ИСТОРИЯ НАЗВАНИЕ: cortina ...seguito 
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cortina ...seguito


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cortina ...seguito

by freesailman
Посмотрели: 63 раз Комментарии 1 Date: 15-01-2024 Язык:Language

Una musica molto soft si ode appena, invoglia a rilassarsi, mi guardi, ti guardo,  ma in questo frangente, Lui e Carlo si sono avvicinati a Lei, la baciano, assieme, le loro mani si posano sul corpo, segnano le sue curve sotto il vestito, lo stropicciano, lo sollevano, Lei lascia che lentamente la portino sul pouf/letto e mentre si siede le sfilano il vestito, resta quasi nuda un paio di piccoli slip coprono appena il suo ventre, il sedere è nudo, il seno che non era trattenuto da reggiseno, si offre visibilmente eccitato alle bocche dei due uomini.

Tu ti siedi sul divano che è di fronte a pochi centimetri da quella scena, io sono al tuo fianco, Guido che per tutto questo tempo non si è allontanato poi molto da te, anzi ti è stato vicino, si siede anche lui accanto a te. Sei fra me e lui e osservi, eccitata, la scena.

Lei ora è nuda e il suo corpo viene carezzato, leccato, penetrato da Lui e da Carlo che nel frattempo si sono spogliati, mentre Lui prende Lei e le infila il cazzo in bocca, tenendole la gola con la mano per sentire la punta arrivare fin li, Carlo è fra le gambe di lei , e con il cazzo teso in mano ti guarda, ti alzi, ti avvicini, lo prendi nel tuo pugno e lo guidi dentro Lei, la punta fra le labbra umide e aperte della sua figa, così facendo ci mostri il culo e la tua schiena curva verso la scena della quale sei regista,

Il vestito, mi avvicino e te lo tolgo, resti nuda, tacchi e basta,  poi mentre con la lingua inumidisci il clitoride di Lei,  facendola vibrare, mi inginocchio dietro di te e a mia volta ti apro le natiche e infilo la mia lingua fra il tuo forellino e la tua figa rosea e bagnata, sospiri  e la tua lingua si sposta fra la figa di Lei e il cazzo di Carlo che la sta penetrando, così facendo lo lecchi quasi tutto nel suo movimento dentro e fuori.

Ti prendo per mano e ti riporto così,  nuda ed eccitata, sul divano, Guido ti si avvicina, sotto il caffetano si intuisce la sua eccitazione, le sue mani ti sfiorano, timide perché sei regale nella tua nudità,  tu ti stendi su di noi, il tuo corpo è sulle nostre ginocchia, la tua testa nel mio grembo,  le tue gambe sulle sue, ti carezzo piano,  ti inarchi, sei irresistibile, poi ti giri, verso di lui, ora le gambe son su di me, il tuo corpo sulle sue, le tue mani si infilano sotto il caffetano, curiosa, scorri lungo le gambe e la dove ti aspettavi un intimo in realtà non c'è nulla  se non la sua eccitazione,  vedo il tuo volto,  sorpresa, ti alzi, e gli togli il caffetano sollevandolo oltre la sua testa, il suo cazzo teso allo spasimo si rivela, scappellato umido, gonfio di desiderio, lo prendi in mano, lo stringi, le tue labbra lo sfiorano e la lingua lo percorre tutto.

Mi eccita vederti che lo fai, che ti abbandoni al piacere e mentre sei china su di lui entro in te, piano dolcemente, il divano diventa l'alcova sul quale farti raggiungere il piacere, affondo senza pietà con il gusto un po' sadico di chi sa essere il tuo maestro, che si prende tutto di te, e che ti insegna a donarti oltre quello che non pensavi di fare, ma che hai sempre desiderato.

Il tuo corpo è tra me e lui e tutto di te dona e prende piacere, mentre succhi, lecchi, baci il suo cazzo e lui ti carezza i seni, la testa e capelli, io affondo in te con veemenza, con la furia di dare che è pari solo alla tua furia di avere, sei scossa dagli spasmi di un orgasmo, intenso, mentre noi ti diamo tutti noi stessi, schiavi incantati del tuo essere femmina.

La tua bocca mentre godi è colma del cazzo di lui, poi scendi, gli lecchi le palle , le stringi fra le dita, come ti ho insegnato, lui favorisce questo tuo gesto, apre le gambe, si avvicina, la tua lingua lo percorre, dal cazzo alle palle,  e giù fra le palle e il foro,  e poi li… lo fai impazzire,  e impazzisco io che ti guardo fare con maestria a lui quello che voglio per me, e preso dalla foga, dalla folle eccitazione ti sculaccio, forte, voglio farti male mentre affondo i colpi dentro di te, ti urlo di godere, come fai godere noi di questa tua meravigliosa dedizione al piacere tuo, che trasforma il nostro, banale, in estasi parossistica.

Guardi nel grande specchio, quello che vedi ti piace, il tuo corpo nudo è un tutt'uno con i nostri siamo stretti a te, avvinghiati al tuo corpo che si apre  le tue gambe spalancate mi accolgono, la tua bocca fa impazzire Guido. Ma lo specchio ti rimanda anche l'immagine di Lei che a gambe aperte ora si fa leccare da Carlo e da Lui, cogli che il suo corpo, la sua bocca i suoi seni sono li pronti per te, ti scosti da noi, ci prendi per mano e ci porti sul grande letto, ma si,pare proprio un letto, dove ora siamo tutti e sei, voi due donne padrone e noi quattro uomini pronti a tutto per soddisfare le vostre fantasie, lo specchio riflette il tutto e lo amplifica.

Ti avventi sulla bocca di Lei, bocca che già conosci, ricordi Trieste? , la tua lingua, oh la tua lingua amore mio, quella lingua che dai , doni, riversi con passione anche nella mia bocca, penetra nella bocca di Lei, la violenti con la lingua, cerchi la sua dentro la bocca, l’avvolgi la assapori, e Lei risponde al tuo bacio le sue mani ti stringono al suo petto, i tuoi capezzoli turgidi lo sentono, lo cercano,  questo accade mentre i due uomini Lui e Carlo la stanno leccando e masturbando con dedizione, Guido ti guarda eccitato come un pazzo,  si sta masturbando lentamente, è evidente che non vuol  venire ma che è lì lì per farlo, te ne accorgi, è vicino a voi che vi state baciando, i tuoi occhi di tigre, ti sto guardando, so cosa vuoi, so che farai, e mentre mi metto di nuovo dietro a te, per entrare in te, tu lo chiami

      Vieni qui Guido, masturbati vicino ai nostri visi alle nostre bocche, lascia che il tuo cazzo, il suo odore di maschio infoiato ci delizi –

Si avvicina ancora di più, lo mena, le sue dita lo scappellano, la pelle tirata al massimo giù libera la cappella rossa, turgida, velata da quel liquido trasparente che la tua lingua in un gesto veloce coglie, per poi allontanarsi dopo averlo illuso,  la mano destra mena, la sinistra lo stringe alla base il cazzo è quasi viola per il sangue compresso che lo fa quasi esplodere.

      Dai Guido – lo inciti – sborra qui fra le nostre labbra, sul nostro viso, non aver timore, te lo faremo tirare ancora –

Guido impazzisce a queste parole, e mentre tu baci Lei, mentre le mordi un capezzolo quasi a sangue e lei si contorce sotto di te,  si fa frenetico il suo menar il cazzo, il suo viso è un ghigno di desiderio di voglia

      Ora sborro, ora sborro dice mentre mette il cazzo fra la tua bocca e quella di Lei, le vostre lingue lo lambiscono e lui continua a muovere la mano in un movimento che ora rallenta,  stringe la base del cazzo, non vorrebbe sborrare, lo vedi lo intuisci, e nel tuo desiderio gli prendi i coglioni in mano,  li giri, è impossibile per lui resistere , e lascia la base aprendo la mano e con ultimi frenetiche menate sborra fra le vostre labbra, sul vostro viso, è in quel momento che entro in te forte con un colpo che vorrebbe aprirti fino alla pancia, urli e godi , subito senza preavviso, baciando Lei, poi prendi Guido per mano e lo trascini verso i vostri visi

      Lecca maiale – dici, e non è un invito, è un ordine – lecca i nostri visi, le nostre labbra

Son sempre dentro di te, non ti sei spostata, il tuo culo alto è di fronte a me, mi muovo affondo e ti batto il culo, voglio sentirti piangere, di piacere misto al dolore che la mia mano ti procura. Godi ancora.

Mentre Guido esegue il tuo ordine Lei urla il suo orgasmo folle, perché Carlo e Lui l’hanno provocato o perché sei tu che godendo sopra di lei e assaporando assieme a lei lo sperma di Guido sei fonte del piacere di tutti?

Ti abbandoni sopra Lei, le sue mani ti avvolgono,  ti stringe a se, noi uomini siamo seduti sui bordi di questo strano letto, nudi, vi circondiamo senza toccarvi, il vostro abbraccio è per qualche momento statico, poi le vostre gambe, prima larghe, si incrociano, siete abbracciate e la gamba di una preme sul pube dell'altra, la scena sarebbe già così eccitante, ma inizia,  prima quasi impercettibile, poi lentamente crescendo il vostro movimento, come due serpenti aggrovigliati in una furiosa lotta, vi state muovendo in un crescente parossistico di piacere,  è quasi umiliante  ma follemente eccitante, vedervi godere dei vostri corpi, richiamare a voi i piaceri che prima erano esplosi con noi partecipi, vedere come riemergono dal più nascosto dei vostri pensieri, da come il contatto fra di voi è bellezza e godimento puro, il tuo viso mia piccina è piacere e furia, i tuoi occhi inceneriscono il mondo intorno a te, io vedo come strusciandoti bagni con i tuoi umori la gamba di Lei, tutti noi uomini siamo rapiti dal muoversi del tuo sedere dei tuoi fianchi, assecondati, sollecitati, dai movimenti di Lei, sei nel pieno di un piacere a noi negato, concedi la vista, non la partecipazione.

L'orgasmo viene, evocato dal vostro corpo, lento all'inizio, devastante e pieno, siamo testimoni di una meraviglia.

Ti stendi sul letto, i capelli sconvolti,  gli occhi chiusi, il corpo lucido di sudore, le gambe strette, accavallate proteggono il calore umido e pulsante del tuo piacere, non resisto, la mia bocca, la mia lingua devono avere il tuo corpo, ti bacio i capezzoli turgidi, così delicati sul tuo seno di bimba, amo il tuo seno, lieve, perfetto, amo i tuoi capezzoli che succhio piano, un lieve gemito tuo, scendo lungo i fianchi, lecco il tuo sudore, le ascelle, ogni tuo goccia deve essere mia,  scendo, l'ombelico, madido, il ventre, il tuo ciuffetto di peli neri,  che trattengono il tuo profumo.

Quando arrivo li, schiudi le gambe, gli occhi sempre chiusi, godi delle sensazioni, Carlo e Giorgio ti carezzano i piedi, li baciano,  la loro lingua si infila fra le dita dei piedi,  colgo un brivido sulla tua pelle, salgono, mentre io li guardo e carezzo il tuo fiore, lo apro con le dita, faccio vedere loro il premio, se saranno degni.

Lui e Lei intanto si sono infilati nella grande doccia di marmo nero, si baciano sotto l'acqua fumante.

Le mie dita trovano il tuo clitoride,  gonfio, duro, mi piace, lo sai, mentre l'ho sotto le dita il piacere di vederti vacillare, o di vedere le tue gambe perdere il tuo comando mi esalta, ma l'effetto che fa a te si trasmette ai due uomini ai tuoi piedi, i loro cazzi hanno ripreso vita, Giorgio lo preme sul tuo piede,  te lo fa sentire teso, desideroso di te che continui a tenere gli occhi chiusi, forse ho capito, stavolta deleghi a me quello che deve succedere, ti fidi, e vuoi andare oltre, cercherò di non deluderti.

Ti bacio sulla bocca, è quel nostro bacio, o così lo vivo io, pieno di intima connessione, pieno del mio “ti voglio

pieno del tuo “fammi scoprire tutto sono tua

pieno di amore totale e di complicità. Non apri gli occhi.

Faccio un cenno a Guido di stendersi accanto a te, è eccitato, piano, quasi con paura di svegliarti da un sogno, ora ti accarezzo e ti faccio mettere a cavalcioni su di lui, sempre ad occhi chiusi ti affidi a me, sotto di te, fra le tue gambe, belle, aperte, c'è l'erezione impaziente che attende,  le tue mani le poso sui tuoi fianchi,  capisci,  non ti muovi,  ti carezzo,  la tua figa calda si apre alle mie dita, e faccio una cosa che non mi sarei mai aspettato di fare, impugno il suo cazzo e lo passo piano fra le piccole labbra schiuse, lo senti , fai il gesto di scendere,  ti fermo. Devi farti guidare.

Sei tesa, vedo che sudi, so quello che provi, qualche tuo sospiro me lo conferma, ti faccio abbassare, poco, entra in te, tremi, ti fermo, Carlo è venuto accanto a te dalla parte opposta di dove sono io, e Lui e Lei si son seduti ai piedi del letto, guardano e si baciano,  mentre lei lo masturba piano, sei eccitante piccina anche mentre ti guido.

Ora Carlo segue il mio gioco e ti prende, come me fianchi e sotto le braccia e ti guidiamo in un lentissimo giù e su, ma non in fondo….fremi, lo vuoi, sento che lo vuoi, stai bagnando il cazzo di Guido appena dentro di te, è lucido, teso , lui sta immobile,  ha capito che la tensione del momento ti porterà poi al piacere sfrenato e qui siamo tutti desiderosi di godere attraverso te, come faccio io.

Sei sempre con gli occhi chiusi, nessuno di noi ha parlato, non sai chi è sotto, non sai che è al tuo fianco, di sicuro sai che ti sono vicino, penso con orgoglio che le mie mani tu le riconosca, un piccolo movimento e la punta tesa entra poco, Guido mi guarda supplicandomi con gli occhi, tu sei tutta un tremito, è il momento, io e Carlo con la mano sulla tua spalla e una sul sedere, ora spingiamo forte verso il basso,  non ci deludi, lo affondi in te un urlo, ora Guido si muove, con una foga bestiale, le tue mani sul suo petto lo tormentano, lo graffiano, ti vengo dietro, vedo la sua penetrazione il tuo sedere è una folle tentazione,  Lei si avvicina Lui prende il mio posto a fianco a te, Lei mi guarda, maliziosa, ha in mano un tubo di vaselina,  io ti apro il culo, si il culo, e lei spalma con dita leggere la crema, abbondante, e con il dito la fa entrare in te, sono eccitato, ora è lei che ti allarga, per me, ti prendo, entro in te, non è solo un gesto fisico,  non è brutale, non è possesso, è il tuo dono,  e amore che si rivela, è complice passione che mentre sei posseduta, no meglio mentre possiedi Guido, mentre è in te per il tuo piacere ti doni a me e solo noi due sappiamo il perché.

Ti muovi, siamo dentro di te, è una sensazione meravigliosa che ti prende, sei sopraffatta dal piacere che si espande nel tuo corpo, dalle sensazioni che le nostre mani sulla tua pelle stanno facendo emergere dal tuo corpo che si dona senza riserve, piano dolcemente i tuoi movimenti si fanno nostri, affondiamo in te, ora assieme, ora alternando le spinte,  ci sentiamo nel fuoco del tuo corpo che vuole, che esige, Lei viene da te, la sua bocca trova la tua, il bacio è fusione partecipazione, non sai più discernere da dove arrivino le sensazioni, guardi nello specchio e ti vedi, centro di quella bestia meravigliosa fatta dai nostri corpi uniti in te, e al tuo fianco Carlo e Lui guardano,  eccitati, si stanno masturbando vicino al tuo corpo al tuo sedere, la tua schiena arcuata si muove, cerca noi,  il tuo sedere fra le mie mani mi dona la visione più bella, curve delicate  movimenti della follia, di una unione spasmodica, urli mentre follemente entriamo in te, mentre Lei tiene il tuo viso fra le mani, mentre Carlo e Lui spasmodicamente si menano il cazzo sulla tua pelle, sei regina, padrona, fonte di folle piacere che ora esplode in te, il tuo orgasmo è devastante e chiama i nostri, i colpi si fanno più intensi, rabbiosi,  affondiamo in te senza pause, tremi, ti contorci, cadi stesa sul letto facendoci sfilare,  Lei succhia i tuoi seni li morde,  noi 4 uomini attorno a te ci meniamo il cazzo frenetici, il nostro sperma schizza sul tuo corpo, sul viso, sul seno  sul viso di Lei, tu con le mani lo senti, lo spalmi, mi chiami con gli occhi, mi avvicino, lo prendi in bocca e assapori tutto di me, poi mi tiri a te, il bacio e quello nostro, quello che sancisce la nostra unione più vera più improbabile, più incomprensibile per gli altri. Ti amo in questo momento, mi ami, sconvolta dal piacere, giaci, avvolta dal calore dei nostri corpi, stremata, stremati.

Il tepore della stanza, il calore dei corpi, sono portatori di un po' di riposo, mentre assapori le sensazioni di questa folle serata, ad occhi chiusi, mentre senti la tua pelle avvolta dai nostri corpi e le mani, di chi? Mah, non importa, che si posano su di te, quasi a cercare la conferma che tu sei vera, esisti, e io che sono una di quelle mani so anche che sei mia, che io sono tuo, che noi siamo una cosa sola, e che per questa meravigliosa consapevolezza possiamo volere e fare quel che è successo,  non c'è gelosia, non c'è timore, siamo così assolutamente uniti, ci amiamo oltre il comune sentire, sappiamo che finché saremo noi, uno, nulla potrà farci del male.

La notte è ormai fonda, saliamo dalla stanza dell'amore, sei nuda, siamo nudi, fuori dai grandi finestroni del salone, avvolto nel buio, la neve riflette il chiarore di una luna meravigliosa, in cielo qualche stella più luminosa l'accompagna nel suo movimento verso ovest, le cime del Faloria l'attendono per violarla per, per farla loro ancora una volta nel perenne gioco del prendere e riapparire.

Tu sei al mio fianco, sei nuda e ogni parola sarebbe sbagliata, è immenso il mio amore, sulla tua pelle ancora calda e bagnata dalle esplosioni di piacere che hai fatto esplodere in noi, un brivido.

      Portami a letto, amore mio – dici

Salutiamo, un gesto della mano, occhi, i loro, che ringraziano, occhi, i tuoi, che, come una tigre sazia della preda da poco uccisa si allontana indifferente perdendosi nel groviglio della jungla, guardano e esprimono sazietà, momentanea, non definitiva, la tigre non si placa.

Entriamo nella nostra camera, una sola luce fioca vicino al letto la illumina, chiudo la porta dietro di noi, questo gesto ti risveglia dal momentaneo ed apparente torpore che pareva averti preso, ti giri, sei tutta la mia vita, i miei occhi te lo dicono, non ho nulla di più bello, non ho mai avuto nulla di più bello e caro, sei l'amore trionfante, nuda espressione del piacere e dell'amore, non appagato ma vincente.

Ti stringo a me, il tuo corpo è umido del piacere di quegli uomini impazziti per te, anche del mio, ti stringo, non c'è fra di noi nulla di impossibile, ti bacio, sento il tuo corpo aderire al mio, tremi, ma non è freddo, stai dandomi le tue emozioni il tuo folle piacere, vissuto, ci sdraiamo sul letto caldo,  sei eccitante, come sempre, vibri, mi vuoi lo sento,  la tua bocca mi percorre lenta, esplori con la lingua il mio corpo indegno di te, mi avvolgi calda facendomi risorgere fra le tue labbra, c'è fra noi la complice sensazione di volerci sempre, siamo noi solo noi che contiamo. Ti impossessi del mio corpo, montando su di me, guardo il tuo viso, trasfigurato,  meraviglia.

Non c'è fretta, non ci siamo che tu ed io, il mondo aspetta fuori, sei lenta stanotte, piano pianissimo mi fai tuo, mi muovo con te, in te, per te, ti contrai, sento ogni tuo movimento, ti abbassi su di me, la tua testa sulla mia spalla, il tuo corpo aderisce al mio, sono in te è un lento cammino, il nostro, verso il paradiso, mi mordi piano la spalla, è solo un avviso, il tuo orgasmo è silente, prorompente, lo sento, sento le contrazioni dentro di te, mi chiami, mi vuoi, rispondo con il mio, caldo flusso d'amore in te, stretta a me lo percepisci,  lo solleciti con altre contrazioni. Sono folle di te piccina, lo sai.

Ti addormenti così, su di me, mentre i nostri piaceri fusi colano fra di noi bagnandoci di pazzia.

Una notte di sonno, profondo, ma luminoso di sogni, flussi di luce,  venti caldi, mare avvolgente, questo sei tu, così ti sogno, la mia mano ti cerca, la luce del giorno si fa intensa dalle finestre, il sole spunta tra i monti, è mattina tardi, mi giro sul fianco verso di te, la curva del tuo corpo segna le lenzuola, la mano sotto trova il tuo sedere, si poggia immobile,  forse senti la mano  forse intuisci lo sguardo, forse il sole che ti bacia ti sveglia, mi guardi, sorridi felice, il sonno non ti ha reso meno bella di quello che sei, sei bellissima, il volto disteso, rilassato, un aura di felicità rilassata.

Ti vengo più vicino, ti bacio, un bacio che ha in sé tutto il mio amore per te, che si srotola lento sulle tue labbra, un bacio senza sesso, nelle mie intenzioni, non nelle tue, mi abbracci, mi stringi, mi salti addosso con quella gioia spontanea di una ragazzina, è bello, fresco, coinvolgente.

Scappo, salto fuori dal letto, ridendo mi rincorri, ti sfuggo, ti schivo, fingendo di arrabbiarti ti fermi, mi preoccupo, ti vengo vicino, mi afferri, ridi, ti blocco,  sono ancora il più forte, o forse me lo fai credere.

Ti porto in bagno, apro la doccia, acqua calda, vapore, tenendoti abbracciata ti porto sotto il getto dell'acqua, restiamo così per un poco,  se ne va con l'acqua la notte, non il piacere provato assieme, non le sensazioni o i ricordi, ti insapono, la tua pelle è mia, il tuo corpo scivola sotto le mie dita,  le lascio andare dove più mi piace,  dove tu sei più sensibile, l'acqua rende la tua pelle lucida, il sapone la profuma, le bollicine della schiuma sembrano il decoro dovuto a tanta bellezza, mi ecciti, sempre mi ecciti, quando chattiamo, quando parliamo,  quando nudi lasciamo che accada…. Cosa? Tutto, tutto può accadere fra di noi, perché nulla ci è proibito.

Ti abbraccio e mentre il getto porta via il sapone le mie dita sfiorano il tuo corpo, cercano il tuo sedere, lo aprono lo vogliono violare, lo sai vero? Mi piace entrare in te da quella parte, sentire che resisti e cedi, farmi strada nel tuo corpo, vederti incurvare la schiena per favorire il mio desiderio.

Ti giri, le mani alla parete, mi fai impazzire, prego che il mio cazzo sia alla tua altezza, che sappia penetrarti come meriti, sono eccitato e senza porre limiti e senza gentilezza ti prendo, il tuo culo si apre al mio affondo,  mordi la mia mano, spingo,  nulla mi ferma, nulla ci divide, la mano destra è sul tuo ventre, la sinistra la stai mordendo, il dolore ci unisce, il piacere ci unisce, mentre ti inculo sotto l'acqua calda ti masturbo, il tempo svanisce, vapore,  sensazioni, convulse spinte,  per quanto? Non so, non voglio sapere, quando godi godo in te, mordi senza pietà mugolando, ti inculo senza pietà sborrando in te, felici di darci senza limiti, ci sediamo per terra, l'acqua continua a bagnarci, tu seduta fra le mie gambe, ti abbraccio, ti amo, sono, siamo pazzi, che bello esserlo con te.

Ci siamo vestiti, preparato i bagagli, scendiamo, Lui e Lei sono in sala, ci aspettavano, i loro volti sono segnati dal poco sonno, ma sono allegri, gioviali, per un tacito accordo nessuna accenna a quanto trascorso, nulla è successo, se non nel sogno.

Prendo la macchina, carico i bagagli, li salutiamo, Lei dice:

      Ci faremo vivi, siamo stati bene assieme, abbiamo una casa al mare, ci potremmo vedere li la prossima volta –

      Telefonatemi – dici subito – riusciremo di sicuro a venire –

Mi guardi, come una bimba davanti ad un negozio di bambole, con un sorriso e occhi di cerbiatta, si amore mio, non potrei mai dirti di no o lasciarti sola affrontare queste avventure, penso.

Montiamo in macchina, sei qui, mia, tutta mia, è così speciale il nostro amore che anche se fai l'amore con altri, nulla muta nell'unione meravigliosa che ci tiene avvinti.

Avvio, partiamo, per un poco non parliamo, sei qui accanto a me, il vestito che indossi è nero, una gonna ampia, un corpetto un poco scollato, un pulloverino rosso aperto sul davanti, hai i tacchi,  non porti le calze  mi piaci,  sempre.

Guido guardando davanti a me, il silenzio è in me per assaporare l'amore che mi porto dentro, amore verso di te, mi guardi, ti vedo con la coda dell'occhio, sistemandoti sul sedile scoprì di più le gambe, involontariamente o apposta? Mi fa piacere in ogni caso.

      Sei arrabbiato? – mi chiedi – che cosa stai pensando? –

      No piccina mia, come potrei essere arrabbiato? Perché mai? –

So che noi siamo oltre e che quello che viviamo da soli o insieme ad altri è amore, non è facile per gli altri comprendere,  ai più,  e forse a tutti parrebbe già strano e assurdo che tu mi dica quando farai o hai fatto l'amore con tuo marito, parrebbe strano, molto strano che tu la sera chatti con me, che porti volutamente il discorso su argomenti eccitanti, lo so piccina lo fai, per prepararti, per eccitarti sapendo che poi andrai da lui, ti carichi con me, i nostri discorsi sono così e ti predispongono all'amore, lo so anche io, lo intuisco, lo “approvo

perché amandoti è come sei che ti voglio, è questo che fa di noi esseri speciali, tu sai che approvo (ammesso che ci sia bisogno della mia approvazione) questo tuo modo di fare, sai che so che sei mia, prima, dopo, e per me anche durante.

Nello stesso modo ti affidi a me, sei mia, lasci che il mondo ci possa desiderare e che noi, tu, desideri essere il centro del piacere, sei nata “regina

e sei “tigre

le tue vittime pensano di conquistarti, invece sei tu che le afferri le fai tue, concedi ma prendi molto più di quello che concedi.

Continua a fidarti, come io mi fido di te, il nostro amore improbabile è così forte, così unico, così complice,  così incredibilmente nostro, così “uno” , come diciamo sempre tu ed io, che è inscalfibile, non ci possono toccare, siamo noi che tocchiamo e prendiamo loro, qualsiasi sia il loro pensiero.

Sono questi i nostri pensieri, le nostre intime e vere convinzioni, la strada svanisce mentre guido con te vicina , il mondo è un nostro accessorio, tu ed io siamo un mondo a parte, incredibile ma vero.

Sei la mia aria, la mia vita, il mio desiderio, mi prendi la mano, la porti nel tuo grembo, lasci che attraverso la stoffa leggera senta la tua pelle, anzi, alzi la gonna e la posi lì, sul confine tra pelle e mutandine, sono li, e nulla di più vuole la mia anima in questo momento, non sento il tuo corpo e basta, ma le emozioni che questo viaggio ci ha portato, nostre, inconfessabili, bellissime.

L'autostrada ci porta veloci a casa, arrivo di fronte alla tua, ti sei ricomposta, sei bella.

      Non dimenticherò quello che siamo – mi dici – non c'è altro che noi in questi momenti, portami ancora “oltre

la dove ogni follia è concessa, continua ad essere mio, il mio maestro, colui che mi protegge anche in quell'oltre –

Fermo la macchina, scendiamo, ti accolgono con gioia, felici di rivederti, torna il normale, mi saluti, i tuoi occhi mi baciano con passione, il tuo atteggiamento è di una amica, resto a guardare che sali le scale, sono felice e disperato, convivono in me questi sentimenti, sempre, ogni volta che ti allontani da me.

Non so mai se ti rivedrò, se qualcosa ti farà cambiare idea su di noi, spero e ho paura, ma ti amo, salgo in macchina, metto in moto, parto, il mio corpo si allontana da te, tutto il resto, anima, cuore, pensiero, sono seduti lì nel giardinetto, e lì  restano a vegliare su di te per sempre.

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