ИСТОРИЯ НАЗВАНИЕ: Buono il mirto 
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Buono il mirto


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Buono il mirto

by xp_sony2
Посмотрели: 583 раз Комментарии 4 Date: 01-08-2024 Язык:Language

La nostra casina in Sardegna appartiene ad un villaggetto di campagna, abbarbicato su di un cucuzzolo, con tante villette incastonate non lontane dal mare. Alcune con piscina, altre senza.
Accanto alla nostra i proprietari affittano nei mesi estivi per farci il reddito che li aiuta per tutto l'anno.
La domenica mattina noto subito che i prossimi ospiti sono dei ragazzi svizzeri, arrivati con un'auto splendida. Incuriosito mi chiedo subito chi avesse il coraggio di usare una macchina tanto bella in un posto tanto selvaggio.
Alla mattina successiva noto subito la presenza della splendida vettura in spiaggia e la mia curiosità sale, ma vengo presto distratto dalla spiaggia e dagli impegni familiari. Arrivato all'ombrellone non posso non notare che qualche ombrellone più in là c'è una coppia sui 40, con lei bionda, bellissima, seno rifatto ed elegantissima (quasi troppo visto il posto molto easy). Lui un signore un po' più maturo, ma dalla faccia simpatica. Li ho notati anche andare subito in gommone e tornare la sera tardi.
Arrivati a casa dopo la spiaggia ero alle prese con docce, preparare la cena e il resto, quando sento l'inconfondibile rumore della

svizzera

e non posso non affacciarmi con curiosità al vialetto per vedere finalmente chi fossero gli ospiti della casa di fianco. Quasi senza sorpresa, ma con un sussulto di eccitazione ecco scendere la coppia notata in spiaggia. Avevo già una certa adrenalina in corpo.
Le giornate passavano e io continuavo il mio sport preferito: guardare le bellezze della spiaggia. Inevitabilmente spesso gli occhi cadevano sulle forme perfette della svizzera bionda. Un pomeriggio, mentre ero in coda al bar, vedo con la coda dell'occhio che arrivano anche loro e li sento parlottare in italiano. Scambiamo un sorriso... da lì mi offrono il caffè ed iniziamo a parlare. Soliti argomenti da spiaggia, per passare poi a

Cosa fai nella vita?

, auto, vita in Svizzera rispetto all'Italia, etc etc. Sono una coppia anche molto piacevole, colta e poliglotta. Alberto e Maria (nomi inventati)
Mia moglie deve andare via per qualche giorno e resto solo con la family qualche giorno. I nostri nuovi vicini hanno sentito e si offrono di venire a prendere qualcosa da bere una di queste sere per farmi compagnia, visto che avevamo consigliato loro il miglior

mirto artigianale

della zona.
Inutile dire che ero arrapatissimo, più per la scena che per il resto, e quelle sere mi sono segato spesso sognando scene mirabolanti con loro.
Fissiamo per il venerdì sera (la loro ultima sera) e verso le 22:00 eccoli arrivare al cancelletto. Maria aveva un abitopantalone lunghissimo leggero, senza reggiseno e con degli zoccoletti con tacco non tanto alto. Alberto bermuda e polo, come me. Portano il mirto gelato e io preparo i bicchieri. Siamo in terrazzo sulle poltrone morbide a goderci il fresco del venticello e del liquore ghiacciato, anche se dentro il calore si sentiva... e forte. Le chiacchiere cordiali vanno avanti senza un filo preciso. Entrambi sono amanti della buona tavola e del bel vivere e ci dilunghiamo a parlare di ristoranti e vacanze.
Ad un certo punto io dico:

Certo Maria, hai preso velocemente il sole. Sei già abbronzatissima!

e lei:

Eh insomma, fra spiaggia e gommone, abbiamo preso molto sole in effetti. Però potevo fare di meglio

. E per vedere la differenza scosta leggermente il vestito dal seno per mostrare il segno del costume.

Cavolo, a giudicare dal segno del costume direi che c'è una bella differenza invece

. E lei:

Mi piace molto abbronzarmi, ma spero di migliorare ancora in agosto a Formentera. Anche te hai un bel segno però!

. Io non capisco e cerco di capire a cosa facesse riferimento, bevendo un sorso... ma la mia faccia era molto eloquente e si capiva che non avevo colto la sua battuta. Guardo Alberto per cercare conforto e noto in lui un sorrisetto sornione che mi manda ancora più in confusione. Mi giro verso di lei e vedo che lei è più rossa, quasi imbarazzata e si gira a guardare la doccia all'esterno che abbiamo a casa nostra. Cazzo!!!
Non mi ero accorto che la doccia è dalla parte della casa che confinava con la loro villetta e io la sera facevo sempre la doccia senza tirare la tenda, convinto che gli arbusti coprissero tutto.
Non riesco più a spiccicare parola, sono imbarazzato e, complice il mirto, bollente.
Sono secondi di silenzio glaciale e alla fine faccio:

Scusa, non ho pensato che si potesse vedere dalla vostra parte... cercavo solo un po' di refrigerio

. E lei:

Tranquillo. Era uno bello spettacolo!


Alberto fa:

Ecco perchè spesso scappavi a stendere i panni da quella parte quando sentivi la doccia andare... adesso capisco

E rifà quel sorriso sornione.
Maria:

Dai, lo sai che mi piacciono i bei ragazzi... e a te piace da matti vedermi con loro

. Vedo loro che sorridono compiaciuti e lui che se possibile, si infossa di più nella poltrona, a gambe divaricate e il bicchiere fra le gambe.
Io temo di non aver capito bene e bevo un altro sorso... poi mi lancio in:

Beh, a questo punto però... non è giusto che solo te ti sia goduta il segno del costume... vorrei vedere un po' meglio anche io

.
Lei sembrava non aspettare altro. Si alza in piedi e si sfila da sopra la testa il vestito che cade fino ai piedi in un secondo... lasciandola in piedi di fronte a me solo in microtanga e zoccoletti. Ecco la prima immagine che non dimenticherò facilmente. Mi alzo anche io. Maria è 1,70 e con i pochi tacchi è decisamente più bassa di me, soprattutto quando mi avvicino e senza dire una parola, inizio a baciarla. E' un limone lunghissimo, quasi eterno. Le mie braccia la cingono da dietro e lei quasi si abbandona a me. Inizio presto a toccarle il culo di marmo e sento che il suo respiro è più affannato. Poco dopo (o tanto dopo, non ne ho idea) Maria sussurra:

Fammi vedere questo segno da vicino adesso

.
Si stacca da me e mi sbottona e abbassa i pantaloncini. Guarda le mie mutande gonfie e sorride verso Alberto. In un attimo abbassa gli slip e ammira la mia asta non del tutto turgida che si erge davanti ai suoi occhi. Seconda immagine che non scorderò: la sua faccia che da angioletto si trasforma in belva affamata e si prende in bocca praticamente tutto il mio cazzo che continua ad indurirsi. Con le mani mi agguanta i glutei e si spinge verso il mio cazzo con forza.
Non sono un amante del

deep throat

, ma devo ammettere che mi faceva tremare le gambe. A momenti si strozza e si ferma dopo poco, passando a leccarmi le palle, segandomi con la mano destra. Ero talmente arrapato che non mi stavo rendendo conto di niente, era bellissimo. La fermo perché quello spettacolo mi stava facendo andare su di giri e dico:

Ora è giunto il momento di farmi usare la bocca

.
Anche stavolta non sembrava aspettare altro. Si affossa nella poltrona, piega le gambe e le spalanca. Terza immagine che ricorderò per sempre. Una figa incredibile, pronta e spalancata davanti a me! Mi metto subito in ginocchio (mettendo sotto le ginocchia le mie infradito) e scosto leggermente il tanga. Aveva la figa PERFETTA. Labbra della giusta misura aperte a libretto e un clitoride gonfio poco sopra. Inizio a leccarla con voglia e sento lei mugolare di piacere. Con una mano mi allungo fino a prenderle un capezzolo fra le dita e sento che apprezza molto. Sfilo il tanga in modo da liberarmi anche l'altra mano e presto sono con una mano sulla sua tettona e l'altra che comincia ad esplorare il suo sesso profumatissimo. Vedo che si contorce dal piacere e si morde le labbra per non urlare. Comincio a muovere le dita più profondamente e più a ritmo e vedo che lei non resiste più... infatti dopo poco viene tremando tutta e soffiando forte dalla bocca. Che bellezza una figa che gode per merito tuo!!
Mi scosta un po', quasi a voler riprendere fiato e mi ricordo solo allora di Alberto. Lui era sempre in poltrona, pietrificato... aveva solo cominciato a segarsi.
In quel momento è come se mi avessero tirato sulla schiena un CanadAir di acqua ghiacciata!!! Cazzo non ho i preservativi.
Maria legge dalla mia faccia il disappunto e mi guarda incuriosita. Io:

Mi sono accorto adesso che non ho preservativi

. Lei sorride:

Che problema c'è?! Li va a prendere di là il mio maritino

E si volta verso Alberto. Lui si desta da un sogno bellissimo e torna sulla terra...

Ah.. sì... vado subito

. Si allaccia i bermuda appena e si alza per andare in casa loro.
Maria mi fa:

Tu però queste cose le hai già fatte... non è certo la prima volta!

E racconto la mia storia. Scopro che loro non sono iscritti a nessun sito (solo ad uno), ma partecipano a feste su invito organizzati da questo network in posti esclusivi e bellissimi in mezza Europa: Ibiza, Londra, Parigi,... e durante queste feste lei si diverte con i fortunati singoli di turno.
Intanto torna Alberto, con il fiatone e con una borsina piena di preservativi e altri oggetti del piacere (lubrificanti, dildo,...). Lei ne prende uno e mi butta sulla poltrona dov'era seduta lei. Sento che è bollente... segno che prima lei si era proprio accaldata nel venire.
Mi prende nuovamente il cazzo in bocca per farlo tornare di marmo e in pochi attimi è già duro. Mette il preservativo e dice:

Adesso è il turno di Alberto

. Lo fa sedere nella sua poltrona, più vicino, e lo inizia a segare... mentre con una mano prende il mio palo e se lo infila dentro. Era caldissima e bagnatissima. Il suo fisico atletico era esaltato in quella posizione, in mezzo fra noi due seduti in poltrona. Da dietro la vedevo mentre faceva scomparire facilmente il mio cazzo dentro di lei, ma non vedevo Alberto, coperto da lei. Dopo poco io stavo per venire, ma per fortuna mi ha preceduto Alberto... gemendo forte.
Maria si gira verso di me tutta soddisfatta e mi dice:

Come mi piace vederlo godere così per me. Ora... vienimi dentro, ti prego!


Mette un piede sulla poltrona e si mette a pecora davanti a me. Ero fuori di testa e dopo poco sono venuto copiosamente gonfiando il preservativo di liquido bianco.
Vado a lavarmi in casa e quando torno li trovo già vestiti e in piedi (non ho idea dove fosse andata la sborra di Alberto). Tutti sorridiamo di gusto e ci siamo salutati dicendo...

però... buono questo mirto

.

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