento di imbarazzo io feci buon viso a cattivo gioco (anche x’ la situazione mi era completamente piaciuta), mentre Giuliana disse passando subito al tu: “ci mancherebbe Luigi, sei gentilissimo, io mi chiamo Giuliana , sposina di 25 anni, insegnante come te , per la prima volta in un camping naturista”.
Lei parlava e lui incominciò a chiederle dove e cosa insegnava ecc… io intanto avevo notato che Giuliana aveva timidamente posato la sua figa e il suo culo sulla punta del ginocchio dx di Lugi, con una gamba verso l’interno delle due gambe dell’uomo e l’altra all’esterno, questo per mantenere l’equilibrio. La sua figa quindi toccava bene la parte superiore del ginocchio.
Ora amici cari ditemi… non si comportava già da zoccola di grande prospettiva? Non so quante donne non si sarebbero arrabbiate per un gesto del genere. Immaginate la situazione.
Luigi poi mi rivolse la parola e cominciammo a chiacchierare. Un paio di francesi non avevano però mollato la presa e si erano di nuovo avvicinati parlando con Giuliana che, essendo seduta, aveva la pancia dei due turisti ( e quindi i cazzi) all’altezza delle sue tette, se non della bocca.
La situazione era eccitante e comica al tempo stesso... la mia sposina sbragata fra tre uomini con la figa e il culo sulla carne di un altro… mio Dio.
Molte persone avevano visto la situazione, e si instaurò un clima (devo dire) allegro e non volgare anche con altre donne e uomini. I più parlavano con noi e al centro c’era sempre seduta Giuliana. Altri avevano occupato i posti a sedere sulla panca che era ormai tutta occupata. Mentre si parlava, si beveva qualcosa; nel frattempo Luigi per facilitare Giuliana a parlare con se ( e nel timore di perdere quella posizione) le disse:
“Giuliana se permetti, siediti meglio, cosi stai in un equilibrio migliore, vieni più su, sulla mia coscia verso il bacino, e io nel contempo divarico le gambe per una migliore stabilità” (Io intanto, in piedi, parlavo (in inglese) con una coppia anziana, tedesca.
Quella era l’occasione per mia moglie di alzarsi e cambiare posizione; al contrario lei si alzò di poco e si spostò più su, verso il bacino dell’uomo, dicendo : Grazie Luigi il ginocchio è troppo duro, mi faceva male il culetto (Che troia già agli albori).
In sostanza la situazione era questa: Giuliana aveva culo e figa seduti sulla coscia alta di Luigi, a gambe aperte (non divaricate), la sx che poggiava sul pube dell’uomo e la dx verso il ginocchio. Il cazzo dell’uomo quindi (notevole come dimensione) toccava bene la gamba di Giuliana, il suo culo e la sua figa poggiavano sulla coscia alta dell’ormai amico. Cosi messa, lei parlava con lui (oltre 60 anni abbondanti) e con altri due signori di argomenti vari, il tempo, il camping e i dintorni da visitare. Ad un certo punto per stare più comoda, lei mise il braccio sx dietro la schiena di Luigi, abbracciandolo in parte e ovviamente venendo a maggiore contatto con il torace e il pube dell’uomo.Io non so se era la birra o lo spirito vacanziero, ma si andò avanti cosi in questa promiscuità a lungo; ad un certo punto Giuliana si alzò e andò a prendere una bottiglietta d’acqua al bancone del bar. Li fece due chiacchere con altro uomo e, poi, tornò indietro per sedersi di nuovo sull’uomo e dicendogli: Luigi allarga di più le gambe cosi mi siedo più comoda. Lei (mi raccontò tempo dopo, superando il suo imbarazzo da moglie) aveva la figa fradicia perché eccitata da quella situazione e dalla presenza di tanti cazzi (di cui non sapeva all’inizio che ne avrebbe gradito cosi tanto la presenza): quindi pensò bene di bere a canna dalla bottiglia e cosi facendo si bagno la canottiera, proprio per togliersela. Quando si bagnò ovviamente lei fece finta di essere seccata: “Oh mio Dio che disastro che sono”. Luigi ne approfittò subito e le disse: Giuliana nessun problema, fa caldo, toglitela!; Quella zoccola si rivolge a me (con figa e culo da un’ora sulla gamba di un altro) e mi chiede:” Posso amore?”. Io annuiì e lei si fece aiutare dal francese che era davanti a lei, il quale ovviamente dovette avvicinarsi e di molto. Nel togliere la canotta lei venne naturalmente toccata dall’uomo , mentre Luigi con le sue due mani la teneva salda, palpandole i fianchi.
Le sue tette giovani, sode e irrispettose attirarono i complimenti che si sprecarono , e sorrise; con le tette un po' bagnate Luigi chiese
Mi permetti di asciugarle.
Si certo, risponde lei, grazie, sei veramente premuroso
. Nel frattempo notavo che i cazzi degli astanti e di Luigi in particolare si erano mezzi eretti, non del tutto. Quello di Luigi era imbarazzante come misure. La serata volgeva quasi al termine, lei ed io avevamo parlato con alcune coppie e singoli, credo che tutti siano soddisfatti della piacevole serata. Ad un certo punto Giuliana , non riuscendo a parlare con un signor, pure italiano, che si era messo alla sua dx ( in pratica lei gli presentava la schiena) si alzò e chiedendo scusa a Luigi ,si mise a cavalcioni sulla coscia destra di Luigi stesso: quindi fra le gambe di mia moglie spuntava la gamba del professore. E cosi messa (da troia), si mise a parlare con l’altro italiano, volgendo le spalle a Luigi (il quale ormai sarebbe stato disposto a tutto pur di essere usato come sedia).
Verso mezzanotte, tutti decisero di ritirarsi; nel congedarsi, si rimase d’accordo che ci saremmo rivisti il giorno dopo e, comunque , sicuramente la sera delgiorno dopo alle 21 in piazzetta. Grosso modo eravamo ormai una decina di persone che erano rimasti in sintonia; ci salutammo con una stretta di mano e le signore (quattro con mia moglie) con un abbraccio. Giuliana abbracciò e baciò sulle guance tutti, in questo modo i corpi e i cazzi degli uomini la sfiorarono ripetutamente. Con Luigi l’ abbraccio fu più accurato, con ringraziamenti di Giuliana che le disse:
Se sei d’accordo Luigi, sarai il mio protettore per tutta la vacanza in assenza di mio marito se vuoi; Luigi:“ Ben volentieri, ma cosa devo fare?”. Giuliana prosegui:
Te lo spiego domani Luigi
e gli diede un bacio sulla guancia. Lei terminò sussurandogli:”Asciugati la coscia, sei bagnato per colpa mia”.Andati nella mobilhome, lei era bagnata e aperta e mi chiese di scoparla; scopammo come due animali, mi disse che non pensava che si sarebbe eccitata cosi tanto, mi chiese cosa provavo quando lei era seduta con la sua figa sulla gamba di un altro, e mi disse che si era allagata sotto, sentendo tutti quei cazzi vicini.Venendo come un lago, mi disse: sono persino spaventata dal mio comportamento, non pensavo di essere cosi calda, credevo che l’educazione cattolica e tutto il resto mi avrebbero impedito di pensare certe cose; per fortuna ho compreso di avere sposato però un perverso libertino e mi piace mostrarmi nuda e porca. Anzi, quando torniamo mi iscrivo di nuovo in palestra perché voglio avere un fisico perfetto e sempre sodo da esibire. Che ne pensi??.., senza attendere la mia risposta, amore mio penso che, se non sarai geloso, ci divertiremo da domani…!Cosi iniziò la sposina iniziò la sua lunga carriera di zoccola, con mia grande gioia… a breve il seguito della prima vacanza in campeggio.
Sono molto graditi commenti caldi e porci.