ИСТОРИЯ НАЗВАНИЕ: Triangolo isoscele storia di una vendetta (quarta parte) 
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Triangolo isoscele storia di una vendetta (quarta parte)


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Triangolo isoscele storia di una vendetta (quarta parte)

by Aureliano
Посмотрели: 293 раз Комментарии 1 Date: 07-04-2020 Язык:Language

Raccontai a Luisa con estrema precisione sia il mio rapporto con nadia ed Alberto, e la motivazione per la quale lui aveva troncato la relazione in modo precipitoso.
Luisa mi ascoltava a bocca aperta malcelando però una lieve eccitazione. Il rossore delle guance si fece più intenso quando le raccontai il modo in cui era stato punito Alberto e le feci vedere brevi stralci del video in cui i miei due amici lo inculavano ripetutamente.
Di sottecchi notavo che Luisa studiava Nadia, le reazioni che aveva avuto nel veder sodomizzato violentemente il marito ed il godimento che ne traeva travalicando i lmiti della semplice costrizione e godendo della scena.
Quando poi il video mostrava Nadia che veniva posseduta dal nostro gruppetto, Luisa non poteva che prorompere in espressioni di assenso, quasi crudeli:
“eccola quella spoca cagna che ora si prende i suoi cazzi”;
“sarà felice di aver fatto quello ad Alberto, mi diceva sempre che lo comandava a bacchetta la lurida troia”.
L’astio che cresceva dentro Luisa verso Nadia era proprio la reazione che volevo instillare in lei per renderla mia complice nella punizione di Nadia.
Esposi molto velocemente il mio progetto a Luisa, la quale senza esitare per un attimo mi disse “ci stò! Quando sarà il momento mi farò trovare pronta!”.
Passò qualche mese da quel giorno, io continuavo ad incontrare alcune coppie amiche ma non avevo avuto più alcun rapporto con Alberto e Nadia.
Anche Alberto aveva cercvato di mettersi in contatto con me ma li avevo bloccati sul mio I Phone e non rispondevo alle numerose email che mi avevano inviato.
In un paio di occasioni mi avevano teso anche una piccola trappola sotto l’ufficio cercando di forzare il nostro incontro, ma li avevo abilmente seminati e dopo qualche tempo si erano completamente dileguati.
Durante questi mesi avevo continuato a frequentare Luisa, che si era dimostrata un’abilissima compagna di giochi e con la quale ci divertivamo molto in una serie di incontri erotici con altre coppie oppure più maschi.
Luisa mi aveva dat la proibizione di coinvolgere altre donne nel gioco ma per me non era un problema in quanto continuavo a coltivare le altre mie amicizie.
La primavera si stava avvicinando con prepotenza, nell’aria vi era già il sentore di erba bagnata e un’atmosfera di risveglio che ammanta la terra durante il mese di aprile.
Tutte le tessere del piano avevano oramai formato il mosaico, sbloccai i numeri dalla mia rubrica e inviai un messaggio a Nadia:”ti ricordi il nostro patto? Ora è arrivato io momento di ricambiare il favore che ti ho fatto”.
La risposta non fu immediata e Nadia in un pimo momento cercava di tergiversare “non ho questo numero in rubrica chi sei?”.
Bastò inviarle uno spezzone del video che avevo realizzato quella sera per portarle alla memoria quello che era accaduto e che aveva cercato di dimenticare.
“Sei un bastardo mi avevi detto che il video lo avevo unicamente io...”;
“una piccola assiscurazione dato che il mio aiuto l’hai strappato con un ricatto, sai non vorrei mai che il video comparisse da qualche parte...”
“e poi ti ricordo il nostro patto, hai avuto ciò che chiedevi? Ora devi fare per una giornata tutto ciò che voglio io! Ti manderò un messaggio il giorno prima...tieniti pronta!”.
Informai Luisa che tutto era pronto per vedere Nadia e lei mi rispose che non vedeva l’ora.
Il 15 aprile inviai il messagigo a Nadia “domani prendi la giornata libera...inventati ciò che credi. Vieni vestita con perizoma a filo scarpe alte e niente reggiseno. Ci vediamo fuori dalla Esselunga della Volta alle 10. Se mancherai sai già ciò che succede”.
Nadia rispose con un semplice “Va bene..”.
La conoscevo abbastanza per sapere che era eccitata all’idea di incontrami nuovamente. I nostri rapporti avevano avuto un trasporto che travalicava il semplice argine dell’incontro sessuale ed Albeto in più di un occasione mi aveva confessato come Nadia insistesse spesso per incantrarmi a discapito di nuove amicizie.
La immaginavo prepararsi appena Alberto varcava l’uscio di casa...mettersi a goccia a goccia il profumo sul corpo ancora e nudo e poi vestirsi come le era stato comandato indugiando con la mano lungo i suoi seni e la sua figa che già rasentava l’umidità.
Si presentò puntuale nel luogo convenuto, mi vide e salì sulla mia automobile.
“ciao quanto tempo che non ci vedevamo…come stai?”,
Il profumo di j’adore riempiva già l’abitacolo quando la salutai anche io con calore.
“Nadia, immagino che sai perché ci siamo visti”,
“sei stao chiaro io e te abbiamo una faccenda in sospeso. Chiaramente Alberto non deve sapere nulla del nostro patto, ma come vedi so mantenere quando sono in debito”.
“ok meglio così...ed Alberto come stà?”;
“abbacchiato da quando abbiamo fatto quel video, quasi quasi dovevo farlo continuare a scopare con quella puttanella che almeno ogni tanto il muso lo alzava, ora è peggio che un cucciolo. Ma tu sei avvocato e lo sai, dovevo difendere quanto era mio, e così ho fatto e non rimpiango nulla. Piuttosto tu perché sei sparito?”
“Beh capirai da sola che dopo quello che è successo non si poteva più continuare a vedersi in tre ed ho preferito così. Ora apri il cruscotto e prendi la benda che c’è dentro e dammela e girati”.
Nadia obbedì me mi porse la benda. Mi diede le spalle e la bendai stringendo con forsa il nodo in modo che lei non vedesse nulla. Le legai la cintura e partii.
Tentò di rivolgermi la parola ma le diedi il divieto di parlare ed alzai il volume della radio in modo che non potesse orientarsi neppure con l’udito.
Procedemmo per qualche chilometro quando con la mano comincia a ocare le gambe di Nadia. Erano mobide e lunghe e cla mia mano clda indugiava lungo tutto il loro percorso fino a risalire al pube.
Nadia a quel tocco ebbe un piccolo femito ma divaricò piano le gambe in modo da permettermi di arrivare alla figa che era già fadicia.
L’oscurità ed il mio mutismo aumentavano l’eccitazione in lei che si sentiva toccata da un amano estranea nella sua più profonda oscentità. Le mie dita raggiunserò ben presto il clitoride e iniziai a sfregarlo in modo da sentirlo sempre più duro sotto le mie dita. Il contatto faceva gemere Nadia a cui il tocco procurava sempre maggiori sospiri di piacere.
Iniziò a cercarmi il pene con la mano ma le scostai le dita riportandole alla sua coscia e continuai a masturbarla passando dal clitoride alla figa e penetrandola per quanto la posizione scomoda dell’automobile me lo permettesse.
Quasi all’orgasmo ritirai le mie dita che odoravano già della voglia di Nadia, per lasciarle addosso quella voglia che si esprime tutta nel primo orgasmo ed anche perché il luogo prescelto si intravedeva oamai da lontano.
Avevo affittato una piccola casa in campagna di poprietà di un mio amico dove passavo qualche weekend in relax e che avevo eletto a luogo dei giochi e delle piccole feste con coppie che organizzavo con Luisa.
La casa era abbastnza isolata senza segnali che potessro far capire dove ci trovassimo.
Feci scendere Nadia ma non le tolsi la benda per precauszione fino a quando non avevamo attraversato la soglia di casa.
Non avevo aperto le ante per cui l’interno della casa era completamente al buio e mi affettai ad accendere le molte candele che avevo preparato per poi togliere la benda a Nadia.
“cavolo che atmosfera!!” mi diss avvicnadosi a me “dai finisci quello che hai comimnciato in macchina che ho una voglia!! Era da tempo che ti desideravo ancora e solo tu puoi scoparmi come Alberto non sa fare!!”
Le tolsi l’impermeabile e la gonna e la lasciai unicamene con il perizoma a filo e le scarpe alte.
La potai in camera e la distesi sul letto.
Anche il letto era circondato da candele e Nadia si eccitò ancor di più a quell’atmosfera molto gotica.
Cercò subito avidamente il mio cazzo ma io la fermai.
La stesi sul letto e dopo averle spostato il perizoma continuai a sfegarle il clitoride fino a quando la sua figa non divenne un lago.
Continua fino al limite ultimo dell’orgasmo, lasciandola li sul bordo del paicere.
I suoi capezzoli erano diventati durissimi e ne presi uno tra i denti succhiando con avidità e umettando della mia saliva tutto il suo seno.
A quel punto allungai una mano al comodino e presi due paia di manette inchiodando i polsi di nadia alle estremità del letto.
Nadia mi guardava ancor più eccitata mentre le mie mani ancora indugiavano sul clitoride. Non era preoccupata che l’avessi legata, mi conosceva e mi aveva confidato che quel gioco le era sempre piaciuto per cui non avevo fatto altro che mettere in atto una sua fantasia.
“dai continua fammi venire cazzo che non riesco più a tenermi!! Forza!! Scopami bastardo scopami a cazzo nudo”.
Nadia oramai era al culmimne dell’eccitazione tanto che quella posizione costretta le procurava continue contrazioni alla figa ed alle natiche.
Fu li che una porta si aprì ed entro Luisa.
Nadia ala vide e la riconobbe subito.
“Cosa succede cazzo ci fa lei qui?? Sei un bastardo slegami subito!!!!”
“Senza port farle prioferire un’altra parola presi dalo stesso comodino di prima un costrittore per la bocca, le infilai la pallina e lo legai dietro la sua nuca.
Dalla sua bocca le parole si erano contorte in mugolii osceni di protesta e il suo corpo si contorceva mentre luisa si avvicinava a lei.
Luisa era nuda se non per le scarpe e le autoreggenti bianche, come una pantera pronta a ferire si accostava alla sua nemica.
La sua splendida pelle bianca faceva da contrasto a quella di Nadia che era abbronzata dando il sentore di una vacanza fuori stagione, e la sua mano risaltava mentre percoreva il ventre ed i seni di Nadia che si contorceva con disgusto al tocco dell’amante di suo marito.
Io mi godevo la scena dal limitare del letot e riprendev tutto con la mia fedele telecamera che ,mi era già servita per la serata con Alberto protagonista.
I capelli corvini di Luisa si mischiarono a quelli di Nadia quando lei si sporse e con la lingua iniziò a leccarle tutto il viso.
Riprendevo il sedere di Luisa che sormontava Nadia e la sua cocca che la baciava sul viso sul costrittore, lungo il collo.
I contorcimedi di Nadia erano quasi comici mentre Luisa oramai abusava di lei a suo completo piacimento.
Ad un tratto luisa si alzò e sputò sul seno di Nadia iniziando a massaggiarlo ed a leccarle i capezzoli di nuovo duri di nadia le cui forzate proteste si stavano tramutando in sinsuali movimenti per il piacere che stava ricevendo.
Ad un tratto la bocca di Luisa scese dai capezzoli lungo il pube di Nadia che serrò le gambe per impedire all’amante del marito di leccare completamente la sua voglia.
Montai la telecamera su un cavalletto in modo da poter riprendere la scena e mi avvicinai al letto aprendo forzatamente le gambe di Nadia.
Dilatai le cosce e le tenni sospese mentre Luisa iniziò a leccare completamente la figa fradicia di Nadia.
Luisa passava completamente la lingua sul clitoride per poi scendere lngo tutta la lunghezza della figa ed assaporarne gli umori.
Continuò così a lungo e le anche di Nadia si arresero tanto che non dovetti più forzare l’apertura delle cosce ma la brava moglie cominciò a godersi il trattamento mugolando di piacere.
Passai del gel lubrificante a Luisa che se lo spalmò sulla sua mano destra e iniziò a penetrare Nadia con dovizia.
Prima un dito, poi due, poi tre, ad ogni affondo Nadia godeva in modo animalesco.
Luisa intervallava la penetrazione con lunghe lecccate di figa e gli umori oramai le avevano riempito la bocca e le doita, quando mi avvicinai a lei e le passai la lingua sulle labbra per poi intersecarla con la sua.
A quella vista Nadia sentendosi spodestata anche dell’amante ebbe un sussulto di rabbia bn sedato da Luisa che le infilò nella figa anche il quato dito.
Dopo il qurto arrivò ben presto il quinto e Luisa si ritrovò a fistare profondamente Nadia che non riusciva più a tratterere i mugolii cinghialeschi di soddisfazione.
La saliva scendva oramai copiosa dagli angoli della bocca di Nadia pe cui le torli il costrittore e le saggiai la bocca passandole la lingia ed infilandole il dito medio tra le labbra che lei voracemente succhiò mentre il polso di Luisa le affondava sempre più in profondità nella figa.
A quel punto, ben vedendo che Nadia pensava solo a godere estassi i cazzo e riempii la bocca della brava moglei mentre luisa faceva andare con velocità la mano dentro la vulva orami spanata di Nadia.
Il mio cazzo raggiunse ben presto dimensioni ragguadevoli e senti che veniva risucchiato nella bocca sempre più a fondo quando Nadia oramai esausta splose in un orgasmo intenso bagnando completamente Luisa fino all’avambraccio.
Nadia era esausta dalla lunga fistata ed allora la lasciai andando da luisa la quale era salita sul letto e si era accosciata di fonte alla faccia di Nadia.
Capii subito le sue intenzioni.
“ora la risveglio io questa troia!!”
Luisa iniziò a masturbarsi il litoride ed io con le dita bagnate dalla saliva di Nadia le riempii subiataneamente lo sfintere spingendo con forza dentro le sue viscere.
Luisa in pochi minuti proruppe in un poderoso squirting sulla faccia di nadia che si riebbe con violenza dal suo orgarmo inondata dal piacere di Luisa.
Nadia voltò la faccia per non essere investita in bocca dagli umori di Luisa ma io le presi i capelli e le tenni le labbra aperte con forza mente Luisa continuando a masturbarsi le squirtava di nuovo completamente nella bocca.
“bevi troia bevi per bene”
Luisa non poteva trattenere il suo astio mentre con le cosce copriva la faccia di Nadia passandole la figa sul volto tenendosi alla spalliera del letto.
Nadi adapprima riluttante no poteva più tratenee il piacere che avevva ricevuto e tuttigli ormoni scatenatisi con la tempesta di squirting che le riempiva la bocca, e cominciò avidamente a succhiare la figa di Luisa mentre le mie mani le avevano abbandonato il buco del culo e si erano pulite nella gola infuocata di Nadia.
Feci girare Luisa e continuare a passare la figa sul volto di Nadia che leccava come una troia del più infimo bordello avndo ora anche a disposizione il culo di Luisa dove affindare la lingua.
Nadia si prodigò a lungo nel leccare il buco del culo di luisa che contunuando a masturbarsi la inondava a ripetizione di umori squirtandolae a più riprese lungo il corpo.
Poi Luisa si spostò da Nadia e si rivolse a me “passami quella candela e mettile il cazzo in bocca”.
Le diedi la candela ben conscio di quello che le voleva fare e misi il cazzo in bocca a Nadia che cominciò a succhiarmi preccando l’asta ed i coglioni con entusuamo.
Luisa prese la condela e versò la cera calda sul corpo di Nadia che orami totalmente assuefatta al suo ruolo di slave accentuo le succhiate del mio pene e la loro profondità fino a sentire il senso di soffocamneto in concomitanza al momento in cui Luisa la inondava di cera.
Il cazzo mi stava quasi esplodendo quando interruppi le succhiate di Nadia, presi le chiavi delle manette e la liberai.
Immediatamente però le agguantai i capelli e la feci girare lasciandola con il culo per aria di fronte alla bocca di Luisa, al quale immediatamente si lubrificò di nuovo le dita e iniziò a rimpire il culo di Nadia con la sua dolce manina.
Lo sfintere stranamente cedette ancor prima della figa e Luisa iniziò a fistare nadia anche nel buco del culo.
Le lacrime iniziarono a rigare il volto di Nadia per il dolore ma con la voce incitava Luisa a non smettere:”dai troia spingi, riempimi il culo!!”
Mi gdevo lo spettacolo di Luisa che spingeva il suo polso nel buco dl culo di Nadia quando questa venen ancora sfinita dallinculata che stava subendo.
Luisa qidniritirò la mano e la fece leccare a Nadia che con estrema vogia indugiò a lungo su quelle dita piene del suo piacere anale.
Il culo così volgarmente dilatato fu subito mia preda. Mi avvinghiai alle anche di Nadia e inizai a dare sonore spinte.
Nadia oramai remissiva si godeva una nuova penetrazione seppur meno devastante della mano che avvea ricevuto prima mentee Luisa le si era seduta di fronte a coce larghe e si faceva ben leccare la figa sgrilletandosi in modo da squirtare nuovamente sul volto oramai devastato di Nadia.
Mante continuavo a spingere come un forsennato nel buco de culo orami aperto Luisa si sporse ancor di più verso nadia e lasciò andare un copioso rivolo di urina direttamente nella bocca di nadia che lungi dal spostarsi bevve con avidità del nuovo succo della figa dell’inaspettata compagna.
A quella vista ritrassi il cazzo dal culo di nadia e la inforcai con ferocia in figa sborrandole dentro tutto il mio sperma riempiendola completamente e poi solelvandola in modo che le raggiungesse il limite delle ovaie.
Nadia si abbandonò distrutta sul letto che oramai era distrutto dallo spettacolo che aveva visto, il suo viso era completamente sfatto dall’enormità dello squirting ricevuto da Luisa, e la bocca un coacervo di sapore di urina, sperma ed umori femminili.
Luisa la baciava avidamente per avere anch’essa quel sapore sulle sue labbra e continuava a toccarla quasi fosse un suo giocattolo personale.
Presi nuovamente le manette e legai Nadia alla spalliera in modo che potesse comunque riposare.
Rimase li fra le braccia di Luisa che continuava a baciarla e toccarla sul seno e fra le cosce e si addormentarono insieme..
La giornata era giunta solo a metà... (fine quarta parte)

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