Capitolo 10: Confessioni
by Gianbull360
Marco avvertiva che qualcosa non andava. Giulia, dopo anni di vita insieme e numerose esperienze trasgressive, mostrava atteggiamenti sfuggenti. Le loro avventure di coppia e le esperienze solitarie di Giulia si erano intensificate, ma Marco faticava a tenere il passo con i suoi cambiamenti.
Una discussione recente era nata a causa di Davide, un vicino di casa. Dopo diversi flirt, Davide aveva invitato Giulia per un caffè, un incontro da cui lei era tornata particolarmente eccitata, culminato con un bacio appassionato. Ma l'invito successivo tardava ad arrivare, mandando in crisi Giulia, le cui certezze vacillavano.
Marco aveva cercato di rincuorarla, suggerendole di non riporre troppe speranze in Davide e di concentrarsi su altre
api
interessate al suo
miele
, come Diego, un collega di lavoro. Ma Giulia era decisa: voleva Davide.
Finalmente, l'invito arrivò. Un lunedì, Giulia si preparò raggiante per l'incontro. Marco, tornato a casa, capì subito che c'era stata della confusione. L'incontro, per volere di entrambi, si era svolto lontano da casa, facendo perdere tempo prezioso. Troppi discorsi e indecisioni avevano portato a un incontro fugace, senza un rapporto completo. Giulia era delusa ma fiduciosa, convinta che la prossima volta sarebbe andata meglio, soprattutto dopo avergli fatto
un pompino che se lo ricorderà per un bel pezzo
. Marco, invece, nutriva forti dubbi, credendo che Davide avesse giocato con il fuoco senza saperlo gestire, mettendo in difficoltà anche Giulia.
Il tempo passò senza seguiti, causando una discussione tra Marco e Giulia. Lui, inaspettatamente, criticò la sua testardaggine e la sua ostinazione nel perdere tempo con una persona che non la meritava.
La situazione tra loro peggiorò, e Marco sospettò che Giulia avesse preso una decisione autonoma, escludendolo. Iniziò a stuzzicarla, indagare e sorvegliarla, soprattutto nel suo giorno libero. Non trovò prove di tradimento, ma sentiva che qualcosa gli sfuggiva.
Un lunedì, Marco rimase a casa con la febbre. Giulia trovò mille scuse per uscire, confermando i suoi sospetti. Quella sera, tornata da una presunta cena con un'amica, Marco scelse la strada giusta: non chiese nulla, ma la abbracciò e la coccolò dolcemente.
Il suo silenzio fu più eloquente di mille parole. Giulia capì che, nonostante tutto, Marco era profondamente innamorato di lei e che forse stava sbagliando a non aprirsi.
La svolta arrivò verso il fine settimana. Le battute allusive di Marco sulla presunta ingenuità di Giulia colpirono nel segno, e lei capì che poteva finalmente confidarsi.
Tornati a casa dopo una cena, si baciarono con passione e finirono sul divano. Giulia, eccitata, saltò addosso a Marco. In quel momento, lui colse l'attimo fuggente e le chiese cosa stesse nascondendo. Lei cedette, ma solo dopo aver ottenuto l'impunità.
Marco non ebbe problemi a concederla: il perdono è una delle virtù dei forti.
Giulia iniziò il suo racconto. Tutto era cominciato circa un mese prima, quando Davide si era rifatto vivo. Dopo la loro discussione, Giulia aveva deciso di agire di impulso. Questa volta, Davide aveva scelto con cura il luogo dell'incontro: sempre in auto, ma con più tempo e privacy.
Non appena si fermarono, Davide le saltò addosso, baciandola con passione e toccandola ovunque. Giulia, eccitata e bagnata, si abbandonò al momento. Lo desiderava e gli avrebbe concesso tutto. Si era preparata con cura: una minigonna per facilitare l'accesso e una maglia aderente e scollata per mettere in risalto il suo seno generoso. Un filo di trucco e niente rossetto: era pur sempre un uomo sposato!
Marco ascoltava senza fiato, sconvolto ma eccitato dalla confessione. Baciandola, la pregò di continuare.
Giulia si godette le sue attenzioni, poi prese l'iniziativa. Ricambiando baci e carezze, sbottonò i pantaloni di Davide. Il membro eretto svettò duro ed eccitato. Giulia lo prese in bocca, praticandogli un pompino esperto e appassionato. Ma Davide la voleva, voleva possederla.
Rapidamente, passandole dietro, la prese per i fianchi e la penetrò.
Durò pochissimo. Davide si ritirò, mormorando di non riuscire a farlo. Giulia, disponibile come sempre, non se la prese, anzi, pensò di rimediare con un altro pompino.
Ma le cose andarono male, e Giulia non ebbe difficoltà ad accorgersene. Tornando a casa, rabbia e sensi di colpa si acuirono.
Marco, intanto, era in preda a mille pensieri, ma si comportò da gentiluomo. Pur con un pizzico di rammarico, non calcò la mano.
La guardò negli occhi, e lei, sorridendo, gli chiese, dopo un bacio appassionato:
Non vuoi sapere cosa è successo il pomeriggio?
.
In un lampo, Marco rivide quel giorno. Si erano incontrati in palestra durante la pausa pranzo, e Giulia era sembrata normale, anche se poi gli confidò di essere stata agitatissima, temendo che lui la vedesse arrivare trafelata. Ma Marco, da buon marito tradito, non aveva notato nulla.
Giulia lo riportò al presente con un bacio. Gli chiese cosa immaginasse avesse fatto il pomeriggio. Marco non ne aveva idea. Fu allora che lei lo sconvolse completamente, dicendogli:
Beh, quel pomeriggio e altri ancora...
.
Marco sentì il cuore accelerare.
Raccontami tutto
, sussurrò.
Ero fuori amareggiata, decisa a fare shopping, quando mi arriva un messaggio da Diego. Ricordi Diego?
, chiese Giulia.
Marco ricordava Diego, il ciclista. Giulia lo aveva conosciuto al lavoro. Era un bel ragazzo, deciso e intraprendente, ma lei non era sembrata molto interessata.
Ebbene, Diego chiedeva di vederci. Ci pensai un attimo e accettai. Volevo vedere dove sarebbe arrivato.
Ma Diego non era Davide. Con una scusa, mi diede appuntamento sotto la collina panoramica. Appena arrivata, mi fece salire nella sua spaziosa monovolume e, dopo mille attenzioni, mi baciò. Mi desiderava, e la sua voglia di me era palpabile. Cedetti e fui sua. Avevo voglia anch'io e dovevo rifarmi della mattina.
Si mise a guidare su per la collina. Era sposato anche lui, quindi guidava verso un bel posto tranquillo e al riparo da occhi indiscreti.
Arrivammo in una piccola radura un po' nascosta verso la vetta della collina. La sua monovolume si dimostrò perfetta e comoda. Cominciò subito a spogliarmi, mentre la sua bocca mi regalava brividi di piacere sul collo, sui seni e giù verso i miei posti più segreti. Sussultai quando la sua lingua esperta si fece spazio nel mio fiorellino caldo e umido. Continuò finché esplosi in un orgasmo liberatorio. Finalmente cominciavo ad avere la mia parte in quella pazza giornata.
Era arrivato il suo momento. Presi l'iniziativa e cominciai a spogliare lui. Un bel fisico asciutto e muscoloso mi aspettava. Arrivai alla patta dei pantaloni: un bel gonfiore prometteva piacere e divertimento. Anche lui era molto eccitato. Con la mia lingua esperta, presi a leccarlo, regalandogli intensi momenti di piacere. Non ci volle molto prima che il suo orgasmo esplodesse nella mia bocca...
Ma non era finita lì. Infatti, si riprese alla svelta. Aveva molta voglia di me e, dopo aver ripreso a baciarmi e a toccare le mie curve, non ebbi difficoltà a notare una nuova prepotente erezione. Era pronto per sbattermi, e io non desideravo altro.
Cominciò un lungo e selvaggio amplesso. Cambiammo diverse posizioni e godetti... Un vero stallone. Infine, finimmo alla pecorina. Mi sbatteva alla grande, e io avevo già goduto parecchio. Le sue dita cominciarono ad avvicinarsi al mio buchino più stretto. Si fece più insistente e alla fine mi chiese di possedermi anche lì. Mi aveva fatto godere, e non ebbi difficoltà ad accontentarlo.
Entrò senza troppa fatica e prese a spingere con forza... Venne dentro di me urlando, ma non prima di avermi regalato altre violente emozioni...
.
Marco non riusciva a crederci. Era stupito, ma la sua prepotente erezione dimostrava che il suo ruolo era chiaro e gli calzava a pennello. Giulia sorrideva e, spogliandosi completamente, scese su di lui, pronta per una cavalcata selvaggia. Marco entrò sospirando di piacere nella sua dolce tana calda e bagnata. Cominciò a possederla con passione, ma voleva sapere tutto.
Voglio sapere tutto!
, riuscì a dire, prima di godere pienamente dentro di lei.
Diego aveva mantenuto fede alle sue caratteristiche: era diventato il suo amante e l'aveva posseduta intensamente diverse volte, anche quando Giulia era al lavoro. E Marco, invece di offendersi, lo ammirava, perché era proprio il tipo giusto per le loro avventure.
Infatti, il lunedì dopo, Diego ebbe la possibilità di venire a casa loro per chiarire la situazione e per prendere parte al suo primo e non ultimo trio insieme a loro. E Giulia, oltre al perdono di Marco, ottenne anche piacere e orgasmi a volontà!