ИСТОРИЯ НАЗВАНИЕ: Una domenica, lo Strip poker. 1 
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Una domenica, lo Strip poker. 1


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Una domenica, lo Strip poker. 1

by annaeantonio
Посмотрели: 871 раз Комментарии 4 Date: 26-01-2018 Язык:Language

Domenica siamo stati ospiti a casa di amici.Dopo una lunga chiacchierata sui figli, sulle nuove generazioni confrontandole con i nostri tempi, l’argomento non poteva finire che sul sesso, la serata si avviava lenta, il caffè era stato consumato e gli argomenti sembravano finiti. Salvatore resosi conto che la monotonia si avviava nei tristi ricordi dei tempi andati, ci disse: perché non facciamo uno Strip poker…tra lo stupore e l’imbarazzo mio e di Imma, Antonio gli fa: ”Ma che cazzo dici”facendosi una risata, Salvatore vedendo che nessuno si offese ribatté: che c’è di male, è un gioco e poi lo sai che le tette di Anna mi son sempre piaciute. Tu piuttosto non mi hai mai detto cosa ti piace di Imma, Antonio guardandomi rispose: non ho mai visto tua moglie in quel senso lì, ma dai rispose il nostro amico lo sappiamo che ti piace il culo di mia moglie. Antonio continuò a fissarmi incredulo, rispose ti sarai sbagliato; Imma fa il marito, è vero che Antonio gli piace il tuo culo?La moglie acconsenti: si gli piace. Visto? Fece lui accarezzandole il didietro. Allora giochiamo continuò, facciamo un gioco soft, dove si spoglia soltanto, e si guarda, ci divertiremo un po’. Imma tu sei d’accordo?Lei rispose: se Anna è d’accordo, va bene; ok feci io e tu Antonio? Non ho problemi rispose. Imma chiese: però dateci tempo per prepararci e andammo in camera. Tornammo tra le risate dei nostri mariti piene di maglioni, doppi pantaloni e cappotti con l’intento di farli dannare per spogliarci, e durare il più a lungo possibile il gioco. Quando uscimmo dalla camera, Salvatore ci fece trovare delle stuzzicherie accompagnato dal marsala, tra una giocata e l’altra il liquore iniziava a “prenderci” non essendo abituata ero un po’ “brilla”. Dopo tante giocate e risate dovute anche al liquore, rimanemmo nude solo con l’intimo a guardarci. Allora il padrone di casa propose il gioco della penitenza; ossia chi perdeva, doveva pagare una penitenza; ”ancora risposi” ridendo senza trattenermi, non ti basta vederci cosi? No fa lui l’ho detto che mi piacciono le tue tette e le voglio vederle scoperte. E’ un porco rispose sua moglie anche lei “brilletta”, non si accontenta mai, Antonio rispose con una battuta “stiamo ballando e finiamo di ballare” e tutti a ridere. Le prime penitenze erano quelle che a turno io dovevo togliere l’intimo a Imma e di conseguenza a me, man mano era diventata una gara tra Salvatore e Antonio a chi chiedeva penitenze sempre più, non so dire se erano più personali, o più depravate. Prese dall’alcool ci lasciammo andare toccandoci i seni, e le parti intime alternandoci a vicenda, intanto erano rimasti anch’essi nudi, stavano in piedi per vederci e si toccavano i loro peni leggermente eccitati. Le richieste che ci facevano erano sempre accompagnate da lunghe risate. Tra fumo e alcool eravamo ormai inebriati tutti, quando Salvatore, chiese a sua moglie la penitenza di darmi un bacio con la lingua. Smettemmo di ridere, ci guardammo tutti in silenzio, quando Imma mi si avvicinò, appoggiò la sua bocca alla mia, mise la lingua tra la mia bocca, chiusi gli occhi, e la risposi con la lingua. Appoggiò le sue mani dietro la mia nuca, mentre io le afferrai la schiena, quasi fosse un ballo lento tra di noi. Il bacio credo che durò un paio di minuti, alla fine ci staccammo e vedemmo i nostri mariti con i cazzi duri in mano. Finimmo di ridere eravamo tutti seri, il gioco stava finendo, si andava verso qualcosa di più di un semplice”guardare e non toccare”, c’e’ ce ne accorgemmo tutti.

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