L'educazione sentimentale Cap. 9: Anniversario di matrimonio di Cuna oppia cuckold al Privè
by EnricoBПосмотрели: 140 раз Комментарии 0 Date: 28-06-2024 Язык:
Le coppie che organizzavano al Privè la festa per il loro compleanno o l’anniversario di matrimonio erano coppie dichiaratamente Cuckold ed il Lui di coppia era orgoglioso di essere “Cornuto”, dichiarandosi “consapevole e felice” che la Moglie lo “tradisse” e di godere delle “Corna”, che lei amava ricordargli facendogliene spesso il gesto con le dita.
A tal proposito, ho vissuto in un Privè romano che ho frequentato per molto tempo, due anniversari di matrimonio di una felicissima ed affiatati sisma coppia cuckold.
Lui, pur non essendo particolarmente dotato, era comunque in grado di godere e farle godere emozioni e piaceri sessuali più o meno intensi, tuttavia fin da quando erano fidanzati amava le situazioni cuckold, coinvolgendo da subito Lei, che ne era divenuta pure amante e sempre più sua complice.
Spesso io mi incontravo con Lei anche da solo ed in quelle occasioni lo chiamavamo al telefono mentre la montavo.
Gli raccontava cosa stavamo facendo descrivendogli tutti i particolari, facendolo eccitare e talvolta anche sborrare insieme a noi.
Lei aveva un corpo procace, seni sodi sempre piuttosto scoperti, credo una quarta misura di reggiseno,un bel culo che le piaceva venisse notato e bellissime gambe che scopriva con grande malizia ovunque.
Veniva, soprattutto alla festa di anniversario, vestita in modo molto provocante, gonna sopra al ginocchio e camicetta abbondantemente sbottonata con reggiseno trasparente ben in vista, accessori sexy molto raffinati ed eleganti: autoreggenti dalla balza alta stupendamente lavorata che poi avremmo sborrato in molti, perizomi di pizzo minuscoli e trasparentissimi che avrebbe tolto quasi subito in pubblico restando con la fica nuda, offerta.
Inoltre indossava sempre scarpe dal tacco altissimo e sottile che era per me un vero piacere leccare e poi sentire spingere con la punta del tacco sui miei coglioni strusciando la suola segandomi il cazzo.
Tra l’altro Lei vestiva più o memo così anche nella vita “normale”, sia quando riceveva colleghi e clienti nel suo studio di architetto che quando partecipava ad eventi, incontri e cerimonie quali matrimoni o simili.
In occasione di quelle feste al Privè si cenava tutti insieme, spesso noi maschi con il cazzo fuori dai pantaloni sbottonati segandolo e scappellandolo.
Le Signore toglievano presto gli slip davanti a tutti ed avevano sempre scollature molto abbondanti ed i seni molto scoperti, i capezzoli fuori.
Si chinavano spesso ridendo sotto al tavolo per godersi lo spettacolo dei nostri cazzi fuori, che palpavano e baciavano.
Noi le ricambiavamo, con una particolare attenzione per la festeggiata, baciandole in bocca, baciando i loro i capezzoli e succhiandoli.
Quando durante la cena qualcuna di loro ci si avvicinava e scopriva ed apriva le cosce offrendoci quasi oscenamente la fica, ci piegavamo o inginocchiavamo davanti a Lei leccandogliela fino a sentirla ansimare, gemere.
A fine cena c’era sempre la torta di buon anniversario con sopra il disegno a rilievo delle corna che, dicevano, garantivano la loro duratura unione!
Il marito, come accennavo, era molto orgoglioso delle corna che Lei gli metteva, Lui ispiratore, partecipe, consenziente e lo ribadiva in ogni occasione.
Prima del brindisi finale Lei lo baciava in bocca e gli succhiava un poco il cazzo dopo averlo bagnato nel flut con lo champagne.
Dopo il brindisi collettivo, lui beveva ancora dello champagne dalla sua fica colata, invitando anche noi a farlo!
Il marito aveva un cazzo non tanto lungo ma molto largo con una grossa cappella a fungo ed amava penetrarla anche analmente per ultimo, quando oramai era bella aperta sia in fica che nel buco di culo e spesso anche piena della sborra di noi Tori fidati che la montavamo senza preservativo sborrandola dentro.
Adorava essere sborrata dentro, specialmente ricevere dentro le nostre prime sborrate della serata, quando lo schizzo è lungo, fortissimo, copioso, quasi una pisciata di sperma ed i fiotti successivi numerosi, di sborra ancora copiosa e densa!
Una sera, prima del brindisi finale e dopo che Lei aveva già, come diceva, “onorato” il cazzo del suo “Cornuto”, la invitai ad avvicinarsi a me col suo flut pieno di champagne per intingerci, dopo quella del marito, anche la mia cappella, che sulla punta, proprio sul buco della piscia, aveva già un fiotto di sborra bianca e densa beneaugurante, accettandola qual segno di amicizia complice ed augurio di lunga vita per Lei e per il suo Fortunato Cuckold ,nel segno del le loro belle corna!
Il denso fiotto di sperma era sul bordo del flut.
Bevemmo insieme dal flut, leccando bene con le labbra e la lingua lo sperma bianco sul bordo.
La baciai e ci succhiammo reciprocamente le lingue con ancora sopra la sborra, davanti al marito eccitatissimo.
Tutti ci applaudirono.
Contemporaneamente Lei gli faceva con la mano libera il bel segno delle corna e dicendogli:
Ccornutone, Amore Mio!
Stai fermo li a guardare, non avvicinati!
Guarda e basta!
Gli impediva ridendo di avvicinarsi a noi, allontanandolo col tacco a spillo che puntava a cosce aperte, spingendo in mezzo ai sui suoi coglioni.
Dopo cena si ballava seminudi spogliandoci sempre di più palpandoci e baciandoci.
Anche questo locale aveva una zona ballo con specchi tutto intorno ed al centro un grandissimo letto tondo.
Dopo aver ballato davanti agli specchi, scambiandoci, si finiva tutti sul lettone.
Quando ci ritrovavamo stesi vicini sul lettone, Lei adorava leccare e succhiare il buco del culo del marito e di qualche amico fidato come me.
Poiché sapeva quanto il gioco mi piacesse, dopo avermi leccato ed insalivato per bene il buco di culo, mi penetrava con due o tre dita facendomi godere in pubblico, che tutti vedessero, quel “massaggio prostatico” favoloso!
Non abbiamo mai usato oggetti quali vibratori o strap on con Lei, come invece abbiamo fatto con altre coppie.
Lei amava come regalo per il suo anniversario di matrimonio essere penetrata dappertutto e contemporaneamente da più uomini ed il marito in quei momenti impazziva vedendola così vogliosa e scatenata e ci istigava a montarla e penetrarla insieme!
Col gestore del locale riuscivamo sempre a penetrarla in doppia, fica e culo e Lei ed il marito ne godevano moltissimo baciandosi mentre la montavamo.
In quei momenti Lei si dedicava solo al piacere della “doppia” ed escluso il marito trascurava tutti gli altri intorno, che la palpavano e le chiedevano di prendere i loro cazzi in mano o in bocca,
Spesso lui le leccava la fica o il buco del culo mente la penetravamo, leccando anche i nostri cazzi che la riempivano ed i nostri coglioni gonfi, duri, tirati.
Era davvero difficile riuscire a non sborrare in quei momenti!
Non sono mai riuscito con Lei a praticare la doppia penetrazione in fica, perché quando abbiamo provato col marito lui si eccitava e se ne veniva immediatamente, mentre quando l’abbiamo fatto col gestore del locale, che aveva un cazzo più o meno delle dimensioni del mio, Lei iniziava a sentir dolore e dopo poco ci chiedeva di smettere.
Credo fosse un fatto psicologico, forse il dolore che provava quando le aprivamo la fica entrando con le nostre cappelle turgide le, tesissime, le ricordava il dolore provato durante i parti, come anche Lei ci diceva, e non riusciva a superare questo momento.
Il marito, insieme ad una altro amico fidato, fotografavano tutto l’evento.
Non c’erano ancora le macchine fotografiche digitali e ricordo che consumavano moltissima pellicola durante la serata per non perdere nessun momento.
Le foto che scattavano in quei momenti ci eccitavano sempre quando le riguardavamo e ricordavamo quegli attimi.
Sono momenti di intenso piacere erotico che tutti dovrebbero vivere almeno una volta nella vita.
Ricordare quella situazione è per me sempre eccitante e vi confesso che in questo momento rievocandola mi è diventato il cazzo duro e mi sto masturbando lentamente scoprendo tutta la cappella tirando la pelle fino in fondo e lubrificandola con lo sputo.
Quando ci incontravamo in privato lui ci serviva in tutto, preparandoci il caffè, un prosecco fresco o la cena.
Spesso, in privato succhiava il mio cazzo insalivandolo insieme a Lei per “prepararglielo”, poi leccava la sua fica ed insalivava anche il suo buco di culo, aiutandomi infine a penetrarla, specialmente quando la inculavo, cosa che voleva facessi sempre!
Ho raccontato di questa copia cuckold poiché aveva raggiunto una realizzazione completa della situazione e condizione cuckold, ovvero di “Lui cornuto consapevole e felice”, reciprocamente goduta in totale complicità.
Nella vita “normale”, inoltre, avevano superato ogni tabù “sociale”, vestendo Lei sempre in modo sexy e provocante, seppur elegante e raffinato, scoprendo le gambe ed i seni senza imbarazzo, baciandomi in bocca senza problemi anche in presenza di altre persone quando ci incontravamo nel suo studio o altrove e non lo faceva solo con me, ma anche con altri amici, il marito, ovviamente, il più delle volte presente!
Anche con i figli e la figlia non avevano falsi pudori, frequentando anche insieme a loro spiagge nudiste eleganti come quelle, ad esempio, di Capalbio.