ИСТОРИЯ НАЗВАНИЕ: i 5 sensi atto 2 
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i 5 sensi atto 2


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i 5 sensi atto 2

by il_Medico
Посмотрели: 113 раз Комментарии 0 Date: 22-03-2023 Язык:Language

VISTA

Hai varcato la soglia di questa enoteca con una naturalezza dissimulata, attratta dalla curiosità, consapevole della tua posizione di forza, rassicurata dal contesto popoloso e gioviale di un locale come tanti altri in una serata come tante altre, ma solo per tutti gli altri. Anche se non vuoi ammetterlo, sei qui per me… uno sguardo alla sala, un prima fotografia del panorama che prende forma solo quando poni la tua attenzione alla ricerca di qualcuno in particolare.

Sai come sono fisicamente, o almeno dovresti saperlo. Le foto ricevute sono lì, a portata di smartphone.

Hai mille vie di fuga, e confidi nella comune distrazione maschile e nel tuo istinto che ti ha convinto che, più di tanto, non sarò mai un pericolo.

Tutto questo non toglie quella sensazione difficilmente descrivibile di imbarazzo e indecisione che solo uno sconosciuto che sai ti desidera, sa evocare. È una sorta di caccia al tesoro nel dedalo delle sensazioni e dei tavoli disposti ai lati di questa sala. Cerchi una prospettiva che ti permetta di dominare la scena, indecisa se essere o non essere facilmente “raggiungibile”.

Il mio percorso vuoi che sia tortuoso ma non impossibile, spinta da desideri contrastanti, mutevoli a seconda di quell’elemento imprescindibile che solo la fisionomia reale saprà regalare. MOSTRARSI O NO. Hai tempo e modo per scegliere, per decidere “il come”, “il quando” e soprattutto SE.

Intrigante il potere concesso da questo gioco da tavola. Una sorta di “INDOVINA CHI” per me, una sorta di “DECIDI SE” per te. Potresti scivolare tra i tavoli e scomparire in un istante qualora si spenga quella fiamma che accelera le pulsazioni, e ti fa sentire un leggero tepore sulla pelle.

Sorridi all’idea di recitare nello stesso istante il ruolo di preda e di cacciatrice. Contrasti di un gioco di ruolo dalle mille incognite.

Un ragazzo alto e magro ti sorride e ti accompagna con voce affabile verso il tavolo che hai scelto, potrebbe essere il mio antagonista… no, troppo giovane e fuori contesto, stasera.

Dovrebbe essere fin troppo facile riconoscermi e un po’, questo, toglie il piacere della ricerca.

Un uomo seduto ad un tavolo in compagnia di un solo calice, biondo cenere, sui 40.

Il locale non troppo dispersivo rende ancor più agevole il tutto: camicia bianca, sguardo fintamente distratto che muove gli occhi incorniciati da una montatura squadrata nera, alla smaniosa ricerca di chi ha acceso le sue fantasie.

Si alza verso il bancone fingendo di chiedere informazioni ad un cameriere, sai invece che sta cercando te, IMPAZIENTEMENTE.

Abbigliamento casual ma non casuale, alto il giusto, movimenti eleganti, fisico slanciato ma non palestrato, sguardo sorridente.

Scruti le mie movenze, i miei tratti somatici. Mi hai riconosciuto, mi vedi senza che io sappia chi sei tu, lì a pochi metri da me, in compagnia del tuo io e del tuo “senso visivo” coprotagonista di questo primo atto, divertita dalla tua consapevolezza e dalla mia inconsapevolezza.

Hai tutto il tempo per soddisfare la tua curiosità, il tuo primus movens che ti ha portata qui, ed appagare il primo senso in gioco… non ti ho ancora riconosciuto!

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