ИСТОРИЯ НАЗВАНИЕ: il vicino di casa 
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il vicino di casa


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il vicino di casa

by coppiacuk60
Посмотрели: 2292 раз Комментарии 12 Date: 03-01-2023 Язык:Language

Ciao, chi ci conosce è al corrente che tipo di coppia siamo, io sono Carla 59 anni mio marito Paolo 60 insieme da 42 anni.
Oggi ho una 5 di seno, all’epoca del fatto portavo una 3° abbondante., sono mora carnagione olivastra alta 168cm. un bel culo… mio marito alto come me calvo ed un po' di pancetta.
La storia che racconto risale a tantissimi anni fa, eravamo sposati da poco e siamo andati ad abitare in periferia a nord di Roma, prima faccio una premessa:
la trasgressione ci è sempre piaciuta, mio marito a fantasia è campione del mondo ma di dotazione 11cm in erezione e in circonferenza non ne parliamo neanche…durava e dura tutt’ora si e no 5 minuti; prima di sposarci avevamo avuto qualche avventura, solo esibizionismo, indosso solo gonne o vestiti, pantaloni non mi piacciono, mi è sempre piaciuto indossare autoreggenti in alternativa calze e reggicalze, mi ha spinto mio marito ad indossarle e in breve tempo mi sono adeguata e sinceramente mi ha fatto sentire più donna.
il suo sport preferito è stato sempre segarsi immaginando che io mi concedevo ad altri uomini, poco dopo che ci siamo messi insieme gli ho confessato che il mio primo uomo(mio marito il secondo) è stato mio cugino di 7 anni più grande di me, i miei genitori avevano una casa in un paesino di campagna tra il Lazio e L’Umbria, con mia mamma e le mie sorelle andavamo al paese appena terminate le scuole e mio cugino mi ha sedotto insegnandomi a ciucciare il cazzo a lui ed ad altri contadinotti…forse è per questo motivo che sono stata sempre attratta da uomini maturi e rozzi, ciucciavo i loro cazzi mi masturbavano mi sculacciavano etc.etc., senza mai penetrarmi; veniamo al racconto.
Il nostro vicino di casa era un signore di nome Franco, separato con due figli che vivono al nord, sulla cinquantina ex carabiniere in pensione, un bell’uomo alto occhi scuri che incutevano soggezione, da buon vicinato abbiamo instaurato una bella amicizia, una sera ci ha invitato a cena fuori e mi ha proposto se potevo due volte alla settimana occuparmi delle pulizie di casa, premetto che non abbiamo mai avuto problemi di soldi, mio marito lavorava ed io studiavo, mancavano pochi esami alla laurea di statistica.
Accettai, cosi inizia i martedi ed il venerdi 3 ore al giorno a fare le pulizie, ogni volta mi pagava 5 mila lire l’ora.
Per comodità in casa portavo sempre di grembiulini che arrivavano sopra alle ginocchia.
La sera mio marito mi chiedeva sempre come era andata dal Sig. Franco, lui era sempre più eccitato dalle situazioni ed io un pochino fantasticavo, mi chiedeva di toccarmi e lui mi metteva un dito nel culetto vergine, mentre lui si segava, e raggiungevamo soddisfatti l’orgasmo.
Una sera gli dissi a mente lucida, ma davvero vuoi che mi spinga oltre con il Sig. Franco, lui rispose di si importante che mi racconti tutto.
Un giorno il Sig. Franco era fuori a correre, dopo circa 1 ora è rientrato si è andato a fare la doccia, mentre ero in cucina mi sentii afferrare da dietro, il Sig. Franco mise una mano sul seno, con l’altra tirò su il grembiule e appoggiò il suo cazzo durissimo in mezzo alle cosce, ero un lago diciamo che lo sono sempre stata e lo sono tutt’ora mentre ripenso hai fatti accaduti (ricordi trascritti da mio marito su dei diari), iniziò a farmi su e giù tra le cosce, mi fece girare mi prese per i capelli e mi fece inginocchiare ordinandomi di ciucciare il suo cazzo di dimensioni ragguardevoli, circa 20 cm ed una cappella favolosa, ciucciai avidamente quel cazzo, pensai dentro di me finalmente un bel cazzo, sono stata sempre brava a fare pompini, grazie all’esperienza con mio cugino ed i contadini, ad un certo punto si girò e mi ordinò di leccargli il culo, gli allargai le chiappe ed iniziai a leccargli il buchino, la mia fica colava, poco dopo mi mise sul tavolo a gambe larghe ed iniziò a sbattere il suo cazzone sul clito, alternava tra lo sbattimento e lo strofinare, mi fece girare e iniziò a schiaffeggiarmi le natiche, passava la sua cappella tra il culo e la fica volevo il suo cazzo, mi sentivo morire volevo raggiungere l’orgasmo, invece mi fece rialzare e di nuovo inginocchiata davanti al suo cazzo mi impose di riprende a ciucciare questa volta con le mani incrociate dietro la schiena, mi spingeva il cazzo fino in gola fino a farmi mancare il respiro, ad un certo punto iniziò a fare su e giù fino a scaricarmi in gola tutto il suo nettare, non riuscivo ad ingoiarlo tutto che alcune goccie sono cadute a terra e mi obbligò sempre con le man incrociate dietro la schiena a ripulire il pavimento.
Mi disse che il lavoro da Troia per oggi era terminato e mi chiese a che ora sarebbe rientrato il cornuto, intorno alle 16:30 risposi.
Bene se vuoi ancora l mio cazzo oggi verso le 15:30 vieni di nuovo qui, stesso grembiule ma questa volta senza intimo, se verrai vorrà dire che diventerai la mia schiava e dovrai chiamarmi Padrone, altrimenti è finita qui., mi raccomando se decidi di tornare non devi masturbarti…e non dire nulla al Cornuto.
Rientrai a casa eccitata, confusa e con la consapevolezza che volevo quel cazzo.
Alle 13:00 come ogni giorno chiamò il mio pisellino Cornuto (da quel momento in poi l’ho sempre chiamato cosi), mi chiese come era andata gli dissi nulla di particolare, voleva sapere se….non dissi nulla, avevo la fica che grondava, il clito gonfio di sesso.
Alle 15:30 puntuale mi presentai dal Sig. Franco, varcai la porta e lui disse bene Troia da oggi in poi sarai la mia schiava, risposi va bene Sig.Franco mi arrivò un ceffone in pieno viso e mi disse che dovevo rivolgermi a lui come Padrone e da oggi in poi inizieremo la tua educazione di schiava.
Mi portò in bagno, mi fece inginocchiare davanti il water, mi obbligò a prendere in mano il suo cazzo e urinò, mi obbilgò a pulirlo con la bocca, prima di portarmi in camera da letto mi chiese se prendevo qualche contraccettivo, gli dissi che prendevo la pillola, quindi mi fece salire sopra il suo cazzo a smorza candela, ed iniziò a fare entrare ed uscire la cappella dalla fica, poi mi disse ora procedi da sola, ogni volta che ti darò un ceffone sulla chiappa destra fai scendere poco il cazzo nella fica rimani ferma muovendo le pareti interne della fica, quando ricevi il ceffone sulla chiappa sinistra lo fai risalire, mi disse che ero strettissima e mi chiese la dotazione del Cornuto alla mia risposta si mise a ridere, da oggi in poi il tuo compito sarà di sottomettere il Cornuto e di farlo diventare tuo schiavo, risposi si Padrone, mi prese per le spalle e mi penetrò totalmente, iniziai a muovermi facendo dei movimenti avanti ed indietro, strusciando il clito sul suo pube, arrivò il primo di una serie di orgasmi, avevo il cuore che batteva forte venivo in continuazione…gli dissi che sarei stata la sua schiava, troia, insomma tutto quello che desiderava.
Ero sfinita, mi fece togliere da sopra il suo cazzo e mi sentivo come se mi avessero tolto un tappo, mi sdrai e in un attimo di lucidità, pensai a mio marito il Cornuto, lo amavo da morire ma assolutamente non volevo rinunciare al sesso…soprattutto al cazzo, il Padrone mi portò sul bordo del letto mi mise a pecorina e con un colpo solo mi penetrò nuovamente in fica e mi disse, dobbiamo affrettarci che tra poco arriva il Cornuto, iniziò a scoparmi violentemente mettendo il pollice nel mio culetto vergine ed il Padrone mi disse che bisognava lavorarci sopra e ricordati queste parole, ti farò godere analmente, venni altre volte non le contavo più, ad un certo punto il Padrone mi prese per i capelli sentii un calore era il suo sperma che mi inondò la fica e venni nuovamente.
Mi fece stare qualche minuto a pancia in sotto sul letto e mi disse, sta arrivando il Cornuto, rivestiti e vai a casa, non ti lavi, ti sdrai a gambe larghe sul letto e dirai al cornuto di leccarti la fica, gli racconterai tutto e che stasera sarò ospite a cena, dovrai iniziare a dirgli che da oggi in poi sarà il tuo schiavo e che deciderai tu quando potrà leccarti la fica, quando potrà segarsi e raggiungere l’orgasmi, dovrà sempre e comunque sottostare ai tuoi ordini del tuo Padrone se lo riterrà opportuno darteli.
Continiua…..

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