Una notte a Pantelleria.
by pennabianca
Mi chiamo Mario, ho 65 anni, sono alto, capelli bianchi, occhi scuri, fisico massiccio, imponente, non grasso. Da 45 anni sono sposato con Anna, che ha un anno meno di me. Stiamo assieme da tantissimi anni, cinquanta per la precisione, durante i quali abbiamo vissuto e sperimentato tante situazioni, in particolare esperienze molto piacevoli sotto il profilo sessuale. Abbiamo vissuto piacevoli scambi di coppia, esibizionismi, sesso di gruppo e anche situazioni dove mia moglie si è divertita con uno o più maschi, sotto lo sguardo attento e compiaciuto di me, che ho sempre avuto molto piacere nel vederla godere e non ho mai temuto il confronto, perché l’unica cosa che mi interessa è vederla contenta, soddisfatta ed appagata, indistintamente dal modo o da chi l’ha soddisfatta e fatta urlare di piacere. Ovviamente succede lo stesso all’inverso; si, perché a mia moglie piace molto vedermi alle prese con qualche altra donna e si sente orgogliosa, quando, alla fine, vede che sono stato in grado di soddisfare i pruriti di quelle femmine, che si sono fatte chiavare da me sotto i suoi occhi. Queste situazioni reciproche hanno sempre portato il nostro rapporto a livelli altissimi di complicità, rendendoci sempre più uniti. Addirittura, in più di una occasione, è stata lei che mi ha fornito su un piatto d'argento qualche puttanella, specie se più giovane, ospitandola nel letto con noi e, in questi casi, il gioco ha soddisfatto entrambi tantissimo. Anche a me è capitato di condividerla con qualche persona fidata o perfetti sconosciuti, magari incontrati in situazioni non programmate, ma vissute in tutta spontaneità del momento, traendone reciproco piacere. Una di queste avventure improvvisate è capitata durante una recente vacanza a Pantelleria, isola per noi sconosciuta, non avendovi mai soggiornato. Tutto è successo nell'ultima sera che eravamo sull'isola. Avevamo deciso di cenare in un ristorante, dove c'è uno splendido lago, per poi andare a far il bagno
di mezzanotte
a Gadir, un piccolo borgo marinaro di questa particolare e meravigliosa isola, dove è presente una delle tante sorgenti di acqua calda. Il posto è molto carino, perché si trova alla fine del molo e, circoscritte da scogli ed un muro, vi sono alcune pozze di acqua calda. C'eravamo stati di giorno e ci era piaciuto molto, così avevamo deciso che la sera prima del giorno della partenza, avremmo fatto l'ultimo bagno, proprio in quel posto. Quando siamo arrivati sul posto, verso le 22:30, e lasciata l'automobile all'inizio del molo, abbiamo preso solo i nostri teli e, una volta giunti laddove c'era questa pozza di acqua calda, abbiamo visto che ci avevano preceduto tre uomini, più o meno della nostra età. Il posto è particolare, perché è costituito da un quadrato in cemento armato e pietre e, sul lato destro dalla parete rocciosa, affluiscono sorgenti di acqua calda di circa quaranta gradi. Ci siamo spogliati e, in costume, siamo entrati in acqua e ci siamo addossati ad una specie di muro subacqueo, dove, proprio sul lato destro, ci sono quelle sorgenti calde. La prima, sgorga in una pozza a forma circolare ed è talmente calda da non permettere di restare lì dentro. La seconda, invece, è quella che sta al centro delle tre, ha una forma allungata da sembrar quasi una vasca da bagno. Mia moglie ha voluto sdraiarsi in questa e, mentre si stava mettendo comoda, la parte superiore del costume si è impigliato su di una roccia e, di colpo, si è trovata con le tette al vento. La cosa non mi ha sconvolto più di tanto, in quanto, per tutta la settimana aveva preso il sole in topless; dinanzi a quell'imprevisto, lei non ha potuto fare altro che appurare che quei tre le avevano visto i seni nudi, per cui non se ne è preoccupata più di tanto ed ha semplicemente eliminato quel pezzo del costume, rimanendo sdraiata a tette all'aria. Uno dei tre, che stava immerso nell'acqua accanto a me, ha commentato in siciliano.
“Chi zinne bedde!”
Lei ha sorriso ed è rimasta impassibile, ha visto che tutti e tre la guardavano ammirati e, dopo un po' che era sdraiata, è scivolata in avanti ed è venuta ad abbracciarmi, perché io stavo immerso nell'acqua proprio davanti a lei, con due di loro alla mia destra e quello che aveva commentato, alla mia sinistra. Appena si è trovata tra le mie braccia, si è girata verso di loro ed ha espresso il proprio pensiero.
«Spero che lo spettacolo vi sia piaciuto e mi auguro che siate delle persone corrette, perché non mi dispiacerebbe divertirmi un po', ma solo alle mie condizioni!»
Sono rimasti decisamente sbalorditi a quelle parole più che chiare e quello che aveva commentato ha osato chiedere quali fossero le sue condizioni.
«Una cosa molto semplice: mi piacerebbe vedere che vi masturbiate per me; non intendo fare sesso con nessuno di voi, ma, se ciascuno mi dedicasse una bella sega, fino alla relativa sborrata, allora potrò ritenermi contenta.»
Non se lo son fatti ripetere due volte! Già da quando era ancora sdraiata, avevo notato che avevano messo le mani dentro i costumi e, così, hanno preso a smanettarsi, mentre mia moglie, con una mano, accarezzava il mio, che, ovviamente, era diventato duro come il ferro. Dopo un po' che si stavano menando il cazzo, uno dei due che stava alla nostra destra, ha detto che era prossimo a sborrare e così lei lo ha fatto alzare in piedi e, poiché l'acqua, in quel punto, è meno alta di un metro, lui si è trovato con il cazzo fuori ed il costume abbassato.
Non era niente di che, un cazzo assolutamente nella norma. Lei ha allungato una mano e, con le dita, è andata ad accarezzargli le palle, poi lo ha invitato a sborrare sul suo braccio.
«Dai, schizzami sul braccio! Fammi vedere quanto lo ricopri!»
Di certo per il fatto che gli stava accarezzando le palle, il tizio, poco dopo, ha cominciato a schizzare sul suo avambraccio e lei gli ha strizzato un po' le palle, per spremerlo per bene. Vedevamo che, con il pollice, gli accarezzava ripetutamente la punta, tenendo quel membro in mano in modo da spremerlo fino all'ultima goccia. Anche quello dall'altro lato, ha detto che era prossimo a sborrare e, anche lui non aveva un gran cazzo, anzi, direi piuttosto piccolo; lei ha fatto la stessa cosa anche con l'altro. Con l'altra mano è andata ad accarezzare le palle anche a quello e lo ha invitato a sborrare.
«Dai, fammi vedere se schizzi più di lui! Mi sembra di sentire le tue palle più gonfie!»
Il tizio se lo smanettava velocemente, poi ha preso la mano di mia moglie ed ha appoggiato il membro proprio sul suo palmo; un attimo dopo, ha cominciato a sparare diversi schizzi, che sono andati a coprire l'avambraccio di mia moglie, fin quasi al gomito. Lei, naturalmente, ne è rimasta molto soddisfatta.
«Bravo! Ero sicura che avevi le palle più piene di lui! Grazie, mi avete regalato due bellissime sborrate!»
Con la mano ancora impastata della sua stessa sborra, ha accarezzato anche quel membro e lo ha spremuto per bene, fino all'ultima goccia. Dopo che son venuti, lei li ha segati ancora tutti e due, stringendogli per qualche istante in mano, poi il terzo si è fatto avanti, dicendo che era giunto il suo turno; a questo punto mia moglie si è girata, appoggiandosi con le spalle a me, il tizio si è alzato in piedi e si è potuto accertare che tra i tre era sicuramente il più cazzuto. Un bel membro lungo, leggermente ricurvo verso sinistra, ma comunque un gran bel cazzo. Era quello che aveva commentato che lei aveva delle belle tette, così lei ha voluto fargli un regalo.
«Visto che ti son piaciute tanto le mie tette, avvicinati e schizzami la tua sborra proprio sulle tette!»
Il tizio, a sentir quelle parole, sembrava Impazzito! Se lo menava ad una velocità pazzesca e poi, d'un tratto, si è avvicinato e le ha sparato quattro bordate di crema bianca sulle tette.
«Eccomi! Ti sborro addosso! Si na’ fimmina beddissma e tanto bottana! Adesso te le copro!»
Lei ha allungato le mani e, con una è andata a massaggiargli le palle, mentre, con l'altra, ha impugnato quel membro e lo ha indirizzato verso le tette; ha preso a mungerlo, fino a spremere anche l'ultima goccia!
«Bravo, così! Coprimi le tette con la tua sborra! Dammela tutta! Dai, ricoprile, riempile tutte!»
Lo ha spremuto per bene. Poi si è girata verso di me, mi ha fatto metter seduto sul muretto e, dopo avermi fatto un po' sdraiare all'indietro, ha abbassato il mio costume ed ha preso In bocca il mio cazzo; mi ha fatto un gran bel pompino, usando solo la bocca, senza sfiorare il mio membro con le mani.
Tutti e tre erano inginocchiati accanto a lei e la guardavano; vedevo che continuavano a masturbarsi furiosamente. Quello che le ha sborrato sulle tette, ha allungato una mano ed ha preso ad accarezzare i seni di mia moglie. Ha provato ad abbassare la mano, ma lei l'ha bloccato e gli ha fatto capire che il massimo del gioco era solo accarezzare il seno; a quel punto, lui ha preso a stimolare i suoi capezzoli e anche l'altro, che gli era vicino, ha allungato una mano ed ha preso a giocare con l'altro capezzolo. Mentre le carezzavano i seni, guardavano con quanto piacere si divertiva a giocare con il mio cazzo in bocca; quello che le ha sborrato sulle tette, si è lanciato in un nuovo più osceno complimento definendola una magnifica pompinara.
«Sei meravigliosa! Na ’bucchinara meravigliosa! Sucame un po’ anche il mio…ti prego! Solo un po', ti prego!»
Si è sollevato un po', quel tanto che basta per far sì che il suo membro fosse proprio all'altezza del viso di mia moglie ed anche molto vicino al mio. Lei si è girata, ha sorriso e, prima di prenderlo in bocca, lo ha ammonito.
«Solo una leccatina… non esagerare, oppure…»
Il tizio è rimasto immobile e mia moglie ha passato la lingua su quella bella cappella, poi, per un attimo, lo ha fatto sparire in bocca e lo ha tenuto in gola per qualche istante, facendo gemere il tizio di infinito piacere.
«Che meravigghia! Che bocca stupenda! Grazie! Grazie! Veramente grazie!»
Subito dopo, mia moglie si è girata ed ha ripreso il mio membro in bocca, mentre il tizio se lo menava furiosamente. Nonostante il fatto che ho scopato mia moglie tutte le mattine, il giochetto fatto con questi tre mi aveva veramente eccitato e, dopo che mi son gustato la sua bocca, d'un tratto lei ha sollevato lo sguardo ed ho capito che voleva le riempissi la bocca, cosa che ho fatto, pochi istanti dopo. Naturalmente non se ne è persa una sola goccia! Me lo ha leccato e pulito alla grande, poi si è allungata su di me, com'è sua abitudine e mi ha baciato. Naturalmente questo ha suscitato lo stupore dei tre.
«Bedda matri, che fimmina! Dopo che se lo è sucato tutto, l'ho anche baciato! Che bottana meravigliosa! Amico, una fimmina così, vale oro!»
Siamo rimasti ancora una decina di minuti, mentre loro continuavano a complimentarsi con lei, affermando che era una femmina fantastica, poi siamo usciti, ci siamo asciugati e ce ne siamo andati. Mentre stavamo camminando sul molo, le ho chiesto come mai non aveva voluto farsi scopare da loro tre e la sua risposta è stata qualcosa di veramente fantastico.
«Dovresti sapere che, in questo periodo, non mi sento perfettamente a mio agio. In più, c'è ancora un motivo per cui non l'ho voluto fare. Alla mia età, vedere che tre maschi che se lo menano ancora per me, ha fatto di colpo schizzare in alto tutta la mia autostima. Quelle tre sborrate sono state come tre medaglie sulla mia pelle. Tra un mese compio 66 anni e vedere che ancora riesco a far schizzare tre maschi, è una cosa che non ha prezzo. Sicuramente vale più di tre banali scopate!»
Ho sorriso e, dentro di me, ho riflettuto sul fatto che, dopo tutti questi anni, mia moglie riesce ancora a stupirmi.