English (UK)
English (US)
Italiano
Français
Español
Deutsch
Русский
IL BAGNINO (Parte 5)
by cornutoestivo
Lo feci, poi mi sdraiai di nuovo anch'io, inforcai la mia cuffia, e l'ottima musica del mio gruppo musicale preferito (Pink Floyd) mi accompagnò nei miei pensieri.
Ora il mio ruolo, o meglio, i miei molteplici ruoli, stavano nuovamente per emergere dopo un periodo di stasi, se è vero che siamo una
coppia fortemente trasgressiva è anche vero che in ogni caso alterniamo periodi molto attivi a periodi
in cui il letargo erotico è quasi totale, e non solo quello erotico allo stato puro, ma anche quello inerente
la nostra intimità coniugale, ci sono periodi in cui mia moglie annientava ogni mia velleità in quella direzione (non vivevo ancora la mia attuale impotenza ma dannatamente insorgente..) invitandomi molto chiaramente ad intensificare l'uso delle mani, avevo però certezza che in un certo senso, il mio periodo di astinenza si stava protraendo per non finire, non sarebbe mai tornata a
darmela
, soprattutto quello per me era oramai un taboo irreversibile, ma ben sapendo quanto io ami calarmi in determinati paragrafi erotici, intravedevo all'orizzonte la nascita di un eccellente periodo.
Avrei voluto fare il primo utile passo in quel momento, avrei voluto recarmi in quel preciso istante nel negozio di telefonia, mi fermò soltanto la mancanza dietro di me della mia carta di credito e, tornare in casa per prenderla per poter
operare
poteva essere pericoloso (riguardo all'urgenza) e suscitare qualche curiosità nei ragazzi, soprattutto
nel minore che solitamente si accoda non appena capisce che c'è lo shopping di mezzo, molto meglio attendere il giorno seguente, quando avrei potuto mischiare le carte con più naturalità, l'eventuale uscita per il controllo periodico dell'auto o per il suo lavaggio è sempre un rifugio di comodo eccellente, avrei potuto fare i miei acquisti e nasconderli nella stessa, acquisti che nessuno dei nostri figli avrebbe dovuto mai scoprire, ciò avrebbe potuto dar luogo ad ulteriori loro curiosità del tipo
perché mamma ha un telefono segreto?
Beh,sarebbe stato davvero non poco imbarazzante e in quel caso non avrei potuto
nemmeno prendere le sue difese, quindi era da studiar bene, il nuovo telefono non avrebbe potuto mai
avere una giacenza casalinga, ma visto che l'esigenza di doverlo nascondere necessitava più che altro in quel periodo, decidemmo insieme che il posto giusto sarebbe stato proprio il portabagagli della nostra auto, più al riparo di cosi non si poteva, i ragazzi hanno le loro auto e difficilmente prenderebbero quella di papà, soprattutto per gli eccessivi costi di gestione.
La musica continuava a fasciare i miei bei pensieri, che spaziavano già oltre il lecito, cercavo di immaginare in che modo Angy avrebbe potuto render partecipe il ragazzo della nostra particolarità di coppia, giudicai questo decisamente arduo da definire, ma dovevo fidarmi di lei, per la prima volta non potevo essere il suo deus ex machina, tutto doveva essere demandato alla sua abilità, ma non potei fare a meno di rassicurarmi ripensando ad una sua precedente frase
..se una donna vuole, ottiene tutto..”
Lei avrebbe certamente ottenuto il suo fine, ma se così non fosse stato, pazienza, avremmo cambiato spiaggia ed amen. Ma dalla certezza di ottenere il gioco a
trois
non si sfuggiva, o cosi o niente, non era un mio diktat, ma una certezza da parte di Angy, di cui andavo fiero e compiaciuto, lei, mia moglie, è sovente ripetermi ancora oggi che sarebbe da veri idioti avere un comportamento non conforme alla stipula del
nostro contratto
in ordine alla nostra complicità
..avere un amante segreto? Sarebbe come tornare indietro..
Ripassai a mente i miei ruoli a venire. Cornuto?
Si, indubitabilmente. Consapevole? Più che mai. Collaborativo? Non potrebbe essere altrimenti. Pretenzioso? Mai. Sottomesso? Sempre più. Complice? In modo determinante.
Geloso? In modo straordinario.
Sofferente? Ahimé...si. Insofferente? Forse. Frettoloso? No.
Impaziente? Si.
Un bagno ed una nuova nuotata mi furono utili a ritrovare la calma.
volta in cui però non mi allontanai più
di tanto, peraltro costringendo Angy a non potermi perdere di vista.
Quella notte, come al solito, tentai timidamente un lieve nuovo approccio con la mia signora, ma puntualmente fui in
malo modo respinto
, come oramai avveniva sempre, mi consentì (diversamente dal solito) di farmi un tentativo di auto carezza da solo dentro il nostro letto rimanendo al suo fianco, prima però mi disse
..guai a te se sporchi il letto, fai le tue cosine nelle mutande, poi ti alzi e te ne vai in bagno a lavarti..
Non fece nemmeno in tempo a finire la sua frase, ebbi immediatamente la mia eruzione, e per lei fu una ghiotta occasione per deridermi di nuovo, ma dovette soffocare li suo sogghigno per non svegliare gli altri abitanti della casa, (che delizia amici miei scrivervi questo mio racconto mentre dal mio notebook escono le note della deliziosa
Comfortably Numb
dei Pink Floyd..)
Esso, il suo perentorio ordine, fu però imperativo e più che esaustivo, andai in bagno a lavarmi e mentre lo facevo pensavo fosse giustissimo che io fossi cornuto, oramai non sarei più stato in grado di soddisfare una moglie, è per me una conditio sine qua non…
Continua..
