ИСТОРИЯ НАЗВАНИЕ: una serata alla playa 
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una serata alla playa


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una serata alla playa

by ProfessionistaElegante
Посмотрели: 627 раз Комментарии 2 Date: 02-10-2023 Язык:Language

Il racconto che mi appresto a scrivere è accaduto realmente un bel po di anni fa, però nella mia mente è così impresso il ricordo, che vorrei condividerlo con voi e magari grazie a questo potermi rimettermi in contatto con la bellissima coppia di questa avventura.
Ma andiamo a noi, ero da poco iscritto al sito di annunci e tutto mi sembrava nuovo ed eccitante, seguivo tante coppie, con gli scambi di messaggi e i primi copia incolla (tutti i singoli l’hanno fatto), che mandavo a raffica, allora non esistevano i limiti di messaggi, quindi chi più ne ha più ne metta…
In particolare quella sera, una coppia, Paola e Luca, mi risposero.
Era Luca a scrivere, diceva che in serata verso le 23.00, con sua moglie Paola e un loro amico, sarebbero andati alla playa, precisamente prima del lido “le capannine”, per divertirsi un po’ e volendo rivendicarsi sull’amico che si sarebbe fatto la moglie, ha ben pensato di invitare anche me ad intrattenermi insieme a loro, così che quello preso alla sprovvista fosse proprio l’amico della coppia, accontentando la moglie che avrebbe goduto ancora di più.
A quei tempi, ero un po’ troppo giovane per capire cosa potesse passare nella mente di un cuckold, avevo appena vent’anni e di esperienze con coppie non ne avevo molte.
Informai Luca che sarei andato all’appuntamento, ma che avrei portato con me un amico.
Luca di contro, rispose che non ci sarebbero stati problemi.
Mi scrisse, alle 23.00 appena arrivate nel parcheggio, mettetevi accanto alla Mercedes nera, accendete le luci della macchina e non scendete finché non abbassiamo i finestrini.
Ero un po’ titubante. Non ero sicuro di andare!
Mi sembrava tutto così surreale.
Chiamai l’amico mio e comunicai il piano della serata.
Arrivammo nel piazzale del parcheggio, ore 23.10, c’era solo un maestoso suv Mercedes nero, io ero al lato guida e l’amico mio accanto, quell’auto così lussuosa è così nuova ci faceva un po’ paura.
Accendemmo le luci interne dell’auto, abbassai il finestrino e guardavamo in direzione del suv, non ho idea di quanto tempo passò, mi sembrarono ore, ma erano solo minuti, finché non sentii il finestrino del lato passeggero abbassarsi…
Seguendo le indicazioni ricevute poco prima, scesi dall’auto e mi avvicinai, vedevo solo la sagoma di un uomo maturo al lato guida, che mi faceva cenno di avvicinarmi, intimorito mi avvicinai al finestrino e vidi una donna sprofondata sul sedile passeggero, con le gambe totalmente aperte e una mano che veniva dal sedile di dietro che le toccava la figa.
Feci cenno all’amico mio di scendere e poggiai la mia mano sulla coscia della donna, iniziando una carezza molto delicata, lei era sdraiata e aveva gli occhi chiusi, ma appena sentì la mia mano addosso li aprì e dopo una mezza occhiata molto sensuale iniziò a leccarsi il labbro, eccitato e incitato dalle sue espressioni, mi feci coraggio e avanzai infilando la mia mano sopra la sua figa caldissima e bagnatissima.
Luca sorrideva, l’amico dietro invece era un po’ perplesso, guarda la scena da dietro di me.
Paola iniziò a mugolare di piacere, invitandomi a non smettere, il mio dito si insinuò dentro di lei, prima uno, poi due, mi aiutai anche con l'altra mano, le tenevo due dita dentro la vulva e con l'indice dell'altra mano le stimolavo la sua clitoride, Paola, gemeva e mi guardava finché non raggiunge un primo orgasmo.
Fattomi coraggio presi in mano la situazione, dopo quei gemiti e il suo urlo all'orgasmo, aprii lo sportello e invitai Paola a scendere. Guardò il marito, che con aria sicura le disse di andare e invitò anche il loro amico a scendere.
Paola scese dall’auto e iniziammo a palparla e baciarla in tre.
Ci prese i cazzi con foga e iniziò a succhiarci, alternando e guardandoci dritto negli occhi, era magnifica e fin troppo erotica e troia!
Spinta ed invogliata da marito, si trasformò.
La invita a salire nella mia auto, mi sedetti prima di lei, presi un preservativo e le dissi di salire sopra! Non se lo fece ripetere, iniziò a cavalcarmi, infuriata è piena di voglia. La vedevo ormeggiarsi con i cazzi tra le mani e ritmava i miei colpi con dei movimenti del bacino che mi lasciavano davvero poco scampo, ad un certo punto, abbandonò tutti e aggrappandosi al sedile del mio aiuto iniziò ad affondarsi del tutto sul mio cazzo, iniziò a dirmi che volveva che io venissi! Inizia a chiamarla troia! Sii troia ora vengo dentro di te, sii che gran troia e lei sorrideva e godeva, la sentì nuovamente mugolare e godere, io non resistetti più e iniziai a sborrare mentre ancora lei gemeva e affondava i suoi colpi. Si alzò in piedi indietreggiando, mi levò il preservativo e si infilò il cazzo in bocca ripulendolo e lucidandolo.
Il mio amico si avvicinò a lei, ma Paola per tutta risposta, si girò verso il marito e disse che era sazia e potevano andare. Così sia lui che l’amico di famiglia rimasero a bocca asciutta.
Io sorridente e un po’ troppo spacciato le dissi di volerla rivedere…
Ma non li rivisti mai più…

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